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Articoli Riccardo Casoli

0 Roma-Plzen 4-1. Spalletti: “Rinnovo? Serve cambiare mentalità. Dzeko può fare di più”

  • 24 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · Primo Piano

@OfficialASRoma

Tutte le dichiarazioni dell’allenatore giallorosso, Luciano Spalletti, in occasione di Roma-Viktoria Plzen.

SPALLETTI A SKY SPORT

Competizione tutt’altro che facile:
“Oltre che ai nostri risultati, lo dimostra anche la sconfitta del Bayern Monaco contro il Rostov. Chi gioca, sa quanto è difficile giocare su certi campi. In ambito europeo ogni partita è difficile, stasera abbiamo giocato bene”.

Quanto si può lavorare su Salah e sulla difesa:
“A lui ci vuole la situazione reale, perché poi in allenamento non è così. Quando brucia, quando c’è lì’emozione dell’uno contro uno è lì la differenza. Lui non si fida del suo destro, vorrei vederlo dalla sua parte mi sono rotto le scatole del piede invertito. Soprattutto i mancini si fidano solo del loro piede”. 

Sulla difesa:
“Ogni tanto nell’accorciare si va piano, non solo la linea difensiva. Fazio e Rudiger hanno fatto una grande partita. Ogni tanto si sale poco con il centrocampo nell’andare a soffocare la palla”. 

Scappate bene, ma quando la palla va sull’esterno perdete l’uomo:
“Quando si fanno le esercitazioni avvengono queste cose, quelli che vanno a schiacciarsi verso il portiere devono imparare a mettersi nella stessa posizione del portiere, così si può vedere la palla e l’attaccante come si posiziona. Poi ci sono altri aspetti, nel momento che controlla palla e gli dà seguito verso la bandierina c’è un atteggiamento in un modo dei tre centrali. Quello che diventa fondamentale è imparare la posizione del portiere”. 

Il miglior Dzeko che si sia mai visto. Dove è scattata la molla?
“Il posto fisso lo ha aiutato un po’, sotto l’aspetto del confronto verbale è tignoso, poi se deve metterci di più si innervosisce per far vedere che deve prendersi il posto. L’anno scorso quando l’ho tolto ed è stato urlato mettendolo a confronto con Totti gli ho creato difficoltà, poi l’ho messo con Totti insieme contro la Sampdoria e quando hanno giocato insieme hanno funzionato. Poi da lì c’è stata la disponibilità del pubblico ad accettarlo, Francesco gli ha fatto fare due tre gol con quelle palle. Poi Daniele De Rossi l’ha difeso dopo un gol e lui in quel momento lì si è sentito più a casa sua. A Sassuolo ha chiesto di battere il rigore e gli è stato fatto battere. Sa fare tutto, ha preso in mano la responsabilità di essere un giocatore forte di questa squadra. Tutte queste cose lo hanno aiutato, stasera nel primo gol ha fatto sapere quello che può fare. Poi deve diventare ancora più cattivo, sul tiro l’ha ‘zucconata’ ed è andata dentro lo stesso, invece doveva scoppiare il pallone. La palla picchia in terra invece di partire pulita. Deve diventare più cattivo, perché si fida delle sue qualità. Questo ogni tanto gli succede di nuovo, essendo più tranquillo gli succede solo a metà. Deve rimanere così ma metterci ancora un po’ di cattiveria in più”.

Rinnovo, è il momento per programmare?
“La società programma lo stesso il futuro. Io se non sono bravo di fare invertire questa mentalità o di mettere qualcosa in questi momenti di difficoltà, non si vince niente. O si lavora in profondità, la squadra partecipa, è bellissima. Sono bravissimi ragazzi, è una squadra unita. Poi in alcuni momenti si va piano. Noi si fa più metri complessivi, poi negli strappi qualcosa si denota di inferiore agli altri. Bisogna tenere ritmi più alti in alcuni momenti”.

0 Roma-Plzen 4-1. Gandini: “Obiettivo centrato. Ci vuole più forza nei momenti difficili”

  • 24 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · Primo Piano 2

@OfficialASRoma

Tutte le dichiarazioni di Umberto Gandini, amministratore delegato giallorosso, in occasione di Roma-Viktoria Plzen.

