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Tag: pallotta

0 Totti incontra Pallotta al De Russie: “Non sono ancora dirigente, ma lo diventerò”

  • 13 Luglio 2017
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano

@OfficialASRoma

James Pallotta è sbarcato oggi alle 13.00 a Ciampino. Il presidente della Roma ha incontrato in serata Francesco Totti all’hotel De Russie per discutere del suo futuro da dirigente nel club. L’ex capitano giallorosso all’uscita dall’albergo ha dichiarato: “Non ho ancora firmato, non sono ancora un dirigente della Roma. Lo diventerò”.

0 La Roma che verrà è tutta in uscita: Salah al Liverpool, Manolas tratta con lo Zenit. Si complica Karsdorp

  • 21 Giugno 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano

A scriverlo è Gianluca Di Marzio, mica uno qualsiasi: “Trattativa chiusa per Salah dalla Roma al Liverpool“. Voce confermata poi dallo stesso approdo dell’egiziano a Londra intorno alle 22.15, dove poi domani svolgerà le visite mediche.

Un altro addio potrebbe essere quello di Kostas Manolas, che non ha ancora trovato l’accordo per il rinnovo del contratto. Anzi, come riporta Sky Sport, ieri il suo agente ha incontrato Monchi per discutere dell’offerta di circa 30 milioni da parte dello Zenit di Roberto Mancini.

Tutto dipenderà anche e soprattutto dal summit londinese tra Pallotta e Di Francesco, che probabilmente parleranno anche dell’affare Karsdorp, da giorni in dirittura d’arrivo ma non ancora ufficializzato: alla base mancherebbe l’accordo tra i giallorossi e il Feyenoord, che pare abbia rifiutato l’offerta di circa 15 milioni di euro.

0 Pallotta festeggia i 90 anni, i tifosi insorgono: “La data giusta è il 22 luglio”. E Maria Sensi rincara la dose

  • 7 Giugno 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano

“Eh no, non ci toglierete anche la data… 22 luglio 1927 in via Uffici del Vicario!”. Questo è uno dei tanti commenti al post apparso stamattina sul profilo ufficiale del club, in cui si celebravano i 90 anni dalla fondazione. James Pallotta ne è convinto: la Roma compie oggi 90 anni di storia, tanto da indurre a comunicare anche una nota concernente i colori della tradizione: “Da oggi, tutti i marchi e ogni produzione fisica o digitale si allineano a questo ritorno alla tradizione, anticipato nei mesi scorsi dal rifacimento di alcune nuove aree del Centro Sportivo Fulvio Bernardini, dall’inaugurazione del nuovo store di via del Corso e dalla nuova veste grafica di Roma TV”.

Ciò, come detto, non è bastato a reprimere l’ondata di polemiche e dubbi che hanno assalito il tifo giallorosso riguardo alla vera data di fondazione. “Auguri de che? Noi festeggiamo i 22 luglio, capito Americani?”, scrive ad esempio Vilma con tono infastidito. E ancora, sempre in commento al post di auguri su Facebook, scrive Andrea: “Peccato che il compleanno della AS Roma è il 22 Luglio! Gli auguri fateli a questa dirigenza di ciarlatani!”.

A rafforzare la tesi ci ha pensato poi Maria Sensi, vedova del compianto Franco, che a Radio Radio sottolinea: “Voglio vedere chi va alla festa dei 90 anni della Roma, vediamo chi sono i tifosi della Roma e chi i tifosi della parrocchietta. Ma che ne sanno loro di Roma! Ci hanno tolto il logo, la data di nascita, la passione! Io non lo accetto più. I tifosi della Roma sanno quando è nata la Roma (22 luglio, ndr). Loro possono dire quello che vogliono per fare dispetto alla famiglia Sensi, ma non riusciranno a distruggerci”.

A prescindere dalla data, nessuna festa era stata organizzata in ogni caso dalla dirigenza contrariamente a quanto fatto in occasione degli 80 anni. C’è da capirlo: Francesco Totti ha appena smesso, il presidente è a Boston e i dirigenti sono impegnati nella ricerca del nuovo allena­tore. Oltretutto, come visto, la maggioranza dei tifosi non avrebbe neanche brindato.

E’ bello, tuttavia, chiudere con un sorriso. Scrive Patrick: “22 luglio 1927, capre… Il 7/6/1927 stavate a magnà due hamburger co’ la Pepsi!”.

 

0 Roma-Genoa 3-2. Spalletti: “Il futuro? C’è prima da parlarne col presidente…”

  • 28 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano

A stagione finita e obiettivo secondo posto centrato, avrebbe dovuto svelare il suo futuro. E invece mister Spalletti tace ancora una volta, rinviando la soluzione dell’enigma. Ecco cos’ha detto in sala stampa:

Può dirci che succederà in futuro?
“Prima vedrò il presidente, siccome non c’è mai ci voglio prima parlare e poi ci ritroveremo. Prima devo prendere un caffè con lui, purtroppo lui non abita qui. Prima della partita non c’è stato neanche tempo. Poi c’è stata la festa e non volevamo togliere spazio a ciò che si è celebrato. Domani mattina abbiamo un appuntamento a Trigoria e gli verrà detto se avete voglia di fare altre due battute”.

