Roma-Torino: le pagelle dei tifosi

a cura di Flavia Miglietta


Mattia, 24 anni, Roma
SZCZESNY 6+: PARA. Incolpevole sui due gol, ma para 2 conclusioni di cui una insidiosa, ma comunque da 30 metri.
MAICON 6+: Se reggesse 90 minuti ai livelli in cui è capace di giocare quando sta bene e il fisico regge, la sua partita sarebbe arrivata secondo me al 7,5. Ci teniamo una buona prestazione dove spinge, si propone e cerca le sue percussioni. Non so se oggi possiamo chiedergli di più.
MANOLAS 5,5: Un pò molle e spaesato nelle ultimissime uscite, errore grave il fallo da rigore che ci porta in svantaggio. Segna un gol decisivo e da lì ritrova una grinta che sembrava perduta. Mantienila! La sufficienza non la merita.
RUDIGER 6: Come il compagno, sembra anche lui un pò spaesato, ma offre sempre grinta e voglia di fare. Il posto da titolare del futuro insieme a Manolas, non è comunque in discussione.
PALMIERI 6+: Fa quello che gli chiede il mister e si cala nella parte. Copre e sale costantemente. Partita sufficiente.
KEITA’ 7: A me è piaciuta molto la sua partita. Non ho altro da dire.
FLORENZI 6+: Oggi in campo si vede, per fortuna. Fa di tutto per farsi vedere, cambiando posizione più volte, nell’arco della partita. Più quantità che qualità, oggi.
NAINGGOLAN 7: Meno bello del solito, ma ognipresente lo stesso. Tocca innumerevoli palloni e c’è sempre sempre sempre sia in fase offensiva che di ripiegamento.
SALAH 6: Comincia bene, puntuale e preciso negli inserimenti e negli scambi, poi va calando ed alla fine non incide nemmeno oggi, nel modo che uno come lui potrebbe fare.
PEROTTI 8: Una prestazione non perfetta e “della vita” come quella precedente con l’Atalanta, ma ottima anche oggi. Tiene viva la Roma quasi da solo, sembrerebbe.
EL SHAARAWI 6: Non incide, ma c’è, gioca, ci prova e si vede.
DZEKO 6: Entra e la sua presenza si sente e si vede davvero, stavolta. Grazie al suo ingresso otteniamo la profondità che ci voleva sicuramente, lui si muove bene.
PJANIC senza voto: Per lui un passaggio fatto bene è routine. Non gli regalo un 6,5 che non ha bisogno di ottenere per fare vedere chi è e che è pervenuto. Oggi non c’è, Spalletti non lo rischia.
TOTTI 8: Io do i meriti a Spalletti per la sua LETALE gestione. In tutti i sensi, fuori e dentro al campo. Meno di 10 minuti, gol del pareggio e del sorpasso. Per lui non bisogna aggiungere altro, se non “avanti così”.
SPALLETTI 5,5: Il risultato finale alza il suo voto, ma fino a 10 minuti dalla fine la prestazione è stata sottotono e deludente e la Roma stava perdendo. Sappiamo che la prestazione non rispecchia il suo lavoro in settimana, ma ripeto, la prestazione è stata insufficiente. Sei il più forte per noi e ti sosteniamo.
Arbitro 4: Per colpa anche dei suoi assistenti incompetenti, ci mancano due rigori all’appello.

Roberto, 53 anni, Roma
Szczesny 6, Florenzi 5,5, Manolas 6, Rudiger 6, Palmieri 5,5, Keita 6,5, Nainggolan 7, Salah 5,5, Perotti 6, El Shaarawy 6, Dzeko 6, Pjanic 6, Totti 8, Spalletti 6,5 . Arbitro: 3

Flavia, 41 anni, Roma
Difesa: il secondo gol preso è preoccupante. Da rivedere. Voto 5
Centrocampo: Keità un monumento, Nainggolan un guerriero. Florenzi un pò in affanno. Voto 6
Attacco: 3 gol anche oggi. DI certo, questo reparto non è un problema per la Roma. Voto 7
Totti: 5 minuti, 2 gol. Tre punti per la Roma. Voto? Di più.
Spalletti: 7. La gestione del Capitano fa discutere molto ma i fatti gli danno ragione. Se la Roma è al terzo post, il merito è sopratutto suo che ha ridato vita ad una squadra da elettroencefalogramma piatto.
Arbitro: tra lui e gli assitenti di porta hanno fatto, come si dice a Roma, ‘na caciara. Voto: 4

