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Tag: Rudi Garcia

0 Rudi Garcia: “Totti? Se vuole lo porto al Marsiglia”

  • 5 Maggio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

L’ex mister giallorosso Rudi Garcia, intervistato dall’Equipe riguardo l’annuncio del ritiro di Francesco Totti a fine stagione, si è espresso così: “Fin quando Francesco non avrà dato il suo parere, non ci si può pronunciare. Lui può continuare a giocare la prossima stagione. Ne parlerò volentieri quando avrà detto quello che fa”. Il tecnico francese, sulla panchina giallorossa dal 2013 al 2016, si è inoltre soffermato sulla clamorosa ipotesi di un approdo del capitano proprio al Marsiglia, squadra da lui attualmente allenata: “E’ stato il mio capitano, è un giocatore fantastico, per ora il suo futuro è dalle parti di Roma. Dopo, tutto è possibile, sempre ed a tutti i livelli”.

7 Bentornato Spalletti e grazie Garcia…

  • 13 Gennaio 2016
  • Carlo Zampa
  • · L'impronta di Zampa

E’ arrivato il comunicato della società che ufficializza l’esonero di Garcia. Il destino del francese era ormai segnato ed era figlio di una situazione di instabilità che andava avanti dalla fine della scorsa stagione calcistica, da quando cioè la società ha pensato bene di non cambiare tecnico, ma solo di depotenziarlo e screditarlo. Il tecnico di Nemours è il meno colpevole e pur avendo commesso evidenti errori non è certo diventato improvvisamente incapace, come lo si vuole far apparire. Non si può dimenticare quello che di buono Garcia ha fatto, a cominciare dall’aver ottenuto il record storico di punti nel suo primo anno dopo aver preso una squadra distrutta e reduce dalla sconfitta nella finale di Coppa Italia e dal raggiungimento di due secondi posti in due anni. Non è un martire, ci mancherebbe, ma a Rudy va dato atto di aver lavorato con serietà e professionalità.



E con il suo esonero sono 5 allenatori in 5 anni. E’ una storia che si ripete da tanto tempo, con tecnici che a Roma o vengono cacciati o si dimettono, trovando gloria in altri lidi. Tanto si sa, la colpa è sempre dell’ambiente e così sarà anche adesso, tentando di mascherare errori e responsabilità di chi gestisce la società.

Pallotta dopo il pareggio col Milan si è detto disgustato, ma lui, forse fidandosi troppo di quello che gli raccontavano da Trigoria, non ha evitato che questa situazione prendesse la piega attuale, tutt’altro. Quello del Presidente non è stato l’urlo di dolore del decadente Augusto, che, appresa nel 9 d.c. la notizia della disfatta nella foresta di Teotoburgo contro le tribù germaniche del generale Publio Quintilio Varo che si tolse per questo la vita, balbettava nel suo palazzo: “Varo, rendimi le mie legioni!” No, sembra una frase ad effetto, un tweet, un sms scritto ad un amico dall’altra parte del continente, più che un grido di sofferenza che nasce dal profondo del cuore. La sofferenza, quella vera è dei tifosi, che mai come in questo periodo si sono allontanati dalla loro squadra e non solo per colpa del Prefetto Gabrielli, perchè a non andare più allo stadio sono anche molti abbonati storici che stanno in Tribuna Tevere, il vero zoccolo duro del tifo romanista che si tramanda di padre in figlio.

Questo è l’autentico disastro che si sta consumando nella Roma e per cercare di fermare questa emorragia di passione adesso sta per iniziare la seconda era Spalletti. Due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, tre secondi posti in campionato e un quarto di finale in Champions League: questo il suo curriculum da allenatore della Roma. Adesso ha l’occasione per finire il lavoro interrotto nel 2009…

Al tecnico di Certaldo, forte anche dell’esperienza fatta in precedenza nella Capitale, mi permetto umilmente di consigliare di non guardare in faccia a nessuno, di farsi rispettare e temere da tutti, calciatori e dirigenti e soprattutto di guardarsi bene da chi a cominciare da oggi, dentro e fuori Trigoria, tornerà ad elargirgli sorrisi e pacche sulle spalle. Ma, soprattutto conoscendo quanto a lui stia a cuore la Roma, gli chiedo, parafrasando Augusto: “Rendici la nostra Roma!”
L’arrivo di Spalletti a Trigoria mi fa tirare un sospiro di sollievo, perchè per me è “meglio un pelato vero oggi, che un finto pelato a giugno!”
Bentornato Luciano, buon lavoro e sempre FORZA ROMA!!!
Carlo Zampa

1 “La Roma a metà” – di Dario ’40

  • 12 Gennaio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Core de Roma

Nell’incontro con il Milan abbiamo assistito ad un primo tempo pieno di determinazione, occasioni favorevoli, condizione psico-fisica quasi ottimale. Il secondo tempo la Roma non era più presente in campo, letteralmente scomparsa. Come mai?

