Conferenza stampa, Spalletti: “Chi vuole bene alla Roma non pensa al contratto, ma a vincere domani”

Oggi mister Luciano Spalletti è tornato a parlare dopo l’ultima sconfitta in Europa League ad opera del Lione. Tanti i temi trattati, dalle parole del presidente Pallotta all’impiego di Totti, ma soprattutto la tanta agognata firma sul contratto. Ecco la conferenza completa:

Bollettino medico: “Niente di nuovo, tutti a disposizione. Facciamo gli auguri a Florenzi, l’aspettiamo e gli vogliamo bene”.

Partita meno difficile sulla carta quella di domani. Il Palermo ha cambiato dirigenza e allenatore, fattore che complica la partita?
“Sicuramente sì, sono energie e stimoli nuovi nella testa di calciatori. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare in questo caso, l’obiettivo è chiaro. Poi dipende se ci riusciamo ma la forza che abbiamo ci permette di andare a vincere”.

Come si esce dalla crisi?
“L’unica strada è vincere la prossima partita. Quando si perdono delle gara, la medicina assoluta è quella di vincere. Bisogna rimettere la tranquillità della forza che hanno nella testa dei giocatori. Ci sono da valutare anche altre partite, la sconfitta non è stata solo una. Siamo finiti con una ruota nel fango, e io sono l’unico responsabile perché ho il volante della macchina in mano. Diventa fondamentale avere sotto il cofano i cavalli giusti per uscire dal fango. Ogni tanto ci riesci subito, altre volte resti impantanato. Ora siamo un po’ impantanati. La differenza la fa sempre i cavalli della macchina che hai. Noi abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina in carreggiata e riprendere il percorso iniziato. Sono loro che possono determinare di riprendere la corsa, le forze che hai nella squadra. Non cambio idea. Ho una rosa forte, un parco giocatori che mi permettere di superare momenti difficili anche come quello di ora”.

Le parole del presidente su di lei?
“D’Ubaldo domani scrive che vedi ombre dappertutto, ti fa l’articolo. Mi sembra che siete in diversi a vederle. La lettura è una sola, voleva motivare e difendere i giocatori dalla situazione che stiamo attraversando. Ha a cuore i calciatori e voleva difenderli magari mettendo in discussione l’operato dell’allenatore. Non lo so se la sua intenzione fosse questa ma dal punto di vista mio non fa una piega. Sono io che ho la responsabilità assoluta di ciò che succede dentro la squadra. Se continueremo a perdere le partite… io ho fiducia nella reazione dei calciatori. A volte si va nello spogliatoio e si sta lì a dirsi delle cose. Si cerca di dire qualcosa che sia una verità, ma la cosa importante è come ti guardano e loro mi guardano nel modo giusto. Anche nell’ultima riunione il modo in cui mi hanno guardato diventa fondamentale ed è quello lì. Oggi di carne al fuoco ce n’è già abbastanza. Le parole del presidente dette prima o dette dopo… Da un punto di vista mio, voleva difendere i calciatori perché gli stanno a cuore. Quello che dice di me non conta, io so quello che devo fare e ho una posizione importante, vado dritto per la mia strada. Non ci sono problemi. Se sono discorsi mediocri non m’interessano. Facciamo discorsi costruttivi. Se risiamo nella mediocrità dei discorsi venuti fuori, che detti o non detti sono mediocri per la posizione che abbiamo, o si fa discorsi forti, costruttori o passiamo oltre perché devo andare a fare l’allenamento”.

Che ne pensa sul suo discorso sui giovani che non giocano?
“Se si vuole percorrere quella strada bisogna smettere di parlare della vittoria finale e di avere quegli obiettivi lì. O si fa un discorso diverso rendendo partecipe il popolo giallorosso all’inizio su quella che dev’essere la strada da percorrere, ma se si comincia nel primo giorno a dire che bisogna vincere è una strada diversa per affrontare la situazione. Noi vogliamo vincere e sono fiducioso nei calciatori. Non cambio idea su ciò che ho detto a dicembre, cioè che loro ci consentono di arrivare in fondo in maniera forte. Continuo a pensarla così”.

