La Roma: così ci (e mi) piace – di Dario ’40

Ho aspettato volutamente alcuni giorni prima di esprimere il mio modesto pensiero sulla prestazione di genova. Alcune partite, proprio come quella, e contro certi avversari, vanno giocate con grinta, corsa, determinazione ed assoluta volontà di vittoria.

Tutte le partite dovrebbero essere disputate con gli stessi requisiti ma, talvolta, gli avversari inducono ad un ritmo blando fatto di passaggi e passaggetti prevalentemente all’indietro.

Noi siamo fatti per vincere e la melina non è il nostro forte. Ad altri compagini serve per mascherare l’incapacità tattica e la deficienza agonistica. A NOI NO!

Questa è la Roma che ci piace, che crea occasioni (magari sarebbe meglio finalizzare un pò di più per evitare malori a noi tifosi).

Questa è la Roma che non suppone che la superiorità numerica sia la sola via per la vittoria, ma che gioca e combatte come se gli avversari fossero venti e non dieci.

Questa è la Roma dove su un campo che ha visto soccombere la squadra con la maglia codificata ha permesso agli avversari nessuna occasione da gol (quello giustamente annullato è comunque stata una leggerezza che non si deve ripetere, ne va delle nostro coronarie!)


In alcune partite le raffinatezze stilistiche vanno evitate, si può andare in gol anche calciando di punta, che male c’è?

Questa è la Roma che non si abbatte per un rigore parato ma che continua imperterrita il suo gioco andando in rete con un notevolissimo e preziosissimo gesto atletico del formidabile Ninja.

Ecco, lui e Florenzi sono l’immagine pura e semplice della Roma, quella nostra e che vorremmo sempre vedere: dinamica, scattante, imperiosa, mai doma ed impietosa… e pure un pò incazzata, concedetemi il termine.

Certo il contributo tecnico è importantissimo ma devono sempre essere sorretti da una condizione atletica e mentale degna di tale nome.

Diamo tempo a Iturbe e certamente verrà anche il suo tempo ed allora saranno le altre squadre a doversi preoccupare, più di quanto già non lo siano adesso.

Buona Roma a tutti i buoni Romanisti. Gli altri? Ma che avranno da festeggiare? Forse perchè attualmente sono fuori dalla zona retrocessione. Poveretti…

Dario ’40

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