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Tag: gandini

0 Squalifica Strootman, Gandini dà il via al ricorso (FOTO)

  • 4 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News

Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina la Roma ha presentato ufficialmente il ricorso contro la squalifica di Kevin Strootman, reo della simulazione che poi ha provocato il rigore nel derby (trasformato da De Rossi).

Intorno a mezzogiorno è arrivato alla sede della Corte Federale l’ad Umberto Gandini, seguito pochi minuti dopo dall’avvocato Conte. Alle 12.40 ha avuto inizio l’audizione.

Ecco alcune foto:

Gandini e Conte

Conte

0 Barriere, Pallotta incontra Lotti a Palazzo Chigi. Presenti anche Gandini e Baldissoni

  • 21 Marzo 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News

Settimana fruttifera per il presidente americano James Pallotta. Quest’oggi il patron si è recato al Palazzo della Presidenza del Consiglio (sito in Largo Chigi) per incontrare il Ministro dello Sport Luca Lotti e parlare delle barriere in Curva Sud, abbassate ma ancora presenti.

L’arrivo in sede poco prima di mezzogiorno, in compagnia di Umberto Gandini, Mauro Baldissoni e John Gombar. Circa un’ora dopo i tre hanno poi lasciato Palazzo Chigi, non prima di aver fatto anche il punto sullo stato del calcio italiano e la conferma di Tavecchio a numero uno della Figc, nonché sul progetto Stadio della Roma e l’iter amministrativo in evoluzione.

 

0 Gandini: “Vogliamo colmare il gap con la Juventus. Stadio? Crediamo nel nostro progetto”

  • 13 Febbraio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

L’amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, interviene a Radio Uno. Queste sono le sue dichiarazioni:

La Roma non molla…
“Assolutamente no. La Roma sta bene, ormai questa rincorsa costante della Juventus è il motivo del campionato e vogliamo cercare di colmare questo gap. Oggi siamo a meno sette, ma ci sono ancora tante giornate. Continuiamo fiduciosi per la nostra strada, in campionato e nelle altre competizioni”.

Il passaggio dal Milan berlusconiano alla Roma?
“Fino ad adesso positivo per la grande volontà dei miei collaboratori e della società e per via delle aspettative. Il fatto di avere una squadra competitiva ha aiutato questo sbarco. Io mi sono caricato di grandissimo entusiasmo, sono in una situazione esaltato e voglio dare il mio contributo a quella che è già una grande squadra che punta ad essere una società di riferimento anche in Europa”.

I tifosi della Roma sono un po’ preoccupati per la prossima stagione, per la possibile cessione di un pezzo pregiato. Lei si sente di garantire che comunque questa squadra proverà sempre a vincere?
“Non ambiscono solo i tifosi – che ringrazio per la loro passione straordinaria – a vincere ma anche il presidente Pallotta e tutta la società e tutti i giocatori che lo stanno dimostrando. Le dinamiche di una gestione di una società di calcio al vertice sono legate a moltissimi fattori, ovviamente va valutato con attenzione il momento in cui fare scelte. La squadra è competitiva e lo sarà anche in futuro. Abbiamo un’ossatura e una spina dorsale importante con Szczesny, con Fazio e Nainggolan in mezzo al campo e e Dzeko davanti che è quasi paradigmatica per il calcio di adesso. Continueremo a lavorare su queste basi”.

Quale traguardo le darebbe maggior soddisfazione? 
“Posso scegliere tutte e tre? Vincere l’Europa League mi darebbe più soddisfazione, perché è una competizione più importante e più difficili di come viene dipinta e sarebbe una prima coppa europea che manca nella palmares di questa grande società. L’obiettivo è ovviamente essere il più a lungo competitivi in tutte e tre le competizioni, abbiamo una semifinale con la Lazio molto importante. Poi il doppio confronto con il Villarreal che ora non sta facendo benissimo ma bisogna giocare con grande attenzione, poi c’è la rincorsa alla Juventus che sta entrando nel momento topico. Noi, la Juventus e il Napoli adesso abbiamo le competizioni europee e un calendario con maggiori impegni”.

