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0 Serie A. Roma-Chievo Verona, arbitra Celi. I precedenti con i giallorossi

  • 5 Maggio 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

celi

Sul sito ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri è stata pubblicata la lista delle designazioni arbitrali per il 37° turno del campionato di Serie A. La partita Roma-Chievo Verona, che si giocherà domenica 8 maggio alle 12:30, sarà arbitrata da Domenico Celi. Sarà la nona direzione arbitrale della carriera per il fischietto di Bari con i giallorossi in campo. Nelle precedenti otto, i giallorossi hanno ottenuto cinque vittorie, l’ultima di queste il 2-1 contro la Sampdoria firmato da Florenzi, Perotti e un autogol di Pjanic, un pareggio e due sconfitte, entrambe fuori casa. Di seguito i precedenti nel dettaglio:

27/04/2008 ROMA – Torino 4 – 1 PIZARRO (r.) – VUCINIC – AMANTINO – AMANTINO
12/09/2010 Cagliari – ROMA 5 – 1 DE  ROSSI
01/10/2011 ROMA – Atalanta 3 – 1 BOYAN – OSVALDO – SIMPLICIO
18/12/2011 Napoli – ROMA 1 – 3 De Sanctis (aut.) – OSVALDO – SIMPLICIO
10/02/2013 Sampdoria – ROMA 3 – 1 LAMELA
25/11/2013 ROMA – Cagliari 0 – 0
16/02/2014 ROMA – Sampdoria 3 – 0 DESTRO – PJANIC – DESTRO
07/02/2016 ROMA – Sampdoria 2 – 1 FLORENZI – PEROTTI

0 “La Roma: una bella realtà, qualche piccolo rimpianto” – di Dario ’40

  • 4 Maggio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Core de Roma

Proprio nell’incontro con il temuto (dagli altri) Napoli, la Roma ha dimostrato tutta la sua crescita. In altri lontani momenti gli importanti infortuni subiti sarebbero stati innalzati a vessillo di una prestazione infelice con relativo risultato negativo.
Ora non più. Siamo assolutamente consapevoli della nostra crescita e non abbiamo necessità di accampare scusanti di sorta per giustificare partite mediocri. La mentalità di grande squadra la stiamo acquisendo gradatamente ma inesorabilmente, anche se, nelle ultime prestazioni, la reminiscenza dovute alla precedente direzione tecnica hanno fatto la loro negativa comparsa.
Solo scorie da eliminare.

Le rare occasioni da rete create dai partenopei sono state arginate con attenzione, accompagnata dalla buona sorte; occorre a riguardo osservare che questa indispensabile componente affianca sempre di più chi crede nelle proprie capacità senza mai arrendersi.
Se solo non fossimo stati penalizzati da quelle scorie, ora saremmo due punti avanti al Napoli e la squadra dalla maglia tipo codice a barre non starebbe a festeggiare con anticipo il suo ennesimo scudetto (questo meritato). Ma questa è la realtà che dobbiamo accettare rivolgendo immediatamente l’attenzione al prossimo campionato, nel quale dovremmo evitare di arrivare al termine senza rimpianti.
Non è un caso che siano stati raggiunti risultati positivi con momenti finali degli incontri (Bologna, Atalanta, Torino, Napoli), una proprio in concomitanza con l’ingresso in campo del nostro inimitabile Capitano.
Ritornando a bagliori illuminanti della precedente nota, si può affermare che Totti rappresenti per noi e per la squadra una vera luce di emergenza. L’incontro con il Napoli porta alla mente un’altra sfida che risate ad almeno trenta anni addietro, forse anche di più: la loro porta era difesa da tal Gedeone Carmignani che venne all’Olimpico con la fama di portiere imbattibile. In quella partita per il nostro Scaratti, detto Torre in Pietra, che con una tremenda punizione dal limite, ne ridimensionò la figura facendolo ritirare definitivamente tra i portieri comuni.
Quella passata, quella attuale e quella futura è e sarà sempre la Roma che amiamo.
Nulla di più tangibile e veritiero.
Buona Roma a tutti i Romanisti.
Dario ’40

PS Forse qualcuno avrà notato che non è stato espresso, da molto tempo, alcun pensiero riguardo agli altri. Ma ormai abbiamo preso la sana abitudine di argomentare solo sul calcio giocato e non su quello parlato; ecco questa è la motivazione del diniego manifestato.

