Tifosi vip, De Gregori: “Se Totti fosse una canzone, sarebbe «Volare»”

La musica in testa, la Roma nel cuore. Il cantautore romano Francesco De Gregori ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport (G. Mancini), in cui ha parlato della sua ultima fatica “Sotto il vulcano” e fatto il punto sulla stagione dei giallorossi. Questo un estratto delle sue parole:

La Roma ha sei punti di distanza dalla Juve a sette giornate dal termine del campionato: nutre una speranza?
“La speranza c’è sempre, ma è meglio guardarsi le spalle dal Napoli, che è molto in palla, per evitare i preliminari di Champions. Il fatto è che questa Roma è forte, ma la Juve lo è di più, quest’anno è davvero incredibile”.

Se la Roma fosse una canzone?
“Grazie Roma e Roma Roma di Antonello. E’ difficilissimo scrivere l’inno per una squadra, lui è riuscito in due imprese meravigliose, sono due canzoni intense, commoventi, una fortuna averle composte”.

Canta: “Un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia…”. Chi è?
“Francesco Totti. E’ immenso non soltanto in campo, ma anche fuori, apprezzo la sua autoironia”.

Quale brano sceglierebbe per lui?
“Merita una grandissima canzone: «Volare»”.

Spalletti? 
“Siamo amici, sarei contento se restasse. Ammiro la sua indipendenza intellettuale: in un mondo di “forse” e di “non so” lui parla chiaro”.

Domani la Roma gioca contro l’Atalanta, la leva calcistica degli anni Novanta…
“L’assonanza con la mia canzone non mi porterà a fare il tifo per loro – ride –. Spero che per un giorno si sentano un po’ più vecchi”.

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