Stadio? C’è un barlume di luce?
“Noi siamo ottimisti, crediamo che il nostro progetto sia da guardare con grande attenzione e sono abbastanza sicuro che il dialogo con l’amministrazione porterà a una soluzione positiva. Approfitto per dire che l’Italia ha gli stadi più vecchi d’Europa, addirittura di settant’anni. Il riportare i pubblico allo stadio è l’argomento che il sistema calcio deve affrontare nei prossimi mesi”.

0 Gandini: “Manca la consapevolezza di poter vincere. Stadio? Nel 2017 la prima pietra”

  • 5 Gennaio 2017
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

L’amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport.

Da che cosa è stato colpito a Roma?
“Dal tempo, innanzitutto. Il clima qui è straordinario. A parte scherzi, dalla passione, dalla professionalità e dal calore per questa squadra. Non posso fare un bilancio dopo soltanto 4 mesi, ma è stato un atterraggio morbido e caloroso”.

Cosa manca per vincere?
“Nulla, se proprio vogliamo trovare qualcosa sarebbe la consapevolezza di poter vincere, che sta piano piano crescendo nella squadra. Nella società c’è sempre stata. I giocatori, sotto la guida di Spalletti, stanno apprenendo questa arte”.

La consapevolezza parte dalla società?
“Sì, è parte della cultura dei club vincenti quella di avere una struttura organizzativa che trasmette valori, organizzazioni e determinazione che portano gli interpreti ad apportare i risultati”.

C’è un percorso comune tra Berlusconi e Pallotta?
“Difficile fare un paragone dopo così poco tempo, ma sono personaggi di grandissima passione, che hanno una visione molto ampia, vedono le cose prima, hanno passione per l’innovazione. Sono entrambi, ovviamente con una storia diversa, nati non dal nulla ma cresciuti sulle loro abilità e capacità di creare valore, risultati, aziende. Qualche similitudine c’è, ma devo conoscere il presidente molto di più”.

Nel 2017 la prima pietra del nuovo stadio?
“Ce lo auguriamo ed è in testa ai pensieri della società. È un progetto di ampio respiro, non solo per la società, ma per la città, per l’Italia e per il calcio italiano”.

Che opportunità potrebbe essere per la città?
“Nel breve la possibilità di cominciare a costruire porterà 1500 nuovi posti di lavoro, che diventeranno 4000 quando sarà a regime, più tanti addetti che lavoreranno nel business park. Abbiamo commissionato uno studio alla Sapienza, che ha certificato numeri importanti dal punto di vista finanziario e fiscale, e avere un polo di intrattenimento tra i più importanti del sud Europa è un incentivo importante”.

Si risolverà il problema delle barriere all’Olimpico?
“Il contatto con le autorità è costante, abbiamo presente quali sono le problematiche, faremo di tutto per portare una soluzione positiva del problema per la Curva Sud e per tornare a respirare quell’atmosfera magica che ho imparato da avversario con il Milan. Lo spettacolo di Roma-Milan mi ha fatto un immenso piacere, uno spot bellissimo. Continuare a sollecitare e a fare del nostro meglio per riportare la gente allo stadio, per farla riaffezionare all’impianto, è il messaggio per l’anno nuovo”.

Cosa ha pensato all’ingaggio di 40 milioni per Tevez? La Cina rischia di drogare il mercato?
“Stanno creando opportunità straordinarie per società che non pensavano di poter vendere i loro asset a questi livelli. È un mercato artificiale, ma non dimentichiamoci che è una lega che ha 4 stranieri per squadra, che non può continuare a importare giocatori per arrivare a saturazione. Ci sono giocatori che sono stati presi lo scorso anno, come Jackson Martinez, di cui non ho più sentito parlare. Non mi stupirei di vedere giocatori di ritorno in Europa con gli stipendi pagati dalle squadre cinesi”.

