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Categoria: Campionato

0 Serie A. Roma-Sampdoria 2-1. Palpito giallorosso, Florenzi e Perotti regalano la vittoria.

  • 7 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Un ritorno al passato per riaccendere il futuro. Allo Stadio Olimpico è andata in scena la sfida tra la Roma di Luciano Spalletti e la Sampdoria dell’ex giallorosso Vincenzo Montella. Con una vittoria i giallorossi si porterebbero a soli due punti dal terzo posto mentre i blucerchiati, naviganti in acque assai più complicate, cercano un disperato successo per tornare a galla dopo un mese che ha visto quattro sconfitte e un pareggio. Spalletti lascia Dzeko in panchina e si affida ad 3-4-2-1 con Szczesny tra i pali, Rudiger, Manolas e Zukanovic la linea difensiva. A centrocampo, viste le assenze di De Rossi e Nainggolan, tocca a Maicon, Pjanic, Keita ed El Shaarawy, tridente mobile con Salah e Florenzi dietro a Perotti unica punta. Modulo speculare quello di Vincenzo Montella con Viviano in porta, difesa a tre composta da Ranocchia, Silvestre e Barreto subentrato in extremis al posto di Moisander infortunato. A metà campo la linea a quattro con Cassani, Fernando, Ivan e l’ex giallorosso Dodò. Correa e Soriano accompagnano Muriel in avanti. Ospiti in completo blucerchiato, giallorossi con indosso la prima divisa, maglia rossa e calzoncini bianchi.

IL PRIMO TEMPO

L’arbitro Celi da il via al posticipo della 24a giornata e i giallorossi toccano il primo pallone. Primi minuti di completo equilibrio con la Samp arroccata in difesa e la Roma intenta a conquistare il pallino del gioco. Il primo lampo arriva al 8′ quando Florenzi effettua un traversone in area di rigore. Pjanic si crea lo spazio ma la spizzata di testa termina a lato dall aporta di Viviano. Al minuto 11′ Rudiger prova una girata impossibile in area, buono il gesto tecnico ma il tedesco non chiude la traiettoria e spedisce la sfera di poco fuori. Al 15′ contropiede fulmineo della squadra di Montella con Muriel, il colombiano ingaggia l’uno contro uno con Maicon che di esperienza infastidisce la conclusione della punta blucerchiata. Due minuti dopo bel traversone dalla fascia destra di Perotti, Pjanic si ritrova ancora a colpir di testa, tocco deciso ma Viviano si distende e blocca il pallone. Al 20′ ottima è ottima la trama tra Perotti e Salah, l’egiziano serve un assist arretrato per el Shaarawy che manda alto con un destro al volo. La Roma cominica a macinare gioco e un minuto dopo Florenzi sfiora il vantaggio in scivolata su croos di Maicon. Tornano bassi i ritmi fino alla discesa di Maicon che entra in area da destra e mette al centro, libera Silvestre in corner. A un secondo dal duplice fischio i giallorossi passano in vantaggio. El Shaarawy prova il tiro dal limite, la deviazione della difesa blucerchiata arriva sulla testa di Florenzi che non sbaglia davanti a Viviano e insacca l’1-0.

IL SECONDO TEMPO

La ripresa inizia con un cambio nella Roma, Digne prende il posto di Zukanovic. Al 49′ i giallorossi trovano il raddoppio . El Shaarawy serve Perotti scavalcando con un tocco sotto Silvestre, l’argentino arriva prima di tutti e con un destro al volo batte Viviano e trova il suo primo sigillo con la maglia capitolina. Gli spazi si aprono e qualche minuto dopo Pjanic si inserisce in area di rigore, Salah serve bene il bosniaco ma la conclusione sfiora il palo alla sinistra di Viviano. Primo cambio per Montella al 55′, fuori Muriel dentro Quagliarella. Due minuti dopo i blucerchiati accorciano le distanze. Tiro di Fernando smorzato da Pjanic, Szczesny, sorpreso dal rimpallo, non agguanta la sfera che termina in rete. Al 66′ Spalletti si gioca la carta Edin Dzeko, fuori Maicon con Florenzi che torna a posizionarsi esterno destro. Quattro minuti dopo Montella risponde inserendo Richy Alvarez. Al 72′ arriva l’occasione per il tris giallorossi. Pressing asfissiante di Salah sulla difesa blucerchiata, la sfera termina sul piede di El Shaarawy che in area di rigore non inquadra lo specchio della porta. Bordata di fischi per l’ex Antonio Cassano, il barese entra al posto di Correa al 76′. I giallorossi cercano la via della terza rete per chiudere il match ma la difesa di Montella tiene botta. A cinque minuti dallo scadere esce Stephan El Shaarawy ai danni di Iago Falque. All minuto 86′ occasione madornale per la Samp. Cassano sbuca nell’area giallorossa ma si fa ipnotizzare dall’uscita di Szczesny che salva il risultato. Il portiere polacco si ripete anche nei minuti di recupero con la prese ferrea sul tiro pericoloso di Dodò. I giallorossi soffrono fino allo scadere, in particolar modo quando Cassani colpisce la traversa sull’ammucchiata finale. Triplice fischio liberatorio per la Roma che conquista con estrema fatica la terza vittoria consecutiva. Non basta la reazione ai blucerchiati sempre più vicini alla zona calda della classifica.

