Conferenza stampa. Spalletti: “L’andata ci penalizza ma non ci pensiamo. ” Perotti: “Siamo qui per cercare di fare l’impresa”

Vigilia di coppe e di campioni in casa giallorossa. Domani sera, la Roma affronterà il Real Madrid nel ritorno degli ottavi di finale della Champions League e il tecnico Luciano Spalletti, accompagnato da Diego Perotti, ha presentato la gara presso la sala stampa del Santiago Bernabeu, ecco le loro dichiarazioni:

LE DICHIARAZIONI DI LUCIANO SPALLETTI

Il pensiero è andato alla gara di 8 anni fa?
“Sono due situazioni diverse, è un piacevole ricordo che fa bei massaggi alla testa ma ci sono pochi calciatori per fare il riferimento. E’ importante che i giocatori sappiamo che tutto dipenderà dalla forza che metteranno in campo. Il risultato dell’andata ci penalizza ma non devono pensare al risultato: se il discorso va in funzione del dover fare 3 gol diventa difficile. Ma nel calcio si verificano altre cose, ci sono risvolti psicologici fondamentali che possono influire. Se riusciamo fare un gol dentro la testa la partita la vedi diversa. Un gol, dobbiamo fare un gol. Loro hanno la possibilità di stare in equilibrio col risultato dell’andata”

Futuro nel Real Madrid?
“E’ carino sentire questo ma rimango nell’importanza del momento. E’ bello leggere che certe squadre ti vogliono, per me può cambiare la nostra storia fare questa impresa”.

Quanto ti è mancata l’adrenalina di certe partite?
“Essendo padrone della mia vità, è sempre una scelta quello che fai. Quando il direttore mi ha contattato ho dato la mia disponibilità, poi ci sono risvolti che ti creano problemi e ti determinano delle arrabbiature o delle pressioni. E’ uba scelta di vita che ho fatto e spero di conviverci finché posso”.

Una parte dei tifosi spera di uscire in maniera dignitosa: come trova questa posizione?
“In questo momento la trovo sbagliata, dobbiamo mandare messaggi chiari alla squadra. Tutti quelli che fanno il mio lavoro chiedono molto, io chiedo l’impossibile alla squadra. Vedendo la squadra allenarsi mi sembrava disponibile a qualcosa di più. Se è così, si va ad attraversare la strada e poi ci sono gli aventi della partita che determinano il discorso finale. Non dobbiamo avere la debolezza di pensare che si giocherà per perdere, è una cosa bruttissima. Chi vedo che la pensa così, non lo faccio nemmeno allenare”.

Dzeko?
“Sta facendo il suo lavoro in maniera corretta. Ho fatto delle scelte dipese da me e non dal suo rendimento. La squadra gioca un buon calcio e quindi non tutte le scelte sono state sbagliate. Lui ha caretteristiche diverse dalle ultime scelte tattiche. Pensando alla partita e che il Real Madrid ha questo vantaggio, Dzeko ha possibilità in più di darci una mano per quello che sarà il nostro comportamento. Lui ha solo una trada: quella di farmi vedere che può fare di più”.

Potrebbe cambiare qualcosa tatticamente?
“Il discorso riguarda Dzeko, è possibile che parta dall’inizio perché c’è da fare di più sotto l’aspetto del tentativo di penentrare nella difesa. E Dzeko ha le caratteristiche per per forzare le situazioni”.

Non ha paura della striscia di gol di Ronaldo?
“In funzione di Ronaldo non c’è la striscia dei gol, è quello che è il calciatore che ha grandissime qualità. Loro se entrano in campo e possono giocare di rimessa, noi dobbiamo forzare qualcosa perché il risultato dell’andata ci penalizza troppo per quanto visto. Nei dettagli siamo stati sfortunati, le intenzioni che abbiamo avuto andavano premiate di più. Andremoa giocare la partita come quella precedente”.

Cosa prenderebbe domani dalla Roma di 8 anni fa?
“Il paragone va sul fatto che quella era una squdra che giocava da tempo insieme e aveva sottoscritto un’idea di gioco.  che riconoscano dove si deve andare, se poi dentro i comportamenti trovano anch qualità è tutto più facile. Quella Roma là veniva da qualche anno di sostanza, questa qui da 9 partite. Ma ci sono margini importanti e il modo di pensare di questa squadra si fa interessante”.

