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Tag: dzeko

0 Manolas-Dzeko, che rissa in Nazionale! E Ruediger sdrammatizza (FOTO)

  • 10 Giugno 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano

Mani al mento e, poco prima, un testa a testa carico di tensione. No, non è un film d’azione ma lo scontro tra due compagni di squadra quali Kostas Manolas ed Edin Dzeko.

Cos’è successo? Al termine di Bosnia Erzegovina-Grecia, valida per la qualificazione ai Mondiali 2018, l’aria già tesa per i fischi all’inno nazionale ellenico sfocia in una rissa che coinvolge anche i due giallorossi. L’arbitro Rizzoli prova a riportare la calma, ma per separarli è necessario l’intervento di altri calciatori.

Da Trigoria, però, fanno sapere che si è trattato di semplice tensione da gioco. Toni Ruediger ha allora preso alla lettera il tutto sdrammatizzando su Instagram con una storia, in cui si chiede “Chi vincerà il duello?”.

 

0 Roma-Genoa 3-2. Gol Zampati (AUDIO)

  • 29 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · Gol Zampati · Primo Piano

Dzeko

http://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2017/05/rec_20170528-180154_0-mp3cut.net_.mp3

De Rossi

http://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2017/05/rec_20170528-190157_0-mp3cut.net_.mp3

Perotti

http://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2017/05/rec_20170528-190157_0-mp3cut.net-2.mp3

0 Roma-Genoa 3-2. Perotti salva la festa a Totti: zampata finale e squadra in Champions

  • 28 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News · Primo Piano

Tutto come da copione, sofferenza compresa. La Roma guadagna l’accesso diretto alla Champions League e festeggia a dovere Francesco Totti, che a fine gara tiene incollati tutti e 60.000 gli spettatori con tanto di microfono e ringraziamenti speciali.

LA FORMAZIONE – Spalletti manda in campo il tridente Salah-El Shaarawy-Dzeko, con Nainggolan a fare la spola tra attacco e centrocampo, composto invece da Strootman e De Rossi in mezzo ed Emerson all’occorrenza terzino. In difesa spazio ai soliti Ruediger, Manolas e Fazio, con Szczesny che completa il reparto arretrato.

LA CRONACA – Mentre tutti si aspettano la Roma, a passare vantaggio è il Genoa: ai grifoni bastano solo 3′ per sbloccare la gara e lo fanno con Pellegri, che scatta sul filo del fuorigioco e insacca sfruttando al meglio l’assist di Lazovic. Tempo due minuti e i padroni di casa quasi subiscono il raddoppio a causa di un’uscita avventurosa di Szczesny, che lascia la porta sguarnita e Palladino, dalla distanza, per poco non la mette dentro.

LA REAZIONE – Al 10′, però, Dzeko rimette le cose a posto. Emerson s’incunea sulla fascia e serve il bosniaco che, da posizione ravvicinata, coglie il palo; la palla tuttavia carambola nuovamente in zona sua e stavolta non sbaglia. Il pareggio dà linfa vitale ai giallorossi, anche se al 14′ mister Spalletti è costretto a sostituire lo stesso Emerson per un infortunio al ginocchio abbastanza serio: al suo posto entra Mario Rui.

OCCASIONI SPRECATE – Nel giro di un solo minuto sia Dzeko che El Shaarawy avrebbero l’occasione per ribaltare il risultato, ma nel primo caso è bravo Lamanna, nel secondo è impreciso il Faraone. Al 41′ è ancora il n. 9 giallorosso a rendersi pericoloso quasi dal limite, ma il suo tiro è debole ed è facile preda del portiere rossoblu.

LA RIPRESA – Il secondo tempo si apre con gli ennesimi cori a sostegno del Capitano, che sembrano più un invito per Spalletti a inserirlo in campo. Così è: al 54′ Totti rileva Salah e viene accolto dal boato dell’Olimpico, mentre piovono fischi assordati per il quasi contemporaneo ingresso di Cataldi al posto di Hiljiemark. La Roma è carica e al 67′ Strootman sfiora il goal dalla distanza: il suo sinistro esce davvero di pochissimo. Un minuto dopo Totti compie un lungo lancio a tagliare l’area, El Shaarawy sovrasta il suo avversario ma Lamanna vola e devia in angolo.