Che mercato farete a gennaio?
“Riteniamo di essere coperti, ma abbiamo gli occhi aperti per valutare quanto si può fare per migliorare la rosa. Abbiamo avuto problemi numerici con gli infortuni, abbiamo vinto partite senza Salah e quindi crediamo di avere le risorse per far bene. Ora Momo è in coppa d’Africa e abbiamo lasciato partire Iturbe, abbiamo la necessità di rimpolpare la fase offensiva. Vediamo come si svolge il mercato che è un mercato dinamico, ci sono giocatori disponibili e tante situazioni cambieranno”.

Che tempi ci sono per il rinnovo di Spalletti? La Roma è rimasta scottata dalla vicenda Garcia?
“Non posso che ripetere quello che abbiamo già detto, abbiamo un percorso molto chiaro davanti, i giocatori e i risultati firmeranno il rinnovo di Spalletti. Siamo contentissimi di quanto stiamo facendo, con lui la Roma ha avuto un anno importante, credo che sia sensato essere consapevoli di quali saranno le conseguenze anche in caso di insuccesso. Non è questo il problema che ci affligge, abbiamo una situazione chiara e trasparente, ha tutto il nostro supporto, andiamo insieme verso il percorso che abbiamo scelto di seguire”.

Totti e De Rossi hanno i contratti in scadenza, proseguiranno con la Roma?
“Sono due casi assolutamente trasparenti, ci confrontiamo tutti i giorni con loro, sono a disposizione, svolgono la loro professione in modo esemplare, hanno dalla loro grande esperienza e una caratura di livello. Per quanto riguarda le decisioni personali, la società è pronta ad ascoltarli, non vedo problematiche. Non sono solo patrimoni della Roma, ma del calcio italiano e mondiale”.

0 Baldissoni: “Spalletti ha cambiato la mentalità dei giocatori”. Gandini: “Totti rappresenta il calcio italiano”

  • 27 Dicembre 2016
  • Redazione CZ
  • · News

Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, analizza il 2016 giallorosso tramite il sito asroma.com.

Sull’esonero di Garcia: “È sempre molto difficile cambiare allenatore perché significa che non si sta facendo bene e che c’è quindi hai un problema da risolvere. E non puoi essere sicuro di riuscire a cambiare le dinamiche che stanno creando il problema in quel momento. La decisione di cambiare potrebbe sembrare la cosa giusta da fare, ma entri in una situazione di incertezza, perché devi  prendere la persona giusta e ti trovi a metà stagione, non avendo molte opzioni perché gli i tecnici che vorresti valutare probabilmente potrebbero essere già con altre squadre. È veramente una decisione critica: non hai molto tempo e devi considerare i pro e i contro. Con l’incertezza di avere un nuovo allenatore gettato nel bel mezzo della stagione senza che lui abbia abbastanza tempo per instaurare un rapporto con i giocatori e insegnare loro la propria visione di calcio, oltre al cambio di dinamiche all’interno dello spogliatoio. Hai necessità di fare la scelta corretta e devi essere fortunato, probabilmente è quello che è successo a noi. Naturalmente non è piacevole optare per un cambiamento. Tu hai stabilito un rapporto a livello personale con un essere umano prima ancora del livello professionale. Quando devi interrompere il suo lavoro, non è un messaggio piacevole da trasmettere. Dall’altra parte, quando ciò accade, è ovvio e chiaro che le cose non stanno andando bene, quindi è un qualcosa che non arriva inaspettatamente. Rudi in quel momento poteva vedere che non stava riuscendo nel tentativo di cambiare le dinamiche. Era tutto molto negativo all’interno dello spogliatoio e la squadra non reagiva. Quindi, quando un allenatore perde la forza e la possibilità di cambiare il pensiero dei calciatori dentro lo spogliatoio, deve lasciare. Gli allenatori sanno quando è così. Guardando indietro, dopo la seconda metà della stagione, è ovvio dire che sarebbe stato meglio fare prima questa scelta. Ma ripeto, è troppo facile dirlo a giochi fatti. Abbiamo dovuto pensarci con molta attenzione, perché dovevamo fare la giusta sostituzione. Il sostituto doveva essere la persona con cui continuare per il futuro. Ciò non può funzionare se scegli qualcuno soltanto per sei mesi, perché potrebbe non avere la credibilità e la forza nei confronti dei giocatori. Per fare la scelta giusta con poche opzioni e in fretta non è sicuramente la situazione migliore in cui trovarsi. Guardando indietro, la decisione probabilmente poteva essere presa prima, ma dovevamo prendere tempo per ponderarla e pensarci bene prima di farlo”.