Cosa ha trovato El Shaarawy a Roma? Che magia ha in mente per domani?
“Ha trovato l’entusiasmo di una città che traferisce ai giocatori amore e affetto per starci comodo. A Roma i giocatori stanno sul divano e se fanno le cose seriamente viene dato loro molto. In me non ha trovato sicuramente capelli, lui ha volontà e ha fatto tutto da solo. Si è messo in discussione perché nell’ultimo periodo non è stato all’altezza delle sue qualità e lo sa. Parlando col suo procuratore aveva le idee ben chiare sul suo comportamento e la disponibilità che ci avrebbe dato. Ha fatto tutto da solo e gli faccio i complimenti, è un calciatore forte e italiano a disposizione anche per Conte”.

Dobbiamo aspettarci una Roma più coraggiosa?
“Qualsiasi partita passa da qui, nel nostro calcio si gioca più palla a terra come nel calcio spagnolo. Poi il Real Madrid fa le scelte e ti devi adeguare, che non può essere il loro adeguamento. Non sarà facile però bisogna avere il coraggio di proporre intenzioni e idee. Attraverso quello trovi qualche spazio in più quando non riescono a comandare il gioco per riuscire a importi. Durante l’allenamento c’è esaltazione del possesso palla, ci sono qualità che disturbano l’avversario. Abbiamo qualità per tenere la palla”.

Zidane?
“Non posso dire molto sul suo lavoro, non l’ho visto sul campo. Mi pare che abbia trasferito delle idee e il pensiero va al carattere del calciatore quando giocava, ha fatto vedere di essere un top in tutto. Basta che si rocordi quello che è stato e lo trasmetta ai calciatori. Questi giocatori sono stati leader e conocono cose, io le ho dovute imparare frequentando lo spogliatoio. Ma ho avuto a che fare con campioni che mi hanno dato notizie importanti”.

Bale?
“Dobbiamo fare la partita, aggredire vuol dire concedere sempre campo all’avversario e stare coi piedi sulla linea di metà campo? Non possiamo farlo ma dobbiamo scegliere momenti per stare addosso e quelli per aspettare. Dobbiamo essere convinti di fare la gara dell’andata: è finita 2-0 ma se penso agli episodi di El Shaarawy e altri 4-5, poteva essere tutto ribaltato e quindi la partita è stata interpretata nel modo corretto. Poi la tua convinzione può determinare la svolta di questi episodi. Il ricordo di quello può darci ancora più fiducia. Se avessimo fatto quello sforzo mentale si sarebbe verirficato, ora non dobbiamo avere la debolezza di pensare che non di può andare più in là. Bale sa fare tutto, sa aiutare la squadra e ripartire, segnare di testa e di èpiede. E’ facile fargli i complimenti, preferisco dispensare elogi ai miei giocatori”.

LE DICHIARAZIONI DI DIEGO PEROTTI

Perché sei rinato in Italia rispetto a quando eri in Spagna?
“Non ho segreti, sono arrivato al Genoa e mi sono trovato bene. Non ho avuto gli infortuni avuti in Spagna e così anche a Roma, sono contento di giocare senza infortuni”.

Il tuo rendimento dipende dalla posizione in cui giochi nella Roma?
“Fare più gol è una cosa che voglio migliorare, sono un giocatore di attacco. Sono arrivato e ho giocato subito, mi sento bene. La mia capacità è sempre staa l’assist ma mi piacerebbe fare più gol”

Hai visto l’ultima partita di Ronaldo?
“E’ un giocatore che ha segnato moltissimo, non ha mai avuto infortuni in carriera e lo ammiro molto”.

Hai ancora tanti margini di miglioramento? Cosa è scattato?
“Uno può sempre migliorare, sono qua per giocare col mister e i grandissimi giocatori che ho a fianco. Sono qua per migliorare e segnare tanto, ho ancora da dare e spero di farlo alla Roma per tanti”.

Lo scorso anno lo Schalke ha affrontato qui una situazione simile alla vostra. Pensate di avere una reale possibilità di passare?
“Ricordo bene quella partita, siamo qua per segnare almeno due gol,  di più ancora meglio. Sappiamo di avere opportunità e domani ce le giocheremo. In una partita di calcio può succedere di tutto, veniamo da 7 vittorie di fila e domani faremo il possibile”.

Ti ho visto convinto di poter passare il turno.
“Io ho sempre fiducia nella mia squadra, 7 vittorie su 7 giocando bene e segnando è un punto di riferimento. Domani dobbiamo per forza fare lameno 2 gol, non sarà facile ma in una partita tutto può succedere”.

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