Coppa Italia, Lazio-Roma 2-0. Spalletti sbatte addosso a Inzaghi: l’andata va ai biancocelesti

Chi si aspettava un Olimpico pieno è rimasto in gran parte deluso: nonostante l’atmosfera retrò del derby in notturna, stasera erano circa 25.000 gli spettatori presenti sugli spalti. Squadre in campo senza grosse novità, se non De Rossi in panchina e Alisson tra i pali. Ruediger al suo posto ma sbeffeggiato dai cori razzisti dei “tifosi” della Curva Nord.

LA CRONACA – I primi a rendersi pericolosi sono i giallorossi, che al 2’ sfiorano il goal con Dzeko su cross basso di Emerson Palmieri: il bosniaco calcia di prima intenzione col sinistro ma la palla finisce alta di un niente, complice anche la deviazione di un avversario. Al 9’ e al 13’ Salah ha una doppia chance per colpire, ma dapprima viene anticipato in uscita bassa da Strakosha e poi si accontenta dell’angolo su retropassaggio avventato di testa da parte di Wallace. Un minuto dopo l’occasione capita sui piedi di Manolas, che da calcio d’angolo di Palmieri si ritrova la sfera davanti al centro dell’area, ma il suo tiro sbatte contro il muro biancoceleste.

IL VANTAGGIO – Al 21’ la Lazio si affaccia in area giallorossa con un’inzuccata di Milinkovic Savic, su cui però Alisson fa buona guardia e respinge lateralmente. Tempo quattro minuti e i suoi guantoni si scaldano nuovamente: Immobile avanza palla al piede fino al limite, libera il destro ma il n. 1 brasiliano vola sulla destra e devia a pugni chiusi. Gli uomini di Inzaghi sono abbastanza pressanti in questa frazione di gioco, e infatti puntualmente alla mezz’ora passano in vantaggio. Felipe Anderson salta Fazio con troppa facilità, si decentra, assist arretrato nel cuore dell’area e tap-in vincente di Milinkovic Savic.

La rete avversaria non mobilita subito la Roma, che anzi continua a subire le scorribande dei biancocelesti per qualche altro minuto. Ad esempio al 34’ con Immobile, che fa tutto da solo e, nonostante la pressione di Fazio, si porta al limite e libera il sinistro: palla a lato abbondantemente. Al 37’ i giallorossi finalmente reagiscono e sfiorano il pari con Dzeko, che raccoglie un cross dalla destra e calcia al volo col mancino: qui la sfera fa la barba al palo. Al 42’ da segnalare l’ammonizione di Parolo per gioco scorretto su Nainggolan, poi null’altro: termina qui la prima frazione di gioco, con la Lazio avanti e la Curva Nord in visibilio.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia senza cambi in entrambe le squadre, e così come i cambi anche i pericoli restano gli stessi: è infatti ancora la Lazio ad attaccare con Felipe Anderson, il cui rasoterra dal limite dell’area è tuttavia largo e si spegne a un metro dalla porta. Al 60′ la Roma si fa viva con Salah, che scheggia il palo esterno da posizione defilata. Tre minuti dopo Spalletti decide di cambiare e inserisce Perotti al posto di Paredes, seguito poco più tardi da Inzaghi che rileva Felipe Anderson con Keita.

Al 68’ i biancocelesti trovano il raddoppio con Immobile, che stoppa di destro e batte di sinistro ma il guardalinee vede un fuorigioco e invalida la rete. Un minuto dopo nuovo cambio in casa giallorossa, con El Shaarawy che sostituisce Salah. Al 71’ sale in cattedra Alisson, che rischia un po’ ma sbroglia una situazione complicata per la difesa, uscendo a valanga su Keita. Al 76’ Strakosha finisce sul taccuino dell’arbitro per l’ennesima perdita di tempo su rinvio da fondo: l’ammonizione non sembra però impensierire il portiere, che continua a temporeggiare.

IL RADDOPPIO – E così, tra un’azione di rimessa e l’altra, la Lazio si rituffa in avanti e trova il bis (stavolta regolare) con Immobile, che deve soltanto spingere in rete un cross basso dal fondo di uno scatenato Keita, bravo qui a saltare Manolas e ad eluderne il ritorno. I giallorossi non ci stanno e reagiscono con Palmieri, che all’81’ fa partire un tiro insidioso che subisce qualche deviazione ed esalta i riflessi di Strakosha, il quale devia in angolo. All’86 è il turno di Capitan Totti, che entra in campo al posto di Bruno Peres, ma ormai è troppo tardi per provare a recuperare: Inzaghi chiude l’impresa inserendo Crecco per Lukaku e concedendo la passerella a Milinkovic, che lascia il posto a Murgia. Appuntamento il prossimo 5 aprile per la semifinale di ritorno.

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