Perchè i nostri giocatori vengono attanagliati da una incomprensibile paura e risultano soggiogati davanti ad avversarsi pressochè inesistenti?

Perchè la condizione fisica e psicologica, dapprima buona, svanisce poi nel nulla? Ci sono le sedute spiritiche negli spogliatoi?!

Forse tutto lo staff tecnico non è più in grado di gestire la situazione complessiva dell’organico. Certamente non bastano i motti e le frasi ad effetti pronunciate dal Sig. Garcia, il quale fa sapere di essere tranquillo.. E te credo!

Assolutamente comica la fase in cui il suddetto Signore impartiva istruzioni al Capitano, il quale, da par suo, ascoltava con attenzione e rispetto. Ma quel Signore si rende conto a chi dava istruzioni o forse è il caso che vada a leggere o vedere le gesta, la dedizione e l’amore che Totti ha sempre messo in campo.

Nei suoi costanti appunti, presi in ogni gara, quel Signore dovrebbe annotarsi e spiegare che fine hanno fatto il miglior Gervinho e Salah, come ha ridotto Castan ignorandolo ripetutamente e come ha limitato Florenzi, costringendolo ripetutamente a giocare in un ruolo non certamente appropriato.

Però cerchiamo di acquistare attaccanti; ma allora non era più logico tenerci Ljajic e farlo giocare senza apparizioni fugaci? Probabilmente di questo ragazzo non hanno capito nulla? Ma bravi?!

Mi spiace ma devo ribadire il concetto espresso poco tempo indietro e cioè dopo la partita con il Barcellona. Cerchiamo di evitare le competizioni europee e proseguiamo questo campionato attestandoci e mirando a posizioni di classifica comode perchè, nelle attuali condizioni, ormai costanti, non consentono elevate aspettative.

Questo, Egr. Sig. Garcia, non è pessimismo ma soltanto la lucidità di vedere la situazione in essere ed agire di conseguenza. Formuliamo un  nuovo vero progetto che veda un allenatore e giocatori preferibilmente italiani; non tanto per spirito di bandiera ma proprio perchè il mercato interno offre alternative più economiche e più sapienti rispetto a quello straniero.

Il Sassuolo insegna: quindi prendiamone umilmente esempio.

Buona Nostra Roma vera a tutti i Romanisti.

Dario ’40

0 Roma-Milan 1-1. IL POST PARTITA; Le dichiarazioni di Rudi Garcia, Rudiger e…

  • 9 Gennaio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Al termine dle pareggio casalingo tra Roma e Milan, hanno parlato i protagonisti del match. Ecoc le dichiarazioni di Rudi Garcia e Rudiger, autore del momentaneo vantaggio giallorosso.

Garcia a Premium Sport:  “Nel primo tempo meritavamo di vincere e nel secondo di perdere. Non c’è stata continuità, la squadra ha iniziato benissimo e dopo aver segnato ci sono state altre occasioni. Nella ripresa abbiamo dimenticato il nostro gioco, non c’è stato niente di buono sul piano tecnico, tattico e fisico. C’è solo da lavorare, farsi delle domande per migliorare. Siamo a metà campionao e non c’è niente di perso, ma quando possiamo accorciare sulle prime dobbiamo farlo. Nei primi 25 minuti avevamo questa possiiblità e poi si è spenta la luce. Normale che i tifosi non siano contenti della ripesa, ho detto ai ragazzo che possiamo e dobbiamo fare meglio. Senza continuità non si vince. Le voci sul mio futuro sono l’ultima delle mie preoccupazioni, dobbiamo solo giocare come nel primo tempo e anche meglio, e cancellare il secondo tempo. Non va bene abbassarci, è un problema tattico; non va bene non avere rendimento sul piano fisico dopo una sosta, anche giocando tre giorni fa; sul piano tecnico so che un giocatore deve stare bene fisicamente ma con la qualità dei miei giocatori mi aspetto di più. Dobbiamo mettere una bolla intorno a noi e aiutarci da soli. Finché non mostriamo in campo più personalità avremo difficioltà a fare strisce di vittorie. Abbiamo sbagliato il secondo tempo e lo riguarderemo, dimostra ai ragazzi che quando si gioca con paura non si fa bene. Noi e lo staff rifletteremo si questa partita e chiederemo ai giocatori come hanno vissuto questa partita e questo brutto secondo tempo. L’importante è che torni tutta la rosa, con più giocatori abbiamo più qualità. E’ strano trovare qualcuno stanco che non aveva giocato mercoledì, come Nainggolan. Tornerà Dzeko e spero presto tutti gli altri. Anche Totti deve ritrovare condizione, ci sarà il ritorno di Strootman. Con più scelta saremo più forti. Contentissimo per Sadiq, sta aiutando bene la squadra”.