1 Genoa-Roma 2-3: le pagelle dei tifosi

  • 3 Maggio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Rubriche

pagelle dei tifosi

a cura di Flavia Miglietta
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Andrea, 45 anni, Roma
Szczesny 7 – Maicon 5 – Rudiger 5 – Manolas 6 – Digne 6 – De Rossi 5,5 – Strootman 7 – Nainggolan 7,5 – Salah 6,5 – El Shaarawy 6,5 – Perotti 5 – Dzeko 6,5 – Totti 7 – Zukanovic sv – Spalletti 7
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Mattia, 24 anni, Roma
SZCZESNY 7,5: Buona parata nel primo tempo, sicuro nelle uscite e parata DECISIVA che nega il pareggio al Genoa. Sui gol è incolpevole.
MAICON 6: Poche e meno belle ed incisive le sue galoppate sulla fascia, oggi, ma da il suo contributo soffrendo poco. Secondo me non ha tante colpe sul secondo gol del Genoa, in quanto il passaggio (filtrante) che si inserisce tra lui e Manolas è al bacio. Tiene bene il campo.
MANOLAS 6: Paradossalmente abbiamo subito due gol, ma la difesa oggi non ha corso tanti pericoli. Fa la sua prestazione.
RUDIGER 6,5: Fa anch’esso il suo, in difesa, ma è anche presente in fase di impostazione, spesso, e si applica molto anche quando il Mister lo sposta sulla fascia. Bella prestazione del tedesco.
DIGNE 6,5: Tiene molto bene in difesa e anche oggi è costante la sua partecipazione alla fase offensiva. Costante!
DE ROSSI 8: Premio Danielino come migliore in campo, oggi, perchè regala una grandissima prestazione. Con i luoghi comuni infami che persistono ormai da anni sul suo conto ci puliamo il sedere. Grandissimo filtro, padrone del centrocampo, prende in mano l’iniziativa e gioca praticamente sempre di prima trovando diversi passaggi interessanti. Ottimo l’assist che libera Nainggolan davanti al portiere nel primo tempo che spara alto, e suo il grande lancio che pesca Edin all’interno dell’area che a sua volta fornisce l’assist vincente ad El Shaarawy per il 3-2 finale.
STROOTMAN 7: Ma è stato davvero fermo per tanto tanto tanto tempo? INCREDIBILE. La sua presenza si sente e come. Bentornato Campione!
NAINGGOLAN 7,5: Che dire.. il mio giudizio per il Ninja è ormai sempre quello. Grinta, cuore, anima, qualità. Costantemente un fuoriclasse !
SALAH 6: Freddo davanti al portiere ci porta in vantaggio, ma può sempre fare molto di più. Sempre apprezzabili comunque le sue prestazioni, in quanto gioca tanto con la squadra e si sacrifica anche. Per me se trova una convinzione di sè consona, può essere un calciatore devastante.
PEROTTI 6,5: Non è incisivo come al solito, ma fa la sua bella figura come sempre. Giocatore pazzesco, di un utilità incredibile.
EL SHAARAWY 7: Costantemente nel vivo delle azioni con grande qualità. Uno dei più pericolosi e non molla mai, mai! Segna anche il gol vittoria! RISCATTATO (ma da moh!)
TOTTI 7: Calcia una punizione fantastica, perfetta, ed ogni suo tocco di palla lascia un brivido. Gli aggettivi, come dissi la scorsa settimana, io gli ho finiti.
DZEKO 6,5: Entra alla grande in partita, utilissimo nello sprint d’attacco giallorosso. Si crea da solo una bella occasione in area, ma il portiere chiude in angolo, e fornisce un assist al bacio per la vittoria finale. Uno sprazzo dell’Edin Dzeko che tutti vogliamo!
ZUKANOVIC S.V.
SPALLETTI 7: Manda una ottima Roma in campo, organizzata e aggressiva. Tiene il pallino del gioco per tutta la partita e vince in rimonta. Cambi azzeccati anche oggi. Sei Nostro!

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Flavia, 41 anni, Roma
Difesa: tutti al di sotto della sufficienza perchè la Roma prende troppi gol. Eccezione per Szczesny che salva il risultato alla fine. Per lui 7,5 in pagella
Centrocampo: De Rossi prende un 6 scarso, Strootman è tornato e vederlo in campo per tutta la partita è una gioia. Del reparto il migliore è Nainggolan, uomo ovunque della Roma.
Attacco: 3 gol, un reparto che non ha certo problemi ad essere prolifico. Forse in ombra Perotti mentre Salah ed El Shaarawy si fanno trovare pronti al gol. Ottimo anche Dzeko che si inventa uomo assist e manda in porta il “collega” per il gol del tre a due.
Totti: punizione epica che aggiunge un ulteriore tassello al suo essere già mitico.
Spalletti 8: Grazie Mister, se siamo terzi è merito tuo e della ventata di ottimismo, tenacia (e tecnica) che hai portato a Roma.

0 Genoa-Roma 2-3 IL POST PARTITA; Le dichiarazioni di Spalletti, De Rossi, Strootman e El Shaarawy

  • 2 Maggio 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

Dopo la pirotecnica vittoria contro il Genoa, hanno parlato i protagonisti del match. Ecco le dichiarazioni del tecnico giallorosso Luciano Spalletti, Daniele De Rossi, Kevin Strootman e El Shaarawy

Luciano Spalletti a Premium Sport

“Szczesny mi ha chiesto di dirvi che si parla solo di Totti e che anche dicano il mio nome perché la mia parata vale quanto un gol. Ricordiamoci degli altri che giocano, vi riporto la preoccupazione del nostro portiere. Totti ha fatto più di quanto ci aspettasse, ci ha dato una mano importante con cose nel suo repertorio. Vuole sempre dare il suo contributo e lo ha fatto. Totti risolve da 25 anni? Sì, ma col resto della squadra. Io sto con voi, secondo me Totti è un brillante e i brillanti si mettono ogni tanto alle grandi serate, non tutti i giorni. 25 carati? Qualcosa di più. Gioco, mentalità, convinzione, qualità, abbiamo fatto vedere tutto oggi. Si può cercare il pelo nell’uovo e dare bacini a chi ci pare, la squadra ha vinto una grande gara. Totti è stato eccezionale come nelle utile partite, sa fare questo e quando viene a legarsi le scarpe che lo vedi che vuole entrare come oggi, siamo a cavallo. Rinnovo? Io gli ho già detto tutto al presidente, e l’ho detto a tutti. Siete poco attenti perché non vi accorgete di quello che dico… Lo deve chiedere al presidente. Io sto dalla parte dei miei calciatori, sono quello che chiede loro di correre e li consuma, per cui è giusto che vengano ripagati. Totti ha fatto grandi partite e insieme abbiamo fatto grandi numeri. Sono contentissimo se allunga la carriera. Quando lui mi dice che vuole fare il calciatore sto con lui. Strootman? Ha fatto vedere di essere pronto ed è colpa mia se ha giocato solo oggi. Quando si fanno giocate in velocità come il Genoa diventa difficile. Hanno fatto insieme a noi una grande partita creandoci difficoltà, l’importante è non perdere la voglia di portare a casa i 3 punti. Lo abbiamo fatto con qualità in più rispetto al’inizio, con gli ingressi di Totti e Dzeko. In certi casi si fa molto di più dell’avversario e ci si merita la vittoria. Napoli? Noi dobbiamo vincerle tutte e a loro deve succedere un pareggio. Può succedere nel calcio e rimaniamo aggrappati a questa possibilità. Non so come si raggiunge la Juve, con loro ci ho giocato all’inizio e non ho avuto un confronto obiettivo. Visto il filotto di vittorie e la qualità dei calciatori, poi sono usciti dalla Champions per un pelo, le valutazioni vanno fatte a bocce ferme. La squadra ha avuto grandissimo carattere, ha giocato benissimo il terzo tempo: nello spogliatoio e nell’allenamento i giocatori hanno fatto benissimo”.