A cosa è stato dovuto quell’approccio così sbagliato?
“Oggi con il gol subito siamo andati subito in difficoltà, poi la Roma è magica e con la magia ha reagito. Ci siamo fatti prendere dalla voglia di disegnare subito e abbiamo fatto fatica in campo aperto. Abbiamo trovato una squadra con entusiasmo in un momento difficile perché la salvezza l’ha trovata domenica scorsa, ha levato quelli un po’ più vecchi e ha messo dentro i giovani, perché Juric ha carattere e lo sa trasferire alla squadra. Si è visto come ha partecipato alla partita e cosa ha trasmesso ai giocatori. Noi non siamo stati fortunatissimi con l’infortunio di Emerson, poi c’è stato il rischio di abbassare il livello di squadra con Mario Rui che non ha mai giocato. Siamo faticosamente riusciti a fare il secondo gol, poi l’abbiamo ripreso e li è diventato tutto più difficile. Poi ci ha aiutato il pubblico e l’ingresso di Totti e le sue giocate hanno determinato che il pubblico partecipasse. Noi non abbiamo mai perso la testa e questo è un merito. Quando abbiamo mandato Fazio avanti abbiamo mantenuto l’ordine e Dzeko è stato fenomenale, sul gol di Perotti ha fatto una giocata paurosa. Con fatica, ma la vittoria l’abbiamo meritata. Il fatto che ci sia girato tutto a favore è il risultato dell’impegno che ci abbiamo messo. Poi c’era il rischio di allungarci come successo nell’occasione del palo, quando abbiamo attaccato fuori tempo e ci siamo fatti imbucare. Dovevamo far meglio, ma secondo me non abbiamo fatto malissimo. Siamo stati ripagati dello sforzo, abbiamo sfruttato il sold out che non avevamo mai visto, grazie a Francesco che ha chiamato a raccolta tutto il suo pubblico e questo ci è servito”.

Ci descrive l’anno e mezzo che ha vissuto con Totti?
“Qualche volta ho sbagliato ad usarlo e nell’andare a prendere lui come carico che possa stimolare una crescita nei giocatori. Sono ruoli, a volte va fatto ma ci sono altre cose. Tipo che lui è un bravissimo ragazzo e qualche volta questo esaltarlo in continuazione può pesare anche a lui, cosa che non è successa perché lui ha questa personalità nel fare il suo ruolo. Poteva essere ogni tanto un limite per gli altri e ho cercato di usare questi ingredienti per creare una crescita negli altri perché ci vogliono tanti giocatori forti e la Roma li ha. Per raggiungere questo risultato ci sono voluti i calciatori di un certo livello. La gestione che ho usato gli ha creato forse qualche limite, ma l’obiettivo era solo dare qualcosa alla Roma per renderla più forte. Se alleni la Roma punti sempre al massimo, ma in questo caso la seconda posizione assomiglia ad un obiettivo importantissimo”.

Il suo bilancio da quando ha preso la Roma? C’è qualcosa che non rifarebbe?
“Non mi ha mai dato grandi benefici guardare gli errori passati. Quando si sbaglia poi, nell’andare a riguardare l’errore si commettono ulteriori sbagli, poi devi sempre resettare e affrontare cose nuove. Difficilmente, andando a lavorare da un’altra parte, perché non ci sono le stesse situazioni. Guardi ciò che capita e affronti la situazione. Purtroppo è andata così mi dispiace se ho penalizzato qualcuno. Secondo me abbiamo lavorato seriamente, abbiamo guadagnato dei punti su diverse squadre. Quando sono arrivato l’anno scorso ho lavorato su quella squadra lì, poi abbiamo ricominciato, ci hanno portato via dei giocatori e abbiamo cercato di completare la rosa per quelle che erano le nostre possibilità. E’ una squadra forte, abbiamo vinto tante partite, siamo sempre ripartiti da zero, non abbiamo perso tante partita di fila e mentalmente abbiamo sempre reagito nel modo corretto in queste riunioni nello spogliatoio. Abbiamo parlato e ci siamo detti quello che pensavamo, siamo sempre stati molti seri e determinati. Ci fanno male le partite che abbiamo perso. Qualcuna l’abbiamo vinta come oggi, altre però non meritavamo di perderle e ci hanno fatto male. La seconda posizione è un grandissimo risultato, soprattutto visto chi ci sta davanti, che è una finalista di Champions. Anche stare davanti al Napoli è un gran risultato. Guardando il calendario dopo il derby eravamo tutti un po’ titubanti di poter chiudere davanti e invece poi l’abbiamo fatto e fatto bene. Abbiamo vinto partite difficili. L’anno scorso è successo l’opposto, noi stavamo benissimo e loro sembravano in flessione, poi hanno vinto un paio di partite fuori casa e sono rimasti davanti. Il Napoli è fortissimo, come la Roma”.

