La Roma: che meravigliosa realtà! – di Dario ’40

Una poesia (non rammento nè il titolo nè l’autore) recita: “Intendere non può chi non è madre”. Mi approprio impunemente di questo passo e lo tramuto in “Intendere non può chi non è Romanista”.

E’ una assoluta verità che conferma il tenace vincolo affettivo che lega la squadra ai tifosi. altrimenti non troverebbero motivazioni quelle intensità di emozioni, quel sentirsi intimamente appagati, quella gioia che porta alle lacrime, quella sublime sensazione che avvolge la mente,il cuore e lo stomaco di ogni tifoso quando la Roma approda ad un successo come quello con il Barcellona.

Certo anche i tifosi della altre squadre gioiscono per una vittoria, ma in quel caso si tratta di una scelta sportiva più o meno indirizzata, suggerita o motivata. Nel caso di noi tifosi romanisti non si tratta di una semplice scelta ma di una vera e propria filosofia di vita che trova la sua testimonianza in occasione delle sconfitte.

Infatti, in quelle circostanze, si instaura nell’animo del romanista una forma di fragilità e di insicurezza che lo espone ad accogliere le altre angosce portate dalla quotidianità della vita.

Quando la Roma vince allora sopraggiungono certezze che recano ottimismo e sicurezza e l’accompagnano alle immancabili vicende ostative del proprio percorso esistenziale. Questa è la realtà dell’immenso ed ineguagliabile rapporto tra la Roma e i suoi tifosi. Rapporto che prevarica ogni aspetto sportivo ma entra totalmente nell’ambito della sfera affettiva più profonda insita nell’animo del Romanista.

Si ha la sensazione, ma è più propriamente una certezza, che anche i giocatori avvertano questa magia emotiva infatti, alcuni episodi dell’incontro con i catalani ne affermano la presenza:

  • il bacio di Dzeko a De Rossi prima che calciasse il rigore
  • il suggerimento quasi accorato di Manolas per la presenza del pubblico nell’intervista del dopo partita
  • la spontanea esultanza di chi, in panchina, non ha partecipato all’incontro

Vorrei dedicare un pensiero a tutti quei personaggi che più o meno spontaneamente si sono complimentati con la Roma in quanto si avvertiva chiaramente il loro disagio per non essere tifosi giallorossi: “Gentili signori, tifare la Roma non è una scelta sportiva ma una scelta di vita”

Buona Roma a tutti i Romanisti!

Dario ’40

PS: quelli con la maglia da codice a barre sono poco avvezzi a subire decisioni arbitrarie contrarie

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