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Categoria: Versetti e versacci

0 Non è il migliore dei momenti…

  • 13 Novembre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Versetti e versacci

Il momento della Roma non è dei migliori ma è sempre e comunque una fortuna essere nati dalla parte giusta del Tevere.

 
Grazie Dio (d’avemme fatto nasce giallorosso)

Su RaISportUno davano stasera
l’urtimo derby, quello de Muslera
che lo centrava in fronte un raggio verde.
Du’ gol pe’ noi e zero pe’ le merde.

Me so’ rivisto Radu che sclerava,
Matusalem che espluso biastimava,
e quel maledettissimo bojaccia
che ar capitano diede un calcio in faccia.

Quanno li vedo gonfi de livore,
magnasse tutto er grasso intorno ar core
ringrazio Dio ogni volta appena posso
d’avemme fatto nasce giallorosso.

 by Marazico

0 “Tre milioni di allenatori”

  • 31 Ottobre 2012
  • Redazione CZ
  • · Versetti e versacci

Quanti siamo di romanisti? Due milioni e passa? Famo tre.
Tre milioni di soluzioni ai problemi della Roma. Tre milioni di allenatori. Bene così, è un gioco, divertimose.
Ma ho il sospetto che c’è più di qualcuno (sarà solo un’impressione mia, corriggetemi se mi sbalio) che si prende maledettamente sul serio, pure qua dentro.

A lui, a lui soltanto, e non a te che leggi è dedicata questa amichevole pernacchia. (ndM)

Da quanno è nato er gioco der pallone
chi guarda le partite e chi fa er tifo
se forma ner cervello un’opinione
su quer che bono e quello che fa schifo.

E nelle discussioni più accanite
danno lezioni alcuni professori
su come vince tutte le partite
o come comprà i mejo giocatori.

E’ un gioco. Ma, pijateme pe’ scemo,
pe’ me più d’uno che se crede svejo
pensa che messo ar posto der boemo
è arciconvinto che farebbe mejo.

by Marazico

0 Lo scorso anno guardavamo il Pescara…

  • 29 Ottobre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Versetti e versacci

Correva il mese di aprile del 2012

Scommesse, partite truccate, delinquenti travestiti da ultrà: il calcio mostra il suo volto peggiore.
Ma a Pescara c’è un incorreggibile boemo che ancora è capace di far sognare chi ama questo sport.

Il boemo

Sarà pe’ l’acqua che ce fanno beve
o puramente l’aria nei polmoni,
nun raggionamo più come se deve
e ormai semo ‘na barca de cojoni.

A simbolo de ‘sta disgregazione
de li valori e de l’intelligenza,
ce sta ovviamente er mondo der pallone
che da li punti a tutti pe’ indecenza.

Du’ delinquenti strilleno in tribuna?
Undici fessi tolgono la maja.
Annà a lo stadio costa ‘na fortuna
er più pulito è un ladro o ‘na canaja.

D’accordo cor portiere e cor terzino
se so’ venduti tutto senza onore.
Se crede Messi ogni regazzino,
e fa parlà pe’ lui er procuratore.

Chi è farabutto in questo mondo gode,
e ammettelo me rode assai e me scoccia.
Pensà de pote vince senza frode
vordì nun stacce più co la capoccia.

Eppure vojo continuà a esse scemo
e crede de spuntalla in questa gara.
Pe’ questo faccio er tifo pe’ un boemo
e me rifaccio l’occhi cor Pescara.

by Marazico

0 I rimpianti…

  • 22 Ottobre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Versetti e versacci

…del fesso…!!!

 

Se penso a quei du’ gol de Gilardino
e ai punti regalati alla Sampdoria,
dico che senza fa’ troppo casino
poteva esse tutta n’artra storia.

Chi piange sul passato è solo un fesso:
tocca annà avanti e fasse ‘na ragione.
Ma a legge la classifica, lo stesso,
un po’ me rode eccome er chiccherone.

 

by Marazico

0 Ci vuole pazienza…

  • 20 Ottobre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Versetti e versacci

Ottobre 2011 (a distanza di un anno la situazione è quasi la stessa… ndr)

Che il progetto richiedesse tempo lo si sapeva. A volte però è dura.
Ci vuole tanta pazienza, come quel tale Giobbe.

Giobbe giallorosso

Se narra che ner Vecchio Testamento
Giobbe fece ‘no sgaro ar Padreterno.
Fu condannato a vive ner tormento
subendo con pazienza quell’inferno.