DALLO STADIO OLIMPICO – @ Andrea Fagnano

IL TABELLINO – ROMA – SAMPDORIA 2-1 (45′ Florenzi, 50′ Perotti, 57′ Fernando)

ROMA (4-3-3): Szczesny; Maicon (66′ Dzeko), Rüdiger, Manolas, Zukanovic (46′ Digne); Pjanic, Keita, Florenzia; El Shaarawy (86′ Iago Falque), Perotti, Salah.
A disp.: De Sanctis, Lobont, Castan, Nura, Emerson, Vainqueur, Uçan, Totti, Sadiq.
All. Luciano Spalletti

SAMPDORIA (3-4-2-1): Viviano; Cassani, Ranocchia, Silvestre; Ivan, Fernando, Barreto (71′ Alvarez), Dodô; Soriano, Correa (77′ Cassano); Muriel (56′ Quagliarella).
A disp.: Puggioni, Brignoli, Skriniar, Pedro Pereira, Palombo, Krsticic, Christodoulopoulos,  Rodriguez.
All. Vincenzo Montella

Ammoniti: Barreto, Zukanovic, Correa, Ranocchia, Keita.

0 Conferenza stampa. Spalletti: “Basta dire che l’ambiente è difficile. Strootman è straordinario. Il problema infortuni…”

  • 6 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Si torna in campo per la 24a giornata di Serie A. La Roma affronterà nel posticipo di domani sera la Sampdoria di Vincenzo Montella. I giallorossi, hanno ritrovato l’entusiasmo dopo le due vittorie consecutive contro Frosinone e Sassuolo, blucerchiati in difficoltà dopo le 4 sconfitte consecutive e il pareggio casalingo contro il Torino. Il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match, ecco le sue dichiarazioni:

IL VIDEO


Vigilia Roma-Sampdoria. La conferenza stampa di… di golzampati

Quali sono le condizioni degli infortunati? Strootman?
“Bisogna valutare bene oggi. Ci sono stati miglioramenti importantissimi in diversi calciatori. Florenzi e Digne hanno fatto tutto l’allenamento, sviluppato alti ritmi. Dzeko va rivisto anche oggi, ieri ha fatto lavoro a parte. De Rossi bisogna guardarlo bene, ieri ha fatto solo cure, un po’ di problema c’è. Bisogna fare cure e sicuramente oggi non svolgerà tutto l’allenamento. Il briefing lo facciamo tra un po’, bisognerebbe riparlarne dopo. Strootman ha fatto vedere di essere sulla strada giusta e quali sono le sue qualità. Mi è piaciuto particolarmente quando a risultato acquisito è andato a fare due contrasti mettendo il piede come lui sa fare. Di più mi è piaciuto quando è andato a fare il proseguimento della barriera per disturbare, cose che magari il campione non pensa a fare ma lui è talmente sensibile ai suoi comportamenti che fa le cose più normali. Una persona straordinaria”.

Al posto di Nainggolan vede bene Florenzi o due giocatori più offensivi come Perotti e Salah?
“Pensavo si potesse mettere anche Vainqueur, va bene anche Perotti. Abbiamo anche altre soluzioni, bisogna vedere lo sviluppo medico. Sono tutte giuste, bisogna lasciar scorrere l’allenamento di oggi. Florenzi è da tenere in considerazione. Per me c’è anche Iago Falque. Il reparto dove abbiamo qualità e numeri è il centrocampo. Bisogna scegliere bene, i livelli sono equilibrati”.

Cos’è che colpisce del lavoro di Montella?
“La qualità del tecnico, l’equilibrio del modo di stare in campo. Tutti hanno apprezzato il suo lavoro nella Roma, ma non solo in Prima Squadra, ma anche nei bambini. Ha fatto tutte le tappe che un allenatore forte deve fare. È arrivato in prima squadra e ha mostrato il suo lavoro, poteva stare anche a fare quel ruolo lì, poteva rimanere. Tutti hanno apprezzato il suo lavoro nella Fiorentina, è arrivato nelle primissime posizioni. Lui sa fare il suo mestiere e avrà un futuro importante, è un ragazzo intelligente. È uno che vuole andare avanti, pronto a migliorarsi e a imparare. Sarà un avversario difficilissimo. Troveremo una Sampdoria difficilissima da affrontare. Mi è toccato rivedere quello che ho detto di Zukanovic, ho elencato cinque qualità e in fondo ho detto che non era velocissimo, ma che sapeva fare il suo mestiere. Gli è stato detto nella presentazione che l’allenatore ha detto che era lento. Lui mi ha chiesto se l’avessi detto, ho chiamato Sky e mi hanno dato l’intervista. Non è la stessa cosa essere non elegantissimo e vestito da far schifo”.

È stato un caso che la miglior partita sul piano del gioco sia arrivata senza centravanti?
“Secondo me di punte ne avevamo due e hanno segnato tutte e due. Hanno fatto un lavoro particolare. Penso che mi aiuti a fare una morale, è il lavoro che produce una squadra e quello che è il movimento che non dà riferimenti, l’interpretazione a dare una mano, a fare la fase difensiva che non permette agli altri di sviluppare il gioco. È un insieme di qualità che porta alla vittoria. Danno un contributo anche quelli che corrono, non solo quelli che segnano. Perotti e Magnanelli sono i giocatori che hanno fatto più strada e tutti e due sono stati importanti. Da un punto di vista di ruolo devo tenere in considerazione il lavoro della squadra, che fanno tutti i calciatori in campo. Un valore aggiunto messo a una disponibilità di corsa e di continuità”.

