Il 4-3-3, la seduzione è come il calcio di Zeman.

(Riceviamo e pubblichiamo questo articolo – ndr)

Il 4-3-3, la seduzione è come il calcio di Zeman.

Mi sono sempre chiesto quale sia la relazione tra calcio e seduzione, per quale ragione gli uomini, quando parlano tra di loro, hanno solo due argomenti! Eppure sono 2 argomenti quasi antitetici, anche se per fortuna sempre più donne dividono con noi la passione per il gioco più bello del mondo (e per la Magica).

La soluzione a questo dualismo atavico me l’ha data uno schivo boemo, un uomo silenzioso e graffiante le cui squadre hanno un solo ed unico dogma: attaccare e fare spettacolo.

Se gli uomini seducessero come Zeman fa calcio avrebbero sicuramente più successi con le donne. Sfrontatezza, la giusta aggressività e voglia di vincere facendo spettacolo. Un unico schema in cui la difesa è in realtà l’attacco, in cui non si ha paura delle proprie azioni e ci si prende le proprie responsabilità.

Ma per fare quel calcio incredibile e meraviglioso non basta volerlo, serve abnegazione e sacrificio, serve prepararsi avendo in mente come obiettivo non la semplice vittoria: ma il piacere della sfida. Sedurre una bella ragazza è identico, non puoi farlo impreparato, hai bisogno di “allenarti” e mettere in discussione tutto quello che sapevi fino a quel momento. Immagina quanti calciatori Zeman ha trasformato, plasmato e migliorato con la disciplina ed un pizzico d’ironia!

Puoi decidere di accontentarti non solo nella seduzione, ma anche nella vita, di uno squallido catenaccio, come se fossi la triste Rometta di alcuni anni fa’, la classica uscita “cena e cinema” senza infamia e senza lode! Con la futile e vana speranza che quel gioco chiuso e senza rischi possa offrire qualcosa in più di uno squallido 0-0. E di un “ti vedo come un amico” che è peggio di qualsiasi rifiuto.

Se invece sei uno Zeman della seduzione te la giochi per vincere, non per pareggiare, come il Foggia spavaldo di zemanlandia che andava a giocarsela fuori casa anche contro le grandi! O come la Roma a S. Siro che anche di fronte alle avversità e alla sfortuna ha provato a vincere, riuscendoci.

Alla fine della serata non avrai da biasimarti, avrai imparato e sarai cresciuto, le vittorie non si contano dai punti che avrai a fine campionato, ma da come ti sarai comportato, da quanto avrai lottato ed il modo con cui sarai sceso in campo. Si deve osare, altrimenti si porteranno dentro troppi rimpianti e troppi “se”. Il rimpianto, quello che subdolo ti rimane agganciato al cuore, non è per aver perso una finale di Coppa Italia o un derby, ma è la consapevolezza di non aver dato tutto e di non aver provato a vincere quella partita. Quante ragazze ci rimangono “dentro” per sempre, non il ricordo dei loro baci, ma la triste immagine di noi che non abbiamo osato fino all’ultimo. Il pensiero malinconico di veder scivolare tra le mani una vittoria per ottenere solo uno squallido inutile pareggio senza neanche un tiro in porta.

Essere un vincente non lo si valuta dalle Coppe in bacheca, dalle finte stelle appiccicate a caso sul petto o dagli scudetti rubati, le nostre vere vittorie le conosciamo noi stessi.

Da ora in poi l’idea del calcio di Zeman, questo splendido sogno che ogni domenica abbiamo la fortuna di vivere per la nostra Roma, deve permeare la nostra vita e il modo con cui ci relazioniamo con le donne. Così quando ci chiederemo perché gli uomini tra di loro parlano di calcio, e poi di donne, avremo la risposta a portata di mano: perché il 4-3-3 di Zeman è come la seduzione.

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7 commenti

  • marietto ha detto:

    Ciao Carlo, non so chi è l’autore de sto articolo ma è na figata! Uno dei migliori che hai pubblicato e che ci aiuta a capire e goderci il mondo di Zeman. Fantastico!!!

  • serse ha detto:

    Non avevo mai pensato che Zeman potesse essere un “stile di vita” o meglio un modus operandi. A pensarci bene coloro che osano nella vita sono anche quelli che compiono le imprese più belle e che entrano nella storia.
    Meglio vivere una vita di porte in faccia che una piena zeppa di rimpianti e di occasioni sciupate. TUTTI ALL’ATTACCO! NOI NON MOLLEREMO MAI! Grande Carlo!

  • Luca ha detto:

    Ciao, hai ragione la vita e la seduzione vanno vissute tutti al’attacco con il 4-3-3 di Zeman. concordo è un articolo che fa pensare e commuovere, bellissimo.

  • serse ha detto:

    Ho visto il video di youtube, alla fine c’è Zeman che piange per la promozione in A con il Pescara! Che emozione! Grande Mister un vero uomo sul campo e sulla vita! Altro che Conte e compagnia bella, Qui in Italia ci vogliono uomini veri puliti e che siano un riferimento per i giovani! W il calcio pulito

  • Guido ha detto:

    Che spettacolo questo articolo,
    se le donne sapessero che il calcio e la seduzione non sono poi così tanto distanti vedrebbero le partite con un occhio diverso (e la domenica ci romperebbero meno le scatole).

  • Nicola ha detto:

    Credo che lo stessa Zeman ti darebbe ragione, una visione nuova e mitica di due argomenti apparentemente lontani tra di loro. Se ci mettevi in mezzo pure la Platstation avevi fatto bingo! Battute a parte un articolo strepitoso, ho visto il video su YOUTUBE ed anche se non c’è solo la Roma è proprio bello, ma chi lo ha fatto?

  • Seduzione ha detto:

    bell’articolo – indubbiamente..

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