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  • Redazione

Tag: szczesny

0 Il Pagellone di fine stagione, ruolo per ruolo: Szczesny & Alisson

  • 15 Giugno 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Parafrasando una vecchia canzone e mutandone solo qualche parola, potremmo dire che “l’estate sta arrivando e che un anno se ne va”. All’alba della nuova stagione che già si appresta a iniziare tra nuovi acquisti e semplici voci di mercato, la redazione di Popolo Giallorosso parte dal concreto provando a tracciare il bilancio di ciò che è stato.

Lo farà ruolo per ruolo, a partire dalla porta: lì dove vince per distacco Bogdan Lobont, nemmeno in classifica visto il suo status di portafortuna più che di riserva.

  • ALISSON BECKER: voto 6

Alisson

Classe ’92, a cui si aggiunge 100 per stabilire pure l’altezza, il portierone brasiliano è sbarcato un anno fa nella Capitale con la promessa di sottrarre la maglia da titolare a Szczesny ma, alla fine, è riuscito a contendergli al massimo le Coppe.

Non sono mancati, di conseguenza, gli scricchiolii di quello che era un pericoloso dualismo annunciato: “Per me quest’alternanza non è proprio un bene, in Brasile ero abituato a giocare con più costanza – si era lasciato sfuggire Alisson a ottobre -. L’allenatore non ha specificato che Szczesny sarebbe stato il portiere di Serie A e io quello dell’Europa League, ma nei fatti è così, e io sto cercando di lavorare al meglio”.

A parte qualche imperfezione (come la pecca delle uscite), le sporadiche apparizioni del n. 13 giallorosso sono tutto sommato degne della sufficienza, nonché di una conferma: con il polacco in partenza, pare spetti infatti a lui difendere i pali dell’Olimpico la prossima stagione.

  • WOJCIECH SZCZESNY: voto 7

Szczesny

Di lui rimarrà soprattutto il sassolino lanciato a inizio campionato, quando in ritiro con la sua Nazionale aveva risposto con stizza a un giornalista: «Mi ha mai visto in panchina in una partita di Serie A? Non ho giocato contro l’Astra Giurgiu, come i tre quarti della squadra. È bello scrivere che Szczesny non ha giocato in Europa League, è sicuramente meglio di scrivere che Szczesny non ha giocato in Europa League perché, come i tre quarti della squadra, ha riposato per non disputare una partita vinta ancor prima di essere giocata”.

Di certo non mancava il carattere, a Wojciech. Colui che era arrivato a Roma ormai due anni or sono e che, vista la difficoltà nel leggere (e scrivere) il suo nome e cognome, era stato inizialmente ribattezzato come “Coso”. E “Coso” si è subito dato da fare per provare a far breccia nel cuore dei tifosi, sfoderando prestazioni super ma alternandole a errori di attenzione senz’altro evitabili.

Tutto sommato, il buon “Coso” meritava la conferma lo scorso anno. Così come ad oggi merita un bel 7 nel nostro Pagellone. E se fin qui vi siete chiesti perché fin qui abbiamo usato l’imperfetto, il motivo è presto svelato: Szczesny ha già salutato la Capitale. Buona fortuna, “Coso”!

0 Szczesny: “Il mio futuro? Decide l’Arsenal. La Roma è stata la scelta migliore”

  • 19 Maggio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

Wojciech Szczęsny, portiere della Roma e autore di una grande stagione, è l’obiettivo di mercato di diversi club, italiani e non. Primo fra questi sicuramente è il Napoli, che lo ha individuato come papabile sostituto di Pepe Reina. Il polacco a fine stagione tornerà all’Arsenal, club proprietario del suo cartellino. Solamente dopo il suo ritorno in Inghilterra potrà essere stabilito il suo futuro, ad oggi estremamente incerto. Szczęsny ha rilasciato un’interessante intervista a “The Guardian”, dove parla del domani, di Totti e dei motivi del suo addio ai “Gunners”. Ecco come esordisce: “Dopo un periodo di incertezza riguardo la decisione presa ho accumulato fiducia in me, ho conosciuto nuovi allenatori, giocatori e tattiche. Mi sento più maturo e pronto dal punto di visto tecnico-tattico. Roma è stata la decisione migliore che abbia mai preso”. Poi continua:

Totti – “Profonda stima per lui come calciatore ma soprattutto come uomo. Il modo in cui viene trattato qui a Roma, il potere che ha, non si è mai visto nel calcio. È una persona eccezionale, umile; raggiungere questo status senza montarsi la testa è esemplare. È stato incredibile condividere lo spogliatoio con lui”.

