Roma-Pescara 3-2. È ancora Dzeko-show, ma che rischio nel finale. Ora testa al derby

La prima delle due sfide coi biancocelesti è in archivio. Ora bisogna pensare alla prossima, che poi è quella più importante. La Roma ci arriva col patema d’animo, visti gli ultimi minuti di gara, ma nel complesso sicura di sé, caricata a dovere dopo le due vittorie di fila sia in Europa League giovedì che in campionato stasera. La disfatta di Bergamo è ormai acqua passata, il tutto grazie alle reti di Edin Dzeko. Il bosniaco si è messo in luce anche stavolta, firmando le due reti che hanno permesso ai suoi la vittoria.

Il primo sigillo è arrivato al 7′, quando Perotti gli consegna un assist dalla bandierina che il n. 9 giallorosso insacca in scivolata. Il secondo goal appena tre minuti dopo: sempre Perotti si accentra dalla sinistra e con uno scavetto serve Dzeko che, dimenticato dalla difesa avversaria, di sinistro infila nuovamente Bizzarri. Al 21′ Nainggolan scambia con Salah e, ritrovandosi il pallone tra i piedi, calcia senza indugi ma trova Bizzarri pronto alla presa.

Al 28′ il portiere biancoceleste dice ancora una volta di no al Ninja, volando sulla sua botta da fuori area e mettendo in angolo. Il Pescara è poca cosa, e i suoi tentativi sono tutti timidi; tanto che gli unici due episodi degni di nota per gli ospiti sono le ammonizioni di Rudiger e Nainggolan per falli irrisori lontani dall’area. Al 45′ doppio brivido per i padroni di casa: dapprima con Dzeko, che sfiora la tripletta incornando di testa un nuovo cross di Perotti (ma spedendo alto), poi con Szczesny che, nel tentativo di evitare l’angolo, cade male e si fa male la spalla sinistra.

Per fortuna nella ripresa il n. 1 polacco è ancora in campo e, al 53′, salva addirittura la Roma distendendosi su un tiro ravvicinato di Pepe. Al 58′ ancora Szczesny deve metterci una pezza sul tentativo di Verre. Un minuto dopo succede di tutto: Strootman serve Salah che insacca, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Sul capovolgimento di fronte il Pescara ci crede e, con Memushaj, accorcia le distanze: stavolta il portierone polacco non può nulla sull’esterno sinistro del giovane biancoceleste.

Al 64′ De Rossi rileva un nervoso Nainggolan e tocca quota 400 presenze con la maglia giallorossa. Cinque minuti dopo la Roma allunga nuovamente il divario guadagnandosi un rigore con Perotti, ingenuamente atterrato in area da Crescenzi. È lo stesso argentino a calciare e a spiazzare Bizzarri per il 3-1. Al 72′ l’Olimpico si infiamma per l’ingresso in campo di capitan Totti, che rileva Gerson. Manco il tempo di esultare, però, che gli ospiti colpiscono con Caprari, che come promesso esulta. La sua conclusione inganna Szczesny dal limite dell’area, laddove si trova tutto solo libero di calciare su respinta corta di Emerson Palmieri.

Da qui in poi i padroni di casa soffrono troppo le scorribande avversarie, e l’impressione è che possano subire il pareggio da un momento all’altro. Tuttavia il Pescara non è l’Atalanta e, proprio quando potrebbe colpire, per fortuna cala d’intensità. Spalletti ne approfitta e nel finale spezza il ritmo inserendo il ritrovato Vermaelen al posto di Salah. È praticamente questa l’ultima emozione della gara: finisce 3-2, ma che rischio. Tra una settimana c’è il derby: sono vietati ulteriori cali di concentrazione.

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