“La Roma: perchè stravolgere il programma?” – di Dario ’40

La domanda è motivata dal fatto che non ho ben capito le ragioni che hanno indotto il sapiente tecnico a spostare l’allenamento settimanale all’Olimpico in luogo della più famigliare Trigoria. E’ vero che anche in quelle partite interne si verificano pause ed allentamenti di tensione ma, forse, sono presenti livelli agonistici più elevati proprio perchè ogni atleta tene a mettersi in evidenza nella speranza di giocare un importante incontro successivo.
Questa sensazione è dovuta anche alla persistente e gioiosa allegria che regnava sulla nostra panchina.
E’ evidente l’aspetto ironico della questione posta e volutamente irriverente nei riguardi della malcapitata compagine provinciale, anche se sotto questo aspetto vedo con indubbia elevata ed simpatia quella del capoluogo Ciociaro.

Forse ho capito! I titolari del campo erano gli altri.
Ecco perchè lo spostamento delle sede di allenamento… evento ascrivibile solo alla cortesia verso i meno titolati avversari, ai quali, ovviamente, è stata impartita una lezione di calcio surrogata, come sempre, da altrettanta signorilità comportamentale.
La Roma, benissimo sotto ogni aspetto anche se abbiamo assistito a quale superficialità per noi eccessiva.
A nessun avversario, anche manifestamente più debole, devono essere concesse confidenze di sorta.
Al massimo sorrisetti di compiacenza e gentili saluti in osservanza della più diligente modalità relazione. Ma nulla di più.
Buona Roma a tutti i Romanisti.
Dario ’40

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