Pinzolo 2016. Francesco Totti incontra i tifosi. “Scudetto? Difficile, c’è una squadra più forte di noi”. FOTO-VIDEO

DA PINZOLO ANDREA FAGNANO – Francesco Totti ha incontrato i tifosi in piazza Carera nell’ottavo giorno di ritiro dei giallorossi in Val Rendena.

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Botta e risposta con il Capitano giallorosso.

Dieci anni di meno o la possibilità di vincere un altro scudetto? “Dieci anni di meno così posso vincerne un altro”

Gomorra o Squadra antimafia? “Gomorra perché è più forte”

Pane e nutella o gelato alla stracciatella? “Nutella”

Pizza e mortadella o il tiramisù? “Alle 11 la pizza, la sera il tiramisù”

Mangi la carbonara? “Tutti i piatti tipici romani non li mangio, non mi piacciono”

Cucini? “No, zero. Se sto solo a casa vado a cena fuori. Al massimo mi sono fatto due uova”

Piatto preferito? “Gnocchi”

Come si fanno? “Con le patate (ride-  ndr). Noi stiamo con verdura e petto di pollo e tu mi fai tutte queste domande. Ti prenderei a mozzichi…”

Tennis o paddle? “Paddle”

Il compagno più forte a tennis? “Pizarro”.

Per un viaggio parti con Candela o con Cassano. “Con Candela, c’è più legame con lui”.

Walkman o mp3?. “Mp3”.

Che effetto ti fanno tutti quei giocatori che ascoltano sempre musica quando arrivano allo stadio? “No mi piace molto, sembra abbiano gli orecchioni”.

Babbo Natale o la Befana? “Babbo Natale”

Topolino o Dylan Dog? “Topolino”

Motorino o Ferrari? “Motorino”

Dormi nudo o in pigiama? “Nudo, è tutto fresco, il pigiama non lo sopporto”.

Foto o autografo? “La foto rimane, il foglietto lo perdi”.

Brutta e simpatica o bona e antipatica? “Bona e antipatica”.

Baglioni e Ligabue? “Baglioni”.

Viene suonato “Questo piccolo grande amore” di Claudio Baglioni, canzona preferita di Totti. I tifosi gliela cantano e anche il Capitano accenna qualche verso

Rimarrai in società alla fine della carriera? “Sì, ho un contratto e se non mi cacciano rimango”

Ci fai vincere lo scudetto? “Difficile, c’è una squadra più forte di noi al momento”

Interviene al telefono Giorgio Rossi. “Grazie per questa sorpresa – dice il Capitano- Lui è il numero uno della Roma”
Giorgio Rossi: “Lo ringrazio e lo abbraccio, gli voglio bene. Un aneddoto? Quando la mamma lo accompagnava a Trigoria, era così giovane”.

“Se mi somiglia più Cristian o Chanel? Cristian fisicamente, Chanel è la fotocopia. Non c’è bisogno della prova del DNA (ride ndr). Isabel? Veramente una bella bambina, infatti ha preso tre quarti da Ilary e un quarto da me. Con i miei figli sono possessivo, con mia moglie sono geloso. L’unico problema delle maestre dei miei figli è che, lavorando nella scuola americana, parlano solo inglese. L’ultima cosa che ci siamo detti? Yes… I compiti? Quelli in italiano li aiuto, per l’inglese ci pensa Ilary”.

“Che effetto mi ha fatto aver visto piangere una signora l’altro giorno al Nike Store? Non faccio niente ma mi fa piacere mi vogliano bene. Ci sono stato lì in mezzo tra i tifosi, so cosa significhi. Il mio nonno materno? Se ne andò quando avevo solo 3 anni, mi sono mancati nonno e nonna ma fortunatamente ho una famiglia che non mi ha fatto mancare nulla. La mia famiglia sempre in ritiro? Mi fa piacere, mio padre mi segue ovunque anche nelle trasferte in Europa con il camper. Mi fa piacere perché so che con me c’è sempre una figura importante che mi ha sempre sostenuto”

“Il mio esordio? L’allenatore mi disse ‘Ragazzi’ scaldate’. Io credevo ce l’avesse con Muzzi, che era seduto vicino a me. Non ci capivo nulla, sono entrato e ho iniziato a correre da tutte le parti. Il ritiro più divertente? Tutti, abbiamo sempre avuto un grande gruppo. Lo scherzo più simpatico? A Mexes, a Brunico. Aveva paura dei rospi e una sera siamo saliti in camera sua con alcuni rospi. Voleva buttarsi dal terzo piano (ride ndr). Andare in centro? Sono 10 anni che non vado a Via del Corso… però da una parte sono contento perché almeno non vado a fare shopping con Ilary. La tecnologia? Era meglio prima, ora ogni secondo ti immortalano, Facebook, Twitter. Non ho alcun profilo, non sono capace, le cose o si fanno bene o non si fanno per niente. Se so che ho una telecamera fissa su di me quando sto in panchina? Per questo non voglio stare in panchina…”

In viaggio di nozze con la Roma andrei a Trigoria, è la mia casa, ci sono cresciuto. Sono stati 25 anni bellissimi, tra cose belle e brutte, ho fatto sempre il mio massimo cercando di portare la Roma il più in alto possibile. Sono gratificato per quello che ho fatto. Un viaggio di nozze solo andata, senza ritorno

 

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