VANTAGGIO E PAREGGIO – Al 69′ il tecnico toscano getta nella mischia anche Perotti per El Shaarawy, e dopo 5′ la Roma trova il vantaggio: cross arretrato di Dzeko, De Rossi ci arriva e da dentro l’area di sinistro batte l’estremo difensore genoano. Neanche il tempo di festeggiare, però, che al 79′ gli ospiti pareggiano i conti con Lazovic, che insacca di testa un cross di Laxalt a scavalcare Szczesny. All’82’ il Genoa potrebbe addirittura chiudere la partita, se non fosse per l’imprecisione di Lazovic che supera il portiere polacco ma centra il palo.

EUROPA IN EXTREMIS – I capitolini sembrano smarriti e con essi Spalletti, che si gioca il tutto per tutto mettendo Fazio centravanti affianco a Dzeko. Si susseguono una serie di tentativi giallorossi, tutti però vani; quando però ormai sembra che sarà il Napoli a varcare la soglia della Champions senza i preliminari, ecco che sale in cattedra Perotti. Il signor Tagliavento concede 4′ minuti di recupero, ma all’argentino ne basta mezzo per andare in goal sfruttando una carambola infinita tra Nainggolan, Fazio e Dzeko.

Finisce così, 3 a 2, con il via libera per la festa a Francesco Totti, che lascia il campo e poi rientra trovando i suoi compagni di squadra con addosso la maglia a lui dedicata. Stessa maglia, ma decisamente più grande, che troneggia al centro del terreno di gioco e che segna la fine di un’era.

0 Chievo-Roma 3-5: “Almost done”

  • 21 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano 2 · Rubriche

“It did not start so well, at all. Twice down, the wrong attitude and a lot of mistakes in defense. Embarrassing. Chievo’s goals exposed Roma’s defense as something to be worried about. Many of us we thought of the worst to come, the typology of the game and the history of Roma football club in that sense. It was a relief in the second half, when Roma rolled up their socks, and superiority eventually prevailed. El Sharaawy was still decisive scoring two, same as Salah, and a great goal of Dzeko to make five.

Second place target nearly almost done, despite Napoli win over Fiorentina. Roma can still win the Scudetto theoretically, if Juve does not win against Crotone and Bologna. But we know that will not happen. Now close to second place, we have to beat Genoa on the last game of the season, next Sunday.

Meanwhile, the news reports that Spalletti would have told the Club he’s leaving, and so it is likely that Totti will remain, as a director. No official statement yet, however, they will definitely come after Roma Genoa, after mission accomplished, fingers crossed. We cannot fail. Daje Roma!”.

Stefano Sale @asroma.ie

0 Chievo-Roma 3-5. El Shaarawy e Salah, due goal a testa. Poi Dzeko fa 38

  • 20 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News · Primo Piano

@OfficialASRoma

Una partita rocambolesca. Questo è l’aggettivo migliore per riassumere Chievo-Roma, fatta di vantaggi e svantaggi, rimonte e goleade.

LA CRONACA – I primi ad andare a segno sono i padroni di casa con Castro, che al 15′ insacca al volo di destro il traversone di De Paoli prolungato da Inglese, E’ la sesta rete consecutiva subita dai giallorossi: non accadeva dall’aprile 2016.

IL PRIMO PAREGGIO GIALLOROSSO – La Roma non ci sta e si proietta in avanti. Al 28′ Fazio spazza di testa un tentativo avversario, Gamberini e Sorrentino non si capiscono ed El Shaarawy ne approfitta lanciandosi sulla sfera e superando il portiere clivense da fuori area. Record anche qui, ma in positivo: si tratta del terzo goal di fila per il Faraone, che non aveva una tale media da dicembre 2012.

LA REAZIONE DEL CHIEVO – Al 38′, però, i gialloblu vanificano lo sforzo capitolino andando nuovamente a segno con Inglese, il quale trafigge di testa Szczesny su preciso cross dalla sinistra di Birsa. Da registrare lo svarione totale della difesa ospite, che lascia tutto solo l’autore del goal.

IL SECONDO PAREGGIO – A tre minuti dal duplice fischio la Roma si rimbocca le maniche e riagguanta il pari grazie a Salah, che dal limite dell’area rientra sul sinistro e infila Sorrentino godendo anche di una netta deviazione. Ennesimo numero da registrare qui: decimo goal per il Saladino in nove partite giocate.

