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0 Roma-Inter 1-1. IL POST PARTITA; Le dichiarazioni di Spalletti, El Shaarawy e Nainggolan.

  • 19 Marzo 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

Al termine del pareggio casalingo contro l’Inter, che ha visto recuperare lo svantaggio nel finale grazie alla rete di Nainggolan, hanno parlato i protagonisti della gara. Di seguito le dichiarazioni di Luciano Spalletti, Stephan El Shaarawy..

Luciano Spalletti a Premium Sport: “Orsato ha fatto una grande partita come ci si aspettava, è uno dei migliori. Noi abbiamo perso troppi palloni, non abbiamo gestito bene, siamo stati costretti a rifare 70-80 metri e sterzare, quando lo fai perdi energie e qualità in quei recuperi e nella gestione manca lucidità. Loro sono stati bravi ad andare in vantaggio e noi e a reagire, è stata una bella pertita dal risultato giusto. Anche se dopo il pari mi aspettavo di più. Quando la squadra osa si può fare di tutto, l’essenziale è avere questo atteggiamento. Dzeko deve mettere qualità fisica e carattere in queste situazione. Quello che gli succede ogni tanto è strano, ha le qualità per essere un attaccante forte. Gli si ridà fiducia perché è un giocatore che ci fa comodo. Sul gol subito si poteva un 2 contro 2, che si può accettare dal momento che vuoi fare la partita e alzare i terzini. Quando ci sono palloni semplici da gestire come quello, bisogna azzardare. I centrali devono essere poi bravi a ritrovare equilibrio in base alle posizioni degli attaccanti avversari. I centrali hanno avuto una buona reazione, impostato e dato una mano per un pareggio che diventa importante per noi. Il fallo di mano di Miranda? Non l’avevo vista ma probabilmente non si sonor esi conto nemmeno dal campo. Sarebbe stato difficilissimo, poteva essere punito ma noi accogliamo il richiamo del nostro presidente Ulivieri: non si commentano le decisioni arbitrali. L’esultanza sul gol? Mi sono alzato di un centimetro e mezzo… Cosa ho detto a Nainggolan? Lui ha tirato due volte dal limite, quando poteva sistemarsela 7-8 metri più avanti e invece ha calciato subito. Lui ah risposto che lo ha fatto perché stava finendo la partita. Classifica? Guardiamo tutti”

El Shaarawy a Premium Sport a fine partita: “Siamo stati bravi a recuperare, potevamo anche vincere alla fine ma ci portiamo una casa il punto, siamo contenti. Meno brillanti? Avevamo davanti un grande avversario, l’Inter veniva da due vittorie, ha giocatori di qualità. Ci sono state delle pause ma siamo stati bravi a recuperarla, ci portiamo a casa il punto. Dobbiamo puntare al terzo posto, ora sono 9 i risultati utili consecutivi, pensiamo a quello. Nazionale? Sarei contento di una convocazione, sono felice della prestazione della squadra e dobbiamo continuare così”.

Radja Nainggolan a Premium Sport: “Avevamo iniziato bene e messo subito pressione. L’Inter ha una buona difesa, ha vinto tante partite non prendendo gol. Alla loro prima occasione abbiamo preso gol e sapevamo sarebbe stato difficile. Abbiamo avuto occasioni non sfruttate, poi è venuto questo mezzo tiro che è diventato gol. Dzeko sa di essree importante, ultimamente stava facendo gol e si aspettava di giocare, ma sono scelte del mister: ha fatto l’esempio di Pjanic che a Carpi e Udine ha fatto la differenza dalla panchina. Ma Dzeko ha creato occasioni, ci ha concesso varchi di dinserimento per delle occasioni. Ma ha dimostrato la sua potenza. Sta lavorando sereno, contiamo su di lui come lui su di noi, è la cosa più importante. Cosa mi ha detto Spalletti? Che dovevo stare più tranquillo col tiro e gli ho risposto che mancavano pochi secondi e ho provato. Ha sempre questo sguardo inc…..o. Se oggi avessimo perso ci avrebbero detto che eravamo stanchi. Quando sei in vantaggio la forza mentale ti arriva, oggi dovevamo recuperare e abbiamo avuto l’atteggiamento giusto. L’esultanza di Spalletti? La mentalità del vincente. Io mi trovo bene come mezz’ala e mi diverto di più lì, anche come trequartista, ma la mia qualità migliore è rubar palla e far ripartire l’azione. Ma cerco sempre di dare il mio contributo e l’ho sempre fatto. Cerco di dare sempre il massimo e l’importante è giocare”.

0 Serie A. Roma-Inter 1-1. Nainggolan pareggia il vantaggio di Perisic. Niente allungo per i giallorossi.

  • 19 Marzo 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

roma inter 2

Un match per agguantare l’Europa. Roma e Inter si sono sfidate questa sera allo Stadio Olimpico, in occasione dell’anticipo della 30a giornata di Serie A TIM. Un grande classico del calcio italiano che ha visto, a distanza di otto anni, il ritorno della grande sfida tra Luciano Spalletti e Roberto Mancini. Il primo, alla ricerca della nona vittoria consecutiva, rinuncia a Edin Dzeko e schiera un 4-3-1-2 con Szczesny in porta; Florenzi, Manolas, Rudiger e Digne sulla linea difensiva. Diga di centrocampo ricoperta da Nainggolan, Pjanic e Keita dietro al tridente mobile Salah, Perotti ed El Shaarawy. Il collega Mancini, viste le notevoli assenze, si affida a un 4-2-3-1 con Handanovic tra i pali, Nagatomo, Miranda, Murillo e D’ambrosio in difesa. Brozovic e Medel i due play maker di centrocampo dietro a Biabiany, l’ex Ljajic, Perisic. Unica punta l’orioundo Eder. Circa 45.000 i spettatori presenti. Sia la Roma che l’Inter sul terreno di gioco con indosso le prime divise ufficiali.