Sull’arrivo di Spalletti: “A metà stagione non hai tutte le opzioni che vorresti avere. Quasi tutti i migliori allenatori sono già alla guida di altre squadre, quindi abbiamo valutato altre opzioni per la fine della stagione, ma questo avrebbe potuto significare rimanere con Garcia. Questo è stato il motivo per il quale abbiamo dovuto pensarci con attenzione per il resto della stagione, oppure sostituire Garcia con qualcuno che ci avrebbe portato fino a giugno ma senza continuare in futuro. Il rischio di farlo avrebbe mandato un brutto messaggio alla squadra, come se la stagione fosse già finita e noi orientati alla pianificazione del futuro, invece che concentrati sulla stagione corrente lavorando giorno per giorno. A quel punto, la scelta di Spalletti era quasi naturale perché era certamente la migliore opzione disponibile. Lui ha avuto un’esperienza a Roma di grande successo: conosceva alcuni giocatori, il club, l’ambiente e il calcio italiano. Era la persona con le migliori chance di essere efficace sin dal primo giorno e anche per le stagioni future. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto Luciano”.

Sull’incontro con Spalletti a Miami: “Quella con Pallotta e Spalletti a Miami è stata una conversazione interessante ed emozionante. Luciano era molto contento di avere l’opportunità di tornare. Aveva avuto precedentemente un’esperienza molto positiva a Roma in termini di risultati, che purtroppo si concluse con degli aspetti negativi e amari e dovette lasciare prima della fine della stagione. Si sentiva di dover completare un lavoro e pertanto era molto motivato ed emozionato di avere la possibilità di tornare. Lui ci spiegò tutte queste cose e quanto era motivato. Inoltre, dato che a lui piace farlo, spiegò la tipologia di accorgimenti tattici che stava per introdurre e alcuni miglioramenti da apportare alla squadra che riteneva necessari. Inoltre, è stata una conversazione molto intensa riguardo agli elementi tattici del suo calcio e in generale molto proficua”.

Sull’impatto che ha avuto il tecnico: “L’impatto è stato tremendo. Come ho detto prima, lui ha avuto il vantaggio di conoscere il club, l’ambiente e alcuni giocatori, quindi ha potuto trovare immediatamente gli elementi giusti da cambiare. Prima di tutto, ha cambiato la mentalità dei giocatori restituendogli la fiducia che stavano perdendo. Inoltre, anche gli aspetti tattici e tecnici che voleva introdurre considerando che lui è uno dei migliori allenatori nel mondo. L’impatto è stato fenomenale, sottolineo principalmente l’effetto sulla mentalità e sulla consapevolezza dei giocatori. C’era bisogno di recuperarli e lui lo ha fatto molto rapidamente”.