LA RIPRESA: IL SORPASSO – Al 58′ gli uomini di Spalletti completano la rimonta ancora una volta con El Shaarawy, che scatta sul filo del fuorigioco e, dopo aver agganciato al meglio l’assist di Strootman, supera in diagonale Sorrentino. Il Faraone non siglava una doppietta in Serie A dal febbraio 2016.

IL POKER E’ SERVITO – La Roma preme e cerca il sigillo al match. Al 64′ ci prova Dzeko di testa su traversone di Rudiger, ma Sorrentino respinge coi pugni; dieci minuti più tardi tocca a Manolas su angolo di Paredes, ma il portiere gialloblu si distende e devia sulla linea. E’ il preludio al quarto goal: Dzeko serve in verticale Salah che, con un sinistro preciso col limite, beffa Sorrentino sul suo palo.

TRA TOMBOLE, OVAZIONI E DISTRAZIONI – All’83’ Dzeko mette poi la parola fine sul match con un destro potente dai 25 metri, che arriva dopo uno stop smarcante pregevole. Proprio mentre Totti si accinge ad entrare in campo, il Chievo accorcia le distanze con Inglese, che in posizione dubbia insacca con una zampata al termine di un’azione partita da corner.

Finisce così, con il secondo posto quasi ipotecato e un’illusoria speranza che domani la Juve possa compiere un passo falso.

0 Dzeko al ‘The Szczesny Show’: “Spalletti brava persona. Che fatica capire Checco…” (VIDEO)

  • 12 Maggio 2017
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano 2

@OfficialASRoma

Quarto appuntamento con “The Szczesny Show”, in onda sui canali ufficiali del club giallorosso. Ospite di giornata è l’attaccante Edin Dzeko. Ecco il botta e risposta tra l’estremo difensore ed il numero 9:

S: Le persone saranno deluse, mi hanno detto che c’è la possibilità che venga Totti. Invece accendono e vedono te. Come all’Olimpico, tutti sperano in Totti e poi vedono Dzeko.
D: Nessun problema. Saranno contenti, credimi.

S: Spalletti ha detto che sei troppo buono. Lo pensi anche a tu? Credi che Spalletti sia buono?
D: “(Ride, ndr). Io sono buono. Spalletti è una brava persona”.

S: A me piace, ma non direi che è ‘buono’. E’ bravo:
D: E’ bravo, a volte gentile. E’ sempre gentile quando ci dà due giorni di riposo…”

S: I ragni sono la mia fobia.
D: “Se me li trovo davanti li prendo e li getto via”.

S: Non riesci a segnare molto nelle prime stagioni con i club:
D: “Forse avevo bisogno più tempo del normale. Perché le mie stagioni di esordio non sono mai state un granché, per fortuna non c’è una seconda stagione senza la prima. In passato è andata così. Al Wolfsburg ero ancora giovane, è stata la prima tappa importante della mia carriera. Al City ho impiegato sei mesi, c’erano attaccanti forti. Come Tevez, Balotelli, Negredo e Jovetic”.

S: Il record di gol contro l’Arsenal.
D: “Quel gol l’ho fatto a te”.
S: Ne avresti potuto segnare un altro ma ti ho parato un rigore…
D: “Ora sembri mister Spalletti”

S: Come è stato segnare nel derby di Roma?
D: “Ne ho fatti due, non uno…”

S: Cosa hai fatto con il pallone della tripletta al Plzen?
D: “L’ho dato a mia figlia Una. Tu dovresti pensare ai figli”.
S: Ho solo 26 anni per ora va bene allenarmi…

S: Conservi le magliette che scambi con avversari?
D: “Spesso non sono io a chiederle. In generale, senza essere arrogante, non mi piace chiedere di scambiare la maglia. Mi sento un po’ stupido. Qualche volta l’ho fatto. Non ho quella di Messi. Quando giocavo col Wolfsburg a San Siro c’era Shevkenko, è la migliore che ho. Le tengo nella mia casa di Sarajevo, in una piccola stanza”.

S: Perché non mi hai mai chiesto la maglia?
D: “Non chiedo la maglia. Come avrei potuto chiederti la maglia dopo che mi hai parato quel rigore? Tutti ne avrebbero parlato”.

S: Le strade di Roma?
D: “Sono terribili. Credo che debbano investire sulla manutenzione”.

S: E gli automobilisti?
D: “Saltiamola, potrei dire cose spiacevoli”.