Io che m’ariconosco ner progetto
sopporto tutto senza fa ‘na piega.
E chi ce pensa a vince lo scudetto?
Quer tale Giobbe a me me fa ‘na sega.

by Marazico

0 Lo sbarco del Presidente a Roma…

  • 9 Ottobre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Versetti e versacci

James Pallotta sbarca a Roma. A Fiumicino un burino l’accoglie al grido di “Forza lazio!”.
Il poveretto scoprirà ben presto di avere a che fare con gente che non scherza.

La Stradale

Quanno tornava a casa ‘sto laziale
l’hanno fermato due della stradale.
“Ecco er libretto. ..Qui c’è la patente…”
“Mettili via che ‘n ce ne frega niente.
Sei tu quer tale fijo de ‘na mignotta
che hai detto “Forza Lazio” a James Pallotta?
Pensavi de fa’ un atto de coraggio?
Apri l’orecchie e senti ‘sto messaggio:
Nun semo la Madama, l’hai capito?
Sei svejo o sei parente de Lotito?
Quanno te và da fa lo spiritoso
nun rompe er cazzo che è pericoloso.
Te lo ripeto pe’ ‘na vorta sola
senza che caccio fori la pistola:
Se voi campà tranquillo da domani
nun te rivolge più a l’americani…”.

by Marazico

0 “La pazienza”…

  • 9 Ottobre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · Versetti e versacci

Luglio 2011 – Le prime uscite della Roma suscitano perplessità e le perplessità alimentano l’impazienza. Io che sono ottimista di natura, cerco di ricordare ai più ansiosi che Roma non fu costruita in un giorno – nota di Marazico.)

Ottobre 2012 – e ci dobbiamo attrezzare di un’altra sana dose di pazienza… nota di Flavia

 

La pazienza

Pe’ da corpo a ‘sto progetto
ce vo’ er tempo che ce vole.
Er tifoso lo rispetto,
ma chi c’ha le infantiole

se mettesse er core in pace
che pe’ diventa potenza,
oltre a gente assai capace
ce vorrà ‘n po’ de pazienza.

Nun ve gusta ‘sto programma?
Nun ve stimola fiducia?
Certo a Roma è tutto un dramma.
Ma me dite che ve brucia?

E’ tornato il vecchio Franco,
e Rosella se n’è ita.
Chi se sente ansioso e stanco
se facesse ‘na dormita.

 

by Marazico

 

 

0 Sdrammatizziamo su Juve-Roma (pare facile…) con il nostro Marazico

  • 1 Ottobre 2012
  • Redazione CZ
  • · Versetti e versacci

Trenta sul campo

“Trenta sul campo”. Pare che il problema,
nun turbi i capoccioni de la Lega.
Interpellati ieri su ‘sto tema
hanno risposto che nun je ne frega.

In pratica hanno dunque confermato
che ‘no scudetto vinto da canaja
quantunque poi te l’hanno revocato
poi pure conteggiallo su la maja,

basta che nun te fregi de la stella.
La forma è salva. Quanto a la sostanza,
fra un po’ sistemeranno pure quella.
Stanno già preparando l’ordinanza.

“Modificando in parte il comma ottavo,
su istanza urgente der dottor Marotta,
nun vincerà sur campo chi è più bravo,
ma solo chi è più fijo de ‘na … 

(a seguire una poesia risalente  ai tempi della diatriba Inter-Juventus  – ndr)

L’Asino e il Bue


Sta commedia de’ Moratti
e der gobbo juventino,
m’aricorda certi fatti
de quann’ero regazzino.

C’era uno in classe mia
che rubava le matite.
Le lasciavi fori… via!
te giravi: già sparite.

Un ber giorno ‘sto soggetto
uscì fori pe’ annà a spasso.
Ritornò e nello zainetto
nun ce stava più er compasso.
“Si nun me ridate er coso,
da qui dentro nun sortite!”.
“A vabbè, ma sei curioso…
Tu ridacce le matite!”.

Come quei gran farabutti
se comportano ‘sti due.
E ce domandamo tutti
chi sia l’asino e chi er bue.

 

by Marazico

7 Il 4-3-3, la seduzione è come il calcio di Zeman.

  • 21 Settembre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Versetti e versacci

(Riceviamo e pubblichiamo questo articolo – ndr)

Il 4-3-3, la seduzione è come il calcio di Zeman.

Mi sono sempre chiesto quale sia la relazione tra calcio e seduzione, per quale ragione gli uomini, quando parlano tra di loro, hanno solo due argomenti! Eppure sono 2 argomenti quasi antitetici, anche se per fortuna sempre più donne dividono con noi la passione per il gioco più bello del mondo (e per la Magica).