IL PRIMO TEMPO

L’arbitro Orsato fa partire la gara e la manovra giallorossa si mostra subito molto fluida. Al terzo minuto la squadra di Spalletti sfiora il vantaggio con una conclusione di Perotti dal limite dell’area di rigore, tiro di poco alto sopra la traversa. La Roma affonda con le verticalizzazioni giostrate da Perotti e Pjanic, ma la squadra di Mancini  regge nel primo quarto d’ora. Al 18′ la prima vera azione da gol nerazzurra. Ljajic serve Perisic sulla corsa, il croato effettua un traversone teso nei pressi dell’area piccola, la difesa giallorossa sventa il pericolo e allontana il pallone. I nerazzurri si svegliano e impensieriscono i padroni di casa con Ljajic, prima con un’azione solitaria poi con un tiro dai 30 metri bloccato da Szczesny. Al 27′ ci prova anche Perisic, doppio passo su Florenzi e destro potente senza inquadrare la porta. Alla mezz’ora azioni da una parte all’altra, Nainggolan spreca il contropiede vincente, l’Inter riparte e Brozovic si divora in completa solitudine il possibile vantaggio, il piattone destro termina lontano dalla porta di Szczesny. Al 35′ la squadra di Spalletti trova il vantaggio con Salah ma il guardalinee ferma l’esultanza dell’egiziano per un fuorigioco millimetrico. A cinque minuti dallo scadere della prima frazione, El Shaarawy si inventa una mezza rovesciata al volo di destro, Handanovic si distende e devia la sfera. Salah non sfrutta l’ultima occasione disponibile e si chiude così, a reti bianche, il primo tempo tra Roma e Inter.

IL SECONDO TEMPO

La ripresa riparte senza sostituzioni da ambo le parti. Dopo i primi cinque minuti al piccolo trotto, al 52′ l’Inter passa in vantaggio. Manolas perde malevolmente il pallone, Brozovic serve in verticale Perisic che con il mancino, trafigge Szczesny sul secondo palo. Al 56′ Luciano Spalletti si gioca la carta Dzeko, esce Keita. La gara si surriscalda con la Roma intenta a recuperare lo svantaggio subito. Al 67′ traversone perfetto di Perotti dalla fascia destra, Dzeko svetta di testa indirizzando la sfera all’angolino, Handanovic vola e devia il pericolo. Un minuto dopo, sempre il bosniaco, si divora l’opportunità di pareggiare i conti. Davanti ad Handanovic l’attaccante giallorosso spara alto sopra la traversa il destro di controbalzo. La Roma spinge anche al 74′ quando El Shaarawy prova il destro di prima intenzione, la sfera termina però sulla parte esterna della rete. L’Inter punge negli spazi tralasciati dai giallorossi e Spalletti inserisce palmieri al posto di Digne. A dieci minuti dal termine Salah si libera in area, tiro di sinistro ribattuto in corner nuovamente da Handanovic. Mancini risponde al tecnico toscano con l’inserimento di Manaj al posto di Byabiani. Al minuto 82′ mischia furibonda nell’area nerazzurra, Handanovic smanaccia e allontana il pericolo. Un minuto dopo però il portiere nerazzurro non può nulla sul tiro in area di rigore di Nainggolan. Conclusione smorzata di Dzeko, la sfera finisce sui piedi del belga che di prima intenzione insacca l’1-1 con la susseguente esplosione dei tifosi giallorossi. Fuori Ljajic dentro Felipe Melo al minuto 85′. Nei minuti finali Salah può siglare anche il 2-1 ma Dzeko si inserisce sulla traiettoria della conclusione e l’azione svanisce con un nulla di fatto. C’è spazio anche per De Rossi nel finale ma Orsato fischia la fine del match. Termina così 1-1 l’anticipo della 30a giornata tra Roma e Inter. Niente allungo per ii giallorossi che comunque risorgono dopo lo svantaggio iniziale raggiungendo quota 60 punti in classifica. Beffa per i nerazzurri che avevano assaporato la vittoria fino ai minuti finali.

DALLO STADIO OLIMPICO – @ Andrea Fagnano

IL TABELLINO – ROMA – INTER 1-1 (53′ Perisic, 84′ Nainggolan)

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rüdiger, Digne (81′ Palmieri); Pjanic, Keita (57′ Dzeko), Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy.
A disp.: De Sanctis, Torosidis, Maicon, Zukanovic, De Rossi, Vainqueur, Uçan, Iago Falque, Strootman, Totti.
All. Luciano Spalletti

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Medel; Biabiany (82′ Manaj), Ljajic (86′ Felipe Melo), Perisic, Eder.
A disp.: Carrizo, Berni, Juan Jesus, Telles, Santon, Gnoukouri.
All. Roberto Mancini

0 Serie A. Aspettando Roma-Inter.

  • 19 Marzo 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · Rubriche

La 30^ giornata di Serie A mette di fronte alla Roma di Spalletti l’Inter di Roberto Mancini. I giallorossi hanno un vantaggio di 5 punti in classifica sui nerazzurri e sulla Fiorentina, quindi se dovessero vincere questa sera potrebbero tagliare fuori dalla corsa al terzo posto la squadra di Mancini. L’Inter, dal canto suo, non vuole perdere l’occasione di battere una diretta concorrente per la zona Champions e sperare ancora nella possibilità di tornare in Europa.