GANDINI A SKY SPORT

“Soddisfatto per l’obiettivo centrato, era fondamentale arrivare primi nel girone dopo l’uscita dalla Champions. L’obiettivo è andare più avanti possibile”.

La Roma può arrivare in fondo, con equilibrio e continuità:
“Siamo una squadra che produce tantissimo, abbiamo tante potenzialità per affrontare chiunque. Dobbiamo crescere attraverso il lavoro e con una continuità di risultati che abbiamo. Non si può vincere sempre, capitano le brutte giornate come a Bergamo, l’importante è tenere la testa alta e andare avanti verso un progetto nazionale ed europeo che abbiamo”. 

Gandini risponde a Leonardo:
“Mi hai insegnato che bisogna andare avanti e guardare al futuro”. 

Dove si deve lavorare per portare la Roma al gradino in più?
“Dobbiamo lavorare tutti per lo stesso obiettivo, c’è grande coesione di intenti. Bisogna essere più forti nei momenti difficili, la società vive la città ed è importante che ci sia una crescita dell’ambiente che circonda la squadra. Parte da noi. Luciano la vede allo stesso modo, i giocatori danno segnali di consapevolezza. E’ fondamentale stare uniti e tenere la testa alta nei momenti difficili”. 

0 Roma-Plzen 4-1. Perotti: “Vogliamo vincere tutto. Smettiamola di parlare, passiamo ai fatti!”

  • 24 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · Primo Piano

@OfficialASRoma

Tutte le dichiarazioni del giallorosso Diego Perotti in occasione di Roma-Viktoria Plzen.

PEROTTI A SKY SPORT

Il gol?
“Ho cercato di crossare. Ma al di là del gol, bene per me, finora ho segnato solo su rigore”.

Roma dominante. Siete consci del vostro potenziale?
“Sappiamo di avere una buona squadra. Non ci sono solo 11 giocatori che giocano bene, ma anche chi entra dalla panchina fa il suo. Dobbiamo giocare ogni partita come stasera, non soltanto a parole, e sappiamo che questa è la strada”.

Nella gerarchia degli obiettivi, dov’è l’Europa League?
“Vogliamo vincerla certamente. Qualsiasi competizione una squadra gioca, deve disputarla per vincerla. Vogliamo vincere sia l’Europa League che il campionato, che la Coppa Italia. Dobbiamo smettere di parlare e passare ai fatti. Ma ti posso dire al 100% che vogliamo vincere tutte le competizioni”.

0 Roma-Plzen 4-1. Dzeko: “Serata perfetta. Stasera ho fatto il gol più bello in Italia”

  • 24 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · Primo Piano

@OfficialASRoma

Tutte le dichiarazioni del giallorosso Edin Dzeko in occasione di Roma-Viktoria Plzen.

DZEKO A SKY SPORT

Serata perfetta?
“Sì, non era facile. Il Plzen ha giocato bene ma hanno creato una sola occasione per tempo”.

Primo gol è il più bello da quando sei in Italia?
“Bello sì, più bello non lo so forse sì”.

Grande rendimento per te:
“Sì, mi sento bene. Lo dico sempre. L’importante è essere qualificati per il prossimo turno”.

Oggi hai ricoperto tutti i ruoli:
“Sì, questo sono io. Non faccio solo gol, prendo palla, mi muovo e gioco per i compagni”.

Bergamo brutta sconfitta?
“Sì, ma è passato. Ora dobbiamo pensare già a domenica, dove avremo una partita importante in casa da vincere”.

0 Europa League. Aspettando Roma-Viktoria Plzen, le probabili formazioni

  • 24 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · Approfondimenti · Primo Piano

@OfficialASRoma

Quinta giornata di Europa League per la Roma. I giallorossi alle 21.05 affrontano allo stadio Olimpico il Viktoria Plzen di Pivarník. Il match che potrebbe decretare il passaggio della squadra di Spalletti ai sedicesimi della competizione europea sarà diretto dall’arbitro tedesco Stieler.