Sull’esperienza a Roma – La cosa più grande che prendo da questi due anni a Roma è il fatto che sono cresciuto come un portiere. Bisogna sempre aumentare i livelli, gli standard. Ho assorbito una conoscenza più grande del calcio, il lato tattico. Non mi vedi con quel sangue agli occhi che avevo da giovane. Non è che non lo sento, ma tatticamente si è più consapevoli di quando essere coinvolti, quando lasciare che i difensori si recuperino. Noi calciatori non firmiamo contratti da 10 anni. Un club può volerti un giorno e non quello successivo. Guardate Hart: per era forse il migliore della Premier, poi cambi manager e due settimane dopo ti trovi in prestito al Torino”.

Ancora su Hart – “È la vita dei calciatori di oggi, ci ho parlato molto quando ha firmato. Abbiamo lo stesso agente, quindi sappiamo di dover tenere i nostri segreti. Ha fatto bene, non è stato semplice perché è passato da una squadra che lotta per tutti i trofei ad una di metà classifica. È passato da incassare due/tre tiri a partita a otto/dieci”.

Sul futuro – “Quando penserò al 2017-18 prenderò una decisione. Prima spetta all’Arsenal, poi a me. Voglio prendermi il mio tempo, liberare la testa da questa stagione e poi concentrarmi sulla cosa migliore da fare”.

Sull’esperienza a Londra – “Quando sono arrivato all’Arsenal ero in una borsa di studio e guadagnavo 80 sterline a settimana lontano dalla mia famiglia. Non avevo molti soldi per fare altro. Stavo spesso a casa, ricordo i primi due o tre anni: allenamento, casa e dormire. Qui sono arrivato con la mia vita ed è completamente differente. Ora sono un uomo sposato. Prima potevo solo chiamare mia madre e dirle “mi manchi”, non avevo i soldi per comprarle un biglietto. Che ne penso di Roma? C’è tanta buona energia, le persone stanno fuori al sole”.

La Juventus – “Vorrei la vittoria in Champions per la Juventus per diversi motivi. Prima di tutto per poter dire di aver perso il campionato solo contro la squadra migliore in Europa, mi farebbe sentire meglio. E poi per Buffon, lo meriterebbe”.

Su Lobont – “Guardiamo tanti film sulla concentrazione e non sul calcio. È un’amicizia vera, non siamo soltanto compagni di squadra”.

Roma e Arsenal a confronto – “Per 10 anni ho giocato nel club che amavo. La cosa che emerge è che, anche se quando si perde fa male allo stesso modo, quando si vince non c’è lo stesso sapore. Non direi mai che do meno alla Roma di quanto farei all’Arsenal, è solo l’emozione ad essere diversa”.

Sull’Arsenal – “Quando ho potuto ho visto ogni partita. È dura per i tifosi dell’Arsenal vedere questa stagione dolorosa. Essere 1500 miglia distante aiuta. Il campionato dell’Arsenal è stato deludente, così come la Champions. I tifosi dell’Arsenal sperano nella finale di Fa Cup per salvare la stagione. Tengo le dita incrociate”.

Sul campionato – “È stata una stagione tesa, siamo stati vicini alla vetta ed ogni partita negli ultimi tre mesi è stata come una finale. L’incertezza sul mio futuro è spossante. Non sai cosa accadrà o quali saranno le opzioni e questo spinge nel subconscio, vuoi rendere bene così da non rimanere senza opzioni. C’è un po’ di adrenalina, non sai chi ti sta osservando. Non è piacevole ma è motivante”.

L’obiettivo – “Sono cresciuto più di quanto speravo. Ora penso che con il giusto lavoro, la giusta attitudine, posso andare lontano. Voglio essere il migliore ed ora mi sento un po’ più vicino a riuscirci”.