Nel caso andasse via, quali sarebbero i motivi?
“Ma se te lo dico vuol dire che vado via. Quando ho detto le famose frasi (‘Se non vinco vado via’, ndr) erano le frasi migliori per quel momento li. Mi è sempre sembrato di essere coerente nella mia vita, quello che ho detto va sicuramente collocato ma va anche un po’ mantenuto. Ho detto delle cose in precedenza e devono restare lì. Una cosa l’ho detto perché serviva, un’altra pure, ma un altra perché la pensavo. Restano lì, e poi si farà chiarezza. Non ti posso rispondere, non ha senso. Prendo il caffè e poi se ne riparla. E’ andato via, se l’avessi preso ora si poteva dire qualcosa”.

0 Roma-Genoa 3-2. Pallotta: “Se non avrò lo stadio entro il 2020, ci sarà un nuovo proprietario”

  • 28 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News · Primo Piano

“Se non avrò lo stadio entro il 2020, la Roma avrà un nuovo proprietario”. Queste le parole scottanti del patron americano James Pallotta, che ha parlato in Zona mista ai cronisti presenti:

“Dell’allenatore non dovete dirmelo voi. Rimpianti con Francesco non ce ne ho. Negli ultimi 18 mesi abbiamo parlato molte volte e non ve lo diciamo mica. Dover leggere molte cavolate solo perché non vi diciamo ogni volta che parliamo è frustrante. È una mancanza di rispetto verso Francesco. Lui vuole dire così tanto per Roma. Quando decideremo cosa fare con Francesco lo diremo. A me non è piaciuta la partita questa sera, ma sono molto felice del secondo posto. Non avete mai fatto notare la mancanza di un calciatore come Florenzi e non avete mai considerato che la Juve ci ha superato solo di quattro punti senza Florenzi. Con lui sarebbe stata tutta un’altra cosa al termine dell’anno. E’ un grande giocatore e non ne parlate abbastanza. La sua è un’assenza grandissima. Il 15 giugno dovremmo avere nuove notizie sullo stadio, che dovrebbe essere pronto nel 2020 altrimenti avrete un nuovo proprietario perché non mi vedrete più da queste partite e tornerò a casa. Abbiamo avuto una buona stagione con tanti buoni giocatori, noi abbiamo un team non un solo giocatore. Lo sponsor? Vedremo chi dovremo prendere. Abbiamo molti tifosi all’estero, in Indonesia 20 mila persona che cantano l’inno della roma, è incredibile e anche in Cina stiamo facendo delle grandi cose“.

0 Pallotta: “Totti? Bello vedere tutti i tifosi applaudire, ma Spalletti ha fatto il cambio giusto”

  • 8 Maggio 2017
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano

 “È stato molto bello vedere tutti i tifosi applaudire Totti, ma la squadra viene prima di tutto. L’allenatore ha fatto il cambio giusto, se avesse messo Totti gli ultimi cinque o sei minuti qualcuno avrebbe detto che non sarebbe stato rispettoso”. Queste sono le dichiarazioni rilsciate a Il Messaggero dal presidente della Roma, James Pallotta, dopo la scelta del tecnico toscano di non far entrare il capitano giallorosso per l’ultimo saluto a San Siro.

0 Sensi: “Pallotta non sa gestire Totti, lo faccia presidente”

  • 5 Maggio 2017
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano

@OfficialASRoma

Mentre il capitano continua a tacere Rossella Sensi non usa mezzi termini: “Sono allibita. Una società come la Roma non può lasciare che il suo simbolo sia trattato così e la colpa è della lontananza del presidente che avrebbe dovuto accompagnare il capitano nella gestione di tutto l’anno. Chiederei a Pallotta di essere più presente e se non ce la fa, faccio una battuta: lo facesse Totti il presidente”. Queste le parole dell’ex presidentessa del club capitolino alla Rai, che poi non è tenera neanche con Spalletti, che proprio lei, con il padre, Pradè e Bruno Conti, portò a Trigoria nel 2005: “Aveva bisogno di qualcuno che gli dicesse che non doveva parlare di futuro a gennaio, mettendo in crisi la squadra. In questo momento è una persona svuotata internamente. Spalletti non ha capito Totti, non doveva gestirlo così. Un grande allenatore deve saper gestire tutti, altrimenti non è un grande allenatore”.

