Nessuno come noi, così unici, così imprevedibili così lacerati e contemporaneamente uniti nel nostro amore per la Roma, collegati indissolubilmente da quel filo invisibile ma egualmente tenace ed indistruttibile.
La società e la squadra che ne rappresenta l’immagine del prodotto finito, avvertono, anche loro, il legame profondamente affettivo che unisce il popolo giallorosso (Carlo Zampa cit.).
Allora, nei momenti di grande difficoltà spesso presenti nella nostra storia, si manifesta imperioso l’amore per i nostri colori. Amore carico di rabbia, di emozioni, di ironia, di reciproca stima, di intimo rispetto per il gruppo, di affettuosa benevolenza per chi sbaglia.
Il messaggio del Capitano esprime compiutamente ed inequivocabilmente questo Amore e poi, come sempre, in campo ne da ampia dimostrazione.
L’immagine più bella della partita contro la Juve è quella dell’abbraccio collettivo al Capitano di tutti quanti erano sul campo, solo gli arredi delle panchine sono rimasti al loro posto ma sarà necessario verificare gli ancoraggi perché, mi è parso, che si stessero per schiodare.
L’immagine più significativa, nel mio pensiero, è quella verso la conclusione dell’incontro, di quando un titolato avversario ha abbracciato alle spalle il fantastico Lamela, che lo aveva superato con tecnica, slancio, dinamismo e lucidità.
Questo dobbiamo essere: Amore, Forza, Coraggio, Consapevolezza.
Cambio nuovamente il commiato… Buona Roma e Buon Capitano a tutti i Romanisti, ci dispiace (ma manco tanto poi…) per gli altri
Flavia Miglietta