3 commenti

  • Nello ha detto:

    Szczesny 6: Incolpevole sui gol. Nel complesso, si fa trovare pronto quando i granata trovano via libera dai 25 metri.
    Rudiger 6-: il migliore del reparto. Deve lavorare anche per Manolas (alle prese con una psicopatia preoccupante). Mal posizionato sul gol dell’1 a 2.
    Manolas 5: per il gol. Nel primo tempo è un autentico uomo in più per il Toro. Contro Higuain non potrà permettersi una prestazione del genere. Si prende il lusso anche di calciare le punizioni (Pjanic, ai microfoni, ha affermato, sorridendo: “Di punizioni ce n’erano due belle. Manolas ha certi problemi con la testa veramente…”).
    Maicon 5,5: buona partita, soprattutto in fase offensiva. Il suo ruolo, però, prevede anche una fase difensiva tosta. E, invece, sul gol del nuovo vantaggio granata prende una sbandata gigantesca.
    Emerson 4,5: soffre Peres e non dà manforte in avanti.
    Florenzi 6-: è, in pratica, dappertutto (esterno alto, esterno basso a sinistra, interno di centrocampo). Alla fine, devono indicargli la via degli spogliatoi. Sul lato tecnico, permette, sul gol dell’1 a 2, un facile cross a Peres.
    Keita 4: riesce a far rimpiangere il brutto de Rossi visto a Bergamo.
    Nainggolan 6,5: combatte, sradica palloni a raffica, conclude in porta, si butta negli spazi. Grintoso.
    Perotti 6-: meno estroso del solito. La fase difensiva a 5 del Toro lo limita troppo, così si ritrova inghiottito nel traffico predisposto da Ventura.
    Salah 6: costante nell’impegno. Prova un paio di assoli. In generale, una buona prova. Dei tra davanti, è lui che impegna di più la retroguardia avversaria.
    El Shaarawy 5: pochi spazi per scatenare la sua velocità. I raddoppi di fascia e la poca voglia della squadra lo condizionano a tal punto, che finisce per sbattere di continuo sul muro piemontese.

    Dzeko 6: l’impegno c’è stato. E anche i movimenti, stavolta. Trova anche la conclusione in porta (deviata in angolo), dopo un bel dribbling.
    Pjanic s.v.: lo aspettiamo per la partita con il Napoli.
    Totti 8: il ruolo del CAPITANO deve essere quello di prendere la squadra sulle spalle nei momenti difficili. Lui fa di più. Si carica un’intero stadio e sigla la vittoria della sua e nostra Roma. Quella Sud sembrava essere piena sul 2 a 2. La storia della Roma non tradisce e ci fa incassare 3 punti d’oro. Grazie Francé.

    Spalletti 5,5: sul lato tecnico, avrebbe dovuto far entrare Totti una ventina di minuti prima (lo ha ammesso anche lui nel post-partita). Sul lato sentimentale, con la sua decisione, contribuisce a scrivere una delle più belle pagine della storia della Roma.
    Detto questo, l’intento di Spalletti è talmente chiaro che solo un cieco potrebbe non capirlo. “Quando ho bisogno di Totti, io lo faccio entrare, perché è una belva e ha qualcosa di magico. Può sempre inventare qualcosa”.
    Vero è che avrebbe potuto farlo entrare prima, ma è anche vero che il mister deve pensare agli equilibri di squadra. La corsa del capitano non è più quella di un tempo e se ieri ha fatto fatica Nainggolan a rincorrere quei velocisti, figuriamoci Totti (è questo che vuol far capire Spalletti). Pertanto, l’angolo visuale deve cambiare. Ed è cambiato: bastava vedere le facce dei difensori del Toro, che dopo aver lotatto per 85 minuti, sono stati costretti ad affrontare un campione. Anzi no: la LEGGENDA.

    Forza Roma

    • FM ha detto:

      Ciao! Se vuoi pubblicarle, mandale entro un paio d’ore dalla fine della partita e le pubblichiamo nel pezzo. Ciao e Forza Roma!

  • Nello ha detto:

    Perfetto. Grazie e voi! E sempre forza Roma

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