Anche Umberto Gandini, amministatore delegato della Roma, ha parlato del 2016 giallorosso tramite il sito asroma.com:

Su Totti: “La sua è una storia fantastica. L’ho vissuta dall’esterno, mentre ero al Milan. Totti rientra in una categoria speciale, in cui rientrano altre 3 o 4 personalità di rilievo, come quei giocatori storici del Milan che hanno vestito soltanto la maglia rossonera,Maldini e Baresi. Totti ha avuto un grande impatto sulla squadra alla fine della scorsa stagione. È stato fantastico ed è ancora fantastico, perché Totti non rappresenta solo la Roma, ma l’intero calcio italiano. La dimostrazione è stata il suo quarantesimo compleanno e l’eco che ha avuto nei social media in tutto il modo, è un atleta fantastico che si impegna a fondo per mantenere il passo con la velocità e la forza richiesta nel calcio di oggi. Ovviamente non può essere agli stessi livelli di un tempo, tuttavia, in circostanze molto critiche, può essere assolutamente decisivo. La prima partita che ho visto da AD della Roma è stata Roma-Sampdoria. Totti è entrato nel secondo tempo e abbiamo vinto 3-2 col suo gol su rigore al 93°. Una gioia per gli occhi”.

0 Gandini: “Roma sfida eccitante, Spalletti ha in mano il suo futuro”

  • 20 Dicembre 2016
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

“Roma? La sfida è eccitante perché proiettata nel futuro. Le basi ci sono, tutto il gruppo è unito e lavora”. Queste sono le dichiarazioni di Umberto Gandini rilasciate ieri sera a Sky Sport a margine della cena di natale della Roma. L’amministratore delegato giallorosso ha aggiunto: “Il rinnovo di Spalletti? Ha in mano le carte per decidere il suo futuro. Ha sempre detto che saranno i calciatori a decidere per lui. Sta facendo tutto per farsi confermare, con i suoi risultati. Siamo pronti a sederci al tavolo quando lui vorrà”.

0 Gandini: “Strootman? Abbiamo ristabilito giustizia. Contro il Milan sfida particolare”

  • 10 Dicembre 2016
  • Redazione CZ
  • · News

@OfficialASRoma

L’amministratore delegato della Roma Umberto Gandini, è intervenuto ai microfoni del canale tematico giallorosso. Queste le sue parole sul caso Strootman e sul prossimo match contro il Milan, club dove ha lavorato per un lungo periodo della sua carriera:

La vittoria di ieri?
Abbiamo ristabilito giustizia, abbiamo la possibilità di giocare le prossime sfide con tutti i giocatori disponibili

Da sottolineare la grande vittoria di squadra.
Si, ho trovato una società forte e coesa, ho una bella relazione professionale con Baldissoni, posso solo sostenere cosa ha detto ieri su Marotta. Ha detto tutto giusto, è un tifoso, ma Baldissoni parla con me tutti i giorni.

Il Milan?
E’ una partita particolare, non posso cancellare 20 anni di storia professionale. Ed è una partita importante. Mi fa piacere che questa sia una delle partite più importanti dell’anno. C’è grande emozione e tensione positiva per questo impegno che mi auguro dia la conferma della dimensione della Roma.

I 4000 tifosi al Tre Fontane?
Magari erano più di 4000, è stata una bellissima emozione e credo sia stato bello per la squadra per celebrare la vittoria del derby. E’ stato bello, molto bello. E’ chiaramente la dimostrazione della passionalità della tifoseria romanista. E’ il messaggio che vogliamo trasmettere in questi giorni: vogliamo i romanisti con noi, in trasferta fanno dei belli spettacoli ma soprattutto all’Olimpico, dove vogliamo continuare ad esprimerci al meglio.

La vittoria nel derby?
E’ stato il mio primo derby romano, abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, giocando in diversi modi e approfittando degli errori altrui.

Le sfide di Gandini e della società?
La sfida è rendere più grande una società che lo è già. Abbiamo potenzialità di crescita per diventare una squadra globale, che è ciò a cui ambiamo. Nel mondo di oggi diventa più semplice, ma tutto dipende dai risultati. Dobbiamo essere competitivi e dobbiamo portare la consapevolezza e la serenità per raggiungere grandi risultati.