Ieri Keita ha parlato della situazione ambientale. Ha avvertito le stesse sensazioni?
“È vero che se vai all’estero, si tende di più a fare viva viva viva e non abbasso abbasso. Lui la subisce meno questa pressione, noi chiamandoci Roma siamo costretti ad avere la responsabilità di quelli che devono andare a tentare di fare risultato sempre. Abbiamo il privilegio di giocare nella Roma e anche la responsabilità. Se si aiutano, penso che sia meglio. Ma bisogna smettere di dire che l’ambiente di Roma è difficile, facciamo un altro giochino. Costruiamo lo stile Roma, noi siamo uno stile. Con lo Zenit si andava in tutte le parti del mondo a fare la preparazione, ho trovato un ragazzino in ascensore con le patatine e la coca-cola, mi guardava e mi fissava. Io avevo tutte le scritte dello Zenit sulla maglia, mi disse Spalletti Roma. Io risposi che ero dello Zenit, lui mi riconobbe solo come coach della Roma. I bambini sanno chi siamo, noi abbiamo un dovere verso di loro”.

C’è più concentrazione o si prova di più durante la settimana?
“I ragazzi lavorano in modo corretto. Bisogna fare attenzione ai dati, ancora più importanti sono quelli delle palle riconquistate, non della percentuale di possesso palla che non dice niente, magari gli avversari non ti attaccano e aumenta. Per avere dati sul non perderla va riconquistata. Abbiamo diminuito le palle perse sullo stretto, dipende dalla maggiore tranquillità, perché si vede. Magari c’è stato un palleggiatore in più, ma tutti hanno partecipato a questo dato. È un dato che è andato progredendo”.

Nella scorsa stagione ci sono stati oltre 30 infortuni. Quest’anno siamo più o meno sulla stessa linea, in queste poche settimane lei si è fatto un’idea? Sfortuna o problema?
“È semplice. Ci si accorgerà che gli infortuni vanno a colpire la squadra che non sta dando quello che potrebbe. Si innesca un meccanismo inverso, ma è un problema di testa, è più facile infortunarsi. Sono convintissimo di quello che dico, è più facile infortunarsi anche se si cambia allenatore. Col nuovo allenatore tutti vogliono far vedere il loro valore e può succedere di più. La connessione è con la non tranquillità e non viceversa”.

Nura dovrebbe rientrare a giorni, è pronto per il salto in prima squadra? Qual è la situazione di Gerson?
“L’ho letto da voi prima di vedere il dottore. Ancora doveva fare la visita. Io e il dottore siamo in sintonia: il topino è sordo, riporta cose sbagliate. Ha trovato la medicina anche per il topino: le supposte. Nura ha fatto la riabilitazione, la visita. Gli è stato concesso di potersi riallenare con noi, è impressionante la velocità di essere qui e vederlo là. Sembra un soffio di vento, quando arriva a destinazione sembra che non abbia corso lui ma qualcun altro. Io quando faccio dieci metri ho il fiatone. Ora va messo nel contesto di squadra, anche se in quel ruolo lì ci sono mostri sacri. SI cercherà di fargli trovare un ambiente dove possa crescere, maturare, senza mettergli subito responsabilità addosso che possono creargli difficoltà. Gerson non è mai stato tesserato, era qui e non era contento di questa soluzione, perché giustamente voleva esercitare il suo mestiere. Ha parlato con la società e ha trovato questa sistemazione. Siamo contenti se va a star bene, con noi poteva solo allenarsi. Mi è sembrato un trequartista di qualità, intuizione. Si starà a vedere, a noi interessa quello che possiamo usare”.

Szczesny continua a rinnovare il suo legame con l’Arsenal. Tenterà di convincerlo a restare?
“Secondo me se uno ha delle ammirazioni e ce le dice sappiamo qual è il suo pensiero. Peggio sarebbe se pensasse ad altro e non desse il contributo giusto. Mi sembra un ragazzo intelligente, che ha una grandissima qualità per un portiere: la freddezza. A volte sembra quasi non pronto, troppo rilassato, ma invece è concentratissimo, ha il carattere del vero portiere. Mi piace come persona e come portiere, ha fatto interventi importanti, è bravo a giocare di piede, è fondamentale. In Italia le squadre partono tutte dal basso. Qualsiasi allenatore va a informarsi dal portiere, una delle domande che fa è se gioca bene con i piedi. Così sei sempre in superiorità numerica, anche se vieni 4 vs 4 c’è sempre il quinto per ribaltare il concetto. Secondo me è un gran portiere, mi sembra che abbia detto che potrebbe anche rimanere. Io leggo tanto, quasi tutto. Qualche cosa non ce la faccio ma l’intenzione è quella”.

Keita e Maicon sarebbero alla terza partita in otto giorni, sarebbero troppe? Per Dzeko c’è anche un problema di condizione?
“Per Seydou e Maicon è un discorso che va tenuto in considerazione, ma non avevano fatto un filotto di partite. Probabilmente queste partite gli son servite per tornare in condizione. Per quanto riguarda Edin, secondo me c’è una cosa sola. Lo osserviamo male, punto. Non gli diamo palle che lui può giocare. Lo dobbiamo sostenere di più e servire meglio. Non necessariamente andare sul fondo, li chiamano i passanti, i cross da dentro il campo, si possono fare uguale. Lui si predispone per riceverli. Poi c’è la palla buttata, che si può usare con un giocatore con queste qualità. Fisicamente è una belva, si comincia l’azione dove sta lui. Si predispone un gruppetto di calciatori che cominciano l’azione da dove la fa cadere lui. Non è una cosa casuale, ma organizzata. Faremo anche questo. Dobbiamo servirlo meglio e farlo sentire nel gioco”.