S: Siamo arrivati nello stesso periodo Chi parla meglio l’italiano io o Rudiger?
D: “Non ti ho mai sentito parlare in italiano prima dell’ultima partita. E ho pensato ‘che sorpresa’. Fate parlare lui dopo le partite, non sempre me. Sei troppo timido”.

S: L’altro giorno ho provato a parlare con Totti. Ma non ho capito nulla quando mi ha risposto:
D: “E’ difficile capirlo, parla in dialetto romano”.
S: Io faccio fatica anche con De Rossi…

S: Il tuo idolo era Shevchenko:
D: “Forse per te Henry era più forte, perché ci hai giocato. Per era più forte Shevchenko, per me era il più forte di tutti. Non parliamo di trofei che è meglio. La nazionale francese è stata sempre forte. Ho sentito parlare di Shevchenko molto prima di Henry. Forse te lo ricordi quando giocava nel Chelsea, ma devi vedere cosa ha fatto in Italia, era il campionato migliore qualche anno fa”.

S: E’ ancora il campionato migliore…
D: “Noi lo rendiamo migliore”.

S: La prossima volta ci sarà Totti e gli chiederemo chi è più forte tra Shevchenko ed Henry. Cosa risponderà?
D: “Sono curioso”…

0 Nainggolan: “Felice di stare qui. Juve? Dzeko assenza pesante, ma il secondo posto dipende da noi”

  • 12 Maggio 2017
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano

@OfficialASRoma

Le parole del centrocampista giallorosso, Radja Nainggolan, all’AS Roma Match Program in vista della partita di domenica sera contro la Juventus.

Partiamo dalla fine, dalla grande prestazione alla “scala del calcio”. qual è la vera Roma, quella del derby o quella di Milano?
“Sicuramente nella partita contro la Lazio abbiamo sbagliato troppo, ma alla fine la Roma è sempre la Roma. Purtroppo il derby lo sapevamo che è sempre stata una partita a sé ed infatti è stata decisa da episodi. A Milano siamo stati più bravi, più compatti, siamo stati precisi a difendere tutti insieme, e poi abbiamo colpito su azioni veloci. Per me la Roma è quella di Milano”.

E domenica arriva la Juventus all’Olimpico: una partita importante per lei, una gara speciale…
“Sì contro i bianconeri è sempre una partita bella, difficile, giochi contro quella che è forse la squadra migliore d’Europa al momento. La gente non se ne accorge che la Roma è seconda dietro la Juve e quindi siamo una squadra importante. Sarà una gara difficile, loro sono vicini allo scudetto, e noi per mantenere il secondo posto dobbiamo vincere. Spero che vada tutto bene”.

La Juve ha un vantaggio, in termini di punti, che la fa stare tranquilla. Tuttavia, cosa significherebbe battere i bianconeri?
“Sarebbe una soddisfazione in più, significherebbe che abbiamo battuto una squadra forte. Noi dobbiamo guardare alla classifica e fare di tutto per fare risultato”.

I bianconeri potrebbero accusare un po’ di stanchezza, sia fisica che mentale, considerando che viene dalla semifinale con il Monaco e poi sarà impegnata in Coppa Italia?
“Sì ci può stare, hanno tante partite una vicino all’altra. Poi tre giorni dopo saranno impegnati nella finale di Coppa Italia e non so chi di loro scenderà in campo. Anche i giocatori che sono stati impegnati meno hanno dimostrato che sono all’altezza, chiunque scenderà in campo darà il massimo come da parte nostra”.

Se dovesse fare un nome su tutti, chi teme di più della formazione di Allegri?
“Su tutti direi Higuain che è in grado, in un momento difficile, di fare gol, come ha dimostrato anche contro di noi. Se devo sceglierne uno, scelgo lui”.

Contro la Juve non ci sarà Dzeko. pesa la sua assenza?
“Quest’anno non abbiamo mai fatto a meno di lui. Sarà una assenza pesante per tutto quello che ha fatto quest’anno, per i gol che ha segnato e per il peso che ci può dare davanti. Ma ci sono tanti altri giocatori pronti che non hanno bisogno di stimoli, chiunque giochi contro la Juve farà di tutto per fare bene”.