CLASSIFICA GRUPPO E

Squadre Punti
Roma 8
Austria Vienna 5
Astra Giurgiu 4
Viktoria Plzen 3

LA ROMA – La debacle di Bergamo in campionato obbligherà il tecnico di Certaldo a qualche cambio nella formazione, mantenendo però come modulo di riferimento il 4-2-3-1. In porta ci sarà sicuramente Alisson; in difesa, da destra a sinistra agiranno: Bruno Peres, Manolas, Fazio e il rientrante Juan Jesus, con Rudiger pronto come alternativa sia da centrale che da terzino. A centrocampo rischia Strootman, dopo l’opaca prova dell’Atleti Azzurri d’Italia. Al suo posto è pronto Paredes a far compagnia a De Rossi. Il terzetto a sostegno di Dzeko sarà probabilmente composto da Iturbe, Nainggolan ed El Shaarawy.

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): 19 Alisson; 13 Peres, 44 Manolas, 20 Fazio, 3 Juan Jesus; 16 De Rossi, 5 Paredes; 7 Iturbe, 4 Nainggolan, 8 Perotti; 9 Dzeko.
A disp.: 1 Szczesny, 2 Rudiger, 15 Vermaelen, 17 Seck, 33 Emerson, 30 Gerson, 6 Strootman, 11 Salah.
All.: Spalletti

INDISPONIBILI: 22 Mario Rui (recupero dall’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro), 99 Nura (riabilitazione al ginocchio post operazione), 24 Florenzi (rottura del legamento crociato anteriore della gamba sinistra), 10 Totti (fastidio all’anca destra), 92 El Shaarawy (risentimento muscolare all’adduttore sinistro).

SQUALIFICATI: –
DIFFIDATI: 5 Paredes.

IL VIKTORIA PLZEN – Il Viktoria Plzen è primo nel campionato ceco e reduce dal pari in trasferta contro il  Mladá Boleslav per 0-0. La squadra allenata da Roman Pivarník non sta però vivendo momenti esaltanti nella competizione continentale, risultando ultima nel raggruppamento, con solo 3 punti all’attivo, figli di tre pareggi ed una sconfitta, con la miseria di 3 gol totalizzati sinora. La probabile formazione che scenderà in campo questa sera contro la Roma vedrà l’attacco affidato a Duris, con Kopic, Horava e Zeman alle sue spalle.

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): 1 Kozacik; 14 Reznik, 2 Hejda, 4 Hubnik, 3 Mateju; 17 Hrosovsky, 25 Hromada, 10 Kopic, 7 Horava, 9 Zeman; 12 Duris.
A disp.: 13 Bolek, 8 Limbersky, 22 Baranek, 18 Poznar, 11 Petrzela, 19 Kovarik, 15 Krmenick, 23 Bakos.
All.: Pivarkin.

SQUALIFICATI: –
DIFFIDATI: 15 Krmencik, 8 Limbersky, 3 Mateju
INDISPONIBILI: –

Arbitro: Stieler (GER)
Assistenti: Schiffner (GER), Foltyn (GER)
IV Uomo: Achmüller (GER)
Addizionali: Ittrich (GER), Siebert (GER)

0 Roma-Viktoria Plzen. Spalletti: “Ora possiamo ambire a una possibilità di qualificazione, la dobbiamo sfruttare”

  • 23 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano

L’allenatore giallorosso Luciano Spalletti, accompagnato dal centrocampista Radja Nainggolan, sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League tra la Roma e il Viktoria Plzen. Queste sono le loro dichiarazioni:

nainggolan-spalletti

Spalletti: “Vermaelen ha fatto il primo allenamento con il gruppo, risultato positivo e siamo molto soddisfatti. Florenzi, Nura e Mario Rui proseguono col protocollo previsto. Totti ha questo risentimento articolare, nell’allenamento di oggi verranno aumentati i carichi, non si allena con la squadra e valuteremo le risposte. Non so dirvi se verrà convocato o no”

Come ha trovato la squadra?
“Come ultimamente avevo detto, dispiaciuta, amareggiata. Ma non c’è nessun caos, c’è stata una brutta sconfitta, la squadra ha fatto vedere di non aver perso il vizietto, c’è da lavorare in modo serio e profondo per mettere a posto la difficoltà che ogni tanto ci capita. Si parlava di contratti, ma bisogna parlare dell’impegno per sistemare alcune cose che ancora evidenziamo che non vanno bene. Ci sono ricadute, a volte paghiamo a carissimo prezzo, ma dentro la squadra c’è disponibilità e attenzione per quanto riguarda far bene per la Roma e per i tifosi”.

