“La Roma a metà” – di Dario ’40

Nell’incontro con il Milan abbiamo assistito ad un primo tempo pieno di determinazione, occasioni favorevoli, condizione psico-fisica quasi ottimale. Il secondo tempo la Roma non era più presente in campo, letteralmente scomparsa. Come mai?

Perchè i nostri giocatori vengono attanagliati da una incomprensibile paura e risultano soggiogati davanti ad avversarsi pressochè inesistenti?

Perchè la condizione fisica e psicologica, dapprima buona, svanisce poi nel nulla? Ci sono le sedute spiritiche negli spogliatoi?!

Forse tutto lo staff tecnico non è più in grado di gestire la situazione complessiva dell’organico. Certamente non bastano i motti e le frasi ad effetti pronunciate dal Sig. Garcia, il quale fa sapere di essere tranquillo.. E te credo!

Assolutamente comica la fase in cui il suddetto Signore impartiva istruzioni al Capitano, il quale, da par suo, ascoltava con attenzione e rispetto. Ma quel Signore si rende conto a chi dava istruzioni o forse è il caso che vada a leggere o vedere le gesta, la dedizione e l’amore che Totti ha sempre messo in campo.

Nei suoi costanti appunti, presi in ogni gara, quel Signore dovrebbe annotarsi e spiegare che fine hanno fatto il miglior Gervinho e Salah, come ha ridotto Castan ignorandolo ripetutamente e come ha limitato Florenzi, costringendolo ripetutamente a giocare in un ruolo non certamente appropriato.

Però cerchiamo di acquistare attaccanti; ma allora non era più logico tenerci Ljajic e farlo giocare senza apparizioni fugaci? Probabilmente di questo ragazzo non hanno capito nulla? Ma bravi?!

Mi spiace ma devo ribadire il concetto espresso poco tempo indietro e cioè dopo la partita con il Barcellona. Cerchiamo di evitare le competizioni europee e proseguiamo questo campionato attestandoci e mirando a posizioni di classifica comode perchè, nelle attuali condizioni, ormai costanti, non consentono elevate aspettative.

Questo, Egr. Sig. Garcia, non è pessimismo ma soltanto la lucidità di vedere la situazione in essere ed agire di conseguenza. Formuliamo un  nuovo vero progetto che veda un allenatore e giocatori preferibilmente italiani; non tanto per spirito di bandiera ma proprio perchè il mercato interno offre alternative più economiche e più sapienti rispetto a quello straniero.

Il Sassuolo insegna: quindi prendiamone umilmente esempio.

Buona Nostra Roma vera a tutti i Romanisti.

Dario ’40

1 commento

  • andrea ha detto:

    sono d’accordo ma Garcia non è l’unico responsabile. La dirigenza è miope e tardiva a prendere decisioni, Sabatini acquista tanti calciatori inappropriati e strapagati e quei pochi ottimi che riesce a tesserare li vende dopo uno o due anni.
    La decisione che sia Sabatini a scegliere i calciatori e non l’allenatore è stupida.
    Pallotta ha sbagliato a non licenziare Garcia a fine campionato scorso o dopo la gara con lo Spezia. Ora Spalletti o chi per lui non potrà fare miracoli ma gli ci vorrà un mese o più.
    Questi nuovi preparatori atletici non mi sembrano abbiano portato sufficienti risultati.

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