Vogliamo ridare l’appuntamento per domani sera?
E’ una serata importantissima per la Roma e per Roma e deve essere importante per i romanisti. Vogliamo che l’Olimpico torni ad essere il fortino che è sempre stato, quel posto di gioia e condivisione che ho imparato a conoscere e che ho vissuto da avversario per anni. Vorrei vedere quello che c’era negli anni passati. So che ci sono problemi e stiamo lavorando per questo, ma i tifosi devono essere all’Olimpico.

0 Roma-Plzen 4-1. Gandini: “Obiettivo centrato. Ci vuole più forza nei momenti difficili”

  • 24 Novembre 2016
  • Redazione CZ
  • · Rubriche

@OfficialASRoma

Tutte le dichiarazioni di Umberto Gandini, amministratore delegato giallorosso, in occasione di Roma-Viktoria Plzen.

GANDINI A SKY SPORT

“Soddisfatto per l’obiettivo centrato, era fondamentale arrivare primi nel girone dopo l’uscita dalla Champions. L’obiettivo è andare più avanti possibile”.

La Roma può arrivare in fondo, con equilibrio e continuità:
“Siamo una squadra che produce tantissimo, abbiamo tante potenzialità per affrontare chiunque. Dobbiamo crescere attraverso il lavoro e con una continuità di risultati che abbiamo. Non si può vincere sempre, capitano le brutte giornate come a Bergamo, l’importante è tenere la testa alta e andare avanti verso un progetto nazionale ed europeo che abbiamo”. 

Gandini risponde a Leonardo:
“Mi hai insegnato che bisogna andare avanti e guardare al futuro”. 

Dove si deve lavorare per portare la Roma al gradino in più?
“Dobbiamo lavorare tutti per lo stesso obiettivo, c’è grande coesione di intenti. Bisogna essere più forti nei momenti difficili, la società vive la città ed è importante che ci sia una crescita dell’ambiente che circonda la squadra. Parte da noi. Luciano la vede allo stesso modo, i giocatori danno segnali di consapevolezza. E’ fondamentale stare uniti e tenere la testa alta nei momenti difficili”. 

0 Roma-Bologna. Gandini: “Dobbiamo mantenere il trend positivo. Mercato? Per ora andiamo avanti così”

  • 6 Novembre 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Rubriche

@OfficialASRoma

Prima del posticipo della 12a giornata tra Roma e Bologna ha parlato l’amministratore delegato giallorosso Umberto Gandini. Ecco le sue parole ai microfoni di Premium Sport:

“Tutte le partite sono importanti, noi dobbiamo mantenere questo trend positivo per continuare a scalare la classifica. Mercato? Sono valutazioni che faremo al momento opportuno, abbiamo una struttura che ci permette di sopperire alle assenze e andiamo avanti così per ora”.

 

 

0 Roma, assemblea degli azionisti. Baldissoni: “Ricavi superiori ai 200 mln. Stadio nel 2019/20”. Gandini: “Orgoglioso di poter guidare una grandissima società”

  • 29 Ottobre 2016
  • Redazione CZ
  • · News

A Trigoria è andata in scena ieri l’assemblea degli azionisti AS Roma. La prima convocazione dell’assemblea ordinaria – prevista, in caso di assenze, anche una seconda nella giornata di domani – si è riunita per deliberare in merito allo statuto sociale della società all’approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2016.

La riunione ha avuto lo scopo di fornire agli Azionisti un’informativa esaustiva in merito a:

– la situazione patrimoniale ed economica della Società (su base individuale e non consolidata) al 30 giugno 2016, da cui emerge che la perdita conseguita nell’esercizio 2015/16, unita alle perdite pregresse non coperte, ha fatto permanere i presupposti di cui all’art. 2446 del Codice Civile;

– le iniziative identificate dagli Amministratori per il risanamento della gestione e per il mantenimento di condizioni di continuità aziendale.