LA ROMA – In casa Roma c’è grande entusiasmo per le otto vittorie consecutive in campionato. Il tecnico giallorosso Spalletti avrà a disposizione tutta la rosa ad eccezione del solo Gyömber, che deve ancora recuperare dalla frattura della falange del dito del piede destro rimediata nella trasferta di Modena contro il Sassuolo. De Rossi e Rüdiger sono recuperati e probabilmente partiranno entrambi dalla panchina, come Totti che ha recuperato da un problema muscolare accusato durante la settimana. A centrocampo Pjanic e Nainggolan dovrebberero giocare dal primo minuto contro i nerazzurri, anche se diffidati, e dovranno inoltre prestare particolare attenzione ai cartellini gialli, visto l’impegno del derby dopo la sosta pasquale. In attacco ci saranno Salah, Perotti ed El Shaarawy alle spalle di Džeko.

PROBABILE FORMAZIONE(4-2-3-1): Szçzesny; Florenzi, Manolas, Zukanovic, Digne; Nainggolan, Pjanic; Salah, Perotti, El Shaarawy; Džeko.
A disposizione: De Sanctis, Rüdiger, Emerson Palmieri, Torosidis, Vainqueur, Keita, Uçan, Strootman, De Rossi, Iaqo Falqué, Totti.

L’INTER – La squadra nerazzurra arriva alla sfida di questa sera da una vittoria per 2-1 in casa contro il Bologna. La formazione di Roberto Mancini ha ottenuto negli ultimi 5 impegni di campionato 3 vittorie e 2 sconfitte, realizzando 9 gol e subendone 7.
Il tecnico Mancini che si affiderà al 4-2-3-1, dovrà fare a meno contro la Roma dell’infortunato Icardi per una distorsione alla caviglia rimediata nell’ultima partita a San Siro e di Jovetic che non è al meglio. In assenza di questi due calciatori il reparto offensivo dell’Inter sarà composto da Biabany, Ljajic e Perisic alle spalle di Eder. Il fantasista serbo, ex di turno, vorrà dimostrare il suo valore all’Olimpico e sarà il pericolo numero uno per la difesa giallorossa.

PROBABILE FORMAZIONE(4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Medel, Brozovic; Biabany, Ljajic, Perisic; Eder.
A disposizione: Carrizo, Berni, Juan Jesus, Santon, Telles, Felipe Melo, Kondogbia, Gnoukouri, Manaj.

0 Conferenza stampa. Spalletti: “L’Inter? Lottiamo per lo stesso obiettivo. Totti-Pallotta? Devono approfondire la questione”

  • 18 Marzo 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

spalletti

Uno spareggio per l’Europa. Domani sera la Roma affronterà allo Stadio Olimpico l’Inter di Mancini nell’anticipo della 30a giornata di Serie A TIM. Giorno di vigilia in casa giallorossa dove Luciano Spalletti ha parlato nella consueta conferenza stampa pre-gara. Di seguito le dichiarazioni del tecnico toscano:

Quando peseranno le diffide?
“Abbiamo un numero di giocatori che ci permette di sopperire, le scelte si fanno per la partita di domani”.

Si aspetta un’Inter più offensiva?
“L’Inter ha giocato tutte le partite per giocare a casa il risultato pieno. Domani ancor di più perchè mirano a questa posizione in classifica. L’abbiamo fatto noi quando eravamo al loro stesso punto, ambivamo a questa posizione, è lecito che lo facciano anche loro”.

Quali sono le condizioni di De Rossi? Centrocampista o difensore?
“Si può valutare da qualsiasi parte. Ha tutte le qualità che hanno dei calciatori importanti, che hanno dei calciatori che completano quello che è il suo atteggiamento in campo in base all’esperienza, alle caratteristiche naturali. Diventa fondamentale la disponibilità che il calciatore ha già dato, sia da difensore che da centrocampista. Viene pensato in queste posizioni qui. Senza escluderne nessuna, tenendo anche conto del resto dei calciatori che compongono la rosa”.

Dzeko sarà confermato o privilegerà l’attacco di movimento?
“Questa volta qui ci prendiamo il tempo che abbiamo a disposizione, diciamo che tutte e due le soluzioni sono possibili, hanno fatto vedere che tutte e due le soluzioni funzionano. La formazione, se gioca Dzeko o un centravanti più mobile, verrà messa a punto nell’allenamento di oggi, nella preparazione della partita nelle ore che mi rimangono”.

Pallotta è stato a Roma e non ha sciolto la questione Totti, poi lo ha un po’ scaricato a Boston. La gestione della comunicazione la penalizza?
“Secondo me così non va bene. Si rischia di banalizzare una delle questioni più importanti della storia di questa squadra. Il metodo giusto non è sempre andare alla ricerca di un’opinione in più o di andare a sentire quello che dice qualsiasi persona voglia parlare di Francesco. È giusto difendere, transennare, dare il tempo di poter finire di parlare, di capirsi, a quelli che sono le componenti fondamentali della questione: Totti e il presidente. Sempre secondo me non c’è statistica, leggo che si vuol portare la storia di Totti su un foglietto, una cosa ridicola. Il metodo giusto è che si incontrino, che si parlino e prendano una decisione, che rende felici Totti e il presidente della Roma. Poi dobbiamo prendere atto di quelle che sono le decisioni che loro hanno preso. Andare a confrontare la storia di Francesco con quelli che sono discorsi di qualsiasi tipo. Non è corretto, la storia di Francesco è molto di più. Sono loro due che devono trovare la soluzione, che li renda entrambi felici. Noi dobbiamo prendere atto del risultato di questo confronto, di questo dirsela tutta fino in fondo, conoscersi in profondità per quella che è la volontà di Francesco, che lo rende felice dentro la Roma. Lui e anche il presidente, devono essere felici entrambi. Io da questo momento smetto di parlarne, secondo me è giusto che smettiate anche voi, la banalizzate con i nostri discorsi. Io ancora di più, ma voi uguale. Sono loro, accetto la controreplica. Lei come fa a sapere quello che si sono detti. Io se accettassi telefonate racconterei quello che mi pare, lei riporta delle cose distorte, sentite dire. Teniamola al livello di importanza che ha, senza cercare l’opinione di qualsiasi”.

