“La Roma: 4×4 è una costante” – di Dario ’40

Non intendo disquisire nulla sulla prestazioni della nostra amata perchè dovrei dilungarmi in complimenti la cui intensità emozionale e la gioiosità ricevuta vorrei conservale per manifestarle interamente al raggiungimento di una vittoria finale in una delle competizioni alle quali stiamo partecipando molto autorevolmente.
Ho volutamente spostato l’attenzione su argomenti collaterali alle vicende puramente sportivo, così tanto per diletto e rispettosa critica.
Appena all’inizio del secondo tempo dell’incontro con il Villareal, il commentatore tecnico del’emittente manifestò la sua preoccupazione per la situazione fisico-atletica di alcuni nostri giocatori, asserendo che stessero respirando a bocca aperta in quanto ormai affaticati e quindi prossimi a cadere in balia dei più vigorosi e freschi avversari.
Tutti sappiamo con quale punteggio si sia conclusa la partita. Forse sarebbe meglio che quel tecnico-cronista usasse, proprio lui, la bocca per respirare così eviterebbe, in quella sana ossigenazione, di esprimere malcelati profezie negative.
Poi ho sentito parlare di insulti rivolti al nostro Capitano circa le sue lecite aspirazioni riguardanti lo stadio della Roma. Mi ha sorpreso notevolmente tale esternazione da parte di una persona così dotta ed acculturata, anche se estremamente logorroica.
E’ un personaggio che ho sempre avuto in simpatia e seguito con attenzione, condividendone, per la quasi totalità, le sue aggressioni televisive. Questo non significa che d’ora in poi ignorerò le sue presenze sui teleschermi anzi continuerò ad ascoltarlo con maggior dedizione; ma quella formula così limitativa, per lui, avrebbe potuto risparmiarsela, seppur giustificabile per il fatto che potrebbe essere simpatizzante per la compagine dei cugini di terza generazione.
Nel caso, sono esclusivamente problemi suoi. Una cosa è certa: lui sarà ricordato, forse, per le sue incontenibili prestazioni verbali. Il Capitano sarà sicuramente ricordato per le sue inarrivabili prestazioni sportive. Lievissima impagabile differenza.
Nel solito saluto augurale, aggiungo una sola interlocuzione che, forse, potrà giustificare i due personaggi ai quali ho accennato.
Dunque:
Buona Roma, che suscita invidia, a tutti i Romanisti.
Dario ’40
PS Veramente ammirevoli e degni di nota gli incoraggiamenti ed i sorrisi che i nostri giocatori si scambiavano in campo. Questo è il vero spirito di squadra.

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