La soluzione a questo dualismo atavico me l’ha data uno schivo boemo, un uomo silenzioso e graffiante le cui squadre hanno un solo ed unico dogma: attaccare e fare spettacolo.

Se gli uomini seducessero come Zeman fa calcio avrebbero sicuramente più successi con le donne. Sfrontatezza, la giusta aggressività e voglia di vincere facendo spettacolo. Un unico schema in cui la difesa è in realtà l’attacco, in cui non si ha paura delle proprie azioni e ci si prende le proprie responsabilità.

Ma per fare quel calcio incredibile e meraviglioso non basta volerlo, serve abnegazione e sacrificio, serve prepararsi avendo in mente come obiettivo non la semplice vittoria: ma il piacere della sfida. Sedurre una bella ragazza è identico, non puoi farlo impreparato, hai bisogno di “allenarti” e mettere in discussione tutto quello che sapevi fino a quel momento. Immagina quanti calciatori Zeman ha trasformato, plasmato e migliorato con la disciplina ed un pizzico d’ironia!

Puoi decidere di accontentarti non solo nella seduzione, ma anche nella vita, di uno squallido catenaccio, come se fossi la triste Rometta di alcuni anni fa’, la classica uscita “cena e cinema” senza infamia e senza lode! Con la futile e vana speranza che quel gioco chiuso e senza rischi possa offrire qualcosa in più di uno squallido 0-0. E di un “ti vedo come un amico” che è peggio di qualsiasi rifiuto.

Se invece sei uno Zeman della seduzione te la giochi per vincere, non per pareggiare, come il Foggia spavaldo di zemanlandia che andava a giocarsela fuori casa anche contro le grandi! O come la Roma a S. Siro che anche di fronte alle avversità e alla sfortuna ha provato a vincere, riuscendoci.

Alla fine della serata non avrai da biasimarti, avrai imparato e sarai cresciuto, le vittorie non si contano dai punti che avrai a fine campionato, ma da come ti sarai comportato, da quanto avrai lottato ed il modo con cui sarai sceso in campo. Si deve osare, altrimenti si porteranno dentro troppi rimpianti e troppi “se”. Il rimpianto, quello che subdolo ti rimane agganciato al cuore, non è per aver perso una finale di Coppa Italia o un derby, ma è la consapevolezza di non aver dato tutto e di non aver provato a vincere quella partita. Quante ragazze ci rimangono “dentro” per sempre, non il ricordo dei loro baci, ma la triste immagine di noi che non abbiamo osato fino all’ultimo. Il pensiero malinconico di veder scivolare tra le mani una vittoria per ottenere solo uno squallido inutile pareggio senza neanche un tiro in porta.

Essere un vincente non lo si valuta dalle Coppe in bacheca, dalle finte stelle appiccicate a caso sul petto o dagli scudetti rubati, le nostre vere vittorie le conosciamo noi stessi.

Da ora in poi l’idea del calcio di Zeman, questo splendido sogno che ogni domenica abbiamo la fortuna di vivere per la nostra Roma, deve permeare la nostra vita e il modo con cui ci relazioniamo con le donne. Così quando ci chiederemo perché gli uomini tra di loro parlano di calcio, e poi di donne, avremo la risposta a portata di mano: perché il 4-3-3 di Zeman è come la seduzione.

Leggi altri articoli sulla seduzione su www.tupuoisedurre.it

1 C’era una volta la Rometta

  • 19 Settembre 2012
  • Flavia Miglietta
  • · Versetti e versacci

Ai tempi de Ginulfi e de Scaratti,
‘sta cosa penso già d’avella detta,
erano tanti i sogni e pochi i fatti.
Pe’ questo ce chiamaveno “Rometta”.

Ce compravamo quarche vecchia gloria
ormai spompata e già mezza in pensione,
se pareggiavi era ‘na vittoria
e se campava sempre de illusione.

L’Olimpico però era sempre in festa,
er tifo era sincero e appassionato.
Nun c’era tanta nebbia nella testa
a rende tutto così complicato.

Nun dico fosse mejo, certamente.
De bono c’era ch’ero ‘na creatura…
È che ‘n capisco come a certa gente
je roda sempre er culo, de natura.

Avesse visto come ho visto io
giocà co’ quella maja certi cani,
dico che mo ringrazierebbe Dio
invece da insultà l’Americani.

 

by Marazico

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