Qual è la sua opinione della gestione del giocatore che riceve da Boston dichiarazioni così?
“Loro si devono incontrare, parlare, approfondire questa questione, per l’importanza della loro posizione. Non c’è allenatore, direttore generale che può interferire. La cosa è talmente importante che la soluzione deve venire fuori da questo incontro. Non è in base da quanto lo farà giocare l’allenatore, lui può avere piacere anche di giocare un minuto. Il mio giudizio non ha valore, l’ho detto dieci volte. Sono loro due e devono essere felici, perché tutti e due devono trovare qualcosa di piacere. E poi io e voi ne prendiamo atto e ci comportiamo di conseguenza”.

Ha visto Bayern Monaco-Juventus?
“
Ha pensato a cosa manca alla Roma per essere a quel livello? “Se devo andare a cercare qualcosa per migliorare la Roma, guardo la Roma, non la Juventus. È stata una bella partita, con calciatori eccezionali, mentalità diffusa ed evidente nei due club, di grande livello. Però poi sono contento di quello che esercita la mia squadra e di quello che fa vedere. Tutto si può migliorare, bisogna sempre andare a lavorare, essere aperti per poter portare cose nuove e mettere sul proprio piatto valori che danno una spinta alla ricerca dell’obiettivo a cui vuoi arrivare. La Roma è già una buona squadra, si può lavorare per migliorarla”.

Roma-Inter rappresenta il ritorno della sfida tra Spalletti e Mancini, che ricordi ha?
“Mi emoziona tutte le volte che la Roma scende in campo, mi dà qualcosa di particolare, sensazioni forti. Che si giochi con una squadra o con l’altra ricevo sempre questo urto. L’Inter te lo condisce un po’ perché ha grandi calciatori, un grande allenatore, ci sono stati grandi sfide, c’è un grande traguardo per entrambe. Spero che la mia squadra sia all’altezza dell’importanza del match”.

Si rischia di vedere solo due italiani in campo. Che segnale è?
“È un po’ tutto, dipende cosa vogliamo sostenere e a cosa vogliamo dare forza. Il mondo va verso le aperture, bisogna essere all’altezza di quello che propongono fuori se si vogliono avere miglioramenti. Il fatto di tutelare e difendere l’orticello va bene per certi versi, non per altri. Ci sono giocatori importanti che giocano all’estero e, che si fanno onore in un confronto europeo. Per me la soluzione è sempre quella di aprire, di imparare, di confrontarsi. Se devo essere bravo perché tengo bassi tutti gli altri, è meglio che qualcuno prenda il mio posto”.

Fa sempre riferimento a “se resto voglio competere per lo scudetto”. Ha la forza di opporsi alla possibilità di alcune cessioni?
“Io delle cose di cui parlo con il presidente non ne parlo a voi. Non ho bisogno. Dico che da qui alla fine del campionato ci sono partite fondamentali per il futuro di ognuno di noi. Bisogna far attenzione a svilupparle. Nello svilupparle e nel vedere dove andremo a finire come posizione, come comportamenti, come forza di squadra, bisogna fare altri discorsi. Attualmente le attenzioni sono a mettere quelle qualità, quelle caratteristiche che abbiamo. Che poi qualcuno cerchi i giocatori non ha valore per me, ha valore il risultato per me. La partita di domani è fondamentale, dobbiamo arrivare in fondo in questa posizione, ci sono due squadre fortissime che ce la vogliono togliere. Dobbiamo difendere e guardare a qualcos’altro. Le pressioni ci piacciono, ce le prendiamo da soli, ne siamo alla ricerca. C’è qualcuno magari che crede di essere in linea a stare quindi in classifica, Thohir ha la faccia di quello contento. Sono qui per tentare di migliorare ogni giorno il rendimento della Roma, ci piace guardare avanti”.

Lei si è posto l’obiettivo di allenare la Nazionale nella sua carriera?
“Mi piace fare l’allenatore, tant’è che ho provato a staccare e sono stato ritirato dentro, il sentimento era quello. È chiaro che se lo faccio nel posto che mi piace, ancora di più. Quando hai trovato queste componenti, si guarda a quello che è il risultato che devi raggiungere. La programmazione va bene quando sei tranquillo e nelle condizioni di poter decidere, ora sono dentro a una ricerca che va oltre il condizionamento della programmazione, la squadra deve sapere questo. Non voglio dare nessun dubbio di quello che è la mia ricerca momentanea. Parlo solo della classifica alla fine di questo campionato, dobbiamo minimo arrivare terzi, assolutamente. Se c’è qualcuno che perderà qualche punto, dovremo arrivare il più vicino possibile. Non so se voleva farmi un complimento, io me lo prendo, eh. Se la allenerei? Sì”.