0 Serie A. Roma-Sampdoria, arbitra Celi

  • 4 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

celi

Il sito ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri ha pubblicato la lista delle designazioni arbitrali per il ventiquattresimo turno di campionato. La Roma, nella gara di domenica sera contro la Sampdoria, sarà arbitrata da Domenico Celi di Bari. Quella del posticipo di domenica sera  tra Roma e Sampdoria sarà l’ottava direzione arbitrale della carriera di Domenico Celi con i giallorossi in campo. Nelle precedenti sette, i giallorossi hanno ottenuto 4 vittorie, l’ultima delle quali proprio in un Roma-Sampdoria di due stagioni fa, terminato 3-0 con la doppietta di Mattia Destro e il gol di Miralem Pjanic. Di seguito i precedenti nel dettaglio:

27/04/2008 ROMA – Torino 4 – 1 PIZARRO (r.) – VUCINIC – AMANTINO – AMANTINO
12/09/2010 Cagliari – ROMA 5 – 1 DE  ROSSI
01/10/2011 ROMA – Atalanta 3 – 1 BOYAN – OSVALDO – SIMPLICIO
18/12/2011 Napoli – ROMA 1 – 3 De Sanctis (aut.) – OSVALDO – SIMPLICIO
10/02/2013 Sampdoria – ROMA 3 – 1 LAMELA
25/11/2013 ROMA – Cagliari 0 – 0  
16/02/2014 ROMA – Sampdoria 3 – 0 DESTRO – PJANIC – DESTRO

1 “Giustizia Divina”

  • 3 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · Gol Zampati · L'impronta di Zampa
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0 Sassuolo-Roma 0-2. Il post partita; Le dichiarazioni di Spalletti, El Shaarawy, Salah e Maicon

  • 2 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Al termine della vittoria esterna contro il Sassuolo vinta grazie alle reti di Salah e El Shaarawy, hanno parlato i protagonisti del match. Di seguito le dichiarazioni del mister Luciano Spalletti

Luciano Spalletti a Premium Sport: “Abbiamo vinto, diventa la cosa fondamentale. La squadra è stata brava nel primo tempo a fare possesso palla, è la nostra caratteristica. Poi siamo andati dietro la linea difensiva e ci eravamo guadagnati un risultato più netto. Ma non ci siamo riusciti e il Sassuolo è una grande squadra con un grande allenatore, con giocatori scelti bene dietro un lavoro profondo. Aver sofferto è un merito in più, giusto aver vinto. La comunicazione? Non dispenso nulla, sennò date alle cose il taglio che vi pare. Questa settimana ho potuto allenare i giocatori di più e se ne sono fatti male un paio, per una mia complicazione ho detto che i dottori dovevano essere della Roma per una mia pecca. E ce l’ho coi dottori? Non ce l’ho con nessno, il dottore è un mio amico e mi sono messo contro di lui? Non ha fatto niente di male. Il gioco dei foglietti? Li ho presi tutti in mano e ho letto 11 giocatori da parte di tutti. Mi hanno dato la regola che farebbero anche loro, che posso scegliere solo 11 giocatori. Alcuni hanno scritto 4-4-2… Si guarda chi sta meglio e chi si allena meglio, con squadre come il Sassuolo devi pedalare. Se non hai fisicità e mentalità è difficile venire fuori da qui e si vede anche dagli avversari con cui hanno vinto”.

El Shaarawy a Premium Sport  “E’ stata sofferta nel modo giusto, è stata una vittoria di cuore e orgoglio, siamo contenti. L’organico è forte, ci sono giocatori di qualità e noi nuovi siamo qui per fare più punti possibii. Oggi abbiamo giocato di carattere e cuore, il mister ci ha chiesto questo. Conosce l’ambiente e possiamo crescere con lui. Chi scende in campo cerca di dare tutto, lavoriamo per un solo obiettivo che è vincere. Dedico il gol amio fratello e alla mia famiglia. Sassolini? Una rivincita, ho passato momenti difficili e cerco di riprendermi tutto: anche da infortunato ho provato sempre a dare tutto”.

Salah a Premium Sport: “Sono contento perché il mio gol ha aiutato la squadra a vincere. La cosa più importante era vincere, chiedo scusa a Nainggolan perché potevo dargli meglio la palla ma c’è grande soddisfazione per questa vittoria”.

Maicon a Premium Sport: “In questo momento tutto quello che viene a dare una mano è colto di buon grado, stiamo mettendo in pratica la filosofia di Spalletti e miglioriamo ogni partita. Non sappiamo dove si può arrivare, dobbiamo pensare come la Juve che prima era in fondo alla classifica e raccogliere punti. Nella ripresa abbiamo concesso di più e lavorare su quello, nel primo tempo li abbiamo sempre aggrediti e speriamo di fare meglio la prossima partita. La formazione sui foglietti? E’ stata una cosa buona per tutti, doveva essere una cosa interna e ora la sanno tutti, fa impressione. Il mio foglietto c’era…”

 

