Roma-Genoa: le pagelle dei tifosi

Andreazzoli: voto 8 – lo chiamavano Re Mida, ogni giocatore precedentemente in ombra o poco utilizzato che pone in campo lo ripaga con un gol o con grandi partite, merito suo che è riuscito a coinvolgere tutti in questo nuovo corso della ROMA, a far remare tutti dalla stessa parte. Oggi getta nella mischia il giovanissimo Romagnoli che lo ripaga con una grande partita condita da un gol preziosissimo; è sfortunato a perdere Pjanic, luce del centrocampo ed è costretto a mettere Bradley e la differenza si nota. Ma grazie alla nuova mentalità data da Aurelio, la ROMA non ha mollato tornando in vantaggio, alla fine fa entrare Simone Perrotta che con Totti suggella il terzo gol, segno che la “vecchia guardia” c’è. In questa rincorsa europea c’è tutta la mano di Aurelio: praticità, cuore e unione. Bravo! (pagella realizzata da Raffaele, 19 anni, Torre del Greco – NA)

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Difesa (pagelle realizzate da Nando, 16 anni, Cava Dè Tirreni – SA):

Stekelenburg 8,5: E’ ritornato davvero il vero Stekelenburg: due grandissime parate nel primo tempo su Bertolacci e su Borriello, un vero muro. Non può nulla sul penalty di Jack Sparrow al minuto 41′ che lo spiazza completamente. Nella ripresa è spettatore fino al 70′ quando Bertolacci lo impegna ancora ad un’altra grande parata e poi su Kucka dove salva il risultato. Assoluto protagonista!

Burdisso 5,5: Ingenuo nell’occasione del rigore, atterra nettamente Borriello e concede il pareggio a fine primo tempo. Sbaglia un paio di passaggi mandando in difficoltà se stesso e tutta la difesa, che deve guidare in quanto è quello con più esperienza. Nel secondo tempo è più attento e non ha sbavature

Romagnoli 8+: All’esordio ufficiale dal primo minuto (escludendo i 10 minuti contro il Milan), Alessio non si fa prendere dall’emozione, offre una prestazione ottima e si battezza con il goal del 2-1 con un colpo di testa imperioso, da vera torre. Ha un grande futuro davanti, giornata memorabile per lui!

Piris 6: Soffre tantissimo Borriello, se lo fa scappare non poche volte quando il numero 22 lo affronta e va in evidente difficoltà. Però per il resto si sta confermando da centrale, ottime uscite palla al piede e molta attenzione. Nell’ultima mezz’ora ritorna terzino destro, ma non corre pericoli importanti.
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Centrocampo (pagelle realizzate da Giuseppe, 20 anni, Marigliano – NA):

De Rossi 6,5 – La sua miglior partita della stagione, ha il centrocampo in mano e gioca liberamente senza vincoli come gli piace fare.. Sta tornando Danielino!
Pjanic Sv: Sfortunato esce per infortunio
Bradley 4: Ancora un’altra insufficienza per lui, c’è tutta la buona volontà ma serve a ben poco… Non è un caso che dopo il suo ingresso, e precisamente dopo un suo passaggio sbagliato parte il contropiede del Genoa che regala il rigore agli avversari.
Torosidis 6: un altra buona prestazione del greco che spinge e crossa nel primo tempo, si dedica alla fase di copertura quando viene schierato a sinistra..
Balzaretti 4,5: Anche lui irriconoscibile, è da un bel po che non si vede il Balzaretti di inizio stagione..
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Attacco (pagelle realizzate da Niki, 18 anni, Malta):

Lamela: 5+ – Il talento argentino si lavora, si suda, e fa di tutto per andare in gol. Poco di quello che ha fatto finisce a buon termine. Qualche volta troppo egoista a saltare il uomo, quande c’era un compagno libero. Il Lamela della prima parte di stagione (quando c’era Zeman) e svanito nel nulla. Comunque, un periodo no per un giocatore di appena 20 anni ci puo stare.
Totti: 8 – Unico, eterno, capitano. Una leggenda vivente. Gioca a tutto campo, in attacco e in difesa. Illumina tutto il gioco romanista con la sua visione e fantasia. Segna il primo gol romanista su rigore (altro che Osvaldo!!!), il suo 225o in carriera, col quale supera Gunnar Nordahl. Nel finale fornisce anche l’assist a Perrotta per il 3-1 definitivo. A 37 anni, gioca come un 20enne. C’e’ chi diceva che era finito. Questa stessa persona sta facendo il pastorello a Formello. L’altro continua a scrivere la storia. GRAZIE CAPITANO!
Osvaldo: 5- : L’italo-argentino lotta contro il muro Genoano, ma non riesce ad incidere sulla partita. Si mangia moltissimo d’avanti alla porta avversaria. Come Lamela, non e lo stesso Osvaldo dell’ era Zeman. Non segna da dicembre. Un’eternità per lui. Esce al 80^ minuto e va direttamente nello spogliatoio. Una brutta immagine, pero’, è l’unico che non merita a partecipare in questa festa.
Perrotta (entra al 80′ per Osvaldo): 7- Entra per un Osvaldo sotto tono, e segna il 3o gol romanista. Un modello per tutti i giovani. Era ai margini della squadra e ha accettato tutto senza discussione. Quando entra, fa la differenza (come a Siena). Un Campione del Mondo, nel campo, e fuori.

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