Oltre ai singoli va menzionato Allegri. Proprio l’allenatore l’ha fatta esordire in A con la maglia del Cagliari. Che rapporto aveva con lui e che allenatore è?
“Per lui parlano i risultati, è arrivato alla seconda finale di Champions. Quando sono arrivato a Cagliari ha cercato di farmi integrare al massimo, anche se in alcune occasioni ho sbagliato per inesperienza. Faceva stare bene il gruppo, e anche a Cagliari sul campo ha fatto bene. Alla fine per gli allenatori parlano sempre i risultati”.

Anche nella prossima giornata la Roma scenderà in campo, sapendo già il risultato del Napoli. meglio o peggio?
“Dipende. Se il Napoli non dovesse vincere è meglio, al contrario se ha già vinto è peggio perché vuol dire che devi fare risultato pieno. Penso comunque che in questo momento tutto dipende solo da noi, e dobbiamo pensare solo ai nostri risultati. Vincendo la partita il Napoli può fare qualsiasi risultato, perché siamo davanti. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi e sappiamo che possiamo arrivare secondi. Dipende solo da noi”.

Dalla gara di andata contro i bianconeri ad oggi, in 18 partite, la Roma ha fatto gli stessi punti della Juve (43). Questo significa che la distanza non è poi così ampia?
“La distanza alla fine la dimostra la classifica. Da parte nostra c’è un po’ il rammarico per aver sbagliato alcune gare importanti, abbiamo dimostrato di essere una squadra forte nonostante alcuni errori, ma fa parte del calcio. Oggi il nostro obiettivo è arrivare secondi ed è quello che dobbiamo ottenere”.

C’è una partita che rigiocherebbe?
“Ce n’è più di una, penso a Cagliari che vincevi 2-0 ed è finita in pareggio. Poi a Empoli nonostante cinque o sei occasioni da gol alla fine abbiamo pareggiato 0-0. Questi sono stati i risultati più negativi del nostro cammino, sono punti importanti persi in partite che avevamo in mano noi. Abbiamo il rammarico di non aver portato a casa i tre punti”.

Che stagione è stata quella di Nainggolan?
“È stata come tutte le altre, ho dato sempre il massimo per la squadra e cercherò di farlo sempre. Sicuramente sono molto soddisfatto di quello che ho ottenuto in fase realizzativa, ma sempre grazie ai miei compagni. Io cerco di dare il massimo per loro come loro fanno con me”.

Il gol realizzato contro il Pescara è stato il dodicesimo in stagione, suo record personale. Qual è il più bello?
“Per me la bellezza del gol non è importante. I gol più pesanti sono stati quelli contro l’Udinese, contro il Milan, perché hanno significato tra punti. Quindi i gol che ti fanno vincere uno a zero e porti a casa i tre punti sono in più importanti”.

non ha mai segnato alla Juventus con la roma…
“Sarebbe sempre una soddisfazione personale, ma per me l’importante è portare a casa la vittoria”.

Quale considera, invece, la sua miglior prestazione in una stagione così lunga con più di cinquanta partite?
“Non ci sto troppo a pensare… appena finisce una partita penso alla prossima! Alla fine penso che contro l’Inter, ho realizzato la prima doppietta in serie A, due gol belli, quindi penso che sarà la partita più piacevole da ricordare”.

Ha raggiunto il traguardo delle 250 presenze in serie a.
“Spero che ne arriveranno tante altre, ho cominciato a giocare un po’ tardi, non ero giovanissimo, spero di fare tante altre partite, perché mi diverto sempre. E spero di continuare a divertirmi fino a quando il mio corpo regge”.

Quanto si sente romanista?
“È normale, io sono uno che si affeziona alle piazze dove gioca, prima a Cagliari e oggi a Roma. La gente mi vuole bene e quindi significa che hai fatto qualche cosa di buono per loro. Vivere in questo modo per me è eccezionale, mi piace e sono felice di stare qui”.

0 Dzeko: “E’ la mia stagione migliore. Gol preferito? Quello alla Juventus” (VIDEO)

  • 10 Maggio 2017
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano 2

L’attaccante della Roma, Edin Dzeko, oggi alle ore 14:00 ha risposto alle domande dei tifosi su Facebook e Twitter utilizzando l’hashtag #AskDzeko. Ecco le dichiarazioni del centravanti giallorosso:

“Sono felice perché ho infranto i miei record di gol. Sono arrivato a 27 in campionato e 37 in totale. Sono felice e orgoglioso di me. Sto giocando la mia stagione migliore. Se si lavora duro, tutto torna indietro e si ottengono risultati”.