0 Serie A. Sassuolo-Roma 0-2. Salah-El Shaarawy, i giallorossi escono vittoriosi dal Mapei Stadium

  • 2 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia la Roma ha affrontato il Sassuolo di Di Francesco nell’anticipo della 22a giornata infrasettimanale. Dopo la prima vittoria del 2016 contro il Frosinone, la squadra di Spalletti è alla ricerca di un filotto di vittoria che gli permetterebbe di avvicinarsi alla zona Champions. Il tecnico di Certaldo deve fare i conti con diverse assenze e schiera due novità rispetto al match contro il Frosinone. 3-4-3 con Szczesny tra i pali, Rüdiger, De Rossi e Zukanovic nel reparto difensivo; Keita regista basso affiancato da Maicon, Pjanic ed El Shaarawy, Salah, Nainggolan e Perotti in avanti. Solito 4-3-3 per l’ex giallorosso Di Francesco con Consigli in porta, difesa composta da Vrsaliko, cannavaro, Acerbi e Peluso. Trio di centrocampo composto da Biondini, Magnanelli e Duncan. Reparto offensivo con il nuovo arrivato Trotta e i due esterni Sansone e Berardi. Roma in campo con la seconda divisa ufficiale con maglia bianca e calzoncini rossi. Sassuolo con la consueta divisa neroverde a strisce verticali.

IL PRIMO TEMPO

L’arbitro Calvarese da il kick off e ritmi di gioco si mostrano subito elevatissimi. La prima conclusione è di Sansone al 4′, Szczensy non rischia e para con i pugni respingendo il pallone in zona meno pericolosa. Al 10′ la Roma colpisce per la prima volta e va a sagno con Salah. Molto rapida la manovra tra Maicon e Pjanic che serve in profondità l’egiziano, tiro a giro col mancino che batte Consigli e porta in vantaggio la squadra di Spalletti. Al 17′ è dubbio il doppio contatto in area di rigore ai danni di El Shaarawy, prima Magnanelli poi Acerbi atterrano il faraone, Calverese lascia correre. I giallorossi mantengono perfettamente il pallino del gioco, molto più ordinato e veloce rispetto alle gare passate. Spavento al 27′ quando Maicon anticipa Sansone nell’area piccola dopo un traversone teso di Berardi. Al 31′ Maicon ha suoi piedi la palla del raddoppio. Contropiede fulminante e trama con Salah, il brasiliano sbaglia clamorosamente davanti a Consigli. Un minuto dopo è chiaro il dominio giallorosso. Scavetto di Pjanic per Salah che in corsa prova a servire El Shaarawy, il faraone non aggancia a porta sguarnita. Al 36′ ci prova Berardi da fuori a dare un sussulto ma il suo tiro non inquadra lo specchio della porta. Al 42′ De Rossi è costretto a lasciare il campo per infortunio al suo posto entra Gyomber nella casella di difensore centrale.

IL SECONDO TEMPO

A inizio ripresa i padroni di casa si mostrano subito aggressivi e alla ricerca del gol del pareggio. Sansone si accentra al 48′ ma la conclusione è troppo centrale e non impensierisce Szczesny. Il portiere polacco si ripete su Berardi al 52′, questa volta si tuffa sul secondo palo e devia la sfera in calcio d’angolo. Due minuto dopo Pjanic serve Salah che salta Cannavaro e si invola verso la porta, il mancino dell’egiziano è debole e Consigli para a terra. Al 62′ arriva il secondio cambio di Spalletti, dentro Vainqueur fuori Pjanic. Di Francesco risponde con l’inserimento di Falcinelli al posto di Trotta. I giallorossi si ritraggono in difesa mentre il Sassuolo cerca a tutti i costi l’1-1. Al 67′ arriva il momento per un altro ex giallorosso. Pellegrini prende il posto di Biondini a centrocampo. Berardi si avvicina al pareggio staccando di testa al 69′, Szczesny si fa trovare pronto e blocca la sfera. Il forcing del Sassuolo è impertinente ma i giallorossi resistono agli attacchi dei neroverdi. A dieci minuti dal termine Emerson Palmieri prende il posto di Maicon, Gyomber passa a destra e proprio dal nuovo innesto parte un contropiede che porta Nainggolan al tiro ma Consigli è attento e devia in angolo. Da questo ne nasce un gran tiro di El Shaarawy, stop di petto e destro destinato sotto al sette, il portiere del Sassuolo si distende e allontana il pericolo. A sei minuti dal 90′ Acerbi si gira in area di rigore, sinistro di controbalzo pericoloso ma Szczesny si supera con un miracolo. Al minuto 87′ Nainggolan atterra Politano in area di rigore, Calvarese assegna il penalty ed espelle il centrocampista belga. Berardi parte dal dischetto e spedisce la sfera alta sopra la traversa tra i sospiri di sollievo dei tifosi giallorossi. I quattro minuti di recupero non bastano al Sassuolo e la Roma trova anche il raddoppio allo scadere. Perotti serve El Shaarawy che sotto porta non sbaglia. Seconda vittoria consecutiva per i giallorossi non vincevano fuori dalle mura amiche dal 25 ottobre e agguantano momentaneamente l’Inter a quota 41 punti in classifica.