Rüdiger a Premium Sport: “Posso soltanto chiedere scusa per il secondo tempo, non ho risposte da dare. Ci siamo totalmente persi, è incomprensibile. Non abbiamo bisogno di dire di chi sia la colpa, ognuno deve dare di più perché questo sta mancando. Continuando così non solo non vinceremo, ma scenderemo troppo in basso”.

0 Conferenza stampa. Garcia: “Domani dobbiamo ritrovare la vittoria. Ok Salah e De Rossi. Iturbe sarà sostituito ma il mercato non una priorità”

  • 8 Gennaio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Il 2016 giallorosso è iniziato con il rocambolesco pareggio al Bentegodi contro il Chievo. Domani sera allo Stadio Olimpico la Roma affronterà il Milan di Sinisa Mihajlovic in occasione della 19a giornata di Serie A. Il tecnico francese Rudi Garcia ha parlato questa mattina in vista dell’anticipo contro i rossoneri, ecco le sue dichiarazioni:

IL VIDEO


Vigilia ‪RomaMilan‬ ‪Garcia‬: “‪Totti‬ sarà… di golzampati

“Francesco sarà convocato. Non sarà al 100%, ma sarà nel gruppo e questa è una grande notizia. Daniele dovrebbe andare bene. La buona notizia è il semaforo verde dei medici per Salah”.

Troppi gol subiti negli ultimi minuti, è un problema?
“Per me sono 8 (non conta quello di Torino ndr) gol negli ultimi 15 minuti. Abbiamo pensato a questa cosa. Per me non sono mai le stesse cause, una volta sono errori individuali, mai dello stesso giocatore, a volte c’è il fantasma della partita successiva e quindi ci abbassiamo troppo. Penso basterà un click, una gara in cui siamo avanti nel tabellone e che soffrendo riusciremo a vincere la gara e sarà un’altra storia”.

Sadiq?
“Tra fare belle cose in Primavera e in Prima squadra c’è un Mondo. La cosa bella di Sadiq è che le cose belle fatte in allenamento le ritroviamo nelle gare ufficiali. Questa è una grande qualità. La buona notizia del momento è che ora tutti sanno che ci può dare una mano e forse di più”.

Lei e Mihajolovic allenatori in bilico. Sarà una partita decisiva?
“Non mi importa, non ho tempo da perdere con queste domande. Il calcio è così niente altro, ho deciso di avere una comunicazione neutra. Chi vince può dirla, chi non vince deve star zitto e lottare. Domani dobbiamo ritrovare la vittoria, perché è una cosa logica e matematica. Non serve parlare di classifica se non ottieni una striscia di vittorie”

Montella ha detto che la Roma non può vincere lo scudetto perché prende troppi gol. Che ne pensa?
“Dipende, se ne facciamo di più, anche prendendo un po’ di gol in più degli altri si può essere in alto in classifica. Se non prendi gol, ti basta un gol per vincere, ma se non giochiamo più per attaccare non siamo più la Roma. Basta vedere la gara contro il Chievo, se ne avessimo presi di meno avremmo avuto più chances di vincere”.

Un suo parere sui numeri in calo degli spettatori?
“È così dall’inizio della stagione. Lo sappiamo che è complicato giocare in queste condizioni. È triste giocare in uno stadio vuoto. Non è da oggi è dall’inizio di stagione che è così”.

La priorità è cercare un sostituto di Iturbe o serve un rinforzo in difesa?
“Ovviamente lo sapete, lo ripeto, parlo con Walter sta lavorando come sempre per il bene della Roma. L’unica cosa sicura è che Manuel è andato e sarà sostituito. Non è una priorità, la priorità è la gara di domani”.

0 Conferenza stampa. Garcia: “Domani trasferta difficile. Sto crescendo con il gruppo, Totti non ci sarà”

  • 5 Gennaio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Si torna in campo. Dopo la sosta natalizia la Roma affronterà domani al Bentegodi il Chievo Verona, sfida in programma alle ore 15.00. Il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match, ecco le sue dichiarazioni:

IL VIDEO


Vigilia Chievo-Roma. Garcia: “Domani trasferta… di Popolo Giallorosso

Le condizioni di De Rossi e Keita?
“Buon anno a tutti. Keita non ci sarà per un problema al polpaccio. De Rossi valuteremo domani ma è convocato”.

Come ha ritrovato il gruppo?
“Molto motivato e pronto per giocare. Si sono allenati bene. Sono pronti”.

Totti?
“Non lo convoco perché non è ancora al 100% ma si allena bene e tornerà a breve con il resto della squadra”.

Come si sente dopo le recenti polemiche? Come vede la squadra per la posizione in classifica?
“Io mi occupo solo della prossima partita. L’obiettivo è vincere e rimanree in corsa per la Champions League e lo scudetto. Vogliamo vincere per continuare la serie iniziata con il Genoa”.

