La Roma e il tempo di una partita – di Dario ’40

Guardando la semifinale di coppa Italia, durante il primo temo, sono stato preso dalla solita angoscia dovuta al fatto che stavamo portando a termine l’ennesima buona azione.

Ho pensato: prima o poi inizierò ad odiare Assisi e tutti i Francescani!

Alla disastrata avversaria, nel primo tempo, abbiamo concesso quasi tutto ed il commentatore (?) dell’emittente narrava le vicende del campo come se al cospetto della nostra amata ci fosse il Barcellona (anzi, il Bayern Monaco).

Poi nell’intervallo i nostri hanno lasciato i calzari negli spogliatoi, hanno indossato le scarpe de calcio ed hanno fatto calcio, come sanno fare.

Ragazzi carissimi ogni partita dura 90 minuti più i recuperi!!

Il nostro (mio) apparato cardiovascolare non ha tutta la tonicità necessarie per sopportare sti patemi, abbiate pietà! Quel “40”vicino al nome non è il mio numero di piede o il mio peso, è il mio anno di nascita!

 

L’intera partita di Palermo, un tempo con i cugini di seconda fascia, un lungo periodo con il Torino hanno messo a repentaglio, ma veramente, le mie arterie, coronarie, capillari, vasi sanguigni, ed altre strutture fisiche.

Ahò!! Io vi voglio bene, vi amo, vi stimo, vi ammiro… ma vepossinoammazzavve!!!

 

Comunque quando la Roma decide di giocare come sa non c’è storia né possibilità per nessuno.

Di certo quando scendiamo in campo noi nessuno può annoiarsi; le partite sono sempre come di emozioni, gol, occasioni, genialità (nostre, vedi Torosidis contro l’Inter).

 

Poi il Capitano: dipinge calcio, le foto delle sue giocate dovrebbero essere incorniciate e poste in una adeguata pian colata insieme ai quadri di pittori come Caravaggio e Raffaello.

 

Buona Roma a tutti, ci dispiace per gli altri.

 

Dario ‘40

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