@ Andrea Fagnano

IL TABELLINO – SASSUOLO-ROMA 0-1 (11′ Salah)

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Duncan (84′ Politano), Magnanelli, Biondini (68′ Pellegrini); Berardi, Trotta (66′ Falcinelli), Sansone.
A disp.: Pomini, Pegolo, Longhi, Antei, Gazzola, Adjapong, Broh, Defrel.
All. Eusebio Di Francesco

ROMA (4-3-3): Szczesny; Maicon (80′ Emerson), Rüdiger, De Rossi (43′ Gyömber), Zukanovic; Pjanic (62′ Vainqueur), Keita, Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy.
A disp.: Lobont, De Sanctis, Castan, De Santis, Uçan, Di Livio, Totti, Sadiq.
All. Luciano Spalletti

Ammoniti: Keita (R), Nainggolan (R), Duncan (S).

0 Aspettando Sassuolo-Roma

  • 2 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · Rubriche

Il prossimo avversario della Roma di Luciano Spalletti in campionato è il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. I due allenatori hanno un passato in comune nella Capitale: nel 2005 quando il tecnico toscano arrivò sulla panchina giallorossa gli venne affiancato come team manager proprio l’attuale allenatore dei neroverdi che a fine stagione lasciò però l’incarico, anche per via dei rapporti non idilliaci con il mister di Certaldo. La partita del Mapei Stadium è fondamentale per vedere se la squadra giallorossa confermerà le cose buone fatte contro il Frosinone e se riuscirà a trovare la continuità di risultati per poter raggiungere almeno il terzo posto in classifica, che le garantirebbe di giocare i preliminari di Champions League. Il Sassuolo dal canto suo, vuole continuare a cullare il sogno Europa League e fare bella figura davanti al proprio pubblico. Si prospetta una gara ricca di emozioni, con una Roma alla riscossa che vorrà conquistare i tre punti in trasferta che mancano dalla partita contro la Fiorentina alla nona giornata (vinta per 2-1) e i neroverdi che non lasceranno nulla al caso e cercheranno di portare a casa la vittoria.

IL SASSUOLO – La squadra di Eusebio Di Francesco viene da un periodo poco positivo in campionato. Nelle ultime cinque partite ha ottenuto 5 punti: una vittoria a San Siro contro l’Inter, 2 sconfitte contro Napoli e Bologna e 2 pareggi con Frosinone e Atalanta. Gli emiliani, dopo la trasferta di Bergamo, hanno subito iniziato a lavorare in vista del turno infrasettimanale contro la Roma. La squadra si è allenata allo Stadio Ricci divisa in due gruppi: seduta defaticante per i calciatori impiegati nell’ultima partita, mentre per gli altri lavoro di forza in palestra e partitelle ad alta intensità su campo ridotto. Dopo la rifinitura a porte chiuse di lunedì, si è svolta alle 13.15 la conferenza stampa di Di Francesco: “La Roma può riprendersi, Spalletti ha tutte le carte in regola. Domani dobbiamo fare prima di tutto una grande gara, noi giochiamo per vincere. Saremo determinati, cattivi e aggressivi dall’inizio. Missiroli non penso sarà a disposizione per domani, sarebbe prematuro rischiarlo per questa gara”.          Il Sassuolo dovrà fare a meno per la partita con i giallorossi di tre giocatori infortunati: Terranova, Missiroli e Laribi.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Duncan, Magnanelli(C); Sansone, Falcinelli, Berardi.

A disposizione: Pomini, Pegolo, Gazzola, Longhi, Antei, Politano, Trotta, Broh, Biondini, Defrel.

LA ROMA – In casa Roma è tornato un lieve ottimismo dopo il successo per 3-1 contro il Frosinone, ma c’è grande emergenza in difesa e in attacco. Oltre a Digne, Torosidis e Florenzi che sono infortunati, anche Manolas non sarà convocabile da Luciano Spalletti perché nella scorsa partita era diffidato ed è stato ammonito. Probabile l’utilizzo di Maicon dal primo minuto in difesa con Rudiger di nuovo centrale. In attacco il tecnico giallorosso non potrà contare su Dzeko che a causa della botta al polpaccio rimediata contro il Frosinone non è stato convocato, è pronto Sadiq a partire titolare. Totti è in dubbio visto l’acutizzarsi del dolore al gluteo ma è partito comunque con il resto dei compagni per Reggio Emilia. El Shaarawy sarà confermato esterno sinistro di centrocampo e il nuovo arrivato Perotti siederà inizialmente in panchina. Il tecnico toscano, almeno di imprevisti dell’ultimo secondo, confermerà il 3-4-2-1 già visto contro Verona e Juventus per portare a casa la seconda vittoria consecutiva in campionato.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-2-1): Sczcesny; Rudiger, De Rossi(C), Zukanovic; Maicon, Pjanic, Vainqueur, El Shaarawy; Nainggolan, Salah; Sadiq.

A disposizione: De Sanctis, Lobont, Castan, Gyomber, Emerson Plamieri, Uçan, Keita, Di Livio, Totti.

A cura di Riccardo Casoli

0 Conferenza stampa. Spalletti: “Perotti? Mi fa piacere averlo a disposizione. Il mercato è chiuso, Dzeko non sarà della partita”

  • 1 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

spalletti

Dopo la prima vittoria dal suo ritorno nella panchina giallorossa, Luciano Spalletti ha presentato in conferenza stampa il match infrasettimanale contro il Sassuolo, valido per la 23a giornata di Serie A, ecco le sue dichiarazioni di vigilia:

Quanto è importante la vittoria di sabato?
“E’ fondamentale, però poi ti rimane la tensione del dover vincerle tutte per il momento che stai attraversando. Ti manda alla prova successiva e ora ci siamo”.