Avete studiato una strategia diversa dallo scorso anno per il mercato?
“Intanto saluto Iturbe che se ne è andato. ha sempre dato il massimo e sono sempre stato soddisfatto del suo atteggiamento. Tornerà più forte di prima. Ora dobbiamo rimpiazzarlo ma se ne sta occupando Sabatini. Il mercato è lungo, abbiamo tutto il tempo di valutare gli acquisti. Per me conta solo la partita di domani”.

Cosa non ha funzionato veramente con Iturbe?
“Non serve fare un bilancio ma deve avere fiducia in se stesso. Ancora è giovane e può migliorare in futuro. Lo seguirò e gli auguro tutta la fotuna calcistica che merita”.

La metodologia di allenamento è cambiata?
“Mi sembra che tutti stanno cercando di migliorare. Anche io. Non ho cambiato le mie convinzioni ma sto crescendo insieme al gruppo. Abbiamo lavorato tanto e avremo più tempo di recuperare rispetto ai primi mesi perché non faremo tutte quelle partite ogni tre giorni”.

Dopo il Genoa ha detto che si aspettava un rinforzo in difesa. Se lo aspetta ancora?
“Ho detto che sono giovani e che stanno migliorando. Lo abbiamo visto con Rüdiger. Anche per loro avere meno partite che ti levano energie mentali e fisiche. Io sono qua per parlare del Chievo. Sarà una trasferta difficile. Non ci concederanno niente ma noi faremo di tutto per vincere”.

A centrocampo, se non dovesse farcela De Rossi, chi giocherà? Florenzi e Gyömber?
“È una soluzione”.

Quanto manca al ritorno di Strootman?
“Kevin sta benissimo, sia fisicamente che mentalmente. Ci vorrà tempo per vederlo con il gruppo, inizierà giocando con la Primavera. Dovremo valutare bene il suo rientro, senza spingere, perché non gioca da due anni. Già il suo rientro in allenamento sarà importante per noi”.

Si è parlato molto dei suoi sostituti. Lei si sente precario?
“Per niente, io parlo spesso con i miei dirigenti e non ho bisogno che mi confermino pubblicamente. Io penso solo al mio lavoro e a vincere la partita di domani”.

0 Conferenza stampa. Garcia: “Ultima con la Roma? Non ci penso. Dobbiamo ritrovare la gioia di giocare”

  • 19 Dicembre 2015
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Rudi Garcia

Conferenza stampa di vigilia in casa Roma. Domani i giallorossi affronteranno il Genoa allo Stadio Olimpico nell’ultimo impegno in campionato del 2015. Il tecnico francese Rudi Garcia ha rilasciato le consuete dichiarazioni pre gara. Ecco le sue parole:

Che partita sarà dal punto di vista ambientale?
“Non lo so. Dobbiamo fare in modo, come ho sempre detto, di dimostrare voglia e motivazione. Vogliamo vincere questa partita, non ci sono partite facili in Serie A, il Genoa è in un momento delicato come noi. Non abbiamo altri obiettivi se non fare di tutto per prendere i tre punti, è l’unico risultato interessante”.

Ultima partita sulla panchina della Roma?
“Non ci penso, ho altre battaglie da portare avanti. Conosco le regole del gioco, non è un problema, ma resto motivato, sereno e tranquillo, credo nei ragazzi. Abbiamo fallito in Coppa Italia, è il punto nero della stagione. Ho preso delle decisioni dopo la partita, faccio in modo di trovare soluzioni. Dobbiamo dare tutto domenica, a gennaio potremo cambiare delle cose. In questa partita serviranno carattere e personalità”.

Sente forte la vicinanza della società? Perché si è arrivati a questo punto?
“Perché dopo l’8 novembre non abbiamo più vinto. Fino all’8 novembre tutto andava bene. Non è tutto negativo ora, la vera cosa negativa è l’eliminazione in casa contro una squadra di B; questo è il vero fallimento. In Champions League ci siamo qualificati, è uno step di più rispetto allo scorso anno. L’unica cosa che mi interessa è rimanere al massimo a tre punti dal secondo posto. In campionato ci siamo, abbiamo giocato tante gare difficili, non siamo a metà stagione e nel girone di ritorno giocheremo in casa con Napoli, Inter e Fiorentina, è tutto aperto. Il problema è aver lasciato passare un’opportunità importante, siamo arrabbiati, io per primo. Non possiamo più cambiarlo, possiamo solo fare di tutto per tornare ai posti che valgono la Champions League”.