Come la possono prendere quelli che giocano poco se il presidente dice che i giovani dovrebbero giocare? Fazio e Strootman riposano domani?
“Io dico che non sono stanchi e voi dite il contrario. Ho dei collaboratori molto bravi che mi danno le statistiche e dicono che in Europa se giochi ogni due giorni le vittorie calano del 40%. Io mi ero fatto forte perché abbiamo vinto il 70% delle partite. Ne abbiamo perse 4 ma due fanno parte di questo periodo. Mi avevano abituato bene nelle altre partite i giocatori, ero fiducioso. Siamo nella normalità in ciò che ci è successo. Nelle statistiche si guarda anche a noi. Tutte queste partite ravvicinate le ha avute solo la Roma. Ho chiesto a Baldissoni di chiedere se si potesse giocare lunedì. Il Lione per giocare il giovedì dopo con noi, ha anticipato al venerdì. Non so se lo sapete. Se siamo stanchi dobbiamo stare a casa e lo fare durante la sosta. Florenzi si è rifatto male, che faccio? Sto sempre a dire che si è fatto male? Per me lui era vitale. Devo stare sempre a dirgli “poverini, state a casa che siete stanchi”? I giovani? E’ lo stesso discorso di prima, io devo vincere, punto. Il nostro interesse è fare un buon allenamento oggi. La stanchezza si vince con la responsabilità e con la fermezza delle idee. Non metto in discussione chi sono e come sono arrivato qui. Voi dite ciò che vi pare, io sono con la mia squadra e sono convinto che loro reagiranno”.

Pallotta l’ha chiamata per chiarire la sua situazione sul contratto?
“Il presidente ha parlato con Baldissoni ma non è importante. Non ho ombre, o perlomeno ce l’ho lunghissima. Io se vinco rimango, se non vinco non rimango. Me lo puoi chiedere quanto ti pare ma io resto coerente con quello che dico. I miei calciatori li ho desiderati, resto con loro. Ora contano i risultati, nessuno parli di contratti. Chi vuole bene alla Roma non pensa al contratto, pensa al risultato di domani che da sbocco alle tue proiezioni e ai tuoi obiettivi. Se non li fai sarai sempre limitato. Ora serve attenzione per il risultato di domani, conta quello e basta. Quello di giovedì arriva dopo. Mi aspetto una risposta importante dei giocatori che hanno giocato poco. Qualcuno sta seduto e se ci si lamenta non si vuole bene alla Roma”.

Che ne pensa dell’episodio di ieri a Torino?
“Non ho le capacità per dare opinioni, i nostri arbitri sono i migliori al mondo e bisogna fargli fare il proprio lavoro”.

Aveva bisogno di qualcosa in più a gennaio?
“Andare indietro è tempo perso che si toglie alla partita di domani. Quella è una cosa che è avvenuta che appartiene al discorso della società, io penso ai miei, cioè vincere domani. Dobbiamo ripartire, non facciamo altra confusione. Se pensiamo a ciò che è stato è fiato buttato via. Dobbiamo fare i risultati più velocemente possibile, basta discorsi a bischero anche negli spogliatoi. Il primo che li fa vola fuori. Voglio vincere come prima di questo periodo che mi ha messo in difficoltà, ma so con chi ho a che fare e so la possibilità della mia squadra e si punta a quello. Vogliamo andare avanti”.

Dzeko può riposare? Totti può giocare?
“Sì può riposare ma Totti domani inizia dalla panchina”.

Cosa è cambiato in e come lo sta vivendo il suo momento?
“La squadra ha trovato un equilibrio quando non l’ho fatto giocare ma questo discorso può valere anche per altri. La squadra in quel momento ha fatto risultati. Ora è indispensabile Salah ma quando non c’era abbiamo vinto tutte le partite. Ci sono momenti in cui devo scegliere e se sterzo male la ruota finisce nella buca e ora siamo lì”.

Ha un pre-accordo con la Juventus? Resta se vince, ma che cosa?
“Non ho firmato con nessuno”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.