0 Szczesny: “E’ la mia stagione migliore. Futuro? Sono un giocatore dell’Arsenal, quando finirà il prestito…”

  • 16 Maggio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

Wojciech Szczesny, portiere della Roma e carismatico elemento dello spogliatoio giallorosso, ha rilasciato un’intervista all’emittente d’oltremanica BT Sport in cui parla della sua carriera, di Totti e del futuro. Ecco le sue dichiarazioni: “Sono venuto qui dopo una stagione terribile. Ero un brutto momento. Era una buona opportunità per rilanciare la mia carriera. Venire qui, con nuovi stimoli, in un nuovo campionato, mi ha aiutato. Miglior stagione in carriera? In termini di continuità sì, in termini di qualità mi sento al meglio. Io il miglior portiere della Serie A? È un’affermazione importante, ci sono portieri di livello incredibile qui. Non mi sarei mai immaginato di potermi paragonare a Buffon. La stagione della Roma? Più alti che bassi, ma abbiamo perso partite importanti che non avremmo dovuto perdere. Non ho giocato, ma siamo stati eliminati dall’Europa League in un modo in cui non sarebbe dovuto accadere, ci sono state delle brutte partite. Penso, però, che se guardiamo a tutta la stagione, siamo stati continui. Cosa ci manca per raggiungere la Juventus? Non direi che ci manca qualcosa, la Roma può competere in Italia per vincere trofei. Loro hanno 25 giocatori pronti a giocare ogni settimana, questo fa la differenza nel corso della stagione. Sembra che sanno che vinceranno sempre, hanno una mentalità vincente. In termini di qualità non ci manca nulla. Com’è stato trascorrere due anni con Totti? Un po’ irreale. Perché è un giocatore che guardavo quando ero bambino, a 8-10 anni. Non avrei mai sognato di giocare con giocatori così. Vale lo stesso per Buffon, ho avuto la possibilità di giocare con una leggenda come lui. Se mi piacerebbe restare? Sono felice, sento di star crescendo. Ma per me il momento delle decisioni sarà in estate. Ora sono un giocatore dell’Arsenal, quando finirà il prestito tornerò, vedremo tra un mese o due”.

0 Dzeko al ‘The Szczesny Show’: “Spalletti brava persona. Che fatica capire Checco…” (VIDEO)

  • 12 Maggio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

Quarto appuntamento con “The Szczesny Show”, in onda sui canali ufficiali del club giallorosso. Ospite di giornata è l’attaccante Edin Dzeko. Ecco il botta e risposta tra l’estremo difensore ed il numero 9:

S: Le persone saranno deluse, mi hanno detto che c’è la possibilità che venga Totti. Invece accendono e vedono te. Come all’Olimpico, tutti sperano in Totti e poi vedono Dzeko.
D: Nessun problema. Saranno contenti, credimi.

S: Spalletti ha detto che sei troppo buono. Lo pensi anche a tu? Credi che Spalletti sia buono?
D: “(Ride, ndr). Io sono buono. Spalletti è una brava persona”.

S: A me piace, ma non direi che è ‘buono’. E’ bravo:
D: E’ bravo, a volte gentile. E’ sempre gentile quando ci dà due giorni di riposo…”

S: I ragni sono la mia fobia.
D: “Se me li trovo davanti li prendo e li getto via”.

S: Non riesci a segnare molto nelle prime stagioni con i club:
D: “Forse avevo bisogno più tempo del normale. Perché le mie stagioni di esordio non sono mai state un granché, per fortuna non c’è una seconda stagione senza la prima. In passato è andata così. Al Wolfsburg ero ancora giovane, è stata la prima tappa importante della mia carriera. Al City ho impiegato sei mesi, c’erano attaccanti forti. Come Tevez, Balotelli, Negredo e Jovetic”.

S: Il record di gol contro l’Arsenal.
D: “Quel gol l’ho fatto a te”.
S: Ne avresti potuto segnare un altro ma ti ho parato un rigore…
D: “Ora sembri mister Spalletti”

S: Come è stato segnare nel derby di Roma?
D: “Ne ho fatti due, non uno…”

S: Cosa hai fatto con il pallone della tripletta al Plzen?
D: “L’ho dato a mia figlia Una. Tu dovresti pensare ai figli”.
S: Ho solo 26 anni per ora va bene allenarmi…

S: Conservi le magliette che scambi con avversari?
D: “Spesso non sono io a chiederle. In generale, senza essere arrogante, non mi piace chiedere di scambiare la maglia. Mi sento un po’ stupido. Qualche volta l’ho fatto. Non ho quella di Messi. Quando giocavo col Wolfsburg a San Siro c’era Shevkenko, è la migliore che ho. Le tengo nella mia casa di Sarajevo, in una piccola stanza”.