Quali sono le insidie di questa partita?
“Le insidie ci sono sempre, gli episodi possono determinare una partita che non volevi, non considerata. Ma una squadra come la nostra ha pagato qualcosa in funzione di queste cattive attenzioni, e deve volere quando si può. Ora possiamo ambire a una possibilità di qualificazione, la dobbiamo sfruttare. Al tempo non c’è retromarcia, ci capita questa situazione e dobbiamo portarla a casa”.

Alla luce degli ultimi risultati, l’Europa League ha preso maggiore importanza?
“Sono tutti importanti gli obiettivi. Sono tutte importanti le partite, soprattutto i successi vengono determinati da una serie di prestazioni, questa è una di quelle partite che dobbiamo vincere, tentare di vincere. Abbiamo perso tre punti importanti in classifica che non riguarda soltanto solo una squadra, ma tutte le altre. Ma finisce lì, è una partita, ci dispiace, lavoriamo in profondità sugli errori commessi e vogliamo risalire il prima possibile. Le possibilità, il tempo sono ancora lì, si lavora in maniera tranquilla e serena per riuscire ad avere il meglio”.

Dalla penultima sosta Strootman sembra in calo. Secondo lei ha più bisogno di giocare o va dosato?
“Vanno bene un pp’ entrambe, dipende il pensiero del ragazzo. Dipende come sta fisicamente, come si sente mentalmente. Domani secondo me è una partita che può giocare, lo valuterò. È uno che considero dentro la partita. In assoluto in questi momenti bisogna fare un po’ di valutazioni, a volte sono in una direzione e a volte in quella opposta, però è chiaro che ha bisogno di un po’ di tempo per raggiungere la forma migliore. È normale, lo sapevamo e anche voi, nel tentare di descrivere il suo rendimento ho detto che non c’era da aspettarsi che fosse subito lo Strootman che conosciamo. Per quanto riguarda domenica, a volte l’ho visto un po’ lento nel pensiero, nell’anticipazione delle cose. Muscolarmente ha fatto un lavoro eccezionale, come corsa è quello che ha fatto di più. Come strada è quello che ha fatto più di tutti. Se uno non fa metri è chiaro che sulla palla non ci arriva, se fa metri e la legge in modo sbagliato, è facile da invertire, è più difficile fare 13 km partendo da 7”.

E’ ancora convinto di poter riprendere la Juventus?
“Sono convinto di fare il massimo di quello che ho davanti. Se uno dice che la Juventus è più forte non ci crede, noi tentiamo di vincerle tutte, di raggiungere il massimo finché non c’è la matematica che te lo vieta. Si guarda avanti, si vuol migliorare, perdere il vizietto. Abbiamo perso da una squadra che nel secondo tempo ci è stata superiore dal punto di vista dell’aggressività, ma hanno segnato con una carambola e un rigore evitabilissimo, oltre a predere un palo. Così netta la sconfitta non è stata, si poteva ricevere anche di più, anche nel secondo tempo. I pochi tiri sono evidenti, i passaggi che vanno ai giocatori che vanno verso la porta che non vanno a segno, non vengono evidenziati. Ci sono capitate un paio di quelle situazioni facili da portare a termine. Però se c’è un’inversione di tendenza è chiaro che si fanno vedere limiti, si ricade in questi limiti e non c’è altro da fare se non lavorare, ricreare un’attenzione verso quegli errori lì e ad avere la disponibilità della squadra, che riconosca che quel limite lì si può superare lavorando in profondità”.

Ci spieghi cosa è successo a Bergamo? Cosa non ti è piaciuto della stampa? Caos tattico?