Lo stadio rischia di essere un teatro. Gabrielli ha detto che le barriere possono essere tolte, ma i tifosi devono tornare: come se ne esce? Come dividerebbe percentualmente le colpe?
“Gabrielli ha dato ulteriori aperture, bisogna farsi trovare pronti, essere bravi a diminuire quello che è il proprio orgoglio, il proprio sentimento di rivalsa, caratteristica generale dell’italiano. Dalle parole si legge che se si vuole, insieme si trova la soluzione. Non ho letto bene, sono notizie dell’ultimo momento. Non ho la possibilità e non lo voglio neanche dire, non sono all’altezza, non conosco la questione fino in fondo per indicare chi ha torto e chi ha ragione. Siamo vicini alla soluzione, c’è buonsenso”.

Ha trovato diversi giocatori sotto le loro potenzialità: la gratifica aver migliorato il rendimento di alcuni giocatori, come Keita?
“Una delle cose più cariche di soddisfazione è quella dell’evidenza dello sviluppo dell’allenamento. Se come ieri io partecipando all’allenamento vedo i ragazzi che sono dentro la causa, che pedalano, viaggiano, che la ricerca è quella, l’attenzione, la disponibilità, la voglia di fare contrasto senza farsi male e cadere nelle stupidità che vengono fuori dall’alzare il livello di guardia è un risultato importantissimo. Si lavora meglio e si realizza di più. Ho un cruccio, quello di gente come Keita, Maicon, che sarebbe stato un piacere allenarli prima perché vedo qual è la loro forza mentale, sarebbe stato bellissimo”.

A che punto è Strootman?
“
Reputa la difesa a 3 fattibile solo con De Rossi? “Strootman fa sempre più contrasti, si arrabbia sempre di più, dite giusto quando dite della sua faccia. Incute timore, lotta per una punizione, per un gol, per un qualsiasi cosa gli vada contro durante la partitina, è spettacolare. È segno che è molto vicino a quello che è ritrovare tutte le sue qualità. Poi ha bisogno di giocare qualche partita, in cui poi va a riscontrare le situazioni reali. In questo, deve confrontarsi col resto della squadra, ci sono calciatori che stanno facendo bene, non è Strootman a priori. È in un momento in cui Pjanic ha bisogno di respirare, cosa che non è attualmente. Si cerca di essere bravi a fare meno danni possibile e a tener di conto di tutto. Daniele può giocare da tutte le parti e la squadra può giocare in tutti i modi, che ci sia o non ci sia nei tre di difesa. Si può fare diversamente”.

0 Serie A. Roma-Inter, arbitra Orsato.

  • 17 Marzo 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

orsato

Sarà Daniele Orsato l’arbitro della sfida tra Roma e Inter in programma sabato alle 20:45 allo Stadio Olimpico. Il fischietto di Schio ha diretto in carriera quattro confronti tra le due squadre, uno all’Olimpico e tre al Meazza: il bilancio è di due pareggi e due vittorie dei nerazzurri . Orsato dirigerà per ventesima volta in Serie A la Roma, che ha visto trionfare 8 volte, l’ultima di queste nel 2-1 alla Fiorentina dello scorso 25 ottobre, pareggiare in altrettante occasioni, per l’ultima volta nell’1-1 contro il Milan della diciannovesima giornata, e uscire sconfitta 3 volte.  Di seguito i precedenti nel dettaglio:

 

05/12/2007 ROMA – Cagliari 2 – 0 TADDEI – TADDEI
20/01/2008 ROMA – Catania 2 – 0 GIULY – DE  ROSSI (r.)
19/04/2008 ROMA – Livorno 1 – 1 VUCINIC
08/11/2008 Bologna – ROMA 1 – 1 TOTTI
20/11/2010 ROMA – Udinese 2 – 0 MENEZ – BORRIELLO
20/02/2011 Genoa – ROMA 4 – 3 MEXES – BURDISSO – TOTTI
25/09/2011 Parma – ROMA 0 – 1 OSVALDO
12/12/2011 ROMA – Juventus 1 – 1 DE  ROSSI
07/04/2012 Lecce – ROMA 4 – 2 BOJAN – LAMELA
21/10/2012 Genoa – ROMA 2 – 4 TOTTI – OSVALDO – OSVALDO – LAMELA
20/01/2013 ROMA – Inter 1 – 1 TOTTI (r.)
26/05/2013 ROMA – lazio  (C.I.) 0 – 1  
18/10/13 ROMA – Napoli 2 – 0 PJANIC – PJANIC (r.)
08/12/13 ROMA – Fiorentina 2 – 1 MAICON – DESTRO
09/02/2014 lazio – ROMA 0 – 0  
11/01/2015 ROMA – lazio 2 – 2 TOTTI – TOTTI
02/03/2015 ROMA – Juventus 1 – 1 KEITA
25/04/2015 Inter – ROMA 2 – 1 TOTTI (r.)
25/10/2015 Fiorentina – ROMA 1 – 2 SALAH – GERVINHO
09/01/2016 ROMA – Milan 1 – 1 RUDIGER

0 La Roma nel mondo: Roma Club Algeria

  • 15 Marzo 2016
  • Flavia Miglietta
  • · La Roma nel mondo

di @Flavia Miglietta

Continua, con enorme piacere e soddisfazione, il nostro giro per il mondo alla scoperta dei Roma Club che tengono in alto i colori giallorossi lontano dalla Capitale.