De Rossi a Premium Sport a fine partita

“Una grande reazione contro una squadra fortissima in casa che, nonostante avesse poco da giocare, ha fatto una grande partita. Siamo stati bravi a segnare questi due gol. Totti? Ultimamente ne ha cambiate parecchie di partite. Anzi, negli ultimi 25 anni… Non vedo perché non debba continuare a farlo, è un nostro amico e un giocatore eccezionale e, da quanto ho capito, rimarrà con noi anche l’anno prossimo. Lo leggo da voi, facciamo il tifo in questa direzione. Ho sempre odiato i giocatori che mettevano il broncio quando giocavano dopo, o arrivavano con il sorrisino a Trigoria se si perdeva. Mi viene spontaneo essere contento quando vince la squadra, al mio posto hanno giocato compagni forti, sono contento. Secondo posto? Non dipende da noi da tanto tempo, penso che stasera vincerà il Napoli ma noi dobbiamo vincerle tutte. Con Spalletti è stato un cammino straordinario”.

Kevin Strootman a Premium Sport

“È andata bene, abbiamo preso 3 punti e sono contento. Potevo giocare 90 minuti, questa partita è stata difficile ma sto bene per i 3 punti. Forse domani sarò morto ma mi sento bene. Il peggio è passato. Secondo posto? Abbiamo due partite difficili, in Italia lo sono tutte. Anche col Genoa lo è stato, hanno battuto l’Inter. Dopo il gol abbiamo sbagliato tanto ma lottato, abbiamo preso i 3 punti e questo è importante, non come li prendiamo. Strootman acquisto della Roma? Sì. Gli altri giocatori hanno fatto un gran lavoro e vinto 10 partite, gli altri stanno meglio di me. Nell’ultima settimana mi sentivo pronto per entrare e non credevo di giocare 90 minuti. Ora ho giocato e sono contento, voglio guardare avanti e aiutare la squadra dopo 2 anni. Non pensiamo al prossimo anno, abbiamo 2 partite e vogliamo il secondo posto. Sarà dura perché se il Napoli vince tre gare saremo terzi, ora sono importanti solo le ultime due partite.

Stephan El Shaarawy a Premium Sport

“È stata una gara equilibrata e combattuta, sapevamo che qua avremmo trovato una squadra tignosa col pubblico che ha spinto. Abbiamo giocato una gara di intensità e qualità, abbiamo vinto una gara difficile e non molliamo. Nazionale? Non sapevamo ci fosse il secondo di Conte, sono contento di aiutare la squadra perché il mio obiettivo è l’Europeo. Mi trovo bene a Roma, con compagni e società, spero di continuare qui. La fiducia del mister è stata importantissima, venivo da mesi al Monaco non facili e me l’ha fatta sentire subito, anche Sabatini. Totti? Vedere le sue giocate da vicino è incredibile, lui è sensazionale e ci ha fatto vedere il suo talento. Sono felice di averlo con noi e spero sia così anche l’anno prossimo. Nella ripresa ci siamo schiacciati e chiusi dietro, loro hanno spinto di più ed è stato difficile. Avevo il terzino attaccato ed era difficile trovare gli spazi, ma alla distanza siamo usciti. Ma faccio i complimenti al Genoa. Non ho esultato come col Milan perché il Genoa mi ha lanciato, la mia famiglia è tutta genoana. Sono state emozioni contrastanti. Rigore su di me? Sono andato per prendere la palla e il difensore ha allargato il gomito, ma l’arbitro ha deciso di non assegnarlo”.

9 Genoa-Roma 2-3: gol zampati (audio)

  • 2 Maggio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · Gol Zampati

I gol di Salah, Totti e El Shaarawy “zampati”

Salah:

http://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2016/05/0-1-Salah.mp3 Totti:

http://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2016/05/2-2-Totti.mp3 El Shaarawy:

http://www.carlozampa.it/wp-content/uploads/2016/05/2-3-El-Shaarawy.mp3

0 Serie A. Genoa-Roma 2-3. I giallorossi rimontano nel finale. A segno Salah, Totti ed El Shaarawy. La rincorsa al 2° posto continua.

  • 2 Maggio 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

#GenoaRoma 2-3. I giallorossi rimontano nel finale. La rincorsa al 2° posto continua. https://t.co/i4e4pmAPFQ pic.twitter.com/Fds3TujCX4

— Popolo Giallorosso (@PopoloGR) 2 maggio 2016


La Roma è scesa in campo al Marassi di Genova nel primo posticipo della 36a giornata di Serie A. Dopo la vittoria nello scontro diretto di lunedì scorso contro il Napoli, i giallorossi vogliono provare a scavalcare proprio i partenopei per accedere direttamente ai gironi della prossima Champions League. Per gli uomini di Spalletti l’ostacolo da superare si chiama Genoa capitanato da Gian Piero Gasperini. Il tecnico di Certaldo, viste le pesanti assenze, si affida a Szczesny tra i pali, Maicon, Manolas, Rudiger e Digne sulla linea difensiva. Muro di centrocampo ricoperto da Nainggolan, De Rossi e il rientrante Kevin Strootman. Out Dzeko e Totti, dentro il tridente leggero Salah, El Shaarawy, Perotti. Il collega di Grugliasco lascia in panchina tutti i diffidati e schiera un 3-5-2 con Lamanna in porta; Munoz, Burdisso, Izzo in difesa; Fiamozzi, Tachtsidis, Rincon, Dzemaili, Laxalt dietro ai due attaccanti Suso e Pavoletti. Giallorossi in campo con la maglia bianca e calzoncini rossi, padroni di casa con la consueta divisa a bande verticali rosso blu