Ha detto che sta prendendo delle decisioni. Quali sono? Iturbe sarà convocato? Gervinho è pronto?
“Iturbe e Gervinho saranno convocati. Come ho detto, bisogna dare tutto. Ci sarà da ritrovare entusiasmo, verve, gioia di giocare. Spero che accada domenica. Servirà anche freschezza fisica, giocheremo di meno nella seconda parte. Mancano 22 partite, spero di più, in 18-19 settimane. Non giocheremo ogni tre giorni. Dalla partita di Coppa Italia stiamo tutti insieme qui, era necessario mostrare che dobbiamo essere più aperti sul fatto che loro sappiano quello che penso, ma anche ascoltare tutti. Il ritiro che stiamo facendo non è un ritiro punitivo, a me non piace, se vogliono rimanere di più a casa serve vincere, ma viviamo insieme, ci parliamo, ne ho approfittato per vedere i giocatori singolarmente, ci fa vedere dove siamo e dove vogliamo andare. In Champions League non pensiamo a non fare l’exploit, ma in campionato vogliamo arrivare dove vogliamo essere alla fine”.

Non ha risposto alla domanda sulla società…
“Parlo ogni giorno con tutti, con il presidente, Walter e Mauro. Mostro ogni giorno che decisioni vanno prese e che abbiamo soluzioni. Questo spetta a una società. Niente di particolare, nel calcio serve vincere”.

I tifosi lamentano una scarsa assunzione di responsabilità. Lei si sente di prendersi qualche colpa?
“Sono il capobranco, ho la mia parte di responsabilità, me la assumo. Non è facile giocare all’Olimpico, non a caso andiamo meglio fuori casa. Non abbiamo potuto fare nulla, questo ci manca tanto. Non è un alibi, per mercoledì non c’è alibi”.

È lei il problema della Roma?
“Non devo rispondere io. Se non mi sento più utile mi farò da parte. Ma ho sempre raggiunto gli obiettivi, io non mollo. Le soluzioni le troveremo, cambieremo se serve a gennaio. A parte dire una cosa logica, dover mettere tutto domenica, non serve nient’altro”.

Lo scorso anno parlò di gap ampliato…
“Se vi ricordate bene, non sembrava fosse arrivata seconda…”

Non è stato capito a sufficienza da chi doveva prendere delle decisioni? Ora la Roma è fuori dalla Coppa Italia e con meno punti in campionato…
“Siamo qualificati in Champions League”.

Pensa di essere stato capito?
“Sono contento della rosa, sapevamo che in Champions League c’era una pressione importante, sapevamo che non potevamo non superare il girone, questo ci ha mangiato energie mentali e fisiche. Abbiamo perso giocatori importanti, Totti non gioca da un po’, in attacco da un po’ di partite non facciamo più gol, siamo più solidi in difesa. Posso parlare solo di questo, il grande fallimento è la Coppa Italia, era la strada più breve per vincere un trofeo. Siamo quinti perché è vero, ma siamo a tre punti dal secondo posto”.

Non pensa che l’atteggiamento dei giocatori contro lo Spezia sia stato quello di una squadra senza motivazioni? Non pensa di essersi immolato?
“Per prima cosa: non commento tutte le dichiarazioni, altrimenti ci vorrebbe una conferenza stampa solo per questo. Lavoriamo tutti insieme, non ho niente da dire, sono contento dei miei rapporti coi dirigenti. È normale che difenda i giocatori, la fiducia per loro è fondamentale, se sono tranquilli è meglio. Il problema di questa squadra è di essere a Torino con uno spirito fantastico così come con Napoli e il BATE, poi di giocare come contro Atalanta o Spezia in casa. Questa può essere una riflessione per capire come migliorare, i giocatori devono prendersi responsabilità, devono mettere di più per aiutare il compagno e noi dobbiamo fare in modo di capire perché questo non succeda. Di energie ne ho tante, una parte mi serve per spingere questa squadra, per farl capire che può fare grandi cose. Le ha fatte, ma non in tutte le partite. Per l’eliminazione in Coppa non ci sono alibi, ma arriva in un momento non buono. Con qualche punto in più, che era possibile, un’eliminazione in Coppa, seppur ammissibile, passava in modo diverso. Ma non potevamo permettercelo”.

La squadra è immatura e presuntuosa? Cosa vuol dire prendere decisioni a gennaio?
“Troveremo delle soluzioni, non sono stupido. C’è qualcosa da cambiare, il ritmo degli allenamenti, spingere su alcune cose. È una squadra giovane e migliorabile, giochiamo con giovani come Digne, Rüdiger, Florenzi non è un vecchio, alcuni giocatori devono prendere esperienza. Mi piace il mix, ma siamo a dicembre e spero che la squadra abbia imparato qualcosa”.