“È un episodio tattico, c’erano state sostituzioni e si può invertire la posizione, ma cose banali per il fine che ci poteva capitare. Chiaro che se chi è a bordocampo ha la volontà di raddoppiare le difficoltà raccontando bugie, che hanno le gambe corte, non ti resta niente da dire. A noi va bene così, si vuol passare sopra a questo risultato e sopra a quello che è capitato nel secondo tempo. Lavoreremo per migliorare. È una bugia anche quanto detto il giorno dopo, della riunione. Una bugia totale. Non è il tempo di parlarne in una partita internazionale, parliamone sabato. Su internet lo leggono anche in America, ma parliamone sabato. Cominciamo a fare nomi e cognomi. Parliamo di quello che uno dice e non dice. Cherubini se ha detto questo ha detto una cosa sbagliata. Per cui bisogna approfondire quello che ha detto, quando c’è il topo che riporta delle cose, perché le dice? Perché mi parli male di un compagno di squadra? Perché ha vantaggi. Sicuramente queste cose non le ha riportate né lui, né Manolas. Fazio non lo vedo mai citato, è perfetto. A noi interessa il problema. Di Fazio non possiamo fare a meno, si prendono tutte cose senza mettere in evidenza cose che lo meritano. Fazio merita un articolo, se non sapete che scrivere”.

Che avversario è il Viktoria Plzen?
“Una partita da sudare, da lottare, ha cambiato alcune cose a livello tattico, gioca con un Nainggolan in più dietro la punta, ha messo una prima punta fisica e veloce, sparano su di lui e vanno a sostegno, la fa cascare lì. Stanno bene. Io mi auguro che loro credano alle parole che ci siamo detti, che c’è da sudare, per cui voglio che facciano in questo modo”.

Col passare delle giornate ci si pongono degli obiettivi, lei ha una deadline?
“Sono in movimento le palle e le persone, se non muovi la persona le palle stanno ferme. Che cosa dovrei fare? Qual è la diversificazione che può venire utile? Si lascia da parte la coppa? Qual è il modo diverso di chiedere risposte? O sai quello che dici o è meglio che non ci vai. Cosa dovrei rispondere? Non lo so. Il massimo è la Juventus, però poi perdi delle partite, loro vincono col minimo sforzo e fanno vedere un’autorità, una forza mentale e fisica dove nell’episodio portano sempre via il massimo. Se avessimo fatto quello che dovevamo fare il risultato sarebbe stato diverso. Il discorso è avere sempre la voglia di riparare, di rimbalzare sui punti di contatto. Siamo in contatto con questa sconfitta che ci brucia, ci disturba, cerchiamo di trasferirla in reazione. Non faccio una formazione dicendo o pensando che a questa tengo meno, ho a disposizione dei calciatori che ho fatto giocare di meno, ci sono notizie che ti fanno saltare per aria. Si dice sempre così. Noi diciamo la verità, te hai detto che è stato uno shock, un putiferio nella riunione, hai detto una bugia, te in generale. Ora hanno perso e sono in difficoltà, mettiamogli anche questo carico. Non si capisce come si possa tirare fuori una cosa totalmente inventata”

Si parla della difficoltà di vincere partite “sporche”, è un problema di caratteristiche di giocatori o di personalità?
“Se fai la lotta bruci la qualità, noi abbiamo più qualità nella tecnica, nella velocità, nell’estro e si perde un po’ delle altre caratteristiche. Se porti la gara nelle tue qualità si evidenziano di più, se gli altri sono bravi a portarla dove ci fa meno piacere da un punto di vista fisico, allora è meno facile che si riesca a mettere in evidenza le nostre caratteristiche. Bisogna comandare la partita, ripetevo all’infinito: secondo me dentro la gestione della palla diventavano veramente bravi, quello che si vede spesso anche quest’anno. Sono state fatte giocate in velocità, come non si delinea quello scenario lì si fa più fatica. Molti calciatori hanno più queste caratteristiche”.

Nainggolan: “Dobbiamo fare quello che abbiamo fatto dopo Torino, bisogna avere più continuità. Poi si pensa di nuovo al campionato”.