IL PRIMO TEMPO

L’arbitro Gervasoni fa partire la gara e i giallorossi soffrono subito il pressing asfissiante del Genoa. La squadra di Spalletti risponde con un destro a giro di El Shaarawy al 3′, il tiro del faraone sfiora il palo alla sinistra di Lamanna. Dopo due minuti arriva il vantaggio dei capitolini. Fraseggio di qualità in area di rigore tra El Shaarawy, Perotti e Salah che porta l’egiziano a battere Lamanna con il piatto mancino. La squadra di Gasperini è si aggressiva, ma spesso scoperta in fase difensiva con la Roma pronta a raddoppiare al minuto 8. Nainggolan cerca una semi-rovesciata da dentro l’area di rigore, ma manda il pallone sopra la traversa. Al 13′ sono però i giallorossi a farsi trovare scoperti. Tachtsidis raccoglie la sfera in area e piazza un sinistro all’angolino rasoterra che riporta in carreggiata i padroni di casa. Il ritmo di gara è scoppiettante e la squadra di Spalletti risponde al pareggio rosso blu, con un tiro di controbalzo di El Shaarawy, Lamanna respinge d’istinto evitando l’ 1-2. E’ ancora il faraone al 21′ ad impensierire la difesa genoana, assist filtrante di Salah sul secondo palo, l’ex Monaco non arriva puntuale in scivolata. Al 24′ episodio in area di rigore del Genoa. Gomitata di Izzo su El Shaarawy che cade a terra dolorante al volto, Gervasoni lascia correre tra le proteste dei giocatori giallorossi. Roma spesso pericolosa nella prima mezz’ora, proprio al 30′  la girata di El Shaarawy su assist di testa di Nainggolan, sfiora il palo alla destra di Lamanna. Due minuti dopo azione personale di Suso sul contropiede genoano, mancino perfetto ma Szczesny vola e toglie la gioia del gol all’attaccante. Batti e ribatti continui al Marassi. Al 36′ è ancora sui piedi di El Shaarawy l’occasione del nuovo vantaggio. Conclusione potente davanti a Lamanna che si supera e devia la sfera in calcio d’angolo con un vero e proprio miracolo. Match roccioso per la squadra di Spalletti che va negli spogliatoi sul pareggio. Prima frazione fatta d’intensità e occasioni sprecate specialmente dai giallorossi.

IL SECONDO TEMPO

La gara riprende senza sostituzioni nell’intervallo, con la Roma che attacca da Curva Nord verso Curva Sud. Non cambia il leitmotiv del match con i giallorossi che costringono il Genoa a rinchiudersi spesso dentro la propria area di rigore. Squadra di Gasperini che però spaventa in contropiede insinuandosi nei spazi tralasciati dalla difesa di Spalletti. Al 52′ Suso rientra sul mancino e spara una saetta al di là del palo alla sinistra di Szczesny. Al 58′ ennesimo contropiede pericoloso del grifone, ma Suso non trova la porta dal limite dell’area di rigore. Un minuto dopo Spalletti si gioca la carta Francesco Totti, fuori l’ex Diego Perotti. Gasperini controbatte con l’inserimento di Marchese al posto di Tachtsidis. Al 64′ Rincon serve Dzemaili con un filtrante, sul primo palo arriva puntuale Pavoletti che di prima intenzione batte Szczesny sul primo palo portando i suoi sul 2 a 1. Doccia fredda per la Roma e per Spalletti che cambia Maicon con Dzeko trasformando l’assetto tattico in un 3-4-3. Gasperini si copre con l’inserimento di Diego Capel al posto di Fiamozzi. Al 76′ punizione dal limite di Francesco Totti, rincorsa del capitano e destro potentissimo che trafigge Lamanna sotto al sette. Pareggio giallorosso e match che torna tra le mani della Roma. Tre minuti dopo è ancora una punizione di Totti a spaventare il portiere del Genoa che si distende e devia l’ennesimo pericolo del capitano giallorosso. I capitolini spingono alla ricerca della controrimonta che arriva sulla via dell’entusiasmo al minuto 87. De Rossi apre sulla sinistra per Dzeko, il bosniaco apparecchia col mancino, il tap in in solitaria per Stephan El Shaarawy che insacca il gol del 2 a 3. Gervasoni assegna 4 minuti di recupero e a 35 secondi dalla fine Szczesny salva la Roma con una parata a tu per tu con Diego Capel. I secondi scorrono fino al fischio finale che vede i giallorossi espugnare il Marassi e conquistare i tre punti in rimonta. Partita bellissima risolta nel finale da Totti ed El Shaarawy che, aspettando il Napoli, permettono di tenere a galla la squadra di Spalletti nella rincorsa al secondo posto.

@ Andrea Fagnano

IL TABELLINO GENOA – ROMA 2-3  (6′ Salah, 13′ Tachtsidis, 66′ Pavoletti, 77′ Totti, 88′ El Shaarawy)

GENOA (3-5-2): Lamanna; Munoz, Burdisso, Izzo; Fiamozzi (71′ Capel), Tachtsidis (61′ Marchese), Rincon, Dzemaili, Laxalt; Suso (82′ Pandev), Pavoletti.
A disp.: Donnarumma, Sommariva, De Maio, Ansaldi, Ntcham, Rigoni, Gabriel Silva, Lazovic, Matavz.
All. Gian Piero Gasperini

ROMA (4-3-3): Szczesny; Maicon (67′ Dzeko), Manolas, Rüdiger, Digne; Strootman, De Rossi, Nainggolan; Salah, Perotti (60′ Totti), El Shaarawy
A disp.: De Sanctis, Lobont, Castan, Gyomber, Emerson Palmieri, Zukanovic, Keita, Vainqueur, Sadiq.
All. Luciano Spalletti

Ammoniti: Rincon (G), Totti (R), Laxalt (G), De Rossi (R), Strootman (R), Marchese (G).