Cosa le hanno detto i calciatori quando ha chiesto quali sono i problemi? Mercato? “Sul mercato ho totale fiducia nel mio DS. Toglietevi l’idea che non ho informazioni di Walter su quello che facciamo sul migliorare la squadra. Siamo sempre in contatto, vedo più lui che alcuni membri della mia famiglia. Sapete quello che penso sul fatto che per me lo spogliatoio è un luogo sacro. Sono uno che sa prendere decisioni, perché è il mio mestiere. So che ho uno staff di qualità, riflettiamo meglio a più teste. Gli avvisi dei giocatori possono essere interessanti, se si prendono le loro responsabilità possono dire la loro. Abbiamo tanti giocatori intelligenti, leader come Morgan e Daniele, siamo uniti e vogliamo fare meglio di quel che facciamo. La base è domenica alle 15:00”.

0 Conferenza stampa. Garcia: “Spetterà a noi trasformare i fischi in applausi. Gervinho e Salah sono pronti”

  • 12 Dicembre 2015
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Poco più di 24 ore dividono i giallorossi dalla sfida del San Paolo contro il Napoli. La Roma di Rudi Garcia si prepara in vista del big match contro la squadra di Sarri, che al momento è sopra di tre punti in classifica. Il tecnico francese ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara, ecco le sue dichiarazioni:

IL VIDEO


Vigilia Napoli-Roma. Garcia: “Spetterà a noi… di golzampati

Quali sono le condizioni di Gervinho e Salah?
“Salah sta bene, era previsto che non giocasse più di 45 minuti mercoledì, adesso potrebbe iniziare o entrare dalla panchina. Stessa cosa per Gervinho, abbiamo fatto un test e non ci volevamo prendere rischi, non l’abbiamo rischiato. Domani non avrà 90 minuti, ma può iniziare”.

Quanto entusiasmo può dare la qualificazione agli ottavi di Champions League?
“Arrivare qualificati è importante. A febbraio sarà un’altra Roma, con tutti i suoi giocatori, non ci sarà più pressione, ricominceremo da capo in Champions League. Vedremo lunedì cosa ci riserverà la sorte, siamo contentissimi di essere qualificati, era il nostro obiettivo, ce l’abbiamo fatta con sofferenza ma ricordo che abbiamo giocato partite alla grande contro Sampdoria e Inter perdendo. I ragazzi sono stati bravi a gestire anche il finale, non era facile. Volevamo vincere, volevamo segnare, ci abbiamo provato, ma era importante non prendere gol negli ultimi 10 minuti, sapevamo che il pareggio forse ci avrebbe qualificato”.

L’elemento stadio può avere una valenza nella corsa scudetto?
“Mi è piaciuta la risposta di Florenzi. Anche io sono come lui, preferisco essere fischiato da 70mila persone. Vuol dire che almeno all’inizio della partita i ragazzi vedono uno stadio pieno, che ci dà carica e forza. Le cose possono essere negative, ma anche molto positive: pressione sull’avversario, sull’arbitro, sappiamo quanto pesano. Mi auguro che l’Olimpico ritorni pieno, poi starà a noi fare risultati positivi per riavere la tifoseria alle nostre spalle”.

Cosa la colpisce di più del gioco di Sarri?
“Higuain ha fatto benissimo da quando è in Italia, sta qui da molto tempo, si è ambientato perché ha avuto tempo di farlo, fa parte del campionato italiano. Hanno grandi campioni, Sarri è un buon allenatore, ha un gioco pericoloso perché produce gol, hanno una particolarità sul piano difensivo e giocano in verticale. Hanno schemi su calci piazzati, anche se sembra che la più scarsa squadra d’Italia va in trasferta per incontrare i migliori, visto quello che arriva alle mie orecchie…”

Cambierà qualcosa a livello difensivo? Si sente un po’ di rassegnazione…
“Sembra che la partita sia già persa, possiamo fare solo meglio. Sembra la vigilia del derby, in cui eravamo stanchi e loro avevano fatto turnover, poi abbiamo dimostrato di poter fare una buona partita. Sembra la partita contro la Fiorentina, quando eravamo non brillanti. I ragazzi devono dare tutto e dovranno dare tutto nelle ultime tre partite che dovranno giocare fino alla fine dell’anno, ma non andiamo al mattatoio”.

La partita di domani cosa può aggiungere e togliere dal punto di vista della fiducia?
“Non saremo neanche a metà campionato, chi vince domani non vincerà il titolo e chi perde domani non sarà eliminato dalla corsa. Non pensiamo a questo, pensiamo a fare un risultato positivo, giocheremo contro una squadra di grande qualità. Ci concentreremo solo su questa cosa”.

Il Napoli si basa molto su Higuain. Si può fermare?
“Lo sapremo domani. È un grande campione, come il nostro centravanti. Non dobbiamo solo avere un piano anti Higuain, hanno Mertens, Insigne, Callejon e Hamsik, lo sappiamo. Ora siamo un po’ meno brillanti, ma abbiamo possibilità di mostrare che il primo attacco della Serie A è ancora qua”.