Di Francesco?
“E’ uno di quelli che ha fatto diventare più bello il nostro calcio. Il Sassuolo con la Fiorentina, l’Empoli, il Napoli hanno dato un contributo importante per alzare l’asticella al nostro calcio. Il Sassuolo è una società organizzatissima e quello che sta facendo è sotto gli occhi di tutti, le partite che ha vinto con certi avversari anche. Gli farò i complimenti, era allenatore già come team manager”.

Come stanno Dzeko e Maicon?
“Bisogna essere bravi in queste situazioni, saper gestire. Ce ne sono diverse da prendere con le pinze. Dzeko non sarà della partita per una grossa contusione, sarebbe un rischio utilizzarlo. Maicon ha i suoi problemi che vanno gestiti, può venir fuori un peggioramento. Oggi se n’è aggiunta un’altra, quella di Totti, che ha un dolore al gluteo e sta tentando di poter fare di più ma stiamo valutando. Io spero che il Capitano stringa i denti come ci ha abituato, ma appena si è mosso ha dovuto lasciare l’allenamento. I medici devono essere medici da Roma”.

Il giochino con Dzeko?
“Lei ha memoria… L’ho provato, ho lasciato un biglietto a tutti i calciatori e scrivermi la formazione. Tutti hanno usato giocatori diversi, ma 11. Ora farò come hanno detto loro, non voglio lamentele. Se loro ne avessero scritti 18, ne avrei fatti giocare di più. Ora zitti e pedalare, perché se fossero stati nel mio ruolo ne avrebbero schierati solo 11 e non potrebbero lamentarsi per queste situazioni. Uno esce e brontola, l’altro ha il visuccio perché sta in panchina. Ho chiesto loro di fare come stessero al mio posto, e non hanno trovato una soluzione. Bisogna saper interpretare moduli e giocatori: io posso scegliere 11 giocatori soltanto”.

Perotti?
“Fa parte della squadra, è un giocatore che può dare un contributo, sa fare più ruoli offensivi e mi fa piacere averlo a disposizione, così come Zukanovic. Sono giocatori che fanno comodo perché sanno interpretare più ruoli e abbiamo bisogni di questo. Il mercato è chiuso, non possiamo fare altro. Sono contento della rosa”.

Più importante risultato o bel gioco?
“Garcia ha detto che si arriva ai risultati tramite bel gioco? Io aggiungo che serve lavorare durante la settimana per arrivare ai risultati. La cosa fondamentale è avere la testa dentro al lavoro, soprattutto in un ambiente come questo. Sono convinto che tramite lavoro e prestazioni si arriva più distanti. Il modo di lavorare è importante nel contesto del risultato”.

El Shaarawy puà giocare ancora 90 minuti?
“Ha giocato bene e fatto gol, la testa diventa fondamentale. C’era un rischio se il ragazzo non avesse fatto vedere subito le sue qualità, soprattutto all’Olimpico. Lui si può riusare, chiaro che turn over per qualcuno va fatto, ma in questo caso le scelte sono abbastanza obbligate. Centravanti? Meglio lascialro sull’esterno, ha facilità di corsa sul lungo che ti dà una mano nella copertura degli spazi e per stare dietro alla linea dei difensori, ribalta facilmente l’azione”.

Centravanti da inventare?
“In assenza di questi calciatori va proposto qualcosa di diverso, ma abbiamo Sadiq che può fare la prima punta e sa sforare dietro la linea difensiva. Ha un estro nel contesto reale di assoluta qualità, ha personalità e qualità come prima punta. Altre soluzioni? Proprio tutto non si può dire… La squadra è stata brava col Frosinone a non pensare che sarebbe successo come altre volte dopo il pari subito, ha ripreso in mano la partita e secondo me ha gestito con più tranquillità. Si sono viste triangolazioni sullo stretto, i giocatori hanno gicoato più liberi. La tensione è il nemico”.

Tornerà alla difesa a 4 per via delle assenze?
“In queste letture di non essere rigidi nel sistema, se è a disposizione Maicon lo lasci più libero e compensi dall’altra parte facendo più attenzione nella perdita di palla e nelle ripartenze avversarie. Difesa a tre e mezzo… La Fiorentina è amestra in questo, bernardeschi fa il terzo attaccante e il quarto in difesa, bisogna avere elasiticità. ma le scelte sono abbastan obbligate, in questo momento non abbondiamo di disponibilità”.

Il giochino lo ha fatto per qualche lamentela?
“Devo avere una soluzione coi ragazzi, Dzeko sabato era arrabbiato perché non riesce a dare quello che può e deve, e perché non riesce a fare gol. Non è tranquillo, questa situazione la sentiva perché mi ero confrontato coi medici a fine primo tempo, si era parlato di questo calcio: la reazione può essere stata anche per il dolore. Le sentinelle erano scomparse ma in ufficio ho visto un topino che qualcosa racconta… Ma ci sta che lo pigli poi”.

Quale giocatore di quelli che ha adattato le dà più garanzie? Ha parlato coi giocatori della lista UEFA?
“Nainggolan dà certezze dappertutto, riesce a tirare fuori il suo lavoro da qualsiasi parte. Ora è semplice: lui e Pjanic interpretano entrambi ruoli, sui abbassano per palleggiare e poi vanno in zona trequarti. Se lo fanno in maniera alternativa è ancora meglio. De Rossi da dietro lo sa fare, ha esperienza e qualità nell’impostare. Ci sono più qualità che difficoltà. Ho visto giocare Rudiger, anche tramite vidoe passati, quando spinge l’ho visto liberarsi: il sapere che hanno la pora di dietro libera i giocatori dal condizionamento mentale. E’ stato più libero da cose di cui credevo si preoccupasse meno. Ha forza fisica e facilità di corsa che ci dà una possibilità in più. Domani farà il centrale. Ho scelto la lista UEFA, C’era solo una particolrità enlla scelta che però va a rimettersi a posto da sola col rientro di Strootman. Il reparto più fornito è il centrocampo e si ha la possibilità di gestire un’uscita”.

