Roma-Bayern: le pagelle dei tifosi

De Sanctis- 4 gol sono opera sua… disastro totale

Torosidis: 5- forse uno dei meno peggio

Manolas 4,5- stasera male

Y. Mbiwa: 4,5 – naufragato con tutta la difesa

Cole: 3. E sono stata magnanima

De Rossi 4- ectoplasma

Nainggolan 6- il solo che lotta e prova fare qualcosa di concreto, anche in termini di “lotta” a centrocampo

Pjanic 4- era in campo?

Totti 4- primo tempo da dimenticare

Iturbe 5- ci prova ma sembra fuori forma

Gervinho 6- insieme al Ninja è il solo che ci prova a non affondare

Olevas 6- rispetto a Cole è Roberto Carlos

Florenzi 6- impegno e corsa. Almeno si da da fare

Garcia 4- stasera subisce una lezione da Guardiola. Pazienza

di Flavia Miglietta

10 commenti

  • Leo ha detto:

    In realtà partenza più che buona.
    Ma è mancata la reazione sul primo e sul secondo gol, quando forse ancora si poteva raddrizzare la faccenda.
    Il resto è figlio di quei 10 minuti di narcolessi delle motivazioni, di stralunamento, durante i quali abbiamo preso il 3° e il 4°.
    Buono il secondo tempo, hanno fatto onore agli spettatori.
    Amen, digeriamo il rospo e continuiamo ad amare la squadra.
    Identificare cause e attuare correttivi è compito del mister, non nostro.
    Per fortuna il CSKA ha fermato il City: il secondo posto è ancora possibile.

    I peggiori: De Sanctis, Cole, Pjanic.
    I migliori: Nainggolan, Gervinho, Florenzi.
    Tutti gli altri: né carne né pesce…
    Come minimo a Genova dovranno mostrare una reazione fenomenale.

  • Giovanni Di Blasi ha detto:

    Una disfatta da incubo.Sognavo un pari,giuro e invece. Forse un po di presunzione.

  • Fede ha detto:

    Cole si è bruciato ogni chance con la prestazione a dire poco riprovevole di stasera. Aveva ragione a lasciarlo in panca con CSKA. Ha avuto torto marcio a metterlo stasera.

  • Pasquale ha detto:

    Questa partita e’ ormai andata.Speriamo che non vi siano contraccolpi psicologici a cominciare da Genova.Oltretutto neanche la qualificazione al prossimo turno e’ compromessa.Forza Roma comunque!

  • Andrea ha detto:

    La vera forza di una squadra e’ imparare tutto quello che c’e’ da imparare da una sconfitta, resettare, e tornare in campo piu’ forti di prima. Sono certo che la nostra Roma ha tutte le carte in regola per procedere in quella direzione.

  • David ha detto:

    Speriamo che almeno ci sia servito da lezione, ieri sera ho avuto la sensazione che in campo ci fosse andata l’ultima Roma di Spalletti; ricordate “il tacco, la punta ecc…”.
    Piccola considerazione su alcune prestazioni, De Rossi meglio Keita altra classe e sicurezza, Cole impalpabile, Totti forse contro questa squadra si sono visti i 38 anni, De Sanctis stralunato, Pianjc deve capire che non è neanche l’ombra del fuoriclasse che pensa di essere deve abbassare le penne e cominciare a correre non basta un calcio di punizione a renderlo un campione.

  • David ha detto:

    P.S.: Dobbiamo giocare tutte le partite con la convinzione che dobbiamo ancora dimostrare tutto e che non abbiamo fatto ancora nulla e come i tedeschi giocare fino al novantacinquesimo senza mai smettere di segnare.
    FORZA ROMA !!!! Ora andiamo a disintegrare la Sampdoria

  • remo Williams ha detto:

    Purtroppo le sconfitte fanno sempre male, ma in questa si è potuto vedere la differenza fra una super potenza mondiale dove il far play finanziario non esiste.Comunque Solo e Sempre e Solo Forza Roma.

  • Mikele fox ha detto:

    Cole disastroso ma senza aiuto contro un fuoriclasse difesa penosa, ridicola squadra ke parte bene ma poi si ferma di colpo…solo presunzione di essere arrivati…nn si sa dove….

  • Joe ha detto:

    L’inesperienza di un gruppo che si sta ancora formando e non ha ancora la giusta amalgama e piena coscienza delle proprie potenzialità.
    La tensione o meglio il timore (travestito da rispetto) davanti a una delle squadre più forti d’Europa e forse del mondo.
    L’annichilimento tattico del sistema di gioco di Garcia ed il corto circuito di alcuni giocatori.
    Un mix micidiale che in parte spiega le proporzioni di questa disfatta.
    Ora conta riflettere sugli errori commessi e, dove possibile, modificare anche ogni tanto il modulo tattico non per timore dell’avversario ma per avere soluzioni di gioco alternative

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