Roma-Juventus, mister Di Francesco: “C’è ancora da lavorare, ma siamo rimasti in partita fino alla fine”

Dopo la sconfitta ai rigori contro la Juventus, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha risposto in sala stampa alle domande dei cronisti. Ecco il resoconto:

Molte analogie col match contro il Tottenham, ma la Roma stavolta non ha mai perso la bussola.
“Siamo partiti molto bene, abbiamo avuto un paio di palle importanti sapendo che la Juve è molto pericolosa in ripartenza. Poi abbiamo abbassato il baricentro, siamo stati bravi ad essere aggressivi in un certo periodo. Quello che mi è piaciuto meno nel finale è che abbiamo giocato pochissimo in verticale e questo ha permesso alla Juve di riposizionarsi con facilità e ripartire con le loro qualità. Sul goal abbiamo commesso un errore di reparto, non individuale, in cui dovevamo leggere prima una situazione del genere. Abbiamo lavorato in settimana su una palla simile per quasi una mezz’ora e questo fa capire che c’è ancora da lavorare, ma siamo contenti di essere rimasti in partita fino alla fine. Questo è l’aspetto più importante, poi nel secondo tempo la squadra è cresciuta e ha cercato molto di più la verticalità ed è quello che voglio dai miei giocatori, specialmente in determinate gare”.

Dopo PSG e Tottenham il bicchiere era mezzo pieno: stasera com’è?
“Sempre mezzo pieno, perché ci sono state delle cose positive che dobbiamo valutare e altre in cui potevamo fare molto meglio. Vi ricordo che è da poco che lavoriamo insieme, è ovvio che per entrare in testa e far capire certi meccanismi ci vuole tempo. La capacità sta nella difficoltà di non perdere il filo logico della gara. Noi non eravamo puliti in un certo momento della gara però non ci siamo disuniti, abbiamo sofferto e mantenuto la partita in bilico e questa è stata la capacità migliore che ha avuto la squadra stasera. Saper soffrire e saper osare nel secondo tempo, perché voglio che sappiamo palleggiare e verticalizzare di più. I dati dicono che nel primo tempo l’abbiamo fatto troppo poco rispetto al secondo”.

Un commento sui reparti.
“E’ cresciuto molto Bruno Peres, ora ha anche la capacità di difendere ed è quello che, insieme a Fazio, ha giocato tanto e ha fatto piuttosto bene rispetto alle mie richieste. Però Bruno è anche più tempo che lavora con me e si vede. Nel secondo tempo invece mi è piaciuto tantissimo in mezzo al campo come è entrato Gonalons, perché ha cercato la verticalità, mentre Daniele (De Rossi, ndr) ha giocato il primo tempo ma non stava benissimo. Aveva un problemino e si è visto, ha osato poco e da lui voglio giustamente di più in questo senso. Davanti Dzeko si è dimostrato sempre importante, insidioso e determinante quando arriva una palla dentro l’area. Ha avuto 3-4 occasioni e una è riuscito a buttarla dentro. Questo non toglie nulla agli altri, in generale mi piace di più valutare il discorso di squadra”.

Sul rigore clamoroso non dato?
“Non è il primo in questo torneo, ma il rigore era relativo. Ovvio che ci tenevamo a vincere stasera anche ai rigori, ai ragazzi ho detto che anche saper vincere ai rigori psicologicamente è importante”.

Che ci dice di Under? Con lui la Roma è parsa più dinamica…
“E’ entrato in un momento della gara in cui tutti quanti hanno provato ad essere più incisivi, sta interpretando al meglio quello che gli chiedo. E’ chiaro che deve migliorare determinati movimenti, ma è un ragazzo che mi piace perché cerca sempre di far male agli avversari quando si muove. Questa è una cosa che mi piace di un attaccante e lui questo ce l’ha. E’ giovane, è un attaccante di ottima prospettiva, però per me è sempre troppo presto. Siamo a fine luglio, le valutazioni le faremo più avanti, sono contento della crescita generale ma mi aspetto ancora tanto da questa squadra”.

Su Gerson: può rimanere alla Roma e crescere con lei?
“Con il lavoro possono migliorare tutti quanti, non solo Gerson”.

Quanto è grave l’infortunio di Manolas? Quanto è importante per voi? Ci sono delle voci che lo vogliono lontano dalla Roma, sono corrette?
“Riusciamo a parlare di chi non ha giocato? Credo che abbia risposto Monchi su Manolas e il mercato, non devo aggiungere altro. Ha il desiderio di rimanere e la società ha il desiderio che Manolas sia un giocatore della Roma. Oggi si è allenato a parte per questo problema alla spalla dopo la partita col Tottenham, ma penso che si riunirà al gruppo quando torneremo a Roma”.

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