0 Serie A. Sassuolo-Roma, arbitra Calvarese

  • 1 Febbraio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

calvarese

Sarà Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo l’arbitro della sfida tra Sassuolo e Roma in programma domani alle 20:45 al Mapei Stadium. I giallorossi hanno incontrato l’arbitro abruzzese in sei occasioni, per un totale di tre vittorie e tre sconfitte, l’ultima all’Olimpico contro l’Atalanta per 2-0. Di seguito i precedenti nel dettaglio:

30/03/2013 Palermo – ROMA 2 – 0
25/09/2013 Sampdoria – ROMA 0 – 2 BENATIA – GERVINHO
12/01/2014 ROMA – Genoa 4 – 0 FLORENZI – TOTTI – MAICON – BENATIA
18/10/2014 ROMA – Chievo 3 – 0 DESTRO – LJAJIC – TOTTI (r.)
16/03/2015 ROMA – Sampdoria 0 – 2
29/10/2015 ROMA – Atalanta 0 – 2

0 Roma-Frosinone 3-1. Il post partita; Le dichiarazioni di Spalletti, El Shaarawy (Audio) e Pjanic

  • 30 Gennaio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News

Al termine della vittoria casalinga contro il Frosinone, hanno parlato i protagonisti del match. Di seguito le dichiarazioni del mister Luciano Spalletti, El Shaarawy e Miralem Pjanic.

Luciano Spalletti a Premium Sport: “La cosa che più sale agli occhi è vedere l’emozione dei ragazzi negli abbracci, come se fossero prigionieri di qualcosa. Evidenzia il sentimento dei ragazzi in questo momento, dovrebbero riuscire a fare qualcosa di meglio come ci hanno abituato anche con Garcia. Poi diventa difficile, queste vittorie diventano importanti perché fatte bene. Loro hanno superato timore e tensione, facendo qualcosa di bello anche per il pubblico. Dobbiamo imparare che è così, il pubblico romanista è abituato a vedere grandi calciatori e squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano, come modo di giocare. Non si accontentano e le abitudini sono difficili da cambiare, siamo noi a dover fare meglio. Classifica? È l’essenza, per noi però c’è un modo di ragionare diverso, del modo in cui si lavora in settimana e la testa che si mette nel nostro lavoro. Quando giochi nella Roma è più una missione che calcio. El Shaarawy? Ci sono momenti di fare scelte, ora la squadra ha bisogno di corsa, sostanza e ritrovare serenità come stasera. Il Frosinone è stato bravo a mordere, come tuti, ci vedono in difficoltà con un certo atteggiamento. Invece abbiamo fatto girare palla con serenità, cosa che non avevo visto nelle scorse due partite. La squadra ha ripreso fiato e si è ritrovata a a casa sua. Dzeko? Quelli che fischiavano erano i tifosi del Frosinone. Oggi fischi zero, erano gli ospiti. I nostri tifosi hanno aiutato e fatto cori. Mi trovo scomodo nella posizione di sentire cose poco corrette. Lo dobbiamo servire di più e meglio, ma lui deve aiutare. Va poco dietro il centrale, innesca poco la voglia di trovarlo lì. I difensori dicono tutti che è scomodo ricomporre la linea difensiva dietro le spalle, deve andarci di più L’ho tolo per mettere Totti, ci sono poi tante partite ravvicinate e questa settimana potevamo mettere di più nei muscoli dei giocatori: alcuni, tra cui lui, avevano problemi. Oggi abbiamo ritrovato un po’ tutto. Totti ha fatto bene mezz’ora, palla a terra dà sostanza, è l’unico che non soffre questa situazione. Ma bisogna tenere conto dell’età e dell’infortunio, oggi diverse cose sono andate a posto. I ragazzi sono stati in difficoltà dopo il gol subìto e con un paio di situazioni area da brividi. Ma avevamo una squadra fortissima di testa, anche grazie a Zukanovic. Più fisici di così non potevamo essere”.

Stephan El Shaarawy in zona mista (AUDIO)

https://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2016/01/El-sha-online-audio-converter.com_.mp3

Miralem Pjanic a Premium Sport: “Volevamo vincere, abbiamo preso un pareggio che dovevamo evitare ed ammazzare prima la partita. Durante la settimana lavoriamo tanto, ritorviamo forza fisica e fiducia. Era importante vincere oggi, ora continuiamo perché questo dovrebbe essere normale. Le vittorie facilitano tutto, si trovano con la fiducia. Abbiamo fatto una buona gara ma non conta niente, martedì c’è un’altra partita complicata. Abbiamo caabiato allenatore e modulo, la squadra si abituerà e darà buone risposte. Vediamo gara dopo gara, il campionato è lungo e l’importante e vincere, così ci avvicianiamo a chi è davanti. Ci godiamo questa vittoria ma lavoriamo per preparare bene la gara di martedì”.

Dal nostro inviato allo Stadio Olimpico – @ Andrea Fagnano

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