S: Perché non mi hai mai chiesto la maglia?
D: “Non chiedo la maglia. Come avrei potuto chiederti la maglia dopo che mi hai parato quel rigore? Tutti ne avrebbero parlato”.

S: Le strade di Roma?
D: “Sono terribili. Credo che debbano investire sulla manutenzione”.

S: E gli automobilisti?
D: “Saltiamola, potrei dire cose spiacevoli”.

S: Siamo arrivati nello stesso periodo Chi parla meglio l’italiano io o Rudiger?
D: “Non ti ho mai sentito parlare in italiano prima dell’ultima partita. E ho pensato ‘che sorpresa’. Fate parlare lui dopo le partite, non sempre me. Sei troppo timido”.

S: L’altro giorno ho provato a parlare con Totti. Ma non ho capito nulla quando mi ha risposto:
D: “E’ difficile capirlo, parla in dialetto romano”.
S: Io faccio fatica anche con De Rossi…

S: Il tuo idolo era Shevchenko:
D: “Forse per te Henry era più forte, perché ci hai giocato. Per era più forte Shevchenko, per me era il più forte di tutti. Non parliamo di trofei che è meglio. La nazionale francese è stata sempre forte. Ho sentito parlare di Shevchenko molto prima di Henry. Forse te lo ricordi quando giocava nel Chelsea, ma devi vedere cosa ha fatto in Italia, era il campionato migliore qualche anno fa”.

S: E’ ancora il campionato migliore…
D: “Noi lo rendiamo migliore”.

S: La prossima volta ci sarà Totti e gli chiederemo chi è più forte tra Shevchenko ed Henry. Cosa risponderà?
D: “Sono curioso”…

0 Szczesny intervista Nainggolan: “A Roma per una scelta di vita. Mi piacerebbe restare” (VIDEO)

  • 9 Maggio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

Szczesny intervista Nainggolan, ospite della prima puntata del “The Szczesny Show” in onda sui canali ufficiali del club. Ecco le domande del portiere giallorosso e le risposte del centrocampista:

Szczesny: Quando ti hanno soprannominato Ninja?
Nainggolan: “Ero al Cagliari, non mi ricordo”.

Szczesny: Dovevi tirare pugni?
Nainggolan: “No, no. Dopo una partita i giornali mi hanno soprannominato così. Era per il mio modo di giocare. La cresta? Non ce l’avevo ancora”.

Szczesny: Parlami dei tuoi capelli, perché non li hai ancora cambiati?
Nainggolan: “Perché mi piacciono. E dopo un po’ di anni che li ho così molti bambini vogliono farseli come me. La prima volta non ne ero sicuro, poi è andata sempre meglio, per questo a volto cambio il colore. A volte voglio cambiare, il mio preferito è stato il biondo”.

Szczesny: Volevi dire: tifosi della Roma guardatemi ho i capelli rossi…
Nainggolan: “No il rosso lo avevo prima di venire alla Roma. Perché il Cagliari era rossoblu”.

Szczesny: Quale il primo tatuaggio? Anche io ne ho uno ma è stato terribile farlo, ho sudato tremendamente…
Nainggolan: “Una stella sul braccio per vedere se faceva male. Ha fatto male. Quello più doloroso è stato quello sul collo”.

Szczesny: Domande noiose sulla tua infanzia (sbadiglia, ndr). Rispondi rapidamente:
Nainggolan: “Crescere in Belgio…”
Szczesny: Prossima domanda…

Szczesny: Eri un ragazzaccio a scuola?
Nainggolan: “Ad essere sincero sì, non ero bravo”.

Szczesny: Ora sei calmo…
Nainggolan: “Sono molto professionale, a volte…”

Szczesny: Hai sempre pensato di diventare calciatore?
Nainggolan: “Quando ho iniziato a giocare su buoni livelli ho iniziato a crederci. A 17 anni”.

Szczesny: Io a 8 anni ho detto ‘Diventerò Messi”. Anzi, non giocava neanche ma lo sapevo già. Chi era il tuo idolo?
Nainggolan: “Mi piace il modo di giocare di Seedorf, era il più completo. Se vuoi posso dire uno di noi”.

