“La Roma: nulla di nuovo, anzi si” – di Dario ’40

Cosa c’è di nuovo e rilevante nella Roma?
– La prima dolorosa novità è rappresentata da quella poltrona vuota in tribuna. Era pur sempre occupata da quella Signora sorridente, gentile ed appassionata, sempre attenta alla vicende del campo.
Naturalmente ci manca quella icona vivente che, solo con la sua prestigiosa presenza, rappresentava l’immagine di ciò che dovrebbe essere la squadra in campo.
Ma di questo aspetto tratteremo in seguito.

– La seconda novità non riguarda solo la Roma ma il paese intero. Finalmente CR7 ha fatto gol. Meno male, possiamo tirare un sospiro di sollievo; stava divenendo una preoccupazione nazionale, tale da richiedere, a breve, perseverando l’astinenza, una interrogazione parlamentare.
Tutto è rientrato nella logica dei fatti ed allora, nelle nostre notti insonni, potremo tornare a pensare solo ed unicamente ai problemi che assillano la nostra quotidianità.
Ci siamo tolti un gran peso.

Il nulla di nuovo si riscontra, ormai da vari lustri ma raramente ad intervalli tanto brevi.
Abbiamo avuto una reazione nell’incontro con l’Atalanta quando eravamo in svantaggio; la stessa reazione, anche se più contenuta, si è avvertita con il Milan. Cosa lega la sconfitta di Milano con il pareggio con il Chievo?
Esattamente lo stesso tipo di atteggiamento subito dopo aver raggiunto l’obiettivo provvisorio.
A Milano, conseguito il pareggio, abbiamo ritenuto conclusa la partita.
Con il Chievo, in vantaggio di due reti, abbiamo tratto la stessa conclusione.
La realtà dei fatti, purtroppo, è ben altra.
Non è nostro compito trovare le cause di questi incauti convincimenti e supposizioni. I celebrati commentatori televisivi indicano le ragioni in condizioni fisiche non ottimali o in distrazioni mentali per la prossima partita con il Real Madrid.
Se avessero, malauguratamente, ragione significherebbe che la famosa “mentalità” da grande squadra, per noi, è ancora allo stato embrionale.
Roma è una città di grande storia; anche la nostra fede giallorossa è grande ma, prima di passare alla storia, vorremmo costruirla.

Buona Roma in cerca di se stessa a tutti i Romanisti.

Dario ’40

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