Dal Belgio il CT continua a dire che qualcuno fa meglio di te, ti sei spiegato questa cosa?
“Lui dice che non mi vede bene, ha fatto le sue scelte. Io ero un po’ deluso, penso sia normale, la nazionale è sempre un obiettivo. Ho lavorato bene qui, ho migliorato un po’ il livello personale, il fisico. Sono contento di essere rimasto qui. Bisogna accettare le scelte e basta, spero di nuovo di esserci la prossima volta, dipende solo da me”.

Si parla di un adeguamento che tarda ad arrivare. C’è questa trattativa? Le voci influenzano il rendimento?
“Sono in sintonia, ho fatto la scelta di restare qui e sono contento di star qui, voglio restare perché altrimenti avrei scelto diversamente prima. Non sto parlando con la società ma in questo momento sto sereno e idem loro”.

Lo scivolone di Bergamo rientra in un processo di crescita?
“Penso che tutti noi sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Nel primo tempo abbiamo avuto occasioni, se non fai gol le partite non le vinci. L’1-0 ci stava stretto, poi l’avversario era in un buon momento. Non abbiamo fatto la miglior gara, ma sono stati bravi loro e noi un pochino meno. Ora tocca a noi far vedere che è solo un passo falso, che cominciamo a non avere più risultati negativi e solo positivi”.

Ci spieghi cosa è successo a Bergamo? Cosa non ti è piaciuto della stampa? Caos tattico?
“Tatticamente non c’era niente da dire, è stata scritta una storia inventata totalmente al contrario. Quello che è successo ci riguarda nello spogliatoio, a volte si scrive troppo velocemente”.

Cosa manca per diventare grandi?
“Cosa devo rispondere?”
Spalletti: “Attento all’ambiente”
Nainggolan: “Il supporto del pubblico, quando giochi fuori è difficile, senti le difficoltà, i fischi. Penso che ci manchi soprattutto quello, poi bisogna evitare di sbagliare le partite. Pensando a quello che hai perso per strada pensi che hai perso tanti punti”.

Da Trigoria

 Casoli-Salvo

0 Rinasce lo storico Stadio Tre Fontane. Oggi verrà inaugurato dalla Primavera in Youth League (FOTO)

  • 23 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · Primo Piano

Torna agli antichi splendori lo Stadio Tre Fontane, costruito per le Olimpiadi del 1960: un impianto polivalente e all’avanguardia con tribune da 3.000 posti, terreno di gioco in erba naturale e fondo drenante, omologato per ospitare grandi eventi internazionali di calcio, rugby e altri sport.

La gara di Youth League tra la Roma Primavera e i pari età del Cork City di oggi alle 15.00 celebrerà la rinascita di un impianto storico per lo sport capitolino. L’impianto dell’Eur, costruito in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, torna a nuova vita grazie al progetto di riqualificazione avviato nel 2014 dalla concessionaria ATI guidata da Ugo Pambianchi: una struttura polivalente e all’avanguardia.

@OfficialASRoma

Il progetto si propone di far divenire l’impianto del Tre Fontane un punto di riferimento per la città di Roma. In attesa dei lavori di completamento definitivi, lo Stadio è già tornato agli antichi splendori grazie al terreno di gioco interamente rizollato in erba naturale e fondo drenante, con spogliatoi all’avanguardia e due tribune omologate da 1.500 posti ciascuna per un totale di 3.000 posti complessivi, questi ultimi addirittura aumentabili con una tribuna mobile e l’area Hospitality. L’utilizzo dello stadio sarà polivalente: come già avviene per i grandi impianti come l’Olimpico, grazie alla segnatura delle strisce tracciata con vernice lavabile e all’intercambiabilità di porte a H da rugby, porte da calcio e altri sport, permetterà la pratica di più discipline.

