Non c’è da stupirsi se dopo le celebrazioni per il Capitano la squadra ha mostrato determinazione vincendo con l’Inter. Eventualmente ci sarebbe stato da obiettare in caso contrario, perchè, probabilmente, in quella festosa circostanza, i nostri atleti hanno riscoperto la coesione, l’unicità di intenti e di obiettivi, la poesia dell’insieme, l’orgoglio di appartenere alla Roma e tutti gli altri innumerevoli benefici che possono derivare dall’amicizia. Dunque, magari, relativamente al Capitano, vengano festeggiati l’onomastico, oltre al compleanno, la ricorrenza della prima comunione e della cresima, la data di nozze, le date di nascita di moglie e figli e tutte le altre occasioni che possono dare adito a festose celebrazioni collettive.
Finalmente, contro la blasonata Inter, ogni giocatore ha ricoperto il suo ruolo naturale e la prestazione è risultata di livello molto elevato. Certo, alcune disattenzioni difensive sono ancora presenti ma si ritiene che l’auspicabile totale attenzione le possa facilmente vanificare. E’ necessaria, in assoluto, una maggior lucidità e rabbia in fase realizzativa, ma anche a questo si può rapidamente sopperire, basta applicare la giusta cattiveria e poi gol tira gol. Non caso e nelle attuale condizioni abbiamo l’attacco più prolifico del campionato.
Liberamente ed umilmente mi consento un suggerimento tecnico: quando gli avversari effettuano un calcio da fermo presso la nostra porta, sarebbe utile mettere due nostri giocatori, tra i più veloci, in posizione laterale appena entro la nostra metà campo; questo accorgimento permetterebbe almeno a tre avversari di non riversarsi nel nostro spazio e poi effettuare rapidi, e possibilmente letali, contropiedi. Così, tanto per dire, nulla di più.
Buona festosa Roma a tutti i Romanisti.
Dario ’40