Dopo le critiche della scorsa stagione, pensavi di segnare così tanto?
“Le prime stagioni per me sono sempre un po’ diverse per me, forse ho bisogno di un po’ di tempo per ambientarmi. Volevo restare qui, non avevo mostrato le mie qualità. So di cosa sono capace, quest’anno penso di averlo fatto vedere. Normalmente non cerco di trovare alibi, era anche colpa mia. Non avevo fatto il ritiro con la squadra, e al City non giocavo le amichevoli, come quella contro la Roma. Forse è stato anche per quello”.

Il tuo gol preferito?
“I primi gol con una nuova squadra sono sempre speciali, come quello con la Juventus. E’ il mio preferito, è stato speciale”.

Il tuo compagno di squadra in trasferta?
“Di solito siamo ognuno nella propria stanza, nella pre-season ero con Zukanovic. Mi ha lasciato solo! Quest’anno ho la mia stanza. E’ bello andare a dormire quando e quanto vuoi. Ogni tanto Zukanovic si svegliava presto o andava a letto tardi… no, scherzo, andava sempre a letto prima di me. Era un buon compagno di stanza”.

Paredes?
“Ho un buon rapporto con tutti. Lo conoscevo già dell’anno scorso. E’ un bravo ragazzo e un buon giocatore, il prestito all’Empoli gli ha fatto bene”.

El Shaarawy?
“E’ un bravo ragazzo, è molto tranquillo. Con tutti ho un buon rapporto, con lui in particolare sul campo”.

Salah?
“Mi piace giocare con Momo, è un grande giocatore. Quando è lì per me è più facile giocare”.

Come persona?
“Tutti lo adorano”.

Il più divertente nello spogliatoio?
“Szczesny è divertente, ma anche Manolas, può essere una rottura di p***e… (ride, ndR). Parla troppo! Però è molto divertente, anche se parla tanto”.

Le differenze tra campionati?
“Quello inglese è fisico, non è facile giocare. Quello italiano è più tattico. In Germania le squadre provano sempre a segnare, non c’è molta tattica come in Italia”.

Che partita rigiocheresti?
In questa stagione?
“Il secondo tempo di Lione e la prima gara di Coppa Italia contro la Lazio”.

Il tuo idolo?
“Shevchenko”.

Com’è segnare a San Siro?
“San Siro è uno dei migliori stadi, il Milan è uno dei migliori club al mondo. E’ sempre bello andare là, segnare e vincere. Sono felice per me e per la squadra. Mio padre era là, sono felice che mi abbia visto segnare!”.

Il tuo colore preferito?
“Non lo so! Torniamoci dopo”.

Il tuo film preferito?
“No one’s land, un film bosniaco. Se non l’avete visto, dovreste vederlo. E’ un film triste…”.

Ti piace guardare la tv?
“Guardo molte serie tv quando ho del tempo libero, anche se con mia figlia Una è difficile… Scandal, House of Cards, Prison Break, la prima serie che ho visto”.

Com’è cambiata la tua vita dalla nascita di Una?
“E’ cambiata molto. Non ricordo l’ultima volta che sono andato a una festa… anche prima non ci andavo tanto, non sono come Radja! Non vedo l’ora di vedere lei e la mia famiglia. Lì mi sento al meglio”.

Cosa ti piace di più di Roma?
“Il tempo! E’ fantastico. In Inghilterra piove molto, c’è una differenza sostanziale. Qui invece non fa freddo, c’è molta meno pioggia. Una può andare ogni giorno fuori, giocare in giardino con gli altri bambini. Mi piaceva vivere a Manchester, è molto sicuro, tutto è molto vicino. L’unica cosa negativa era il tempo”.

L’usanza italiana più strana?
“Non lo so, ne hanno tante! Quando non vivevo qui, pensavo che gesticolassero troppo. Ora lo faccio anche io… E’ divertente!”.

Il piatto italiano preferito?
“Pasta. Ne mangio molta, soprattutto coi frutti di mare”.

Suggerimenti per diventare un ottimo centravanti come te?
“Nulla viente per niente. Tutto nella vita viene grazie al lavoro duro. Non ho mai mollato”.

Ti vedremo nel The Szczesny Show?
“Certo! E’ divertente quando ti fa domande sugli ex compagni, vi divertirete”.