 

0 Serie A. Aspettando Genoa-Roma, le ultime curiosità sul match del Ferraris

  • 2 Maggio 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · Rubriche

ASPETTANDO GENOA ROMA

Il prossimo avversario sulla strada della Roma di Spalletti è il Genoa di Gian Piero Gasperini. L’arbitro che dirigerà il posticipo del lunedì allo stadio Luigi Ferraris sarà Andrea Gervasoni. I giallorossi vogliono vincere per continuare a sperare nel secondo posto, mentre i rossoblù possono giocare con tranquillità vista la conquista della salvezza matematica.

IL GENOA – Il grifone è reduce da risultati altalenanti in campionato che gli hanno comunque permesso di raggiungere la salvezza aritmetica. Nelle ultime cinque gare i rossoblù hanno vinto 3 volte e perso 2. Gasperini, per la sfida con i giallorossi, dovrà fare a meno di Perin e dell’ex Cerci infortunati. Per battere la Roma il tecnico genoano si affiderà al 3-4-3 con il tridente d’attacco formato da Suso, Pavoletti e Laxalt.

PROBABILE FORMAZIONE GENOA (3-4-3): Lamanna; Izzo, Munoz, De Maio; Ansaldi, Rigoni, Dzemaili, Gabriel Silva; Suso, Pavoletti, Laxalt. A disposizione: Donnarumma, Burdisso, Marchese, Ntcham, Rincon, Capel, Fiamozzi, Sommariva, Tachtsidis, Lazovic, Pandev, Matavz. Allenatore: Gian Piero Gasperini

SQUALIFICATI: –

DIFFIDATI: Gabriel Silva, Rigoni, Ansaldi e De Maio

INDISPONIBILI: Cerci e Perin

LA ROMA – La squadra di Spalletti dopo la vittoria in extremis con il Napoli vuole battere anche il Genoa. Il tecnico toscano dovrà fare a meno di Florenzi e Uçan infortunati e di Pjanic squalificato. Davanti alla difesa dovrebbe tornare De Rossi con Nainggolan e Strootman, che partirà finalmente titolare dopo tanti mesi di calvario. Džeko e Totti dovrebbero iniziare dalla panchina per lasciare spazio al tridente leggero formato dagli ex rossoblù Perotti-El Shaarawy e da Salah.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Szçzesny; Maicon, Manolas, Rüdiger, Digne; Strootman, De Rossi, Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy. A disposizione: De Sanctis, Lobont, Castan, Zukanovic, Gyömber, Emerson Palmieri, Keita, Vainqueur, Sadiq, Džeko, Totti. Allenatore: Luciano Spalletti

BALLOTTAGGI: De Rossi-Vainqueur

SQUALIFICATI: Pjanic

DIFFIDATI: Digne, Keita, Džeko, Florenzi e Rüdiger

INDISPONIBILI: Uçan (Contusione alla gamba sinistra), Iaqo Falqué, Torosidis e Florenzi (problemi flessore sinistro)

Riccardo Casoli

0 Conferenza stampa. Spalletti: “Non vogliamo concedere niente e restare aggrappati in queste tre partite. Strootman è pronto, domani gioca titolare”

  • 1 Maggio 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

spalletti

In occasione della 36a giornata di Serie A, la Roma affronterà il Genoa di Gasperini al Marassi per proseguire la rincorsa al secondo posto, ora distante soli due punti dal Napoli. Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti, ha parlato nella consueta conferenza stampa di vigilia. Ecco le sue dichiarazioni:

IL VIDEO

“Pjanic è squalificato, lo sapete, faccio per ricordarmelo io. Florenzi al 90% no, il problema al flessore sinistro non è passato. Falque si pensava che fosse una cosa normale, mi ha detto lui che voleva uscire per precauzione, ma non migliora e anzi peggiora col passare delle ore, Uçan ha avuto un’infezione alle vie respiratorie, è tutto a posto, è in condizione di fare vita normale. È stato anche ricoverato. Keita ha avuto un fastidio alla caviglia, gli si è gonfiata due giorni fa, si pensava di poterlo utilizzare, invece persiste il gonfiore e lui è da valutare. Ieri Torosidis ha avuto un fastidio all’anca, Gyömbér è dentro, viene con noi”.

Il Genoa in casa ha conquistato 33 dei suoi 43 punti, gioca con grande intensità e ha vinto le ultime 5 casalinghe. È una partita più complicata di quanto può dire la classifica?
“Sarebbe stata ugualmente complicata, tutti sanno il lavoro che sta portando avanti Gasperini. Dal Genoa escono tutti gli anni dei buonissimi calciatori, il suo lavoro porta vantaggi sotto l’aspetto dei risultati. Ha un metodo particolare, la mette sulla battaglia, l’intensità, la forza fisica. Su quel campo, in quel contesto riescono a dare il meglio di loro stessi. Sarà una partita molto difficile. Ma noi siamo aggrappati a questa possibilità di successo, perché sarebbe un grandissimo successo o lo è già stato, non vogliamo concedere niente e restare aggrappati per queste tre partite, andiamo convinti”.

Vista la squalifica di Pjanic e la non perfetta condizione di altri centrocampisti, è possibile immaginare una Roma a trazione anteriore con quattro giocatori offensivi?
“Che vuol dire? Che siano poi dentro l’area avversaria e non tornino? Quando io metto in campo una squadra, visto chi ha segnato della nostra squadra, penso a una squadra offensiva, non a un numero di giocatori. Si è visto che quando funziona la squadra fa gol chiunque, sfora oltre la linea avversaria chiunque. Dzeko più i tre attaccanti? Ho già detto quello che gli dovevo dire, deve essere bravo a sfruttare quello che gli viene messo a disposizione. Può stare tranquillo, se ho bisogno di lui lo userò, può darsi che sia o prima o dopo. È lui che deve farsi trovare pronto a questo punto, è lui che ci deve far vedere le sue qualità. Non andiamo più a usare giochi di parole o su quello che potrebbe essere, è una valutazione pratica, diretta”.