Szczesny: Dì Szczesny. Dì ‘Era Seedord ma quando ho iniziato a giocare ho visto questo Szczesny e speravo un giorno di…”
Nainggolan: “Ma non sapevo neanche…”

Szczesny: Sei uno dei giocatori più duri del mondo. Ma hai paura di qualcuno?
Nainggolan: “Non ho paura di nessuno. A volte quando Szczesny impazzisce. Tu sei troppo lento per starmi dietro”.

Szczesny: In estate si era parlato di mercato. Hai deciso di rimanere a Roma?
Nainggolan: “E’ stata una scelta di vita, mi piace come si vive qui. Se ci fosse stato l’Arsenal probabilmente sarei dovuto andare per come ne parli”.

Szczesny: Penso che tu abbia fatto bene, perché anche se non mi piaci se in un buon giocatore e vorrei che dicessi che resterai a Roma per i prossimi cinque anni.
Nainggolan: “Mi piacerebbe restare”.

Szczesny: “Se nella prossima puntata ci sarà Totti scriverò le domande in italiano… e gliele farò in italiano”.

0 Szczesny: “Possiamo arrivare secondi, nel calcio contano solo i punti”

  • 4 Maggio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

“Nel calcio i punti sono la cosa più importante. La differenza è minima ma possiamo mantenerla. Per la qualità della nostra squadra penso che possiamo ottenere dodici punti nelle ultime quattro partite. Possiamo arrivare secondi, sono ottimista”. Queste le parole del portiere della Roma, Wojciech Szczesny a Sky Sport. Il polacco ha aggiunto poi: “Quando si perde una partita importante come il Derby c’è sempre delusione. È una sconfitta fastidiosa però dobbiamo continuare e prepararci per la prossima partita: è sempre la prossima la partita più importante per me”.

Sul Milan: “Tutte le squadre sono battibili ma sappiamo che per noi ma sarà una gara difficile perché di fronte avremo un squadra giovane e di talento che in questa stagione ha fatto abbastanza bene. Sarà un match difficile, ma noi dobbiamo vincere a tutti i costi”.

Sulle parole di Monchi su Totti: “Per me è motivo di orgoglio giocare con lui, l’ho visto prima in TV quando ero ragazzo e ora è un grande onore e una responsabilità stare con lui. Avere una figura così nello nello spogliatoio ti responsabilizza a giocare bene. Quando finirà la sua carriera sarà certamente un momento difficile ma farà il suo lavoro, sappiamo tutti che sarà sempre uno di noi, uno della Roma, e questi ci aiuta“. Infine, una battuta anche sulle numerose voci di mercato che lo interessano: “Non voglio parlare di quello che sarà il mio futuro, penso solo alla prossima gara. Il Napoli? Non so nulla”.

0 Roma-Lazio, Szczesny: “Il derby? Vale solo per i 3 punti”

  • 30 Aprile 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

@OfficialASRoma

Sempre sicuro di se. Il portiere polacco Wojciech Szczesny ha parlato ai microfoni di Premium Sport poco prima dell’inizio del match. Ecco cos’ha detto:

Derby che vale più per il secondo posto o per continuare a pensare alla Juve?
“Vale solo 3 punti, sappiamo che è una partita importante per i tifosi ma contano solo i 3 punti”.

Cosa hanno insegnato i due derby di Coppa?
“All’andata abbiamo perso qualche equibilirio e abbiamo pagato, oggi giocando con i giusti equilibri e con le nostre qualità possiamo vincere”.

ASCOLTA L’AUDIO!

https://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2017/04/Roma-Lazio-Szczesny-prepartita.mp3

0 Mercato Roma. Il Napoli punta Szczesny per il dopo-Reina

  • 18 Aprile 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

Il Napoli avrebbe messo in cima alla propria lista degli acquisti il portiere giallorosso Wojciech Szczesny. Secondo quanto scritto da La Repubblica, i partenopei  sarebbero alla ricerca di un portiere da affiancare a Pepe Reina vista la prossima partenza di Rafael e Sepe. Il club azzurro avrebbe trovato nel polacco l’acquisto giusto, considerando anche le sue bassissime probabilità di permanenza con Roma e Arsenal, entrambe decise a puntare su altri portieri.

0 Roma-Atalanta 1-1. Szczesny: “Siamo delusi, ora il secondo posto deve essere nostro”

  • 15 Aprile 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

@OfficialASRoma

Al termine del match sciaguratamente pareggiato contro l’Atalanta, ai microfoni di Premium Sport ha parlato Wojciech Szczesny. Ecco cos’ha detto il portiere polacco:

Una Roma sfortunata?
“Nel primo tempo male, abbiamo sbagliato. Paghiamo con 2 punti persi, è colpa nostra. Siamo delusi”.