@OfficialASRoma

La Roma sarà uno dei primi utilizzatori del nuovo complesso riportando le giovanili giallorosse al Tre Fontane, dove si disputeranno tutte le gare casalinghe delle rappresentative Primavera e Allievi Nazionali: “Siamo fieri che una squadra come la Roma abbia scelto questo impianto – spiega Ugo Pambianchi – la dirigenza giallorossa ha creduto e sposato la nostra progettualità spingendoci a fare il massimo e dandoci modo di ripartire ai massimi livelli del professionismo. Siamo molto orgogliosi di questa operazione. Dopo anni di inagibilità ed enormi sforzi profusi da parte nostra per rendere nuovamente operativo l’intero complesso sportivo, siamo orgogliosi di restituire alla città di Roma un impianto di questa importanza. Vogliamo fare del Tre Fontane un modello di riferimento non solo per il territorio di Roma, ma per tutto il Centro Italia”.

@OfficialASRoma

0 Atalanta-Roma 2-1. Tutte le dichiarazioni dei protagonisti

  • 20 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano

Tutte le dichiarazioni dei protagonisti di Atalanta-Roma, match vinto dai nerazzurri 2-1.

Luciano Spalletti a Premium Sport: “Se poi smetti di giocare gli altri fanno il loro dovere. Prendono la palla, si organizzano e tentano di segnarti. Nel primo tempo siamo scesi in campo bene. Abbiamo giocato bene la palla ma nella ripresa non l’abbiamo fatto e loro sono salito in cattedra. Per noi è un risultato pesante. Quando si alza il livello di lotta delle partite diventiamo meno bravi”.

Frederic Massara al canale telematico del club: “Grande merito a loro che hanno giocato un’ottima gara, specie nel secondo tempo dove siamo calati. C’è rammarico perché avevamo costruito tante situazione pericolose passando in vantaggio e abbiamo giocato la partita che il mister aveva preparato. Una bella Roma che purtroppo non è riuscita ad andare al riposo con un vantaggio più ampio e questo l’abbiamo pagato”.

GASPERINI A SKY SPORT

Nel primo tempo avete atteso:
“Nel primo tempo non abbiamo guardato la Roma ma eravamo più accorti. Abbiamo sofferto le infilate di Salah, nel secondo tempo abbiamo deciso di alzare il pressing e prenderci qualche rischio. Abbiamo fatto un secondo tempo straordinario”.

Avete vinto con maggiore qualità sulle corsie laterali?
“Nel primo tempo arrivavamo a proporci bene, mancava l’ultimo passaggio. La Roma giocava con più qualità, poi abbiamo giocato ad una metà campo. Ambiente incredibile che ci aiuta, sotto l’aspetto tecnico evoluzione importante”.

Differenza di inserimenti dei centrocampisti tra primo e secondo tempo:
“Soprattutto nel reparto di difesa concedevamo palleggio, poi nel secondo tempo ho alzato un attaccante e abbiamo giocato con più pressione. Questo ci poteva esporre a rischi, ma abbiamo tratto solo vantaggi. Grande merito ai ragazzi, hanno fatto una grande partita”.

Realisticamente, cosa ti soddisferebbe a fine stagione?
“Faccio fatica a prevederlo, sono esterrefatto. Sono ragazzi che hanno avuto evoluzione incredibile. Oggi hanno giocato con personalità contro grandi giocatori. Inizialmente ho detto di pensare a salvarci, ora dobbiamo fare qualcosa in più. Dobbiamo stare con i piedi in terra, ma partite come oggi danno grandi fiducia. Ho altri ragazzi forti in pista di lancio. Europa? Faccio fatica, squadre come il Torino, Fiorentina e Inter hanno potenziale notevole”. 

L’Atalanta mi ricorda la favola Leicester, ma lì non c’era la Juventus:
“E’ volare troppo, il clima che stiamo vivendo però può essere molto simile. C’è clima di entusiasmo, stiamo vivendo una situazione incredibile”. 

Kessie a Premium Sport: “Secondo tempo perfetto? Grazie a Dio per la vittoria, dobbiamo continuare così e lavorare tanto per arrivare all’obiettivo. L’obiettivo è rimanere in A, se poi arriviamo in Europa va bene. Qual è il tuo segreto, hai sentito la pressione in occasione del rigore? In Nazionale batto i rigori, sono abituato a questi tipi di pressione. Tanti osservatori annunciati, resti? Adesso penso solo all’Atalanta, a fine campionato pensiamo al resto”.