0 Costanzo, che attacco a Spalletti! “Non si danno i contentini, Pallotta perda lui piuttosto che Totti”

  • 24 Marzo 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano 2

@Costanzo

“Spalletti non può fare entrare Totti a 5′ dalla fine: il contentino se lo prenda lei e ci si faccia una passeggiata!”. Maurizio Costanzo non ci va proprio per il sottile e, nel corso del suo talk show che ha visto ospite il Capitano giallorosso ne ha approfittato per dirne quattro al tecnico toscano, reo di non far concedere il giusto spazio al n. 10. “Si incazzerà con me, Spalletti, ma non si danno i contentini a Totti! Essendo io romanista da una vita, penso che far entrare Totti negli ultimi 5 minuti è una stronzata. Io me la prendo con Spalletti se non gioca. Spalletti si deve fare un esame di coscienza o si prenda una vacanza”.

Il presentatore si è poi rivolto a Totti: “Io mi sono intenerito quando ti sei commosso in tribuna, l’ho considerata una grande ingiustizia. Lo sport – ha proseguito Costanzo – ha dei campioni e ha anche degli eroi. Voglio insegnare il rispetto per i campioni come per gli eroi. Totti ha fatto sognare generazioni di calciatori, merita rispetto ed attenzioni più di chi ha un fuoco di paglia. La mia polemica è la disattenzione verso chi ha fatto sognare generazioni e ha dato alla Roma una bandiera. Mandare Totti in tribuna vuol dire provocare un’inutile e ingiustificata umiliazione che mi porta a reazione furibonde che non dico, perché altrimenti passerei la vita in tribunale”.

Infine un messaggio al presidente americano: “Io non ho antipatie per Pallotta. E’ diverso da Spalletti. Lui ha naso, non credo che perda Totti. Gli do un consiglio, perda Spalletti invece che Totti! Io pensavo a Totti che soffriva, mi sono immedesimato e mi sono incazzato. Vorrei che Pallotta si appuntasse la frase di Spalletti che se non firma Totti lui non è più l’allenatore della Roma“.

0 Pallotta: “Abbiamo grandi progetti nei prossimi 10 anni. Stadio? Sarà bellissimo”

  • 23 Marzo 2017
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano

Il presidente della Roma James Pallotta, che è partito alle 15 da Ciampino in direzione Londra, rilascia un’intervista al portale sport360. Ecco le sue parole:

“Siamo seri su quello che vogliamo costruire, non siamo soltanto americani di passaggio che cercare di fare qualche soldo grazie alla squadra. Abbiamo il desiderio di dimostrare che nei prossimi 10 o 15 anni possiamo diventare una forza globale in questo sport. Se posso usare un’analogia col baseball, siamo soltanto al second inning ora come ora”.

“Questo non è uno sport facile ed abbiamo commesso degli errori. In alcuni casi abbiamo fatto due o tre passi avanti ed uno indietro, ma ogni volta ci rialziamo per andare avanti. Abbiamo sbagliato in alcune cose, ma stiamo correggendo questi errori. Il nuovo ad Umberto Gandini, che prima era al Milan, n enorme miglioramento rispetto a prima. Ha molta più esperienza in questo mondo, e abbiamo un nuovo direttore sportivo per fare ciò che è meglio per la squadra. La partenza di Pjanic? Abbiamo concordato la clausola di rescissione e abbiamo imparato la lezione”.

“Il gap con la Juventus? Innanzitutto dobbiamo essere più intelligenti e più furbi nel modo in cui facciamo le cose. Il loro management è lo stesso da anni, ed è qualcosa a cui dobbiamo aspirare perché dà stabilità alla società. Il loro stadio, ovviamente, è un altro fattore importante”.

“Lo stadio? Impatterà sulla nostra situazione finanziaria molto significativamente, farà una enorme differenza. Puoi immaginare l’atmosfera che potremo creare con le emozioni dei nostri tifosi a pochi metri dal campo? Tante squadre non saranno contente di affrontarci con 50 mila tifosi che urlano ‘Roma’. I ritardi? Siamo a Roma, è questo che conta”.

0 Pallotta, altro giro altra corsa. Stamattina al Tonucci, oggi con Malagò alla LUISS, venerdì a Ciampino

  • 22 Marzo 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano 2

Nuova giornata impegnativa per James Pallotta, che si è aperta in mattinata con la solita sosta allo Studio Tonucci, vera e propria base operativa del presidente americano da cui è uscito per tornare a piedi al suo hotel in Piazza del Popolo. Da qui uscirà poi intorno alle 18.30, quando alla LUISS è previsto il suo incontro col numero uno del Coni Giovanni Malagò: argomento del giorno il bilancio d’impatto della Roma.

 

Come si apprende da Premium Sport, Il soggiorno nella Capitale si chiuderà venerdì mattina, presumibilmente con un volo da Ciampino fissato alle 9 di mattina.

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