Anche per quanto riguarda il futuro, Strootman potrà essere protagonista?
“Strootman gioca, titolare. Domani Strootman comincerà a farci vedere, perché è pronto”.

Atletico Madrid e Leicester insegnano che si può vincere anche oltre il fatturato?
“È il bello di questo sport, sono successi che danno aperture importanti a chi fa questo lavoro e soprattutto al Leicester, proprio perché c’è Ranieri, ci siamo affezionati. Speriamo che finisca come tutti sperano. È un discorso corretto, sono favole che danno aperture, che dicono che con qualità, umiltà e sacrificio si può arrivare dappertutto”.

Cosa manca a questa squadra per diventare come la Juventus?
“Abbiamo fatto delle grandi cose, abbiamo fatto dei grandi numeri, delle buone giocate, abbiamo fatto vedere che è una buona difesa nonostante quello che si diceva, ci sono buonissimi calciatori. La Juventus è più lavorata su tutto, è una squadra creata anno dopo anno, migliorata anno dopo anno, mettendoci sempre qualche campione. Dobbiamo trovare un nostro equilibrio, delle partite ci succede che ci manca il sostegno del carattere o della forza, però attraverso la qualità, la convinzione di questi ragazzi di essere una squadra che se la può giocare, riusciamo a sopperire. Siamo a buon punto, dobbiamo andare avanti sulla nostra strada, su quello che abbiamo evidenziato. Stando dentro con la testa, come abbiamo fatto fino a questo momento, i miei calciatori hanno evidenziato che tengono alla Roma e che vogliono fare risultati con la Roma e non pensano a turbative di mercato. Quando si allenano e quando frequentano lo spogliatoio evidenziano grande professionalità, grande intenzione di mettere in pratica la voglia di raggiungere risultati con questa squadra. Si va avanti anche in queste tre partite, dopo queste tre partite si apriranno scenari nuovi”.

Sul rinnovo di Totti, lei è stato chiamato in causa dalla società?
“Mi dice che sono stato chiaro, ma mi sembra che non abbia capito bene. Il mio pensiero non serve, il mio pensiero pro, contro, non serve. Fin dal primo momento ho detto sempre le stesse cose, io Francesco lo alleno volentieri, ma è una cosa che riguarda loro. Era il rischio che non volevo correre, che mi venisse addossata la storia della gestione di Francesco. È sua, della società e vostra. Lo uso quando ritengo giusto usarlo e sarà così anche in futuro. Poi il mio pensiero non serve. Io sono coerente con quello che ho detto il primo giorno, fino a che rimango qui lo sarò”.

Nainggolan avanzato sarà riproposto anche nella prossima stagione?
“Sarà riproposto domani, a me interessa domani e anche a Radja. Radja per la Roma si butta nel fuoco, a noi interessa questo. È giusto quello che dicevate sull’impiego, però ci sono dei vantaggi e degli svantaggi in tutte le cose, conta il collettivo e a volte uno spinge da una parte per trovare benefici nel collettivo. Radja salta addosso, corrode, il fatto che non si avesse una squadra forte come fase difensiva per me non è mettere un difensore più forte, è farlo giocare peggio laggiù. È la stessa ricerca, con due possibilità totalmente differenti. Se quelli laggiù o il centrocampo ha possibilità di scegliere, l’attaccante fa movimento e contromovimenti, scelte, poi il difensore ha più difficoltà nello scegliere su quale situazione pensare. Se l’attaccante ha solo un tempo di giocata il difensore ha solo una scelta. Se ne può parlare in qualsiasi ruolo, ma sono gli stessi pensieri. Secondo me non si difende con due difensori in più, secondo me se non li faccio giocare bene i miei difensori hanno meno scelte da fare e meno difficoltà. Però Pjanic andrebbe bene lo stesso, avrebbe più qualità, ma li farebbe giocare con più tranquillità di Radja”.

Castan sembra un po’ finito nel dimenticatoio. Si può rilanciare in vista della prossima stagione?
“Ha fatto vedere importantissimi passi in avanti. Ora non è semplice parlare, entrare dentro queste situazioni, ma ha fatto vedere passi in avanti che se confermati potranno dare aperture a qualsiasi soluzione. Quel tempo lì l’ho fatto giocare perché parlando con addetti ai lavori era fondamentale fargli ritrovare la situazione reale. Ho voluto vedere subito, pensavo che quella fosse la partita ideale. Non fu così pronto. Lavorando il ragazzo ha una forza interiore incredibile, in tutti gli allenamenti, dopo che ci ho parlato, bisognava migliorare molto, questo poteva creargli delle difficoltà, invece è venuto sempre più voglioso e ha messo apposto molte cose. Ora potrebbe essere anche utilizzabile”.

Allo Zenit diceva di gestire il budget di mercato insieme alla dirigenza, sarà così anche nel prossimo calciomercato?
“Non gestivo i conti dello Zenit, volevo partecipare alla scelta di un giocatore. Qui c’è uno che è capacissimo a fare mercato, Walter sa benissimo perché ha fatto tanti i ruoli in questo lavoro, che anche l’allenatore può essere messo al corrente di quello che si fa. È un discorso successivo, il mercato lo farà lui anche il prossimo anno, sarà un punto di forza in più”.