Durante l’evento ha preso la parola il direttore generale giallorosso, MAURO BALDISSONI:

Sul bilancio: “Andando a leggere i dati in prospettiva, valutando un andamento gestionale che non riguarda solo l’ultima stagione, possiamo vantare ricavi superiori ai 200 milioni (219), le perdite sono scese di 10 milioni. Se si applicano le norme del financial fair play siamo in un’area positiva. Dalle plusvalenze abbiamo ricavato 200 milioni, dando un apporto importante al risanamento della società. La competitività della nostra squadra è cresciuta”.

Sullo stadio: “Siamo in fase di approvazione avanzata. Tra pochi giorni ci sarà la prima riunione interna della conferenza dei servizi. Per quantoriguarda il finanziamento della Goldman Sachs vi ricordo che non è stato acceso dall’AS Roma ma dalla holding dello stadio. Qualora non fosse possibile rimborsare la Goldman la Roma anticiperebbe la cifra ma avrebbe la cifra indietro dalla holding stessa. La holding è stata fondata per un’esigenza tecnica, visto che la Roma non avrebbe potuto accedere ai finanziamenti necessari. Quando giocheremo nel nuovo stadio? Non ne siamo certi. L’obiettivo è la stagione 2019/20”.

Sulle barriere: “Siamo in una situazione d’emergenza originata da scelte che non competono dalla società. Abbiamo dovuto accettare e collaborare, avviando però un dialogo privato e costante per raggiungere l’obiettivo di un ritorno alla normalità. Ci vuole collaborazione da parte di tutti”.

Sui prezzi: “La politica della Roma è di favorire l’affiliazione tramite abbonamenti., creando una comunità. Chi si abbona paga una quota di 15 euro a partita per la curva e di 23 euro per i distinti. Prezzi non considerabili come cari”.

Gli accessi allo stadio e le perquisizioni: “Non dipendono dalla Roma”.

Sul bonus a Zanzi: “Era previsto nel contratto”.

UMBERTO GANDINI, ad della Roma, invece ha detto:

“Sono molto contento, sono molto grato al Presidente Pallotta e a tutto il cda di questa grandissima opportunità. Sono impaziente e orgoglioso di poter guidare una grandissima società come la Roma e di poter mettere a frutto le mie capacità, le mie esperienze e le mie relazioni che spero siano sufficienti per proseguire questa strada di crescita che il club ha intrapreso sia a livello nazionale che internazionale”.

Si è parlato di ripopolare lo stadio:
“E’ un obiettivo della società. E’ sotto gli occhi di tutti come la situazione sia molto precaria e lo spettacolo che la squadra offre, che spero continuerà ad offrire, sia per pochi intimi. Ci sono situazioni pregresse che ho conosciuto e sto prendendo in considerazione con i miei colleghi. Cercheremo di fare quello che già la società sta fecendo, perché non è inerte in questa situazione, chiaramente ci sono delle decisioni prese a livello di ordine pubblico, ci sono delle situazioni in divenire e penso che il comportamento della tifoseria romanista sia ineccepibile e necessiti da parte delle autorità una revisione delle decisioni. Ho notato con piacere e invidia con quanto amore e quanta forza i tifosi vengono in trasferta, a Sassuolo è stato bellissimo vedere la Curva. Mi auguro che questo continuerà, ma trovo fondamentale riportare il pubblico romanista allo stadio”.

Emergenza da superare:
“Sarebbe facile dire che dovremmo trovare una cura contro la rottura dei crociati ma questo non dipende da noi. La Roma è una grande società, la squadra ha riportato risultati importanti ed ha una stabilità di posizione al vertice del calcio italiano e deve proseguire su questa strada. Le distanze sono ridotte, abbiamo una grandissima opportunità nelle prossime giornate per dare un’impronta molto forte al campionato e mi auguro che questo accada. Per quanto riguarda la società, è una società importante, abbiamo avanti delle scadenze con la Lega e la Federazione, in particolare per trovare l’antidoto all’emorragia di spettatori di prestigio che il calcio italiano, riportare al centro di tutto il tifoso. Un evento sportivo senza pubblico è inutile, perde il suo fascino. La società è ben strutturata, ho bisogno di tempo per conoscerne i segreti, ho ottimi collaboratori e compagni di cordata che mi stanno istruendo, dopo di che prenderemo in mano la situazione per rendere questa società sempre più competitiva su tutti i livelli”.