0 Aspettando Atalanta-Roma, le probabili formazioni

  • 20 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · Approfondimenti · Primo Piano

@OfficialASRoma

Il prossimo avversario della Roma di mister Spalletti in campionato è l’Atalanta di Gasperini. I nerazzurri ospitano i giallorossi allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo alle ore 15.00. L’incontro, valido per la tredicesima giornata di Serie A, sarà diretto da Gianluca Rocchi di Firenze.

L’ATALANTA – I nerazzurri arrivano alla sfida con la Roma dopo una serie di quattro vittorie consecutive contro Inter, Genoa, Pescara e Sassuolo. La squadra bergamasca occupa il 4° posto in classifica a apri merito con la Lazio a 22 punti e non intende fermarsi neanche contro i giallorossi. Gasperini dovrebbe schierare questo pomeriggio il classico 3-5-2. In porta spazio a Berisha con Masiello, Caldara e l’ex giallorosso Zukanovic a completare la linea difensiva. Raimondi, Kurti, Gagliardini, Kessie e Spinazzola a centrocampo e il duo Gomez–Petagna in attacco.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): 1 Berisha; 5 Masiello, 13 Caldara, 6 Zukanovic; 77 Raimondi, 27 Kurtic, 4 Gagliardini, 19 Kessie, 37 Spinazzola; 10 Gomez, 29 Petagna.
A disp.: 57 Sportiello, 30 Bassi, 2 Stendardo, 3 Toloi, 7 D’Alessandro, 17 Carmona, 11 Freuler, 88 Grassi, 8 Migliaccio, 51 Pinilla, 43 Paloschi, 9 Pesic.
All.: Gasperini

INDISPONIBILI: –
DIFFIDATI: –
SQUALIFICATI: –

LA ROMA – La squadra giallorossa vuole continuare la corsa al primo posto occupato dalla Juventus. Mister Spalletti, che non recupera per la sfida di Bergamo capitan Totti alle prese con un fastidio all’anca destra, per battere l’Atalanta dovrebbe affidarsi al 4-2-3-1 Il tecnico di Certaldo si affida al 4-2-3-1 come modulo tattico. In porta è confermato Szczesny, con la difesa a 4 formata da Bruno Peres, Manolas, Rüdiger e Jesus. La coppia davanti alla difesa dovrebbe essere De Rossi–Strootman con Paredes pronto a subentrare a gara in corso. Il terminale offensivo sarà sicuramente Dzeko e alle sue spalle agiranno Salah, Nainggolan e Perotti.

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): 25 Szczesny; 13 Bruno Peres, 44 Manolas, 2 Rudiger, 3 Jesus; 16 De Rossi, 6 Strootman; 11 Salah, 4 Nainggolan, 8 Perotti; 9 Dzeko.
A disp.: 19 Alisson, 18 Lobont, 98 Crisanto, 33 Emerson, 20 Fazio, 5 Paredes, 30 Gerson, 92 El Shaarawy, 7 Iturbe.
All.: Spalletti

INDISPONIBILI: 22 Mario Rui (recupero dall’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro), 99 Nura (riabilitazione al ginocchio post operazione), 15 Vermaelen (principio di pubalgia), 24 Florenzi (rottura del legamento crociato anteriore della gamba sinistra), 10 Totti (fastidio all’anca destra).

DIFFIDATI: 3 Jesus
SQUALIFICATI: –

Arbitro: Rocchi (Firenze)
Assistenti: Di Fiore e Peretti
IV Uomo: Meli
Addizionali: Irrati e Abisso

0 Serie A. Lazio-Roma: info biglietti

  • 18 Novembre 2016
  • Riccardo Casoli
  • · News · Primo Piano 2

La Roma rende note, attraverso il proprio sito, le modalità di vendita dei biglietti relativi al match contro la Lazio. Ecco quanto si legge:

“L’AS Roma comunica calendario e modalità di vendita dei biglietti riservati ai tifosi giallorossi per il derby Lazio-Roma, sfida del 15° turno di Serie A, in programma domenica 4 dicembre alle ore 15.00″.

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