Roma-Napoli. Spalletti: “La squadra non è stanca. Salah in panchina scelta tattica”

Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di ‘Premium Sport’ al termine della sconfitta per 2-1 contro il Napoli. Ecco le sue dichiarazioni:

Un finale importante, ma c’è stata anche un’altra parte di partita
Loro sono stati molto più bravi nel far girare palla nel primo tempo. Noi non siamo mai riusciti ad alzare il ritmo della partita. Ci hanno fatto penare per riconquistarla, quando gli altri sono bravi diventa difficile avere la lucidità di fare quei due tre passaggi che ti permettono di liberare l’uomo. Nel primo tempo hanno meritato il vantaggio, nel secondo tutta un’altra partita.

C’è anche un po’ di stanchezza?
Secondo me parlare di stanchezza peggiora la situazione. Sono discorsi tra di voi, ma non mi coinvolgete perché non partecipo. Io non ho nessun vantaggio, nessun merito a dire che i miei calciatori sono stanchi. Per cui, per me, non è così. Nessun alibi, i finali di partita lo dicono.

Dalla grande partita di Milano alla sconfitta di mercoledì e quella di oggi. Cosa è successo?
Mercoledì non abbiamo perso in modo netto, ma perso una partita dove non abbiamo fatto benissimo. Non siamo stati bravi a comportarci di conseguenza su quello che doveva essere un atteggiamento di squadra. Oggi nel primo tempo non siamo stati coraggiosi nel tentare qualche giocata veloce, a trovare l’uomo fra le linee, e loro ci hanno creato difficoltà con il pressing.

Su Salah
Scelta tattica quella di non schierarlo dal primo minuto. Tutta colpa mia se c’è qualcosa di sbagliato

El Shaarawy l’ha soddisfatto?
Secondo me hanno fatto abbastanza bene, la squadra non l’ha aiutati. A volte si riesce ad incidere di più, a volte meno.

Sulla difesa
Oggi anche Fazio ha trovato meno posto dove giocare, perché loro ti vengono ad aggredire bene. Non siamo stati tranquilli, coraggiosi, precisi. Per cui ha ragione il tifoso, c’è da migliorare.

Addio scudetto?
Lo scudetto dipenderà dalla Juventus che farà domani, ma è un discorso molto duro. Quando ne esci sconfitto da questi scontri diretti si ribaltano anche i morali. Il Napoli è forte, c’è da giocare e da ragionare nella maniera giusta, da rendersi conto di quella che è la situazione. Da affrontare i problemi in maniera professionale, con coerenza e con competenza.

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