Baldissoni: “Se continuano a ridursi gli spettatori, normale iniziare a pensare a stadi più piccoli”

L’amministratore delegato della Roma, Mauro Baldissoni, ha parlato ai microfoni dell’emittente ufficiale del club giallorosso. Queste sono le sue dichiarazioni:

Domani c’è Roma-Sampdoria: 
“Noi sappiamo che alla fine tutto ciò che facciamo durante la settimana dipende dalle partite del week-end. Ora ne avremo tante ma dobbiamo pensare solo a domani. La Sampdoria è prima in classifica e dimostra che hanno lavorato bene. Sarà ancora più difficile del solito”.

Domani ci sarà anche un tifoso in più, il Presidente Pallotta che avrà una settimana impegnata:
“Siamo felici che sia qui e oggi sta facendo un giro in centro andando a vedere il nuovo negozio a Via del Corso. Ogni volta che viene qui si pensa si interessi della Roma, ma anche quando non è presente fisicamente lui si interessa a tutte le tematiche della società informandosi e prendendo delle decisioni dello staff. Ora che è qui si occuperà di tutto dato che sarà ancora più facile. Però posso dire che non viene qui per qualcosa di specifico”.

Nuova polemica sulle multe allo stadio. Come si divide il dispiacere per i tifosi e i margini di movimento a livello societario tenendo conto che l’Olimpico non è casa della Roma:
“Non solo non è casa nostra ma anche per quanto riguarda i vincoli strutturali di sicurezza le regole vengono dettate da qualcun’altro, la Questura. Sappiamo che a Roma c’è un tema di rapporti iniziato da più di un anno con delle decisioni che il responsabile della sicurezza ha dovuto prendere. Da quel momento abbiamo intrapreso una strada con loro per cercare di tornare alla normalità, ossia la fruizione gioiosa di un evento di fine settimana. Passione ed entusiasmo sono le parole chiave. Vogliamo permettere a chi vuole andare allo stadio di andarci nella maniera più serena e confortevole possibile. Questo implica che non ci debbano essere elementi che possano minacciare la serenità degli altri. Questo è chiaro ma tutti gli altri devono essere messi nelle condizioni di vivere un evento in serenità. Noi non saremo mai a favore di chi definisce i tifosi criminali, né se vanno in curva, nè in altri settori. Devono essere messi in condizione di dichiarare la loro passione in libertà. Il percorso dovrebbe permettere l’eliminazione delle barriere, sperando che non accada nulla all’interno dello stadio, come è successo nelle prime sfide della stagione e perciò abbiamo chiesto di verificare cosa fosse successo per le multe. La Questura ci ha dichiarato che si trattava non di cambio posto ma di persone che hanno occupato vie di fuga o per i mezzi di soccorso. Su questo non si può dire nulla, ricordandoci dell’episodio accaduto lo scorso anno con il tifoso colto da infarto in curva. Non essendo più lo stadio esaurito in alcuni settori non notiamo che ci siano così tante ostruzioni alle possibilità di intervento. Vogliamo esser certi che sia un problema serio. Richiediamo un atteggiamento collaborativo da parte dei tifosi e non un ‘no qui decido io’. Noi metteremo più gente in curva della società per constatare se effettivamente ciò è accaduto. Sappiamo che il tifo della Roma manca ed è importante averli perchè sono una parte essenziale dello spettacolo, altrimenti non ci sarebbe differenza tra vederla a casa o all’Olimpico”.

Alla Roma non interessa dei problemi dei tifosi, anzi la Roma ha l’interesse di trasformare lo stadio in un pubblico televisivo. Quale potrebbe essere l’interesse della società a non avere i tifosi e il sostegno?
“Sinceramente non voglio scendere in queste stupidaggini perché non vale la pena dibatterle. Il nostro spettacolo deve essere fatto per i tifosi che sono parte integrante dell’evento. Abbiamo detto anche tante volte che il nuovo stadio è progettato, dal punto di vista di design, per dare risalto alla Curva Sud. Noi siamo convinti che dobbiamo lavorare in uno stadio molto grande come l’Olimpico e difficile da riempire in condizioni normali. Forse in presenza di una partecipazione maggiore dei tifosi il sostegno si disperderebbe lo stesso. Se continua a ridursi gli spettatori allora credo sia normale iniziare a pensare a stadi più piccoli. Conviene, dicevamo con il mister, uno stadio più piccolo cosicché gli spettatori siano più raccolti e, senza la pista, un grande colpo d’occhio. Tutto questo in attesa di verificare il nuovo stadio che stiamo progettando. I tifosi sono fondamentali non solo per i risultati ma anche per l’identità della società che passa molto da loro.  Non è facile venire allo stadio, ma è necessario per alimentare quella passione che è la Roma, spero che domani lo stadio sia pieno”.

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