Ansaldi è uno dei giocatori più forti che le servono?
“Penso che Digne abbia fatto un grande campionato, che Florenzi possa giocare terzino e farlo bene, penso che Maicon si sia fatto trovare pronto, c’è Emerson che è un buon calciatore, è un mancino naturale, ha qualità importantissime. È chiaro che andrebbe fatto giocare un po’ per fargli crescere autostima, secondo me può giocare anche a destra. A me bastano questi, per ora. Mi bastano questi, il prossimo anno è il prossimo anno. Voi mi proponete sempre quello che sarà ma non mi interessa, mi interessa ora, mi interessa far sapere ai miei che hanno fatto cose eccezionali, non lo dite mai. Non sottolineate mai quello che ha fatto questa squadra, si parla di mercato ma quello che ha fatto questa squadra senza la Curva… dateci la Curva e vi faccio vedere quello che si riesce a fare. Per proporre gioco di qualità estrema c’è bisogno di un clima carico di entusiasmo, di cori, di partecipazione emotiva, di sentimento. I cuori fanno sempre lo stesso rumore, ma averli dentro avrebbe dato presenza fisica. Questa squadra ha fatto un campionato straordinario, ha ribaltato numeri che conoscete, gol fatti, subiti, i punti presi al Napoli, all’Inter, alla Fiorentina. Si dimentica troppo facilmente, è uno sforzo grandissimo. Quelle squadre son forti come noi, se si va a perdere di vista l’umiltà si batte i denti, subito. In 10 partite puoi lottare per traguardi importanti come lottare a metà classificae diventa tutto più difficile. Questi ragazzi hanno proposto grandi numeri, grande calcio, grande qualità, grande convinzione, fanno vedere in questi ultimi allenamenti che vogliono giocarsi le poche possibilità che hanno fino alla fine del campionato, il resto non conta. Ragionano su queste tre partite”.

0 Tre domande con.. Flavio Insinna

  • 1 Maggio 2016
  • Flavia Miglietta
  • · 3 domande con... · Rubriche

FIPer la rubrica “Tre domande con…” la redazione di Popolo Giallorosso ha incontrato Flavio Insinna, noto attore e conduttore televisivo, e per noi cosa ancor più importante, grande tifoso della Roma.

Ciao Flavio e grazie per la tua disponibilità. Veniamo a noi ed alla nostra amata squadra. Roma terza in classifica. Giusta la posizione o ci sono dei rimpianti?
I rimpianti sono giganteschi, a maggior ragione dopo la vittoria contro il Napoli. La Roma doveva fare meglio per se stessa, per la società e soprattutto per questo straordinario Popolo Giallorosso, che merita di più. Negli ultimi anni siamo sempre arrivati  alla fine con un enorme distacco dalla Juventus. Lo dico da tifoso abbonato da tantissimi anni che ha visto sfiorare scudetti con lo stesso Spalletti, Ranieri e nelle due stagioni con Rudi Garcia. Dopo la partita d’andata con la Juventus pensavo fosse l’anno giusto e invece questa squadra riesce sempre a lasciarti con l’amaro in bocca.

Cosa ne pensi della protesta della Curva Sud e cosa si potrebbe fare per riportare i tifosi allo stadio?
Io sono stato abbonato per tantissimi anni in Curva Sud e mi ricordo uno speciale bellissimo, mi sembra del Tg1 o del Tg2, dove il commando ultra curva sud definendosi disse ‘la curva sud è il cuore della Roma’. Come nelle poesie degli innamorati è una manifestazione d’amore pazzesca e infinita. Io non ho soluzioni. Sono figlio dello striscione del ‘Ti Amo’, che sono le 5 lettere più difficili da dire al mondo. Spero che la Curva Sud torni tutta bella e piena a cantare ‘Forza Roma’. Io amo, ho amato e sempre amerò la curva e vorrei tornasse quella che era un tempo. Voglio rivedere i cori e la felicità per una Roma che si faccia amare. Sarebbe ora che i tifosi oltre a dare, ricevano anche qualcosa

Secondo te cosa manca alla Roma per fare quel salto di qualità che le può consentire di vincere?
Forse alla Roma calcio manca ciò che manca alla Roma città. Probabilmente questa meraviglia, questa infinita bellezza forse inconsciamente porta a pensare ” e che dobbiamo essere anche bravi, tignosi e pignoli?”… Si, perchè altrimenti sarà una città sempre più decadente con un maggior numero di difetti problemi e  mascherati in parte da questa infinita bellezza. Così anche la Roma, la continui ad amare, ha i colori e la tifoseria più bella del mondo. Però manca, secondo me, una cosa difficilissima ma che è un segreto per tutti quelli che vogliono vincere nella vita e migliorarsi. Manca la voglia di rendere straordinario l’ordinario. Mi spiego: i giorni sembrano uguali e normali e invece sono tutti quei giorni la che vanno resi straordinari allenandosi, provando e riprovando (una scena, una battuta, o una sequenza per quanto riguarda il mio lavoro); per una squadra è provare e riprovare movimenti, dei fatti tecnici, dei calci d’angolo, tutto quello che volete. Tutti i miei insegnanti di teatro mi hanno parlato di una sana maniacalità nel lavoro per arrivare a dei risultati. Detto invece alla romana, senza troppi giri di parole, manca la “tigna” che non è la malattia dei gatti. E’ restare attaccato ai propri sogni. Realizzare i sogni, costa fatica, è la cosa più faticosa del mondo, rimboccarsi le maniche perchè sognare possiamo sognare tutti, a voler realizzare quei sogni si resta in pochi. Come diceva Ennio Flaiano “le idee vanno coccolate, difese e protette per poi  poterle viverle nel pieno della loro realizzazione”. Sarò banale ma a questa squadra manca una voglia feroce che io ritrovo, ad esempio, e lo dico con l’amarissimo in bocca, nella Juventus. Contro la Fiorentina ha preso il gol del pareggio e dopo due minuti torna di nuovo in vantaggio.
Auguro a questo squadra con tutto il cuore di avere una voglia maniacale, disperata, feroce di farci felice, di essere felici loro vincendo e di far felici noi perchè vinceremo insieme a loro. Dovrebbe essere la cosa più naturale per la Roma avere fame visto che abbiamo una bacheca piuttosto scarna e non si capisce perchè; ma forse è tutto troppo bello, e questa città e questa squadra la vuoi pure vincente dato che è già così bella? Il popolo giallorosso vuole vincere, aspettiamo da troppo troppo tempo.