Possibile candidatura di Galliani come presidente di Lega, la Roma lo appoggerebbe?
“E’ prematuro parlare di candidature, di solito quando viene lanciato un candidato viene fatto per bruciarlo. Non credo sia questo il caso o l’interesse della Lega. L’interesse del calcio italiano e della Roma è quello di trovare un percorso di crescita che permetta di gestire il calcio con una progettualità, finalizzato a riportare il calcio italiano dove merita di essere. Il fatto che possa essere Galliani o chiunque altro dipende moltissimo dai poteri che avrà, la cose più importante oggi è la riscrittura dello statuto e la possibilità di dare una struttura organizzativa più importante e più completa per la Lega Calcio, affinché questa possa svolgere al meglio i suoi compiti”.

L’amministratore delegato della Roma parla poi anche ai microfoni di Sky Sport: “Obiettivi? Sono quelli di sempre, quelli di essere competitivi e di portare la società a vincere. Sicuramente questa società è competitiva. È chiaro che gestire una realtà complessa come Roma è importante avere un occhio sui ricavi ma probabilmente l’obiettivo primario è tornare ad avere un grande pubblico perché la piazza lo merita.

Cosa è emerso dall’Assemblea degli Azionisti? Il fatturato è salito a 219 milioni e una perdita di 14 milioni che è migliorata di 27 milioni rispetto all’anno scorso. Questo prima delle plusvalenze. Il dato più importante è il rispetto del Fair Play finanziario, avendo una perdita nell’anno 2015/16 consolidata di 24 milioni sui 30 milioni permessi.

Florenzi? Lo abbiamo visto dal vivo e siamo tornati insieme da Sassuolo. Ieri sono andato con Baldissoni a trovarlo e lo abbiamo trovato carico. L’operazione è andata bene e grazie a Dio non ci sono state complicazioni. Oramai siamo diventati esperti di crociati.

Il momento della squadra? È molto positivo. È un momento in cui la squadra sta acquistando consapevolezza. Il lavoro si vede. È importante vincere con continuità. Il risultato di Sassuolo è molto significativo. Abbiamo mantenuto le distanze su Juventus e squadre inseguitrici.

L’assenza del pubblico per le barriere? Il club sta facendo molto perché sta parlando con le autorità per trovare una soluzione al problema, legato a tutte le funzioni dello stadio. L’aver visto i tifosi festeggiare a Sassuolo è stato piacevole. È un peccato, faremo di tutto quanto in nostro potere per continuare a sensibilizzare le autorità per riavvicinare i tifosi e a fruire dello spettacolo all’Olimpico nel modo più gradevole possibile.

Cosa manca all’ambiente per essere vincente? Il mio tempo qui è stato molto esiguo. Ci sono le condizioni per far bene perché gli impianti, lo staff e i giocatori sono validi. C’è tutto, si tratta di trovare quel coordinamento e quei dettagli per arrivare in fondo.

Se la società a distanza può essere un problema? La distanza non la sento. La proprietà è presente con i suoi rappresentanti. È evidente che le cose qui si vivono in modo molto passionale e c’è la necessità di adeguarsi a una visione particolare della squadra e dei suoi eventuali successi che ci auguriamo possano arrivare con continuità. Abbiamo un progetto importantissimo a Tor di Valle e ci auguriamo di arrivare in primavera con il via libera finale. Ora la concentrazione massima è portare l’Olimpico a tornare ad essere di nuovo la casa della Roma”.

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