Sente la fiducia di Pallotta?
“Non parlo con voi di quello che dico nello spogliatoio o con i dirigenti. Il presidente ha visto il Prefetto, vuole fare di tutto per mettere i tifosi nelle migliori condizioni di tifare, questo è un fatto. Fa sempre tutto per il meglio della Roma”.

Come sta vivendo il suo momento particolare Dzeko? Si aspettava difficoltà simili?
“È qui da poco, deve imparare un altro calcio, è normale che gli serva tempo. Ogni bomber vive un momento simile, è arrivato a tutti i grandi centravanti del mondo che hanno avuto un periodo in cui si segna di meno. Non sono stato un centravanti, ma non bisogna avere l’ossessione del gol. Finché l’attaccante lavora per la squadra, i gol arriveranno da soli. Lavora in allenamento, è sereno, non se ne farà un’ossessione. Se la squadra vince tutto va bene ed è meglio per lui. Dobbiamo avere questo atteggiamento, farà tanti gol, è un grande campione e uomo”.

Nonostante il passaggio del turno c’è scetticismo. Come mai succede questo?
“Non diciamo che va tutto bene, ma non va tutto male. Con i due punti che dovremmo avere, quelli di Torino, il giudizio sarebbe differente. Devo essere equilibrato. È da inizio stagione che si soffre con l’Olimpico vuoto, non avere il cuore del tifo ci manca. È sempre così, quando c’è lo stadio pieno c’è la possibilità di avere una grande spinta. Spero che lo stadio torni pieno”.

Si è parlato di una litigata tra Pjanic e Manolas, può essere un segnale positivo?
“Ovviamente. Se ho una prova da dare che è una squadra viva, che vuole vincere, che non è contenta quando non vince. La fine della partita col BATE è stata particolare, dovevamo vincere ma non prendere gol, era giusto essere nervosi, tutti volevano vincere. Un po’ di nervosismo, vista la fine partita, è normale. Hanno chiarito, sono due uomini importanti nello spogliatoio e sul campo, mi piace questa cosa. Devono sempre stare nel rispetto, il rispetto è una cosa molto importante che non vedo dappertutto, ma nello spogliatoio c’è. Chi ha giocato a calcio sa che son cose che devono succedere”.

 

1 Torino-Roma 1-1; IL POST PARTITA, le dichiarazioni di Garcia e Nainggolan

  • 5 Dicembre 2015
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Al termine del match dell’Olimpico di Torino che ha visto i giallorossi pareggiare 1-1 contro i granata, hanno parlato i protagonisti della sfida.

Rudi Garcia a Premium Sport: “Applauso ironico all’arbitro? Bisogna vedere le immagini, questo pareggio è anche colpa nostra perché potevamo gestire meglio e fare un secondo gol. Prima di dare la colpa a un altro c’è da vedere cosa potevamo fare meglio. Ma sembra che Manolas prende la palla e mette in angolo. Può succedere ma pesa perché sono 2 punti persi, eravamo qua per prendere i punti persi in casa e ora c’è solo da concentrarsi sulla prossima partita. Sappiamo che a Torino è particolare giocare dal punto di vista tattico. Nel primo tempo non siamo stati pericolosi, eravamo convalescenti. ma nella ripresa abbiamo avuto più pazienza e aperto il risultato, era possibile gestire meglio nel finale e mettersi al sicuro con un secondo gol. Bastava essere nello spigliatoio per vedere la rabbia, c’è chi urlava dicendo che non era possibile, i giocatori sono delusi ma ora alziamo la testa, abbiamo dimostrato di essere una squadra. Ora recuperiamo e miglioriamo, è stata fatta la partita che mi aspettavo soprattutto sul piano difensivo. Vediamo come stanno Gervinho e Torosidis, era previsto che il primo giocasse solo il primo tempo. Speriamo non sia nulla, abbiamo bisogno di tutte le nostre forze. Loro sono ben organizzata, anche in casa sfruttano i tuoi errori per andare in contropiede. Serviva essere più pazienti, a parte una bella azione nei primi minuti con parata di Szczesny non abbiamo sofferto. Nel secondo tempo è andata meglio, abbiamo servito Dzeko e c’è stata una bella occasione per lui di testa. Più responsabilità dai singoli? Sono d’accordo, per venire qua e fare un pressing alto bisogna avere fiducia e voglia di andare avanti. Sappiamo che nelle gare chiuse puoi risolvere con calci piazzati e giocate singole, dobbiamo fare meglio. Scudetto? Il nostro obiettivo e stare in alto, perdendo 2 punti perdiamo anche strada. Ma è il girone di andata, la Champions ci mangia energie ma i ragazzi hanno dimostrato di essere concentrati sul campionato. Dobbiamo ritrovare continuità e sfruttare le occasioni. Avrei rischiato comunque Gervinho, lo staff mi aveva garantito che fosse era guarito”.