Adesso bisogna solo blindare il secondo posto?
“Noi siamo sempre fiduciosi che possiamo fare risultati buoni. Oggi abbiamo sbagliato. Dovremo vincere la prossima, il secondo posto deve essere nostro. Sappiamo che il primo posto diventa sempre più difficile”.

Come affronterete le prossime gare?
“Credo che la Roma debba essere in Champions League perché è la Roma. Dobbiamo fare il nostro e arrivare secondi, questo è il nostro dovere”.

0 #AskSzczesny. Il polacco risponde ai tifosi: “Alisson? Mi aiuta a spingermi oltre. Totti è una leggenda”

  • 12 Aprile 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

Oggi alle 14.00 Szczesny risponde alle domande dei tifosi della Roma. Il polacco interagisce con i sostenitori giallorossi tramite l’hashtag #AskSzczesny. Ecco le sue parole:

La ginnastica ti ha aiutato?
“Sì, penso che tutto questi sport aiutano con la coordinazione e la flessibilità”.

Giocavi a tennis contro tuo fratello?
“Sì, ma ero terribile! Mi piace giocare a tennis anche ora, probabilmente è tra gli sport che preferisco insieme al calcio e a golf”.

Chi è il più ‘pazzo’ tra Manolas e Nainggolan?
“Nainggolan, senza domande. Penso che Manolas si più rumoroso, ma se mi chiedi il più ‘pazzo’ non ho dubbi”.

El Shaarawy?
“E’ un grande professionista ed una grande giocatore. Mi ricordo quando lo vidi a San Siro e pensavo che sarebbe arrivato lontano. Penso che è un grande giocatore”.

Rapporti con Salah?
“Sorride sempre, tutti abbiamo una relazione con lui. E’ sempre positivo, mi piace passare del tempo con lui. Parliamo tanto”.

Sulle trasferte:
“Non condivido la stanza con nessuno, mi piace stare sveglio un po’ più a lungo”.

Il tuo rapporto con Lobont?
“Sta arrivando alla fine della carriera, è un bravissimo ragazzo. Ti aiuta non solo con le questione tecniche, passiamo molto tempo a guardare video insieme”.

Totti?
“E’ incredibile giocare con lui con una leggenda come lui. Il primo giorno dici: ‘Wow, quello è Totti’. E’ bello imparare da giocatori con questa grande esperienza. E’ divertente, mai arrogante”.

Rapporto con Alisson?
“Abbiamo un buon rapporto. Potrei capire se fosse arrabbiato, è il portiere di una squadra fortissima come il Brasile, ma non mi ha mai mostrato nessun segno. Mi aiuta molto a spingermi oltre, perché so che se faccio due prestazioni di basso livello sono fuori dalla squadra. Ci aiutiamo l’un l’altro a spingere verso l’alto”.

Il rigore parato con il Milan?
“E’ stato un sollievo! Quando sono in campo provo a non mostrare troppe emozioni, provo a non festeggiare troppo. Poi alla fine del match è una storia diversa…”

Hai mai parato un rigore a Perotti?
“Sì, ma molto pochi. E’ quasi impossibile… Non guarda la palla, guarda il portiere. Devi aspettare finché la palla non parte, è complicato”.

Prima frase imparata in italiano?
“Prima di arrivare ho preso tre lezioni di italiano per poter dire in italiano ‘Buongiorno’. Preferisco fare interviste in inglese perché preferisco non essere capito male”.

Hai tatuaggi?
“Sì, uno, molto piccolo, e mio padre non lo sa, quindi tagliate!”.

Cosa fai prima di un match importante?
“Ascolto musica, niente di particolare”.

Come ti rilassi?
“Ascolto la musica ed ho iniziato ad utilizzare alcune tecniche sulla concentrazione per rilassarmi. Mi piace la musica”.

La miglior partita della tua carriera?
“Quella che mi è piaciuta di più è stata la vittoria con la Germania, forse non è stata la mia miglior prestazione ma la più bella vittoria”.

Avete un gruppo WhatsApp?
“Sì, ma meglio non parlarne… (ride, ndr). Tutte le squadre hanno un gruppo WhatsApp”.

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