Oggi siamo andati a trovare gli amici del Roma Club Algeria
Contatti:
Twitter: https://twitter.com/RomaniAlgeria
Facebook: https://www.facebook.com/romaclubalgeria/?fref=ts
Canale YouTube: https://www.youtube.com/user/romaclubalgeria

Algeria “feudo” giallorosso… da dove nasce questa passione per la Roma?
La passione per la Roma nel nostro paese è sicuramente cresciuta esponenzialmente all’inizio del nuovo millennio, e sopratutto dopo lo scudetto 2001 con giocatori molto amati qui: Totti, Cafu, Batistuta, Candela e altri. Poi anche per la storia e l’arte di questa meravigliosa città e il buon calcio praticato nonostante il pochi titoli (ma anche qui conosciamo la cosa per cui arriviamo sempre secondi), e finalmente per la passione e l’amore del pubblico giallorosso

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Da quanto tempo è nato il vostro Roma Club e quanti soci siete?
L’idea di Roma Club Algeria è nata 5 anni fa da giovani algerini di nascita ed attraverso i social network è stato più facile collegarsi con altri appassionati dei colori giallorossi. Il primo passo nel mondo reale del nostro gruppo é stato il 09/02/2014, questo giorno memorabile ha vissuto il primo raduno del club per vedere un derby finito in parità 0-0; eravamo 8 persone. Ora siamo piu di 40 arrivati da tutto il paese e abbiamo fatto tanti raduni e festeggiato alla grande l’ultimo 22 luglio, grazie al lavoro fatto dai soci fondatori e la pubblicità sui giornali sportivi piu famosi e anche su una TV privata. Giorni fa siamo arrivati anche a ottenere la formalizzazione del nostro gruppo dalla AIRC e ormai siamo anche noi tra i gruppi Roma Club nel mondo, e siamo molto felici di questo.

In Algeria come viene vissuto il calcio? Avete avuto mai incontri (pacifici, ovvio) con tifosi di altre squadre?
Il calcio Italiano ha sempre il suo gusto speciale qui in Algeria, nonostante sia un pò in ribasso rispetto ai suoi grandi giorni ma é rimasto molto popolare visto che ci sono tanti grandissimi squadre e campioni. Ci sono anche giocatori algerini che stanno facendo bene in Italia e sono seguiti da tutti come Ghoulam, Taider e anche il giovane Mohamed Fares e prima Ghezzal, Meghni, Belfoudil e tanti altri. Posiamo dire che la squadra azzurra é la nazionale più stimata in Algeria. Insieme a noi ci sono altri gruppi di squadre italiane come il Milan (che sono anche loro certificati), l’Inter e la Juve. Abbiamo un buon rapporto con loro e abbiamo già incontrato i loro soci ma senza mai vedere una partita dei nostri squadre faccia a faccia visto che siamo tutti nei nostri primi passi, questa idea l’abbiamo già trattata espero  possa essere realizzata già questa stagione contro il Milan.

Riuscite mai a seguire la Roma dal vivo, andando quindi allo stadio? E siete mai stati all’Olimpico? Se si, ci raccontate quell’esperienza?
Come individui abbiamo qualche membri che hanno già vissuto la Roma dal vivo, ma da gruppo non é ancora fatta. E’ un desiderio per il prossimo futuro soprattutto dopo aver raggiunto l’A.I.R.C. e vogliamo fortemente stare all’Olimpico dietro la nostra bandiera!

Avete qualche rito scaramantico prima di qualche partita?
Prima e dopo le partite quando non é programmato un raggruppamento, facciamo qualche telefonata e discussione sui social per analizzare le partite. Ma la storia é tutt’altra prima dei nostri raduni cerchiamo sempre di essere uniti e pensare a ingrandire il club e dare il benvenuto ai nuovi per poi tifare la magica con cori della Sud e passione infinita.

Il cambio tra Garcia e Spalletti ha dato una nuova vita alla Roma. Che ne pensate della gestione da parte del francese prima e del tecnico toscano poi?
Ogni allenatore ha  la sua personalità e stile di gioco, abbiamo vissuto momenti straordinari con Rudi sopratutto le 10 vittorie del primo anno ed il record dei punti in una stagione. Ma poi c’é stata qualcosa che non andava piu ed era necessario il cambio. Un cambio che ha ridato vita, volontà e carattere al gruppo con l’arrivo nel mercato di giocatori che finora hanno fatto bene, sotto il comando del mister Spalletti che é venuto per completare il lavoro iniziato da Garcia e da lui stesso anni fa. Si vede anche che con il toscano i giocatori si trovano bene e ha un rapporto speciale con i tifosi.

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Totti/Spalletti: che ne pensate?
Si dice la Roma non si discute, si ama. Per noi stesso discorso per il capitano, Totti non si discute si ama, lui é la leggenda del calcio antico e moderno, é l’ultima bandiera nel mondo calcistico, quindi ha ragione di chiedere rispetto. Ma nel caso Totti-Spalletti pensiamo sia stato troppo esaltato (è normale per un campione come Francesco) visto che i due hanno subito chiarito tutto, e sia il capitano che il mister vogliono il bene della Roma e noi siamo fiduciosi. Con questo duo andremo a raggiungere tanti traguardi e speriamo di vedere e festeggiare un titolo insieme a questi due uomini veri.

Concludo: ci raccontate il ricordo più bello che avete legato alla Roma?
Con la Roma abbiamo vissuto un pò di tutto, momenti di felicita e altri di dolore, ma sicuramente l’amore e la passione per questi colori ha superato tutto. I ricordi sono tantissimi ma lo scudetto vinto nel 2001 è qualcosa di meraviglioso! E’ stata davvero una squadra di sogni e ci ha regalato tanti emozioni e soddisfazioni. E poi anche la manita e i 5 derby vinti consecutivamente sono momenti indimenticabili.