Radja Nainggolan a Premium Sport: “Non è stata la nostra miglior partita perché loro erano messi bene in campo, ma abbiamo dimostrato voglia di lottare. Buttare via la vittoria è dire tanto, se il rigore alla fine non c’è non pareggiamo nemmeno. Oggi abbiamo dimostrato che abbiamo voglia ma i risultati sono la prima cosa, poi viene il gioco. La gara di mercoledì dobbiamo prepararla come abbiamo preparato questa, dobbiamo vincere per passare il turno. Come squadra abbiamo subito solo la prima azione del Torino con una grande parata di Szczesny, poi loro in fase offensiva non abbiamo subito tanto. Sappiamo che l’allenatore vuole pressione in avanti e aggrediamo subito, con una squadra come la nostra è giusto. Ci saranno degli aspetti che magari stiamo facendo meno bene ma in questo momento stiamo cernado equilibrio. Con la vittoria per 1-0 o 2-0 non ne staremmo parlando, siamo sulla strada giusta. Dobbiamo continuare a lavorare e perfezionarci.Una squadra come la nostra, se non vince, se ne parla male, eravamo in testa alla classficia e ora è un momento in cui il gol arriva con più difficoltà am cerchiamo di migliorare. Tutto questo non può sparire come sembra adesso, i momenti buoni arriveranno, siamo fiduciosi perché abbiamo un gruppo forte e aspettiamo solo la vittoria”.

0 Conferenza stampa. Garcia: “Domani dobbiamo dare tutto. Gervinho e Castan stanno bene”

  • 4 Dicembre 2015
  • Flavia Miglietta
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Rudi Garcia

La Roma torna in campo Sabato alle 15.00 contro i granata di Ventura. Match dai tanti significati quello dell’Olimpico di Torino dove i giallorossi cercheranno di reagire dopo le due batoste consecutive rimediate dal Barcellona, in Champions League, e dall’Atalanta in campionato. Il tecnico Rudi Garcia ha parlato alla vigilia nella consueta conferenza stampa a Trigoria, ecco le sue dichiarazioni:

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Come si esce da questo momento?
“Si esce lavorando durissimo, come abbiamo fatto da domenica, facendo di tutto per fare subito risultato”.

Che significato dà alla cena?
“È un segnale molto positivo, eravamo ieri sera in ritiro, hanno deciso i giocatori di cenare mercoledì. È una prova di unità, aiuta la coesione, a lottare tutti insieme, solo così arriveremo al nostro obiettivo”.

Gervinho ha già i 90 minuti nelle gambe? Castan è in grado di essere pronto per due partite in fila?
“Considero solo la partita di domani, il resto non mi interessa. Dobbiamo dare tutto per domani, Gervinho è guarito, Castan è pronto, chi non è pronto è in infermeria. Ci mancano Totti e Salah, c’è Maicon squalificato, oltre agli infortunati di lungo termine. Voglio una testa al 100% alla gara di domani”.

Burdisso ha detto che i giocatori della Roma non lavorano bene e che la Roma non ha leadership. È d’accordo?
“Se non c’è cultura del lavoro è complicato arrivare secondi due volte di fila. Ho letto delle cose su Totti e De Rossi, sono campioni, abbiamo grandi campioni e grandi uomini, non sono Campioni del Mondo a caso. C’è leadership”.

Perché ha fatto giocare De Sanctis? Cosa farà domani?
“Domani ci sarà un portiere. Abbiamo due portieri forti, con caratteristiche diverse, ho totale fiducia sia in Morgan De Sanctis che in Wojciech Szczesny, posso dire solo questo. Ovviamente sappiamo che dobbiamo essere tutti al nostro livello migliore per fare in modo di tornare a fare risultato. Non c’è una scelta particolare”.

Florenzi e Digne cominciano a essere stanchi. È previsto un turno di riposo? Crede che la coperta sia corta a livello qualitativo?
“Non lo penso. Sia Florenzi che Digne hanno fatto veramente bene, Florenzi è un caso a parte perché può giocare in ruoli differenti, non vedo problemi di stanchezza, hanno il ritmo delle partite, è ovvio che ci sarà il momento per altri giocatori. Ritengo di voler far giocare i migliori, quelli che mi danno sicurezza. Quando entreranno gli altri, sono loro che mi spingono a entrare in questa squadra”.

Come vede Castan? A che punto siamo col recupero?
“È migliorato tanto, non è che si perde una stagione e ci si ritrova subito al 100%. È motivato, sapete quello che penso sull’uomo, sta ritornando ai suoi livelli. È complicato avere un giudizio su di lui contro l’Atalanta, abbiamo fatto una brutta gara, non mi aspetto cose particolari. Mi aspetto da tutti di dare tutto, lottare, essere combattivi e questo servirà a prendere meno gol e continuare a farli, dobbiamo fare meglio sul piano difensivo”.

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