Il tuo colore preferito?
“Forse giallo e rosso al momento! Ma fuori dal campo forse il beige. In nazionale blu e bianco. Sono tanti colori, dipende da dove sono, dalla situazione!”.

We are LIVE🔴 with @EdDzeko for #AskDzeko! https://t.co/FQmFrCXrh8

— AS Roma English (@ASRomaEN) 10 maggio 2017

0 Milan-Roma 1-4. Dzeko, qua la mano! Il bosniaco fa doppietta, El Shaarawy e De Rossi calano il poker

  • 7 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · Campionato · News · Primo Piano

@OfficialASRoma

Nel grigiore di questo finale di campionato, una nota lieta in casa Roma c’è: ovviamente si chiama Francesco Totti, osannato da un intero stadio che arriva a dedicargli anche uno striscione. La vittoria quasi passerebbe in secondo piano, se non fosse per l’importanza che riveste in chiave secondo posto. Formazione sui generis quella schierata da mister Spalletti, che schiera Juan Jesus a sinistra e sposta Emerson a destra, con Perotti in attacco.

LA CRONACA: LA SBLOCCA DZEKO – All’8′ il Milan dell’ex Montella è già sotto: triangolo veloce tra Salah e Dzeko, girata di quest’ultimo dal limite e palla sotto l’incrocio dove Donnarumma non può proprio arrivare. E’ il settimo assist di Salah per il n. 9 giallorosso, record assoluto in questo campionato per un singolo compagno di squadra. Da qui, chi si aspetta la reazione rossonera si sbaglia: al 17′ Perotti piazza il destro dai 25 metri, Donnarumma si allunga e la sfera s’infrange sul palo. Piccolo squillo del Milan al 23′ con Sosa, che dai 25 metri impegna Szczesny in tuffo.

IL RADDOPPIO – Tempo dieci minuti e gli ospiti sono nuovamente avanti: angolo di Paredes, girata di testa di Dzeko che infila ancora una volta il portiere milanista. Altro record per il bomber di Spalletti, che sigla il suo 27° goal in campionato, 37° in stagione. A sei minuti dalla fine altro legno: stavolta tocca a Nainggolan, che colpisce il montante sempre su deviazione del reattivo Donnarumma. Finisce praticamente qui la prima frazione di gara.

LA RIPRESA – Il secondo tempo si apre con l’ingresso in campo di un volto noto ai giallorossi: Andrea Bertolacci, che rileva Mati Fernandez. Al 60′ sostituzione è invece il turno di un ex Milan quale Stephan El Shaarawy, che subentra a un claudicante Perotti. Dodici minuti dopo c’è finalmente spazio per Grenier al posto dello zoppicante Nainggolan, ma i riflettori sono tutti per Pasalic che al 76′ accorcia le distanze sfruttando l’assist di testa di Ocampos.

TRIS E POKER INSIEME – Neanche il tempo di festeggiare, però, che due minuti dopo la Roma cala il tris con El Shaarawy, abile a controllare dal limite la sponda di Dzeko e a infilare Donnarumma. A sei minuti dal termine uno stremato Dzeko cede il posto a Bruno Peres: Spalletti nega così la passerella finale a Francesco Totti. Ciò non toglie il sorriso ai capitolini, che all’87’ giovano di un rigore per atterramento in area di Salah da parte di Paletta (cartellino rosso per lui): Dagli undici metri va Daniele De Rossi, che non sbaglia.

Finisce così, con l’ennesima pillola statistica: il Milan non subiva quattro goal in casa da un anno e mezzo, a dimostrazione del potenziale di questa squadra: peccato non ne sia stata mia pienamente consapevole. Quel che conta, tuttavia, è che adesso il Napoli è nuovamente sotto.

0 Mercato, Monchi è pronto alla rivoluzione: Nainggolan e Dzeko in bilico, si salvano solo in cinque

  • 2 Maggio 2017
  • Flavia Miglietta
  • · News · Primo Piano 2

Imperativo categorico: rivoluzionare la squadra. Secondo quanto riporta Sky Sport, il neo ds Monchi starebbe pensando a confermare almeno cinque dei suoi elementi in rosa, ossia Alisson, Fazio, Strootman, Florenzi e De Rossi.

In bilico, invece, le posizioni di Nainggolan e Dzeko, che dipenderanno anche dalle scelte dell’allenatore, anch’egli un vero e proprio rebus visto il tentennare di Spalletti alle continue domande sul rinnovo.

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