0 Udinese-Roma: le pagelle dei tifosi

  • 14 Marzo 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Rubriche

pagelle dei tifosi

a cura di Flavia Miglietta

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Andrea, 48 anni, Roma
Szczesny 6; Florenzi 7; Manolas 7,5; Zukanovic 6,5; Digne 6; Nainggolan 7; Keita 7; Salah 6; Perotti 7; El Shaarawy 7; Dzeko 7,5; Strootman SV; Pjanic 7; Allenatore: Luciano Spalletti 8

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Flavia, 41 anni, Roma
Szczesny 6,5: indeciso su un’uscita nel primo tempo, perfetto nella ripresa
Florenzi 7,5: corre, pressa, copre la fascia e segna gol solo da cineteca. Stratosferico
Manolas 7,5: io sono di parte su di lui perchè il fatto che sia arrabbiato ancor prima di cominciare la partita me lo fa amare a prescindere. In campo è più monumentale del Partenone
Zukanovic 6,5: buono in copertura e propositivo in fase offensiva.
Digne 6,5: ordinaria amministrazione, qualche passaggio sbagliato ma altre cose ottime.
Nainggolan 7: al solito… Pressa, rincorre gli avversari fino a sotto casa e combatte su ogni pallone. Peccato per l’ammonizione che gli costa la diffida
Keita 7: assoluto padrone del centrocampo. La sua calma e la sua classe sono inestimabili
Salah 6,5: sicuramente meno brillante di altre volte ma sulla fascia destra dell’attacco della Roma è fastidioso (per gli avversari) come una cartella di Equitalia. Giocatore fondamentale
Perotti 7: assist di classe, tocco di palla raffinato. Giocatore sopraffino
El Shaarawy 6,5: anche lui, come Salah, meno brillante di altre volte ma la sua presenza è fondamentale nel tridente giallorosso.
Dzeko 7,5: il più criticato dopo Madrid risponde con un bel gol ed una prestazione che ripaga il Mister della fiducia data. Forza Edin!
Pjanic 7: entra e da nuovamente prova della sua classe
Strootman SV
Spalletti 8: come le vittorie consecutive della Roma. 8 per il suo andare sotto la curva giallorossa ad esultare a fine partita. 8 per come ha ridato vita ad una squadra che aveva un elettroencefalogramma piatto
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Alberto, 21 anni, Roma
Szczesny 6,5; Florenzi 7,5; Manolas 7,5; Zukanovic 7; Digne 7; Nainggolan 6,5; Keita 7,5; Salah 7; Perotti 7; El Shaarawy 7; Dzeko 7,5; Strootman SV; Pjanic 6,5; Luciano Spalletti 7,5

0 Udinese-Roma: gol zampati (audio)

  • 13 Marzo 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Gol Zampati

I gol zampati di Udinese-Roma

Link diretto al video: http://www.dailymotion.com/video/x3xk2oo

0 Udinese-Roma 1-2. Il post partita; Le dichiarazioni di Spalletti e Florenzi

  • 13 Marzo 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

La Roma di Luciano Spalletti conquista l’ottava vittoria di fila battendo l’Udinese in trasferta grazie alle reti di Dzeko e Florenzi. I protagonisti del match hanno parlato nel post partita. Di seguito le dichiarazioni di…

Luciano Spalletti a Premium Sport: “Partiamo dal fatto che i nostri calciatori sono stati splendidi, so che contraccolpi può dare l’uscita dalla Champions. Loro hanno ricaricato le pile e mi hanno fatto vedere in allenamento che hanno raccolto il dispiacere. Ma bisogna tenere lontane quelle dietro e lo si fa ottenendo vittorie come queste. Dzeko? I nostri calciatori sono tutti valori aggiunte, se fai un filotto così quelli scelti più spesso sono con le antenne dritte. Anche avversari sulla carta più facili ti danno filo da torcere se non metti in campo tutte le qualità. Ero curioso di vedere se avevo ragione, quando me lo hanno chiesto secondo me la Roma aveva delle potenzialità anche espresse con Garcia. C’era da mettere mano nel modo di vivere club, spogliatoio e un campo per svilupparci l’allenamento. I ragazzi lo hanno fatto con serietà e ora si prendono tutti i meriti. La psicologia è un fattore fondamentale, non posso passare da un movimento o da una preparazione che non sono discorsi lunghi, avere la testa nel lavoro che fai e saper riconoscere dei vantaggi, il piacere della situazione e del pezzo di vita che si stanno gustando. Ci sembra normale ma noi siamo dei prescelti per quello che facciamo e dobbiamo renderci conto in profondità. Bisogna analizzare in profondità, essere seri e avere la testa nel lavoro che stiamo facendo. Questi ragazzi hanno alternative dentro la propria vita, riuscire a far vedere loro che questa è una situazione più bella di altre non è un lavoro facile, ma se poi uno ci riesce danno il meglio e si divertono come in larghi tratti di questa partita”.

Florenzi a Premium Sport “Abbiamo fatto tutto quello che dovevavamo anche se nella ripresa abbiamo sofferto troppo. Dobbiamo chiudere subito la partita e non prendere quel gol evitabile. Ma questi tre punti sono benedetti. Il gol? Pensavo che se avessi tirato l’avrebbe presa il difensore, ho deciso di fare lo stop e mi è venuto tutto alla perfezione, sono contento. Guardiamo gara dopo gara con questo spirito e facendo la partita come oggi, sono gli altri a doversi adeguare al nostro gioco. Il pubblico? Tanta roba”.

