#AskSzczesny. Il polacco risponde ai tifosi: “Alisson? Mi aiuta a spingermi oltre. Totti è una leggenda”

Oggi alle 14.00 Szczesny risponde alle domande dei tifosi della Roma. Il polacco interagisce con i sostenitori giallorossi tramite l’hashtag #AskSzczesny. Ecco le sue parole:

La ginnastica ti ha aiutato?
“Sì, penso che tutto questi sport aiutano con la coordinazione e la flessibilità”.

Giocavi a tennis contro tuo fratello?
“Sì, ma ero terribile! Mi piace giocare a tennis anche ora, probabilmente è tra gli sport che preferisco insieme al calcio e a golf”.

Chi è il più ‘pazzo’ tra Manolas e Nainggolan?
“Nainggolan, senza domande. Penso che Manolas si più rumoroso, ma se mi chiedi il più ‘pazzo’ non ho dubbi”.

El Shaarawy?
“E’ un grande professionista ed una grande giocatore. Mi ricordo quando lo vidi a San Siro e pensavo che sarebbe arrivato lontano. Penso che è un grande giocatore”.

Rapporti con Salah?
“Sorride sempre, tutti abbiamo una relazione con lui. E’ sempre positivo, mi piace passare del tempo con lui. Parliamo tanto”.

Sulle trasferte:
“Non condivido la stanza con nessuno, mi piace stare sveglio un po’ più a lungo”.

Il tuo rapporto con Lobont?
“Sta arrivando alla fine della carriera, è un bravissimo ragazzo. Ti aiuta non solo con le questione tecniche, passiamo molto tempo a guardare video insieme”.

Totti?
“E’ incredibile giocare con lui con una leggenda come lui. Il primo giorno dici: ‘Wow, quello è Totti’. E’ bello imparare da giocatori con questa grande esperienza. E’ divertente, mai arrogante”.

Rapporto con Alisson?
“Abbiamo un buon rapporto. Potrei capire se fosse arrabbiato, è il portiere di una squadra fortissima come il Brasile, ma non mi ha mai mostrato nessun segno. Mi aiuta molto a spingermi oltre, perché so che se faccio due prestazioni di basso livello sono fuori dalla squadra. Ci aiutiamo l’un l’altro a spingere verso l’alto”.

Il rigore parato con il Milan?
“E’ stato un sollievo! Quando sono in campo provo a non mostrare troppe emozioni, provo a non festeggiare troppo. Poi alla fine del match è una storia diversa…”

Hai mai parato un rigore a Perotti?
“Sì, ma molto pochi. E’ quasi impossibile… Non guarda la palla, guarda il portiere. Devi aspettare finché la palla non parte, è complicato”.

Prima frase imparata in italiano?
“Prima di arrivare ho preso tre lezioni di italiano per poter dire in italiano ‘Buongiorno’. Preferisco fare interviste in inglese perché preferisco non essere capito male”.

Hai tatuaggi?
“Sì, uno, molto piccolo, e mio padre non lo sa, quindi tagliate!”.

Cosa fai prima di un match importante?
“Ascolto musica, niente di particolare”.

Come ti rilassi?
“Ascolto la musica ed ho iniziato ad utilizzare alcune tecniche sulla concentrazione per rilassarmi. Mi piace la musica”.

La miglior partita della tua carriera?
“Quella che mi è piaciuta di più è stata la vittoria con la Germania, forse non è stata la mia miglior prestazione ma la più bella vittoria”.

Avete un gruppo WhatsApp?
“Sì, ma meglio non parlarne… (ride, ndr). Tutte le squadre hanno un gruppo WhatsApp”.

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