Come giudichi la gestione americana della Roma dopo questi cinque anni, c’è qualcosa da migliorare secondo te?
Non mi piace criticare, poi non mi piace proprio criticare la mia Roma in qualunque aspetto la riguardo. Sono cresciuto seguendola sempre, macinando chilometri e superando gli ostacoli. Spero che questa società voglia essere sempre più vicina alla squadra. Faccio sempre dei piccoli paragoni, forse sciocchi, con il mio lavoro, Avere qualche volta il produttore, il superdirettore che ogni tanto ti vengono a trovare ti fa piacere, remano con te, anche se devono muovere qualche critica, i problemi ci sono sempre. Spero che questa società ci voglia bene sempre di più, voglia bene sempre di più alla squadra. Vorrei soprattutto un impianto societario che voglia disperatamente il bene della Roma, i trionfi della Roma. Come un amore folle, non è un caso ma forse siamo la sola squadra al mondo che ha un’anagramma “Amor”, un caso più unico che raro.. Credo che questa squadra meriti ancora più attenzione da questa società e questa attenzione si riflette poi su noi pubblico che amiamo questa squadra. Quando vince è tutto più bello, anche il lunedì mattina all’alba al lavoro; quando perde è brutto tutto, io spengo tutto, radio, giornali, tappi alle orecchie e il calcio non esiste più. In bocca al lupo, anzi viva il lupo, vinca il lupo,  a questa società che spero voglia rimanere per tanto tempo per vincere, per farci vincere, per farci felici, e per vedere questa società trionfare. Il massimo sarebbe che accadesse in uno stadio tutto nostro e noi saremo già pronti ad acquistare i biglietti se dovesse succedere.

Qual’è il tuo ricordo più bello legato alla Roma?
Il mio ricordo più bello è anche un ricordo un po’ doloroso e strano. Vado a vedere un derby da bambino, lo perdiamo 1-0, credo gol di Giordano, ma poi con 1000 tiri della Roma, tanto è vero che ancora adesso mi ricordo che sui giornali, vado a vedere il portiere della Lazio, Pulici, aveva preso 10. La Roma fece 1000 tiri ma perse. Il giorno dopo torno a scuola, all’improvviso piccolo tema in classe ‘descrivete la vostra domenica’ e io quasi non accorgendomi, più che la partita, presi 10 tra l’altro, senza accorgermene racconto della bellezza di questa curva, descrivo le due curve, ma soprattutto mi soffermo sul colore del sole, arancione e rosso fuoco, il rosso della passione, e di questa curva che non smette di cantare e sostenere la propria squadra anche nella sconfitta. Un amore che sta sbocciando, avrò avuto 6 o 7 anni, e racconto appunto di questa domenica e di questa mia passione, che, ripeto quasi a mia insaputa sgorga e metto su carta, e divento anche io un tifoso della Roma. Il fatto che ci sai diventato nel giorno di una sconfitta la dice lunga sul nostro dna e su come siamo destinati noi, ma insomma i destini si possono anche cambiare con la buona volontà. Penso che sia il ricordo più bello soprattutto per un fatto, da bambino con in classe molti bambini della Lazio, derby perso, sarebbe stato facile accodarsi al carro de vincitori e invece mi innamoro di questi colori pazzeschi, il rosso porpora, il rosso sangue, l’arancione, il rosso dei tramonti di Roma descritti in tantissime poesie… e divento tifoso della Roma

a cura della redazione di Popolo Giallorosso

0 Serie A. Genoa-Roma, arbitra Gervasoni. I precedenti con i giallorossi

  • 28 Aprile 2016
  • Andrea Fagnano
  • · Campionato · News

gervasoni

Sono stati resi noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali e degli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno le gare valide per la diciassettesima giornata di ritorno del Campionato di Serie. Sarà Andrea Gervasoni l’arbitro di Genoa-Roma, in programma lunedì alle 19:00 allo Stadio Luigi Ferraris. L’arbitro di Mantova ha diretto anche la gara d’andata tra le due squadre, terminata 2-0 per i giallorossi con i gol di Florenzi e Sadiq e l’espulsione di Edin Dzeko. Sono complessivamente 15 i precedenti in A con la Roma, che con lui ha vinto undici volte, l’ultima di queste in Empoli-Roma 1-3 in questa stagione, pareggiato in treoccasioni e perso solo una partita, proprio contro il Genoa a Marassi nella stagione 2011-2012. Ecco i precedenti nel dettaglio:

 

22/12/2007 ROMA – Sampdoria 2 – 0 TOTTI (r.) – TOTTI
20/09/2008 ROMA – Reggina 3 – 0 PANUCCI – AQUILANI – PERROTTA
23/11/2008 Lecce – ROMA 0 – 3 VUCINIC – JUAN – TOTTI
14/03/2010 Livorno – ROMA 3 – 3 PERROTTA – TONI – PIZARRO
30/10/2010 ROMA – Lecce 2 – 0 BURDISSO – VUCINIC
26/10/2011 Genoa – ROMA 2 – 1 BORINI
25/11/2012 Pescara – ROMA 0 – 1 DESTRO
03/03/2013 ROMA – Genoa 3 – 1 TOTTI (r.) – ROMAGNOLI – PERROTTA
22/12/2013 ROMA – Catania 4 – 0 BENATIA – DESTRO – BENATIA – GERVINHO
13/09/2014 Empoli – ROMA 0 – 1 Sepe (aut.)
22/02/2015 Verona – ROMA 1 – 1 TOTTI
12/04/2015 ROMA – Atalanta 1 – 1 TOTTI (r.)
20/12/2015 ROMA – Genoa 2 – 0 FLORENZI – SADIQ
27/02/2016 Empoli – ROMA 1 – 3 EL SHAARAWY (2) – PJANIC

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