0 Serie A. Udinese-Roma 1-2. Dzeko-Florenzi! Ottava vittoria consecutiva per i giallorossi

  • 13 Marzo 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

udinese roma 1

Di ritorno dalla sconfitta in Champions League contro il Real Madrid, che ha causato l’eliminazione della Roma dalla competizione europea, i giallorossi sono tornati in campo questo pomeriggio per affrontare l’Udinese di Colantuono in occasione della 28a giornata di Serie A TIM. Sul terreno del Dacia Stadium, Luciano Spalletti conferma per dieci undicesimi la formazione con cui i giallorossi hanno giocato al Santiago Bernabeu. L’unica novità l’avvicendamento a centrocampo tra Radja Nainggolan e Miralem Pjanic. Per il belga presenza numero 27 in campionato, 25esima partita da titolare. In attacco, come annunciato da Luciano Spalletti nella conferenza stampa della vigilia, Salah, Perotti ed El Shaarawy supportano Edin Dzeko unica punta. Colantuono schiera un 4-5-1 con Karnezis in porta; Widmer, Danilo, Felipe, Adnan sulla linea difensiva; Bruno Fernandes, Lodi, Hallfredsson, Badu, Edenilson dietro all’unica punta Thereau. Roma in campo con la prima divisa completamente rossa, padroni di casa con il consueto completo bianconero a strisce verticali.

IL PRIMO TEMPO

L’arbitro Mazzoleni fa partire la gara con la Roma che attacca da Curva Nord verso Curva Sud. Al secondo minuto arriva subito la prima occasione per Edin Dzeko. Sul traversone di El Shaarawy è perfetta la coordinazione di testa del bosniaco, l’impatto con il pallone è pero troppo debole per poter impensierire Karnezis. Al 10′ contropiede condito da un’ottima manovra gestita da El Shaarawy Digne e Dzeko, l’azione porta alla conclusione col destro di Perotti in area, Karnezis è attento e manda la sfera in corner. Al quarto d’ora i giallorossi passano in vantaggio. Perotti verticalizza per Salah, assist di prima dell’egiziano verso Dzeko che in area di rigore batte Karnezis con il piede destro. Fatica la squadra di Colantuono e la Roma sfiora anche lo 0-2 al 19′. Stop a seguire di El Shaarawy sul lancio di Perotti, il faraone rientra sul destro ma il tiro a giro sfiora il palo alla sinistra di Karnezis. La squadra di Spalletti è pericolosissima in contropiede, come al 28′ quando El Shaarawy innesca un 3 contro 2, serve Dzeko ma il tiro del bosniaco viene successivamente ribattuto dalla difesa dell’Udinese. Il primo tiro in porta della squadra di Colantuono arriva al 32′ con Lodi che prova un mancino dalla distanza, Szczesny non trattiene e il pallone scivola in calcio d’angolo. Il pallino del gioco è tra le mani della Roma che anche nei minuti finali del primo tempo va vicina al raddoppio con Florenzi. La conclusione di prima intenzione del terzino giallorosso viene nuovamente ribattuta dalla difesa bianconera. la prima frazione si chiude con lo 0-1 firmato Edin Dzeko e la supremazia territoriale della formazione di Spalletti.

IL SECONDO TEMPO

Cambio per i padroni di casa nell’intervallo, Colantuono inserisce Zapata al posto di Edenilson e proprio il Colombiano sfiora il pareggio al 48′ con un colpo di testa che sbatte sul palo alla destra di Szczesny. L’Udinese entra in campo con un piglio diverso rispetto alla prima frazione con l’obiettivo di recuperare lo svantaggio. I giallorossi perdono il pallino del gioco nei primi 20 minuti e accusano la pressione della squadra di Colantuono. Al 64′ tiro non irrestibile di El Shaarawy dal limite dell’area, Karnezis si distende e blocca il destro del faraone. Al 69′ Spalletti si gioca la carta Miralem Pjanic, fuori El Shaarawy. Due minuti dopo Colantuono risponde con l’inserimento di Matos al posto di Thereau. Tuttavia, al 73′, la Roma trova il raddoppio con Alessandro Florenzi. Azione fantastica tra Salah, Pjanic e il terzino giallorosso che sulla palla morbida del bosniaco, controlla la sfera con un tocco d’esterno destro e batte Karnezis con il piede destro. La squadra di Spalletti chiude così la gara, Colantuono si gioca invece l’ultima carta Kuzmanovic per tentare il tutto per tutto. A cinque minuti dallo scadere Fernandez accorcia le distanze con un potente destro in area di rigore che batte Szczesny sul secondo palo. Spazio anche per Kevin Strootman nei secondi finali, ma la gara si spegne con il successo della squadra giallorossa. I capitolini trovano così l’ottava vittoria consecutiva targata Luciano Spalletti mantenendo le doverose distanze sia dalla Fiorentina che dall’Inter, entrambe vittoriose contro Verona e Bologna.

@ Andrea Fagnano

IL TABELLINO – UDINESE – ROMA 1-2 (15′ Dzeko, 74′ Florenzi, 85′ Fernandes)

UDINESE (4-5-1): Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Adnan; Edenilson (45′ Zapata), Badu (78′ Kuzmanovic), Lodi, Hallfredsson, Bruno Fernandes; Thereau (73′ Matos).
A disp.: Meret, Heurtaux, Wague, Domizzi, Pasquale, Armero, Balic, Di Natale, Perica.
All. Stefano Colantuono

ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Florenzi, Manolas, Zukanovic, Digne; Nainggolan, Keita; Salah (90’+1 Strootman), Perotti, El Shaarawy (70′ Pjanic); Dzeko.
A disp.: De Sanctis, Torosidis, Emerson Palmieri, Maicon, De Rossi, Vainqueur, Uçan, Totti, Iago Falque.
All. Luciano Spalletti

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