Conferenza stampa. Spalletti: “Vogliamo stare al pari delle grandi. Dzeko domani gioca. Sabatini via? Lui dice che è un’ipotesi”

Giornata di vigilia in casa Roma. Domani i giallorossi affronteranno a Modena il Carpi di Castori, nel secondo anticipo della 25a giornata di Serie A. Il tecnico Luciano Spalletti ha parlato alle 14.00 in conferenza stampa, ecco le sue dichiarazioni:

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Vigilia Carpi-Roma. La conferenza stampa di… di golzampati

Domani c’è il Carpi, mecoledì il Real in Champions, effettuerà il turn over?
“Il pensiero va a questa partita qui, avendo recuperato calciatri qualche ragionamento si fa. Domani è la priorità. Scelgo in base alla partita di domani”.

L’occasione è ghiotta, si affrontano le prime 4, occasione da sfruttare?
“Le occasioni sono ogni volta che si va in campo. In sintesi, se pensano alla partita successiva si sbaglia tutto. La Juve ha vinto 14 partite di fila, il Napoli 10. Se vogliamo competere dobbiamo fare filotti. Dobbiamo assumere il comportamento di chi si fa trovare pronto. Se quancuno pensa all’altra partita, non ha capito. Niente. Vogliamo stare al passo delle grandi”.

Dzeko non ha i 90 minuti, è pronto?
“Gioca”.

Chi non gioca davanti?
“Non rispondo, però noi mandiamo un bel messaggio a uno se dici che gioca, a livello di testa. Se diciamo a uno che non gioca, non è corretto”.

Le condizioni di Totti e Rüdiger?
“Gyömbér è fermo perché ha questo problemo. Torosidis ha fatto un buon allenamento. De Rossi non migliora, è ancora fermo. Lo staff che lo gestisce è convinto di avere la soluzione. Spero di averlo dopo Carpi. Totti ha fatto l’allenamento con tutti molto bene dopo la partita. Ha fatto molto bene in allenamento. Ieri aveva un problemino al solea. Oggi ha sentito la stessa fitta di ieri, non partecipa alla trasferta. Rüdiger c’è, tutto a posto. Sadiq e Nura tornano dalla Primavera e stanno con noi”.

Uno dei risultati che ha ottenuto è migliorare la fase difensiva. Possono coesistere Dzeko, Perotti, Salah e Pjanic?
“Possono coesistere, hanno qualità diverse. L’equilibrio va trovato atttraverso la loro disponibilità, oppure che gli altri siano disponibili a correre per l’altro”.

Dopo il mercato ha parlato con Sabatini, andrà via, darà le dimissioni?
“No, siccome l’avete scritto e siccome c’è il rischo che qualcuno sappia qualcosa. Sono andato su e gli ho chiesto spiegazioni e lui dice che è un’ipotesi perché ha un ruolo importante e le responsabilità. In questo momento è giusto che mi metta in discussione anch’io ha detto. Per ore lui rimane al suo posto e si prende le responsabilità. O si fanno i risultati, o tutti abbiamo fallito”.

Per far fronte all’abbondanza, può decidere se farà tornare Nainggolan a centrocampo? Uçan?
“Poter spostare i giocatori è una cosa che ho a disposizione e che sfrutterò. I centrocampisti possono giocare 5 metri più avanti o dietro. Di attaccanti abbondanza non ce n’è, ma se vogliamo confrontarci ad altre squadre mi manca qualche pedina. Uçan è un calciatore splendido, è un grande tecnico, è un grande Pizarro. È bravo a fare geometrie, è bravo ad anticipare le giocate. Poi abbiamo bisogno di altro. È dentro le situazioni, non si butta via niente”.

Le insidie del Carpi?
“La prima è il coach che, per il grande calcio non si sa chi è, ma è un grande allenatore. Trasmette alla squadra concetti fondamentali. Loro ti vengono addosso, ti aspettano al limite dell’area e da lì ti lasciano quei due a metà, strada. Hanno Mancosu e Lasagna che partono a duemila. Hanno grande corsa, ci siamo preparati e rimane un’insidia. Il concetto del lavoro serie fa sì che anche se gli altri lo imparano non hanno gli stessi tempi con i quali tu lo proponi. Poi le ultime partite, il momento in cui incontri gli avversari è fondamentale. A Napoli hanno concesso pochissimo, stanno attraversando un buon momento”.

La difesa, il cambiamento tra 3 e 4 può destabilizzare? Che movimenti chiede a Digne?
“Io parlo con i calciatori, siccome avete scritto di Rüdiger e Manolas… Gli ho detto bravi, avete fatto bene perciò è il contrario. I movimenti a 3 e a 4 non sono differenti. Il passaggio tra 4 e 3 è molto sottile. La storia non va persa di vista. Se tu guardi la Fiorentina che è quella innovativa, gioca in tutti i modi, a 3, a 4, a 5, Interpretano le diverse situazioni in maniera diversa. Io ti dico che se si va dietro la linea difensiva, bisogna giocare in 3-4. La Fiorentina da tre e mezzo, quattro a cinque ci passa in un attimo. Bisogna saper interpretare, per il momento non c’è rischio di fare confusione. Io ho Simone Beccaccioli che è l’analista. Lui viene e mi porta dei dati che bisogna che tu tenga in considerazione. Siamo andati solo sei volte in fuorigioco da quando abbiamo iniziato. Il rischio di essere messo in fuorigioco è alto, Tutte le difese ti stanno addosso, come fa il Napoli. Il Napoli è perfetto sull’aspetto del gioco. Ho visto fare cose a Sarri che non ho visto fare a nessuno. Non ho visto Allegri, ma riesce a non fare avere dubbi sul suo lavoro. Siamo l’ottava squadra nei tentativi di andare dall’altra parte della linea difensiva. Sono dati più importanti del possesso palla”.

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